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PERCORSI DI SCRITTURA CREATIVA

PERCORSI DI SCRITTURA CREATIVA. GLI OBIETTIVI. Un percorso di scrittura creativa dovrebbe porsi l’obiettivo di essere: processo dell’educazione letteraria, connesso strettamente all’attività di lettura integrazione allo studio di specifiche competenze linguistiche

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PERCORSI DI SCRITTURA CREATIVA

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Presentation Transcript


  1. PERCORSI DI SCRITTURA CREATIVA

  2. GLI OBIETTIVI Un percorso di scrittura creativa dovrebbe porsi l’obiettivo di essere: • processo dell’educazione letteraria, connesso strettamente all’attività di lettura • integrazione allo studio di specifiche competenze linguistiche • acquisizione dell’attività di scrittura come articolazione di processi di elaborazione dell’informazione • sviluppo di un’educazione alla comunicazione

  3. IL LABORATORIO “La creatività letteraria è una modalità essenziale di approccio all’esperienza e alla sua rappresentazione discorsiva…Tutti possono e debbono “fare” letteratura… acquisirne le strutture euristico-operative e non soltanto limitarsi a contemplarne le realizzazioni storiche” (M. della Casa) • Attivazione del laboratorio • Sperimentazione di processi e di tecniche per ottenere prodotti

  4. LA COMPLETEZZA Un percorso di scrittura creativa è un’attività completa, infatti: • consente sistemi di facilitazione procedurale (Bereiter e Scordamalia) • risponde alle diverse prospettive della scrittura (Frederiksen e Dominic) • attiva tutte le fasi della scrittura (Hayes e Flower) • esercita l’uso della funzione monitor (Hayes e Flower)

  5. FACILITAZIONI PROCEDURALI Le tecniche di scrittura creativa facilitano la risoluzione dei problemi determinati dal passaggio dal testo orale a quello scritto • Produzione senza interlocutori • il testo si configura come un prodotto fruibile • La ricerca dei contenuti e dei concetti • il modello favorisce il superamento dell’impasse da foglio bianco e aumenta la quantità • La revisione • manipolazione ed imitazione favoriscono l’approccio alla complessità del controllo esecutivo

  6. LE PROSPETTIVE La scrittura creativa risponde alle diverse prospettive secondo cui può essere considerata la scrittura: • E’ un’attività cognitiva • E’ una specifica forma di linguaggio • E’ un processo di comunicazione • E’ un’attività contestualizzata e orientata

  7. LE FASI La scrittura creativa consente di sviluppare competenze applicabili più generalmente alle diverse fasi della produzione di testi: • Progettazione • generazione delle idee ed organizzazione delle idee • definizione degli obiettivi • Stesura • trasformazione delle idee e degli obiettivi in un testo • Revisione • correzione episodica • revisione sistematica

  8. La scrittura creativa è uno strumento ideale per predisporre l’allievo allo svolgimento della funzione di monitoraggio (controllo delle relazioni tra i diversi processi della scrittura) La scrittura è un’operazione ricorsiva non lineare e il testo è un oggetto strutturato ma plastico e flessibile

  9. PERCHE’ IL WORD PROCESSOR? “Quando si modella, in genere si inventa una forma…si tratta del procedimento tipico della creatività che non si risolve nell’ispirazione, ma si avvale di un lungo lavoro di elaborazione, di tecniche e di strumenti” (R. Degl’Innocenti, M. Ferraris) Il word processor consente allo studente di: • modellare il testo su cui si sta lavorando (aggiungere, tagliare, revisionare…) • sperimentare un artigianato dello stile

  10. AVVERTENZA FINALE La qualità delle attività di scrittura creativa è determinata: • dai contenuti e dalle procedure • dall’interesse dello studente nello svolgere il compito • dall’entusiasmo dell’insegnante nel proporre il compito L’ASPETTO MOTIVAZIONALE E’FONDAMENTALE

  11. LE STRATEGIE COMPOSITIVE • MANIPOLAZIONE • apprendimento di coerenza e coesione testuali • sviluppo dell’invenzione linguistica • analisi della struttura della narrazione • IMITAZIONE • analisi, comprensione e riproduzione di tecniche e di stili narrativi • IDEAZIONE • produzione di testi originali

