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CONFINDUSTRIA SIRACUSA

STRESS LAVORO CORRELATO dott. Fulvio Giardina psicologo – psicoterapeuta Presidente Ordine Psicologi Sicilia R.S.P.P. A.S.L. 8 - Siracusa (fulviogiardina@oprs.it) in collaborazione con Dott.ssa Alessia Magnano psicologo. CONFINDUSTRIA SIRACUSA.

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CONFINDUSTRIA SIRACUSA

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Presentation Transcript


  1. STRESS LAVORO CORRELATO dott. Fulvio Giardina psicologo – psicoterapeuta Presidente Ordine Psicologi Sicilia R.S.P.P. A.S.L. 8 - Siracusa (fulviogiardina@oprs.it) in collaborazione con Dott.ssa Alessia Magnano psicologo CONFINDUSTRIA SIRACUSA F. Giardina, Siracusa 2009

  2. F. Giardina, Siracusa 2009

  3. L’andamento degli infortuni mortali (2001 – 2006) F. Giardina, Siracusa 2009

  4. L’andamento degli infortuni sul lavoro (2001 – 2006) • Gli infortuni denunciati F. Giardina, Siracusa 2009

  5. Lo STRESS "le emozioni, gli sforzi troppo violenti e le febbri alte producono un rapido aumento dei battiti cardiaci. Questo rapido cambio può provocare effetti che persistono per giorni o settimane". (William Osler, 1892) F. Giardina, Siracusa 2009

  6. In Europa circa un lavoratore su tre (in tutto oltre 40 milioni di persone) dichiara di soffrire di stress sul lavoro e si calcola che lo stress sia causa di più del 50% dei giorni lavorativi persi nell’Unione europea. F. Giardina, Siracusa 2009

  7. In Italia, dove lo stress è risultato il sintomo sanitario più comune associato al lavoro (27%) rispetto alla media europea (22%), un lavoratore italiano su due (51%) godrebbe di sostegno e assistenza da parte dei colleghi rispetto ai due lavoratori su tre (67%) in Europa. • Per ciò che concerne l’assistenza di un superiore gerarchico soltanto il 34% rispetto al 56% per l’UE-25. F. Giardina, Siracusa 2009

  8. In Italia si registrano livelli bassi di lavoro in gruppo: solo quattro lavoratori italiani su dieci (39%) riferiscono che il loro lavoro comporta una costante collaborazione di gruppo, rispetto ad una media di oltre cinque lavoratori su dieci (55%) nei rimanenti paesi dell’Unione europea a 25. F. Giardina, Siracusa 2009

  9. ISPSEL Work Health Promotion • Decalogo della Sicilia per l’Attuazione della promozione della Salute nei luoghi di lavoro (WHP) nei paesi del Sud Europa (Siracusa 5 - 7 Aprile 2001) • Raccomandazione 5: produrre strumenti per promuovere la salute che siano specifici, facili da usare, semplici e di basso costo F. Giardina, Siracusa 2009

  10. La qualita’ della vita lavorativa:analisi di una indagine conoscitiva tra i dipendenti di una azienda sanitaria • QUESTIONARIO • 13 items a risposta chiusa • 6 items a risposta aperta • 349 questionari raccolti, 14,5% dei lavoratori • 227 questionari validi, 10% dei lavoratori F. Giardina, Siracusa 2009

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  13. F. Giardina, Siracusa 2009

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  15. distribuzione delle opinioni sul proprio lavoro per titolo di studio 40 30 20 10 0 indispensabile utile normale banale inutile elementare media diploma laurea F. Giardina, Siracusa 2009

  16. ACCORDO INTERCONFEDERALE PER IL RECEPIMENTO DELL’ACCORDO QUADRO EUROPEO SULLO STRESS LAVORO-CORRELATO CONCLUSO L’8 OTTOBRE 2004 TRA UNICE/ UEAPME, CEEP E CES CONFINDUSTRIA, CONFAPI, CONFARTIGIANATO, CASARTIGIANI, CLAAI, CNA, CONFESERCENTI, CONFCOOPERATIVE,  LEGACOOPERATIVE, AGCI, CONFSERVIZI, CONFAGRICOLTURA, COLDIRETTI e CGIL, CISL, UIL F. Giardina, Siracusa 2009

