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Provincia di Pisa

COSTITUZIONE E AVVIO DEL CENTRO REGIONALE DI STUDI SULLA BECCACCIA ( Scolopax rusticola ) DI SAN ROSSORE. Dr Vito Mazzarone Responsabile Ufficio Difesa Fauna Provincia di Pisa. Toscana. Parco Regionale Migliarino, S. Rossore, Massaciuccoli. Provincia di Pisa. La beccaccia in Italia.

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Presentation Transcript


  1. COSTITUZIONE E AVVIO DEL CENTRO REGIONALE DI STUDI SULLA BECCACCIA (Scolopax rusticola)DI SAN ROSSORE Dr Vito Mazzarone Responsabile Ufficio Difesa Fauna Provincia di Pisa Toscana Parco Regionale Migliarino, S. Rossore, Massaciuccoli Provincia di Pisa

  2. La beccaccia in Italia • La specie Beccaccia (Scolopax rusticola) rappresenta una entità faunistica di grande valore biologico, evocativo e venatorio che è attualmente minacciata anche in Italia, dai mutamenti ambientali e climatici e dal prelievo venatorio

  3. La Beccaccia è specie in declino in Italia e Toscana, secondo i più affidabili dati scientifici nazionali, e internazionali (Bulgarini et al 1998; Sposimo e Tellini 1995; Birdlife International, 2004) • E possibile che in Italia ed in Toscana, soprattutto l’acuirsi del prelievo illegale possa in tempi brevi compromettere la presenza e sopravvivenza dei contingenti giunti in migrazione ed in svernamento Da Aradis et al 2006

  4. . • Pochi comunque sono i dati raccolti in modo scientifico in ambito regionale sulla specie, riducendosi alla cattura sporadica ed inanellamento di soggetti da parte degli inanellatori autorizzati (che non si dedicano in modo specifico alla Beccaccia e per le difficoltà di cattura mediante le normali reti verticali) od al recupero di anelli di soggetti abbattuti, marcati in altri Paesi.

  5. Si assiste negli ultimi anni nel Paese ad un sempre maggiore interesse venatorio sulla specie, che se è divenuta una delle prede più ambite e sulla quale si concentra la pressione di molti cacciatori con cane da ferma dopo la scomparsa di altre specie (i fagiani di lancio), • La Beccaccia risulta anche una delle meno conosciute negli aspetti biologici da parte dei cacciatori, le cui attività vengono basate spesso su conoscenze empiriche e tradizionali, spesso errate.

  6. In Toscana vengono segnalati sui tesserini regionali di caccia gli abbattimenti di 14-15.000 beccacce all’anno • Tali registrazioni sono ovviamente fatte dai soli cacciatori che utilizzano metodi legali (caccia con il cane, di norma) • A queste si aggiungono quelle abbattute illegalmente all’aspetto • Si stima che tale contingente rappresenti l’80-90% delle beccacce annualmente abbattute

  7. Scopi del CSB – Toscana di S. Rossore • Nel gennaio 2010 è stato costituito presso l’Osservatorio Ornitologico “Caterini” nel cuore della ex Tenuta Presidenziale di S. Rossore entro i confini del Parco Regionale omonimo, il Centro Studi Beccaccia (CSB) di S. Rossore • Il CSB si candida ad essere un nuovo organismo di studio, divulgazione e gestione faunistica finalizzato al monitoraggio della specie Beccaccia nel territorio della Regione Toscana

  8. Il CSB si trova in una delle più estese ed importanti aree protette della Toscana CSB S. Rossore, Pisa

  9. CSB

  10. Chi compone il CSB? • Il CSB è nato dalla iniziativa congiunta della Provincia di Pisa (Ufficio Difesa Fauna), dell’Associazione Beccacciai d’Italia e del Parco Regionale Migliarino, S. Rossore, Massaciuccoli (Tenuta di S. Rossore). • Le attività del CSB, sulla base di un progetto presentato congiuntamente, sono state oggetto di uno specifico finanziamento della Regione Toscana (euro 9.000 per il 2010-11)

  11. Caratteristiche strategiche del CSB S. Rossore • La realizzazione del Centro Studi Beccacciapresso la Tenuta di S. Rossore, in provincia di Pisa ha assunto un notevole valore strategico • L’areale di San Rossore è un importante luogo di svernamento, oggetto di studi importanti sull’avifauna, famoso e carismatico • il Centro ha già ottenuto un’ampia collaborazione con tutte le realtà dell’associazionismo venatorio e ambientalista toscano. • La stessa composizione dei soggetti proponenti (una Provincia, un parco regionale, una associazione di cacciatori) rappresenta di fatto questo tipo di approccio.