  12. ESERCIZI DI MANIPOLAZIONE • GIOCHI LINGUISTICI (“Una didattica della lingua dovrebbe essere, per definizione, giocosa, perché dovrebbe abilitare l’individuo a dominare consapevolmente il sistema e le regole del sistema” L. Altieri Biagi) • ALTERAZIONI DELLE STRUTTURE NARRATIVE (“La struttura è libertà, produce il testo e nello stesso tempo la possibilità di tutti i testi virtuali che possono sostituirla” I. Calvino) • ESERCIZI DI STILE (“Lo stile è un modo di interpretare la realtà e quindi muta nel tempo e nello spazio perchè il rapporto con la realtà è sempre dialettico e dinamico” E. Detti)

  13. IL TESTO DI RIFERIMENTO Un topolino correva avanti e indietro sopra il corpo di un leone addormentato. Quello si svegliò e afferratolo stava per mangiarselo. Ma il topolino lo scongiurò di lasciarlo libero, dicendogli che se lo avesse salvato gli avrebbe ricambiato il favore; il leone sorrise e lo lasciò andare. Non molto tempo dopo il leone fu catturato da alcuni cacciatori che lo legarono con una corda ad un albero. Il topolino, che aveva sentito i suoi lamenti, rosicchiò la corda e lo liberò, dicendogli: “Un giorno tu sorridesti di me, pensando che io non fossi in grado di ricambiare il favore. D’ora innanzi, invece, sarai convinto che esiste la gratitudine anche presso i topi”.

  14. MANIPOLAZIONE 1(GIOCHI LINGUISTICI) • CLOZE • PUZZLE • LOGORALLY • ALFABETO, TAUTOGRAMMA ED ACROSTICO • LIPOGRAMMA

  15. CLOZE • Descrizione: • individuazione e inserimento dei termini adatti a riempire gli spazi vuoti di un testo. (cloze classico, cloze mirato, cloze facilitato) • Obiettivi: • comprensione e lettura approfondita, sviluppo delle competenze lessicale o linguistiche • Uso di Word • Editing, Modifica (sostituisci), Formato

  16. ESEMPI DI CLOZE • Cloze classico • Un topolino (…) avanti e indietro sopra il (…) di un leone (…). Quello si svegliò e afferratolo stava per (…). Ma il topolino lo (…) di lasciarlo libero, dicendogli che se lo avesse (…) gli avrebbe ricambiato il favore; il (…) sorrise e lo lasciò (…). • Cloze mirato (inserimento dei pronomi personali) • Un topolino correva avanti e indietro sopra il corpo di un leone addormentato. (…) si svegliò e afferrato (…) stava per mangiarsi (…). Ma il topolino (…) scongiurò di lasciare (…) libero, dicendo (…) che se (…) avesse salvato (…) avrebbe ricambiato il favore; il leone sorrise e (…) lasciò andare.

  17. PUZZLE • Descrizione • ricostruzione della forma originaria di un testo di cui preventivamente sono state divise e mescolate le sequenze o i paragrafi. Si può aumentare la difficoltà dell’esercizio usando due testi • Obiettivi • lettura approfondita ed analitica, riflessione sui meccanismi di coerenza e coesione testuali • Uso di Word • Struttura o Inserisci tabella

  18. ESEMPIO DI PUZZLE D’ora innanzi, invece, sarai convinto che esiste la gratitudine anche presso i topi”. Quello si svegliò e afferratolo stava per mangiarselo. il leone sorrise e lo lasciò andare. Non molto tempo dopo il leone fu catturato da alcuni cacciatori che lo legarono con una corda ad un albero. “Un giorno tu sorridesti di me, pensando che io non fossi in grado di ricambiare il favore. Un topolino correva avanti e indietro sopra il corpo di un leone addormentato. Ma il topolino lo scongiurò di lasciarlo libero, dicendogli che se lo avesse salvato gli avrebbe ricambiato il favore; Il topolino, che aveva sentito i suoi lamenti, rosicchiò la corda e lo liberò, dicendogli:

  19. LOGORALLY • Descrizione • revisione e trasformazione di un brano in cui sono stati inseriti, casualmente o meno, parole, sintagmi o proposizioni. Il brano deve conservare coerenza e coesione • Obiettivi • riflessione sulle diverse situazioni linguistiche (in particolare grammaticali e sintattiche • Uso di Word • Editing, Modifica e Formato