  17. Art. 3 - Descrizione dello stress e dello stress lavoro-correlato. 1. Lo stress è una condizione che può essere accompagnata da disturbi o disfunzioni di natura fisica, psicologica o sociale ed è conseguenza del fatto che taluni individui non si sentono in grado di corrisponderealle richieste o alle aspettative riposte in loro. F. Giardina, Siracusa 2009

  18. 2. L’individuo è assolutamente in grado di sostenere una esposizione di breve durata alla tensione, che può essere considerata positiva, ma ha maggiori difficoltà a sostenere una esposizione prolungata ad una pressione intensa. Inoltre, individui diversi possono reagire differentemente a situazioni simili e lo stesso individuo può reagire diversamente di fronte a situazioni simili in momenti diversi della propria vita. F. Giardina, Siracusa 2009

  19. 3. Lo stress non è una malattia ma una situazione di prolungata tensione e può ridurre l’efficienza sul lavoro e può determinare un cattivo stato di salute. 4. Lo stress che ha origine fuori dall’ambito di lavoro può condurre a cambiamenti nel comportamento e ad una ridotta efficienza sul lavoro. Non tutte le manifestazioni di stress sul lavoro possono essere considerate come stress lavoro-correlato. Lo stress lavoro-correlato può essere causato da fattori diversi come il contenuto del lavoro, l’eventuale inadeguatezza nella gestione dell’organizzazione del lavoro e dell’ambiente di lavoro, carenze nella comunicazione, etc. F. Giardina, Siracusa 2009

  20. Sintomi di stress da lavoro (art. 4) • Alto assenteismo • Elevata rotazione del personale • Conflitti interpersonali • Lamentele frequenti F. Giardina, Siracusa 2009

  21. Fattori di rischio (art. 4) • Organizzazione e processi di lavoro (pianificazione dell’orario di lavoro, grado di autonomia, grado di coincidenze tra esigenze imposte e capacità/conoscenze dei lavoratori, carico di lavoro, ecc.) • Condizioni e ambienti di lavoro (esposizione a comportamento illecito, a rumore, al calore, a sostanze pericolose, ecc.) • Comunicazione (incertezza circa le aspettative sul lavoro, prospettive di occupazione, ecc.) • Fattori soggettivi (pressioni emotive e sociali, sensazioni di non poter far fronte alle situazioni, percezione di mancanza di aiuto, ecc.) F. Giardina, Siracusa 2009

  22. D.Lgs 81/2008 • RLS - viene eletto direttamente dai lavoratori • Medico competente - procedura rigida di sorveglianza sanitaria • DVR - contempla anche stress lavoro correlato • Datore di lavoro - unico garante • Sanzioni - aumento indifferenziato F. Giardina, Siracusa 2009

  23. Classificazione di rischi • Rischi di natura infortunistica (per la SICUREZZA) • Rischi di natura igienico-ambientale (per • la SALUTE) • Rischi di tipo cosiddetto trasversale (per • la SICUREZZA e la SALUTE) F. Giardina, Siracusa 2009

  24. I rischi di tipo trasversale • Organizzazione del lavoro • Fattori psicologici • Fattori ergonomici • Condizioni di lavoro difficili F. Giardina, Siracusa 2009

  25. D.Lgs 81/2008 - Sezione IIVALUTAZIONE DEI RISCHIArt. 28.Oggetto della valutazione dei rischi • 1. La valutazione di cui all'articolo 17, comma 1, lettera a), anche nella scelta delle attrezzature di lavoro e delle sostanze o dei preparati chimici impiegati, nonché nella sistemazione dei luoghi di lavoro, deve riguardare tutti i rischi per la sicurezza e la salute dei lavoratori, ivi compresi quelli riguardanti gruppi di lavoratori esposti a rischi particolari, tra cui anche quelli collegati allo stress lavoro-correlato, secondo i contenuti dell'accordo europeo dell'8 ottobre 2004, e quelli riguardanti le lavoratrici in stato di gravidanza, secondo quanto previsto dal decreto legislativo 26 marzo 2001, n. 151, nonché quelli connessi alle differenze di genere, all'età, alla provenienza da altri Paesi. F. Giardina, Siracusa 2009

  26. LA QUALITÀ DELLA VITA LAVORATIVA organizzazione/ le regole condivise contesto/ ambiente relazioni interpersonali F. Giardina, Siracusa 2009

