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La Riforma Brunetta

La Riforma Brunetta. Analisi della legge 15/2009 e del D.Lgs 150/2009. Dal pubblico impiego al……pubblico impiego?. Pubblico impiego (dagli anni cinquanta al 1992) La privatizzazione (dal 1992 al 2009) La “ripubblicizzazione”?. Il principio basilare della privatizzazione.

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Presentation Transcript


  1. La Riforma Brunetta Analisi della legge 15/2009 e del D.Lgs 150/2009

  2. Dal pubblico impiego al……pubblico impiego? • Pubblico impiego (dagli anni cinquanta al 1992) • La privatizzazione (dal 1992 al 2009) • La “ripubblicizzazione”? http://www.lucabenci.it

  3. Il principio basilare della privatizzazione • I rapporti di lavoro sono regolati contrattualmente Art. 2 comma 3 D. Lgs 165/2001 http://www.lucabenci.it

  4. Verso una nuova pubblicizzazione?I primi segnali • Legge 43/2006 e la previsione di nuovi inquadramenti contrattuali • Il regime di assenza per malattia • La nuova disciplina per il part time • La “rottamazione” del personale vicino alla pensione • La compressione della contrattazione a favore della legislazione http://www.lucabenci.it

  5. Legge 4 marzo 2009, n. 15 Delega al Governo finalizzata all’ottimizzazione della produttività del lavoro pubblico e alla efficienza e trasparenza delle pubbliche amministrazioni nonché disposizioni integrative delle funzioni attribuite al Consiglio nazionale dell’economia e del lavoro e della Corte dei Conti

  6. Decreto legislativo 27 ottobre 2009, n. 150 Attuazione della legge 4 marzo 2009 n. 15 in materia di ottimizzazione della produttività del lavoro pubblico e di efficienza e trasparenza delle pubbliche amministrazioni

  7. La partizione della legge • Titolo I: Principi generali • Titolo II: Misurazione, valutazione e trasparenza della performance • Titolo III: Merito e premi • Titolo IV: nuove norme generali sull’ordinamento del lavoro alle dipendenze delle amministrazioni pubbliche • Titolo V: Norme finali e transitorie http://www.lucabenci.it

  8. La territorializzazione dei concorsi • Il principio della parità di condizioni per l'accesso ai pubblici uffici è garantito, mediante specifiche disposizioni del bando, con riferimento al luogo di residenza dei concorrenti, quando tale requisito sia strumentale all'assolvimento di servizi altrimenti non attuabili o almeno non attuabili con identico risultato.». • Art. 51 D.Lgs 150/2009 http://www.lucabenci.it

  9. Una non novità • Previsione dell’obbligo di permanenza per almeno un quinquennio nella sede della prima destinazione anche per i vincitori delle procedure di progressione verticale, considerando titolo preferenziale nelle medesime procedure di progressione verticale la permanenza nelle sedi carenti di organico. http://www.lucabenci.it

  10. Verso il giuramento? • Giuro di essere fedele alla Repubblica, di osservarne lealmente la Costituzione e le leggi, di adempiere ai doveri del mio ufficio nell’interesse dell’amministrazione per il pubblico bene. http://www.lucabenci.it

  11. I punti salienti della riforma Brunetta La valutazione del personale e delle strutture • La riforma dei sistemi disciplinari • L’affermazione del principio di concorsualità per la carriera • L’aumento dell’area regolamentata dalla legislazione rispetto alla contrattazione • Norme varie http://www.lucabenci.it

  12. Il merito e la produttivitàGli obiettivi della riforma Introduzione di sistemi interni ed esterni di valutazione del personale e delle strutture, finalizzati ad assicurare l’offerta di servizi conformi agli standard internazionali di qualità; Valorizzazione del merito e conseguente riconoscimento di meccanismi premiali; affermazione del principio di concorsualità http://www.lucabenci.it

  13. La misurazione della performance • Viene introdotto il “ciclo di gestione della performance” • Vengono dati gli obiettivi • La performance viene misurata http://www.lucabenci.it