  20. ESEMPIO DI LOGORALLY • Un topolino foresta correva avanti e indietro sopra il corpo di un leone addormentato. Quello si svegliò e afferratolo sbadiglio stava per mangiarselo. Ma il topolino paura lo scongiurò di lasciarlo libero, dicendogli che se lo avesse salvato vita gli avrebbe ricambiato il favore; • Un topolino, appena giunto in una foresta, correva avanti e indietro sopra il corpo di un leone addormentato. Quello si svegliò e afferratolo, dopo aver emesso un rumoroso sbadiglio, stava per mangiarselo. Ma il topolino, che per la paura non riusciva quasi a parlare, lo scongiurò di lasciarlo libero, dicendogli che se lo avesse salvato, anche a costo della vita, gli avrebbe ricambiato il favore;

  21. ALFABETO, TAUTOGRAMMA, ACROSTICO • Descrizione dell’esercizio • Modificazione di un testo in modo che ogni periodo, seguendo l’ordine narrativo del testo-base, inizi con la lettera successiva dell’alfabeto (Al). o con la stessa lettera (T), o in una successione di lettere tale da determinare un nome (Ac) • Obiettivi • Abilità lessicali e sintattiche • Uso di Word • Editing, Modifica, Formato, Inserisci tabella

  22. ESEMPI DI ALFABETO, TAUTOGRAMMA, ACROSTICO • Anni fa un topolino correva avanti e indietro sopra il corpo di un leone addormentato. Batti e ribatti quello si svegliò e afferratolo stava per mangiarselo. Con il muso rigato di lacrime, il topolino lo scongiurò di lasciarlo. Disse che ….. • Alberto, un simpatico topolino correva avanti e indietro sopra il corpo di un leone addormentato. Alla fine quello si svegliò e afferratolo stava per mangiarselo. Affranto dal dolore, il topolino lo scongiurò di lasciarlo libero. “ Avrò pace soltanto quando…. • Molti anni fa….A forza di salti e capriole…”Ridammi la libertà” scongiurò il topolino. Insistette, dicendo al re della foresta che…Offeso, ma non troppo, il leone...

  23. LIPOGRAMMA • Descrizione dell’esercizio • riscrittura di un testo senza mai usare una lettera o un termine precedentemente specificati (lipogramma classico e lipogramma lessicale) • Obiettivi • sviluppo della competenza lessicale e sintattica • Uso di Word • Editing, Modifica e Inserisci tabella

  24. ESEMPI DI LIPOGRAMMA • Lipogramma classico (lettera o) • Un animale, che per abitudine frequenta cantine e ambienti scarsamente puliti, saltava su e giù per le membra del re degli animali che russava in pace. (Un topolino correva avanti e indietro sopra il corpo di un leone addormentato) • Lipogramma lessicale (parola leone) • Un topolino correva avanti e indietro sopra il corpo addormentato di chi di solito ruggisce.…. il re della foresta sorrise e lo lasciò andare. Non molto tempo dopo il felino fu catturato….

  25. MANIPOLAZIONE 2(LE STRUTTURE NARRATIVE) • Manipolazioni nella figura del narratore e delle sue caratteristiche • Manipolazioni nell’ordine della narrazione • Manipolazioni nelle caratteristiche e nelle funzioni dei personaggi • Manipolazioni della dimensione spaziale • Manipolazioni della dimensione temporale • Manipolazioni nell’uso delle parole da parte dei personaggi

  26. GLI OBIETTIVI • Sviluppo dell’inventiva e della capacità linguistica ( lessicale e sintattica in modo particolare) • Sviluppo della capacità di lettura approfondita ed analitica di un testo letterario • Sviluppo della capacità di analisi della struttura e degli elementi costitutivi di un testo letterario

  27. Risorse del COMPUTER nei percorsi di scrittura creativa • Editing, Modifica e Formato per la stesura del testo • Strumenti (Controllo ortografia e grammatica, Lingua) • Inserisci tabella per la visualizzazione del testo di riferimento • E’ ipotizzabile pensare alla creazione di apposite finestre in cui sono stati inseriti elementi utili alla stesura del testo

  28. MANIPOLAZIONE DEL NARRATORE • Trasformazione da narratore esterno ad interno o viceversa • Modificazione della focalizzazione • Modificazione del punto di vista

  29. ESEMPIO DI MANIPOLAZIONE DEL NARRATORE (1) • Trasformazione da narratore esterno a narratore interno: • Allegro e soddisfatto, correvo avanti e indietro sopra il corpo ormai vecchio e stanco di un leone addormentato. Quello si svegliò arrabbiato ed infastidito e afferratomi stava per mangiarmi. Ero spaventato e con la mente riandai alla morte di un mio fratellino finito fra le zanne di una tigre. Scongiurai il bestione di ….