  27. L’ORGANIZZAZIONE F. Giardina, Siracusa 2009

  28. F. Giardina, Siracusa 2009

  29. IL GRUPPO VOLKSWAGEN • Il gruppo Volkswagen è uno dei maggiori produttori di auto nel mondo e il primo per dimensioni in Europa. La “casa madre” ha la sede principale a Wolfsburg con sei stabilimenti (Wolfsburg, Hannover, Braunschweig, Emden, Salzgitter in Bassa Sassonia, e Kassel in Assia). • La Volkswagen ha acquisito numerosi e importanti marchi di case automobilistiche storiche in Germania e in altri paesi. La gestione del gruppo è articolata in due “divisioni” con autonome responsabilità che portano il nome dei due marchi storici tedeschi: Volkswagen, che raggruppa i marchi Volkswagen, Skoda, Bentley e Bugatti; Audi, che raggruppa i marchi Audi, Seat e Lamborghini. • Gli occupati in tutto il gruppo a livello mondiale sono circa 335.000, di cui quasi 100.000 impiegati (quasi il 30%). In Germania gli occupati sono 174.000. La “casa madre” Volkswagen AG” occupa circa 103.800 lavoratori, di cui 26.800 impiegati (poco più del 25%). F. Giardina, Siracusa 2009

  30. IL “CONTRATTO DI SOSTENIBILITÀ” • Flessibilità e orario. L’oscillazione nel sistema di “conto del tempo” (della banca delle ore) deve salire dalle attuali 200 a 400 ore. Le maggiorazioni per lo straordinario devono applicarsi a partire dalla 40 e non dalle 35 ore settimanali. • L’orario di lavorodovrà essere diverso a seconda dell’età: più lungo per i più giovani, più breve per i più anziani. • Viene proposta la possibilità di trasformare le maggiorazioni per gli straordinari in “buoni tempo” da utilizzare nel corso della vita lavorativa in funzione della pensione. • Andranno ridefiniti i criteri per la presenza: l’idea è di non calcolare più nella presenza pause e tempi per la comunicazione. Inoltre impresa e lavoratori si dovranno dividere i costi della qualificazione. • La possibilità di allungare il tempo di lavoro si affaccia con un’altra trovata, quella del “co-investimento”, finalizzata a incentivare la concorrenza interna tra stabilimenti. Lo stabilimento che si candida a concorrere per la produzione, ad esempio, di un nuovo modello potrà migliorare le proprie chances allungando temporaneamente l’orario di lavoro. F. Giardina, Siracusa 2009

  31. IL CONTESTO L’AMBIENTE F. Giardina, Siracusa 2009

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  33. F. Giardina, Siracusa 2009

  34. l'aria è respirabile, fresca, anche se fuori c'è un sole da ustioni: condizionamento d'aria, ma anche effetto della parete-serra esterna che respinge il calore d'estate e lo immagazzina d'inverno. • Bio-architettura, rumori attutiti, anche quello visivo: domina il grigio-argento con tocchi di rosso vivo, e poi il verde: visibile attraverso le grandi vetrate, ma anche dentro, nelle due oasi che ospitano salette per riunioni di reparto, e che hanno una funzione forse più psicologica che ecologica. • Appartate, le salette relax: bar automatico, semi-sedili (per appoggiarsi, non proprio sedersi: il relax va bene, ma l'ozio in fabbrica è sempre tabù) e un computer per cercare notizie sulle corse, o iscriversi a un corso di lingue o informatica del learning center interno, o prenotare il programma di fitness, o magari giocare al Nostro Grand Prix, concorso a premi per i migliori suggerimenti di innovazione produttiva(La Repubblica, 2002) F. Giardina, Siracusa 2009

  35. LE RELAZIONI F. Giardina, Siracusa 2009

  36. L'azienda Della Valle Tod's è stata fondata nei primi anni del 1900, quando il nonno di Diego Della Valle, Filippo, creò una piccola fabbrica di scarpe. Il passaggio da azienda familiare ad azienda industriale avviene a fine anni 70, con l'ingresso in azienda di Diego Della Valle, e l'inizio del processo di progressivo sviluppo dell'attività F. Giardina, Siracusa 2009

  37. La società marchigiana è tra i principali player nella produzione e commercializzazione di calzature e pelletteria di lusso, con circa 2.200 dipendenti L'elevata qualità dei prodotti è garantita dalla forte componente manuale che caratterizza tutte le fasi della filiera produttiva: ogni prodotto viene eseguito a mano, con tecniche di alto artigianato, per diventare, dopo numerosi passaggi e controlli, un oggetto esclusivo e riconoscibile. F. Giardina, Siracusa 2009