  12. Il 13 giugno, nell’ambito del secondo appuntamento di approfondimento tecnico e scientifico sulla Beccaccia del 2010 e dell’Assemblea Generale di Beccacciai d’Italia, si è tenuta la cerimonia di inaugurazione ufficiale del CSB S. Rossore.

  13. Il CSB di S. Rossore ha già iniziato a svolgere, dall’inizio del 2010, i suoi due compiti principali. • Il primo è quello di raccogliere, analizzare e divulgare tutti i dati relativi al periodo di passo, di sosta e svernamento della specie sul territorio regionale raffrontati a dati analoghi relativi al restante territorio italiano • Il secondo compito del Centro, già iniziato nell’inverno scorso, è quello di contribuire allo svolgimento di progetti scientifici di alto valore tecnico-statistico, essenziali per aumentare le conoscenze sulla Beccaccia e per fornire le basi per l’affermazione della Caccia Sostenibile

  14. La raccolta dei dati • dall’ottobre 2009: • raccolta delle ali delle beccacce abbattute in buste distribuite dalla Provincia di Pisa (reperibili anche presso gli ATC e le associazioni venatorie). La raccolta continuerà anche per le stagioni venatorie prossime; • raccolta delle informazioni su carnieri, cani, numero di giornate di caccia mediante apposito questionario • collegamento tra loro dei cacciatori di beccaccia locali, regionali, nazionali

  15. La formazione e informazione • realizzazione di due incontri con i cacciatori specialisti di beccaccia presso il CSB (marzo e giugno 2010) • Realizzazione del primo seminario sulle tecniche di cattura ed inanellamento • Svolgimento dell’Assemblea nazionale dei Beccacciai d’Italia • Realizzazione di pubblicazioni su riviste e notiziari dei cacciatori • Avvio di un progetto di divulgazione sulla biologia della Beccaccia per le scuole dell’obbligo • Assistenza ai prossimi corsi nazionali per inanellatori di Beccaccia in corso di organizzazione dall’ISPRA

  16. La ricerca scientifica • a partire dal marzo 2010 il CSB, in accordo con l’I.S.P.R.A, ha iniziato la cattura notturna e l’inanellamento delle beccacce svernanti • Per tali attività è stato stabilito un coordinamento con la Tenuta Presidenziale di Castelporziano nella quale, in 10 anni sono stati catturati e inanellati oltre 1.400 soggetti • E’ in corso l’acquisizione della strumentazione per il rilevamento satellitare GPS che sarà utilizzata nel prossimo autunno inverno

  17. L’inaugurazione del CSB, il 13 giugno 2010 è stato preceduto da un’incontro tecnico-scientifico e dall’assemblea degli affiliati a Beccacciai d’Italia: nell’immagine alcuni dei relatori: da sinistra, il Presidente del Parco Lunardi, l’Assessore alla Difesa Fauna della Provincia di Pisa Sanavio, Paolo Pennacchini e Roberto Della Camera di Beccacciai d’Italia

  18. Uno dei momenti del convegno, in primo piano la dottoressa Arianna Aradis dell’I.S.P.R.A

  19. Massimo Taddei (Provincia di Firenze) e Giuseppe Landucci con una delle prime catture del 2010

  20. Armida: la prima Beccaccia catturata nel 2010 a S. Rossore

  21. Una delle beccacce catturate, prima dell’inanellamento

  22. Marzo 2010: Riccardo Gambogi, Patrizia Giusti e Giuseppe Landucci alle prese con la fase di pesatura di una Beccaccia catturata

  23. Inverno 2010: Giuseppe Landucci da le ultime istruzioni prima di una delle uscite di cattura della Beccaccia

  24. Il pubblico, le autorità ed i Beccacciai di fronte alla sede del Centro Studi Beccaccia per l’inagurazione

  25. Si scopre la targa e si inaugura il CSB. Da sinistra Paolo Pennacchini (Beccacciai d’Italia), Andrea Acciai (Provincia di Pisa), Riccardo Gambogi (Tenuta di S. Rossore)

  26. Riccardo Gambogi illustra la storia dell’Osservatorio Ornitologico “F. Caterini”, sede del CSB.

  27. La targa del CSB di S. Rossore

  28. L’interno dell’Osservatorio Ornitologico: lo studio del prof. Caterini, con una eccezionale collezione di materiale bibliografico e manoscritti sulla fauna ornitica di S. Rossore collezionati dal 1926

  29. Da sinistra Paolo Pennacchini, Vito Mazzarone (Provincia di Pisa, responsabile Uff. Difesa Fauna), Mauro Baldocchi e Roberto Della Camera (Beccacciai d’Italia)

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