  30. ESEMPIO DI MANIPOLAZIONE DEL NARRATORE (2) • Trasformazione da narratore esterno con focalizzazione esterna a narratore esterno con focalizzazione interna: • Un vispo e simpatico topolino saltellava allegramente sopra il corpo ormai flaccido e rugoso di un vecchio leone che russava rumorosamente. Quello si svegliò e afferratolo brutalmente stava per divorarselo senza pietà.

  31. MANIPOLAZIONE DELL’ORDINE DELLA NARRAZIONE • Riscrittura di un racconto, in cui vi è sfasatura tra fabula ed intreccio, rispettando l’ordine cronologico • Riscrittura di un racconto, in cui fabula ed intreccio coincidono, sfasando l’ordine cronologico • Riscrittura di un racconto determinando un intreccio diverso da quello scelto dall’autore

  32. ESEMPIO DI MANIPOLAZIONE DELL’ORDINE DELLA NARRAZIONE • Rottura della coincidenza tra fabula ed intreccio: • Un giorno, un leone fu catturato da alcuni cacciatori che lo legarono con una corda ad un albero, ma un topolino, che aveva sentito i suoi lamenti, rosicchiò la corda e lo liberò. Tempo prima quel topolino correndo avanti e indietro sopra il corpo del leone addormentato lo aveva svegliato e, afferrato, aveva corso il rischio di essere mangiato. Ma il topolino aveva scongiurato il leone di lasciarlo libero, dicendogli che se lo avesse salvato gli avrebbe ricambiato il favore; il leone aveva sorriso e lo aveva lasciato andare. Ed ora il topolino disse al leone: “Un giorno tu sorridesti di me, pensando che io non fossi in grado di ricambiare il favore. D’ora innanzi, invece, sarai convinto che esiste la gratitudine anche presso i topi”.

  33. LA MANIPOLAZIONE DEI PERSONAGGI • Introduzione di uno o più personaggi all’interno di un racconto • Introduzione di uno o più personaggi che svolgono specifiche funzioni (antagonista, aiutanti, oppositori)

  34. ESEMPI DI MANIPOLAZIONE DEI PERSONAGGI • Approfondimento della figura dei cacciatori • Introduzione di uno o più animali che assistono alla scena o che vi partecipano in qualità di antagonista (un altro perfido topolino che cercherà di impedire al nostro eroe di aiutare il leone, magari con la partecipazione di altri crudeli animaletti) o di aiutante (una graziosa topolina che con le sue unghie renderà più semplice slegare il leone).

  35. MANIPOLAZIONE DELLO SPAZIO • Espansione degli elementi di un ambiente descritto all’interno di un racconto • Modificazione di un ambiente descritto all’interno di un racconto • Ambientazione del racconto in un luogo diverso

  36. MANIPOLAZIONE DEL TEMPO • Introduzione di ellissi, sommari, digressioni e scene all’interno di un racconto • Introduzione di prolessi ed analessi all’interno di un racconto

  37. ESEMPI DI MANIPOLAZIONE DEL TEMPO • Inserimento di ellissi, sommari, digressioni e scene • Un topolino, appartenente alla specie…, passeggiava sopra il corpo di un leone addormentato. Dopo qualche minuto, quello si svegliò…Ma il topolino lo scongiurò: “Ti prego, lasciami libero”. Il leone sorrise e gli rispose “Vai pure, sei così piccolo…” • Inserimento di prolessi ed analessi • Un topolino, ignaro dei pericoli che lo attendevano, passeggiava sopra il corpo di un leone addormentato. La belva nonostante fosse esausta, per tutto il mattino aveva inseguito zebre e gazzelle che pascolavano nella savana, si era svegliata.