  38. Lo stress da lavoro “è l’insieme delle risposte psichiche e fisiche di allarme che occorrono quando le richieste da parte del lavoro non corrispondono alle capacità, alle risorse o alle necessità del lavoratore” (NIOSH – National Institute for Occupational Safety and Health, 1999) F. Giardina, Siracusa 2009

  39. Il modello di Karasek (1990) • una condizione di disequilibrio sul posto di lavoro dipenderebbe dal rapporto tra “domanda”, ovvero l’impegno fisico e psicologico richiesti dal compito svolto, e il “controllo”rappresentato dalla capacità dell’individuo, dal livello discrezionale che esercita nello svolgere il suo lavoro F. Giardina, Siracusa 2009

  40. Il modello di Caplan (1979) • persona e ambiente dipendenti tra loro. Secondo Caplan più la percezione dell’ambiente corrisponde all’ambiente oggettivo più il soggetto esprime un adeguato contatto con la realtà. F. Giardina, Siracusa 2009

  41. La stima del rischio • indicatori di manifestazione: assenteismo, disimpegno ed alcuni comportamenti disfunzionali sintomatici di malessere, quali la conflittualità relazionale, le lamentele verso i superiori, l’aumento degli infortuni • indicatori di rischio: caratteristiche organizzative e dell’ambiente di lavoro F. Giardina, Siracusa 2009

  42. F. Giardina, Siracusa 2009

  43. QUESTIONARIO DI VALUTAZIONE PRELIMINARE DEI FATTORI CHE POSSONO DETERMINARE ESPOSIZIONE A RISCHIO DI STRESS LAVORO CORRELATO • dati relativi al manager aziendale • settore di attività produttiva dell’azienda (agricoltura, industria, servizi), rilevamento delle unità organizzative, numero di dipendenti, suddivisione per genere ed all’età media dei lavoratori • indicatori di manifestazione di stress a livello aziendale, quali alto tasso di assenteismo, elevata rotazione del personale e disimpegno • dell’adeguatezza della gestione dell’organizzazione e dei processi di lavoro: disciplina dell’orario di lavoro, grado di autonomia, corrispondenza tra le competenze di lavoratori ed i requisiti professionali richiesti, monotonia e ripetitività del lavoro svolto, carico di lavoro ecc… • aspetti sociali e relazionali del lavoro • problemi di comunicazione • contesto ambientale lavorativo F. Giardina, Siracusa 2009

  44. QUESTIONARIO DI VALUTAZIONE DEL RISCHIO SOGGETTIVO DI STRESS LAVORO CORRELATO • Indicazioni socio-anagrafiche dell’intervistato - Posizione lavorativa • Percezione soggettiva del proprio lavoro • Relazioni con i colleghi e con i superiori • Indicatori emozionali, cognitivi e comportamentali / capacità di coping • Indicatori psicosomatici • Piano privato F. Giardina, Siracusa 2009

  45. La scala Likert • è una tecnica per la misura dell‘’atteggiamento e consiste principalmente nel mettere a punto un certo numero di affermazioni che esprimono un atteggiamento positivo e negativo rispetto ad uno specifico oggetto. La somma di tali giudizi tenderà a delineare in modo ragionevolmente preciso l'atteggiamento del soggetto nei confronti dell'oggetto. • Per ogni item si presenta una scala di accordo/disaccordo in 5 livelli e si chiede al soggetto di indicare il suo grado di accordo o disaccordo con quanto espresso dall'affermazione. F. Giardina, Siracusa 2009

  46. Modalità di intervento • Conoscenza del territorio (abitudini, stili di vita, ecc.) • Professionalità mirata (psicologo) • Richieste chiare da parte del committente • Strumenti di indagine e diagnosi semplici, focalizzati al problema e condivisi • Verifiche periodiche F. Giardina, Siracusa 2009

  47. L’andamento territoriale (2001 – 2005): Infortuni denunciati (tutte le attività) F. Giardina, Siracusa 2009

  48. L’andamento territoriale (2001 – 2005): Infortuni mortali (tutte le attività) F. Giardina, Siracusa 2009

  49. Gli indicatori strutturali di rischio territoriale (*) Infortuni indennizzati per mille addetti/anno INAIL, esclusi i casi in itinere. Media ultimo triennio consolidato. La graduatoria è ordinata rispetto all’indice totale. F. Giardina, Siracusa 2009

  50. F. Giardina, Siracusa 2009

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