  14. Il ciclo di gestione delle performance • Obiettivi • Collegamento tra obiettivi e performance • Monitoraggio • Misurazione della performance organizzativa e individuale • Rendicontazione http://www.lucabenci.it

  15. Gli obiettivi • Rilevanti e pertinenti • Specifici e misurabili • Devono migliorare la produttività • Riferibili a un arco temporale determinato di norma corrispondenti a un anno • Confrontabili • Correlati alla quantità e qualità delle risorse disponibili http://www.lucabenci.it

  16. Misurazione della performance • Raggiungimento di specifici obiettivi di gruppo o individuali • Qualità del contributo assicurato alla performance dell’unità organizzativa di appartenenza, alle competenze dimostrate e ai comportamenti organizzativi http://www.lucabenci.it

  17. La documentazione della performance • Piano della performance da adottare entro il 31 gennaio • Relazione della performance da adottare entro il 30 giugno a consuntivo • Entrambi i documenti trasmessi all’Autorità http://www.lucabenci.it

  18. Conseguenze in caso di mancata adozione piano performance • In caso di mancata adozione o di mancato aggiornamento annuale del Piano della performance è fatto divieto di erogazione della retribuzione di risultato ai dirigenti responsabili e l’amministrazione non può procedere ad assunzioni di personale o al conferimento di incarichi di consulenza o di collaborazione comunque denominati. http://www.lucabenci.it

  19. Soggetti della performance • Autorità indipendente per la valutazione la trasparenza e l’integrità delle amministrazione pubbliche • Organismi indipendenti di valutazione • Organo di indirizzo politico di ciascuna amministrazione • I dirigenti di ciascuna amministrazione http://www.lucabenci.it

  20. L’autorità nazionale • La Commissione è organo collegiale composto da cinque componenti scelti tra esperti di elevata professionalità, anche estranei all'amministrazione con comprovate competenze in Italia e all'estero, sia nel settore pubblico che in quello privato in tema di servizi pubblici, management, misurazione della performance, nonchè di gestione e valutazione del personale. http://www.lucabenci.it

  21. I cinque esperti dell’autorità indipendente • Luciano HINNA, Antonio MARTONE, Pietro MICHELI, Filippo PATRONI GRIFFI, Luisa TORCHIA. http://www.lucabenci.it

  22. Criteri per il riconoscimento del merito • È fatto divieto di distribuire gli incentivi in maniera indifferenziata o sulla base di automatismi estranei al processo di valutazione della performance. http://www.lucabenci.it

  23. La graduatoria del merito • La formula l’Organismo indipendente sulla base delle risultanze del sistema di valutazione • Due graduatorie: una per la dirigenza e una per il personale non dirigente http://www.lucabenci.it

  24. La graduatoria del merito • Due sole graduatorie? http://www.lucabenci.it

  25. Gli ambiti di misurazione della performance • Criteri diversi a seconda se il soggetto valutato sia o meno un dirigente (dirigenti e del personale responsabile di una unità organizzativa in posizione di autonomia e responsabilità) http://www.lucabenci.it

  26. Gli ambiti di misurazione della performance per i dirigenti • a) agli indicatori di performance relativi all’ambito organizzativo di diretta responsabilità;   • b) al raggiungimento di specifici obiettivi individuali;   • c) alla qualità del contributo assicurato alla performance generale della struttura, alle competenze professionali e manageriali dimostrate;   • d) alla capacità di valutazione dei propri collaboratori, dimostrata tramite una significativa differenziazione dei giudizi. http://www.lucabenci.it

  27. Gli ambiti di misurazione della performance per i dipendenti • a) al raggiungimento di specifici obiettivi di gruppo o individuali;   • b) alla qualità del contributo assicurato alla performance dell’unità organizzativa di appartenenza, alle competenze dimostrate ed ai comportamenti professionali e organizzativi. http://www.lucabenci.it