  38. MANIPOLAZIONE DELLE PAROLE E DEI PENSIERI DEI PERSONAGGI • Introduzione di dialoghi all’interno di un racconto • Trasformazione di dialoghi in discorso indiretto • Riscrittura di racconti sotto forma di discorso indiretto libero, monologo o flusso di coscienza

  39. ESEMPI DI MANIPOLAZIONE DELLE PAROLE E DEI PENSIERI Introduzione di discorso diretto: • …”Ti prego lasciami libero,- piagnucolò il topolino- se non mi mangerai, ti sarò eternamente grato”. Il leone sorrise e bofonchi: “Vai pure, piccolo, ma come puoi pensare, tu essere microscopico, di potermi aiutare?” Introduzione di flusso di coscienza • Che storia! Correvo avanti e indietro, cioè saltavo su e giù, roba da divertirsi davvero, come quella volta che ti ricordi, no? E poi, zac, uno sbadiglio spaventoso, un alito che te lo raccomando fra l’altro, e mi arpiona manco fossi un pezzo di formaggio...

  40. MANIPOLAZIONE 3(ESERCIZI DI STILE) • Riscrittura di un brano adottando registri linguistici e semantici diversi che si possono ulteriormente suddividere in: • stili letterari (1) • generi letterari (2) • linguaggi specialistici (3)

  41. GLI OBIETTIVI DEGLI ESERCIZI DI STILE • Sviluppo dell’inventiva e della competenza linguistica (in particolare lessicale e sintattica) • Sviluppo dell’analisi e dei processi di coerenza e coesione testuali • Sviluppo della creatività • Consapevolezza della dinamicità e flessibilità dei processi di scrittura • Consapevolezza del carattere dialettico e dinamico della realtà

  42. ESEMPI DIESERCIZI DI STILE (1) • Similitudine • Un topolino allegro e spensierato come un giorno di vacanza correva, simile ad un infaticabile maratoneta, sopra il corpo, maestoso quanto un monumento imperiale, di un leone così addormentato da sembrare morto. • Metafora • Nel cuore della foresta, mentre la rovente palla di fuoco lanciava i suoi dardi fiammeggianti, un minuscolo esploratore perlustrava l’ampia armatura di un feroce guerriero • Litote • Non era un gatto e stava tutt’altro che immobile nella parte contraria a quella inferiore di un animale che certamente non possiamo confondere con una pecora.

  43. ESEMPI DIESERCIZI DI STILE (2) • Fantasy • Tutto ebbe inizio inizio in un mondo ai confini della realtà, dove il Caos regnava sovrano e l’ultimo baluardo della Giustizia era la magia degli Eletti. In una fredda giornata d’inverno, con il sole oscurato da immense nuvole nere,un topolino con una logora tunica azzurra e un buffo cappello a punta correva sulla pancia di un perfido apprendista guerriero: un leone iniziato alle oscure arti del Caos. • Fantascienza • Un topolino teletrasportatosi sul pianeta savana cominciò ad analizzare i dintorni con il suo tricoder. Si arrampicò su uno strano rilievo semovente per analizzarlo e scoprì che “l’oggetto” era composto da insediamenti metallici ed organici. Gli innesti meccanici servivano a potenziare la velocità e la potenza muscolare.

  44. ESEMPI DIESERCIZI DI STILE (3) • Quotidiano sportivo • Un topolino, agile e scattante come un'ala, correva avanti e indietro lungo la fascia sinistra del corpo di un leone addormentato. Quello si svegliò e, dopo aver inspirato profondamente e, svolto alcuni esercizi di streching, afferrò il topolino, lo lanciò in aria, dove l'animaletto effettuò un triplo salto mortale carpiato con avvitamento, e stava per lasciarselo cadere in bocca • Rivista femminile • Un grazioso e romantico topolino, con gli occhi umidi e profondi di un Leo Di Caprio innamorato, passeggiava con la testa fra le nuvole sopra il corpo addormentato di un leone, padre di una dolcissima e chiacchierata principessa. Quello si svegliò, proprio mentre stava facendo un sogno d'amore, e... • Quotidiano di sinistra • Un topolino piccolo e indifeso ma orgoglioso delle sue umili origini, esercitava il suo imprescindibile diritto di passeggiare sopra il corpo di un leone addormentato (quanti operosi animali lavoravano per consentirgli di oziare?). Quello sfruttatore parassita si svegliò e, afferrandolo con arrogante protervia, stava per mangiarselo, spezzandone le speranze di riscatto sociale

  45. ESERCIZI DI IMITAZIONE • Inserire elementi stilisticamente coerenti in racconti o romanzi • aggiungere o sostituire descrizioni di oggetti, personaggi e ambienti • aggiungere o sostituire sequenze riflessive e dialogate • Scrivere un racconto, stilisticamente coerente, a partire dall’inizio o dalla conclusione di racconti o romanzi • Riscrittura di un testo base o produzione di una storia originale imitando lo stile di un autore

  46. GLI OBIETTIVI DELLA IMITAZIONE • Sviluppo dell’inventiva e della competenza linguistica (in particolare lessicale e sintattica) • Sviluppo dell’analisi e dei processi di coerenza e coesione testuali • Sviluppo della capacità di lettura e di analisi del testo letterario • Sviluppo della capacità di creazione della struttura e degli elementi costitutivi del testo letterario • Sviluppo della creatività

  47. L’IMITAZIONE E LE DESCRIZIONI • Produrre la descrizione di un personaggio coerente anche stilisticamente ad un ambiente o a un oggetto dati (1) • Produrre la descrizione di un ambiente coerente anche stilisticamente ad un personaggio o a un oggetto dati (2) • Produrre la descrizione di un oggetto coerente anche stilisticamente ad un personaggio o a un ambiente dati (3)

  48. ESEMPI DI DESCRIZIONI PER IMITAZIONE (1) • Produrre la descrizione dell’abitazione in cui vive o di un oggetto che possiede il seguente personaggio • Era un uomo di sessant’anni suonati, di mezza statura tarchiato, grigio e calvo, col colorito giallo, anzi verdastro dell’eterno ubriaco, e con le palpebre gonfie sotto le quali scintillavano due occhi arrossati, piccoli come fessure, ma vivacissimi. [....] Indossava una vecchia marsina nera completamente strappata e priva di bottoni. Ne era rimasto uno solo, e con quello si abbottonava la giacca. [...] Dal panciotto gli spuntava un davantino di camicia tutto sciupato,sudicio e macchiato. [...] Il viso era rasato secondo la moda degli impiegati, rasato però da tanto tempo che cominciava a spuntare una setola ispida e grigia. Ma anche il suo aspetto era decisamente impiegatizio. [....] ( F. Dostoevskij, Delitto e castigo) (Ovviamente il brano svolge una funzione esemplificativa che mille altri potrebbero assolvere)

  49. ESEMPI DI DESCRIZIONI PER IMITAZIONE • Produrre la descrizione di un personaggio o di un oggetto inseribili nell’ambiente seguente • La sala da pranzo somigliava alla cabina di una nave, con il suo soffitto a volta, munito di travi a semicerchio, i suoi assiti ed il suo pavimento di pino americano, la cui finestrella aperta nel rivestimento di legno come un oblò in un portello. Come quelle scatole giapponesi che entrano le une nelle altre, questa stanza era inserita in una stanza più grande, che era la vera sala da pranzo costruita dall`architetto. In questa si aprivano due finestre, una, ora invisibile, nascosta dall’assito, che però una molla abbassava a volontà per rinnovare l’aria che da questa apertura poteva circolare intorno alla scatola di pino americano e penetrarvi, l’altra visibile, perchè posta proprio di fronte all’oblò praticato nel legno, ma condannata; infatti, un grande acquario occupava tutto lo spazio compreso fra l’oblò e la vera finestra aperta nel vero muro (J.K Huysmans,A rebours ) (Ovviamente il brano svolge una funzione esemplificativa che mille altri potrebbero assolvere)

  50. ESEMPI DI DESCRIZIONI PER IMITAZIONE • Era una seggiola arnpia e profonda,ricoperta d’un cuoio antico,sparso di Chimere pallide a rilievo in sul gusto di quello che copre le pareti di una stanza nel palazzo Chigi. Il cuoio aveva preso quella tinta calda ed opulenta che ricorda certi fondi di ritratti veneziani,o un bel bronzo conservante appena una traccia di doratura o una scaglia di tartaruga fina da cui trasparisce una foglia d’oro. Un gran cuscino,tagliato in una dalmatica,d’un colore assai disfatto,di quel colore che i setaiuoli fiorentini chiamavan rosa di gruogo,rendeva molle la spalliera. ( G. D’Annunzio,Il piacere)

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