  28. Esclusione dalla valutazione • Nella valutazione di performance individuale non sono considerati i periodi di congedo di maternità, di paternità e parentale. http://www.lucabenci.it

  29. La graduatoria • Il 25% è collocato nella fascia di merito alta alla quale corrisponde l’attribuzione del 50% delle risorse destinata al trattamento accessorio collegato alla performance individuale • Il 50% è collegata nella fascia di merito intermedia alla quale corrisponde l’attribuzione del 50% delle risorse destinata al trattamento accessorio collegato alla performance individuale • Il restante 25% non percepisce alcun trattamento accessorio http://www.lucabenci.it

  30. La produttività http://www.lucabenci.it

  31. Le conseguenze negative (per il personale) del sistema premiante • La mancata corresponsione del trattamento accessorio (incentivazioni e retribuzione di risultato) • Licenziamento se per un biennio si permane in fascia bassa per insufficiente rendimento dovuto alla “reiterata violazione degli obblighi concernenti la prestazione stessa, stabiliti da norme legislative o regolamentari, dal contratto collettivo o individuale, da atti e provvedimenti dell’amministrazione di appartenenza o dai codici di comportamento”. http://www.lucabenci.it

  32. Le conseguenze positive (per il personale) del sistema premiante • La corresponsione maggiorata del trattamento accessorio e della retribuzione di risultato • La collocazione nella fascia di merito alta per tre anni consecutivi, ovvero per cinque annualità anche non consecutive, costituisce titolo rilevante ai fini della progressione di carriera. http://www.lucabenci.it

  33. Le notizie concernenti lo svolgimento delle prestazioni di chiunque sia addetto a una funzione pubblica e la relativa valutazione sono rese accessibili dall’amministrazione di appartenenza. Non sono invece ostensibili, se non nei casi previsti dalla legge, le notizie concernenti la natura delle infermità e degli impedimenti personali o familiari che causino l’astensione dal lavoro, nonché le componenti della valutazione o le notizie concernenti il rapporto di lavoro tra il predetto dipendente e l’amministrazione, idonee a rivelare taluna delle informazioni di cui all’articolo 4, comma 1, lettera d)». http://www.lucabenci.it

  34. Gli strumenti per premiare il merito e la professionalità • a) il bonus annuale delle eccellenze • b) il premio annuale per l’innovazione • c) le progressioni economiche • d) le progressioni di carriera • e) l’attribuzione di incarichi e responsabilità • f) l’accesso a percorsi di alta formazione e di crescita professionale http://www.lucabenci.it

  35. Il bonus delle eccellenze • È istituito il bonus annuale delle eccellenze al quale concorre il personale, dirigenziale e non, che si è collocato nella fascia di merito alta nelle rispettive graduatorie di cui all’articolo 19, comma 2, lettera a). Il bonus è assegnato alle performance eccellenti individuate in un massimo del 5 per cento del personale, dirigenziale e non, che si è collocato nella predetta fascia di merito alta. http://www.lucabenci.it

  36. Il premio annuale per l’innovazione • Il premio viene assegnato al miglior progetto realizzato nell’anno, in grado di produrre un significativo cambiamento dei servizi offerti o dei processi interni di lavoro, con un elevato impatto sulla performance dell’organizzazione http://www.lucabenci.it

  37. Le progressioni economiche di carriera • Le progressioni economiche sono attribuite in modo selettivo, ad una quota limitata di dipendenti, in relazione allo sviluppo delle competenze professionali ed ai risultati individuali e collettivi rilevati dal sistema di valutazione. http://www.lucabenci.it

  38. Le progressioni (verticali) di carriera • Concorso pubblico per titoli ed esami con con riserva non superiore al cinquanta per cento per il personale interno. • La collocazione nella fascia di merito alta per tre anni consecutivi, ovvero per cinque annualità anche non consecutive, costituisce titolo rilevante ai fini della progressione di carriera. http://www.lucabenci.it

  39. I recepimenti regionalientro il 31 dicembre 2010 • art. 3 del decreto legislativo, con particolare riferimento alla misurazione della performance • b) all’art. 4 relativo alla implementazione del ciclo di gestione della performance; • c) all’art. 5 sulla caratteristica degli obiettivi; • d) all’art. 7 del decreto legislativo relativo al sistema di misurazione e di valutazione della performance; http://www.lucabenci.it

  40. I recepimenti regionali • e) art. 9 agli ambiti di misurazione e di valutazione della performance individuale; • f) e al primo comma dell’art. 15 del decreto sulla promozione della cultura della responsabilità e della trasparenza; • g) all’art. 17 comma 2, sul divieto di apportare maggiori oneri per la finanza pubblica per l’implementazione del sistema di valutazione; http://www.lucabenci.it

  41. I recepimenti regionali • h) all’art. 18 sulla premialità e sul divieto di istituire premi sulla base di automatismi; • i) all’art. 23 sulle progressioni economiche e all’art. 25 sugli incarichi di responsabilità; • l) all’art. 26 del decreto relativo ai percorsi di alta formazione; • m) all’art. 27 relativo al premio di efficienza http://www.lucabenci.it

  42. I tempi del recepimento nel SSN • Le norme presenti nella legge sono “principi” che devono essere recepiti dalle regioni • Le regioni devono recepire con legge regionale entro il 31 dicembre 2010 • I contratti integrativi hanno un anno di tempo per adeguarsi al nuovo ordinamento http://www.lucabenci.it

  43. Le assenze per malattia

  44. Decreto sulle assenze • Obbligatorietà della visita sin dal primo giorno e anche per un giorno di assenza • Certificato (oltre i dieci giorni) della “struttura pubblica” • Ampliamento fasce orarie • Decurtazione primi dieci giorni di malattia • Decurtazione altre assenze http://www.lucabenci.it

  45. Situazione attuale • Obbligatorietà della visita sin dal primo giorno e anche per un giorno di assenza • Certificato (oltre i dieci giorni) della “struttura pubblica” • Ampliamento fasce orarie • Decurtazione primi dieci giorni di malattia • Decurtazione altre assenze http://www.lucabenci.it

  46. False attestazioni e certificazioni • Fermo quanto previsto dal codice penale, il lavoratore dipendente di una pubblica amministrazione che attesta falsamente la propria presenza in servizio, mediante l’alterazione dei sistemi di rilevamento della presenza o con altre modalità fraudolente, …… http://www.lucabenci.it

  47. False attestazioni e certificazioni • ……..ovvero giustifica l’assenza dal servizio mediante una certificazione medica falsa o falsamente attestante uno stato di malattia è punito con la reclusione da uno a cinque anni e con la multa da euro 400 ad euro 1.600. La medesima pena si applica al medico e a chiunque altro concorre nella commissione del delitto. http://www.lucabenci.it

  48. False attestazioni e certificazioni • La sentenza definitiva di condanna o di applicazione della pena per il delitto di cui al comma 1 comporta, per il medico, la sanzione disciplinare della radiazione dall’albo ed altresì, se dipendente di una struttura sanitaria pubblica o se convenzionato con il servizio sanitario nazionale, il licenziamento per giusta causa o la decadenza dalla convenzione. http://www.lucabenci.it

  49. False attestazioni e certificazioni • Le medesime sanzioni disciplinari si applicano se il medico, in relazione all’assenza dal servizio, rilascia certificazioni che attestano dati clinici non direttamente constatati né oggettivamente documentati. http://www.lucabenci.it

  50. Le norme regolamentari: la circolare 5/2010 del Ministero • La finalità della previsione…è che siano rilasciati certificati o attestati di malattia senza aver valutato le condizioni del paziente nel corso di una visita e che siano formulate diagnosi e prognosi non coerenti con la buona pratica clinica. Quindi l’applicazione della disposizione deve tener conto delle regole proprie della pratica medica, che consentono di formulare diagnosi e prognosi anche per presunzione sulla base di dati riscontrati o semplicemente acquisiti durante la visita. http://www.lucabenci.it

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