E N D
1. 1
IL XIX SECOLO
CRESCITA E PRODUTTIVITA
2. 2 PIL pro capite primi, secondi ultimi
3. Perch ? 3
4. 4 Produzione con un solo fattore produttivo variabile (lavoro): la pendenza della curva del prodotto
5. 5 Elasticit della domanda rispetto al prezzo
6. 6 Crescita : Tipologie nazionali 1820-1913
SCHEMA :
produzione a prezzi calanti (per innovazione tecno- scelte istituzionali)
elasticit della domanda di beni capitali nel lungo periodo infinita
SCHEMA SEMPLIFICATO CASI DI
CRESCITA INDUSTRIALIZZAZIONE:
Costo medio GB esempi :_Francia (C) _Russia (L)
Costo marginale Germania
Economia di scala Stati Uniti
Economia di scopo Giappone
7. 7 Crescita: capitale_lavoroSaggio marginale di sostituzione tecnica
8. 8 La minimizzazione dei costi con livelli di produzione variabile
Litinerario di espansione dellimpresa mostra le combinazioni di lavoro e capitale che minimizzano il costo per ogni livello di produzione I costi nel lungo periodo
9. 9 Costi di lungo periodo con rendimenti costanti di scala
10. 10 Costi di lungo periodo con economiee diseconomie di scala
11. 11 Tecnologia e transizione di fase Evoluzione da un trend di crescita ad un altro
data da cambiamento nella velocit di crescita
angolo delta, del reddito
(Y.T.2 Y.T.1) / Y.T.1
e dalla diffusione di tecnologia secondo il modello proposto da J.Mokir
LAUMENTO di K / N ?
- non una condizione sufficiente
12. 12 Istituzioni-razionalit-impegno A.J.R ? Tesi:
Certezza dei diritti di propriet
e
Pari accesso alle risorse disponibili e agli utili dellattivit produttiva per una sezione trasversale piuttosto ampia della popolazione
consentono di orientare gli investimenti in modo ripetuto verso attivit che utilizzano le risorse, il lavoro e il risparmio disponibile in modo efficiente per linsieme della popolazione
13. BISETTORIALETRADIZIONALE MODERNO (COSTO MEDIO) Modello crescita 13
14. 14 Inghilterra La geografia e le risorse (acque, carbone)
La creativit (trial and error, serendipity)
I fattori sociali e istituzionali (leggi sui brevetti, divieto di esportare macchine)
Il governo e la propriet (leggi sui diritti di propriet, divieto delle organizzazioni dei lavoratori, domanda dello Stato, stabilit politica)
La domanda e lofferta: redditi e consumi
Il commercio: la rivoluzione commerciale (Deane)
15. 15 Tassi annui di crescita del PIL pro capite in Gran Bretagna (1700-1870)
16. 16 Come rispondere? 1/2 Gli anni della Rivoluzione Industriale furono anni di rapida crescita della popolazione cosicch la curva del reddito pro capite attenuata dai cambiamenti demografici in atto.
Lo sviluppo economico non necessariamente richiede il cambiamento industriale, ma pu avere le proprie radici nell'agricoltura e nel commercio (crescita smithiana).
17. 17 Come rispondere? 2/2 Il reddito pro capite non in grado di rappresentare adeguatamente la situazione economica in periodi di rapido mutamento.
Il processo appare caratterizzato in un primo tempo da imponenti cambiamenti delle tecnologie di produzione in alcuni settori, ma da una crescita modesta del reddito pro capite.
Questo accelera solo quando il progresso tecnico si estende a tutti settori industriali.
18. 18 Discontinuit versus continuit cambiamento accelerato, senza tuttavia che si ripercuotano immediatamente nei processi siano quindi visibili con luso degli indicatori
Il tasso di crescita di un economia dipende quindi dalla media ponderata dei due tassi di crescita
19. 19 Perch la crescita fu lenta? Solo alcuni comparti del settore industriale (miniere, tessile, siderurgia) furono investiti dal cambiamento tecnologico
Tali comparti (cotone, carbone, meccanica) crebbero pi rapidamente dellaltro, quello tradizionale
I cambiamenti del settore moderno non ebbero immediati effetti pervasivi su quello tradizionale
20. 20 schematizzazione proposta I feedback tra i due settori (industria delle costruzioni industria dei trasporti)
Il settore moderno non era tutta lindustria (attivit industriali svolte nelle abitazioni)
Dipendenza del settore moderno da quello tradizionale (manodopera, livello del capitale umano)
21. 21 La metallurgia (il ferro) Luso del coke (carbone bituminoso purificato) (Darby, 1707)
Il punto critico: produrre il ferro dalla ghisa (potting process)
La produzione dellacciaio
22. 22 Il tessile (il cotone) La filatura (Arkwright, 1769)
La spinning jenny (Heargraves, 1765)
La mula o filatoio intermittente (Crompton, 1779)
Le difficolt nella tessitura
23. 23 Il declino britannico Crisi dei settori tipici della Rivoluzione industriale (a partire dal 1870 per la siderurgia; dallinizio del secolo per il cotone)
Lento sviluppo dei settori associati alla Seconda Rivoluzione Industriale (chimica, elettricit, automobili)
Lo svantaggio di essere primi (early start)
Capitale umano
Fattori istituzionali
24. 24 Francia Diverse interpretazioni: arretratezza o modello diverso?
La crescita fu frenata?
Scarsa crescita della popolazione
Da sfavorevole assetto istituzionale (difesa della piccola propriet)
Basso ritmo di urbanizzazione
Importanza dellagricoltura (40% di addetti nel
1913)
Scarsa crescita della popolazione
25. 25 Francia Relativa scarsit di risorse naturali: carbone
troppo profondo;
perdita dellAlsazia e della Lorena (1871)
Limportanza dellenergia idraulica e i suoi effetti sulle caratteristiche strutturali delleconomia francese
Piccola dimensione dimpresa
Dispersione geografica
Limitata urbanizzazione
Specializzazione settoriale (il caso dellautomobile)
26. 26 Russia Inizio Novecento: Grande potenza o Paese arretrato?
Produzione di materie prime, consumi pro-capite
Struttura produttiva (Agricoltura: 75% degli occupati)
Capitali stranieri (Ferrovie)
PIL 1/3 di quello inglese
Istituzioni arretrate
Ruolo dello Stato (fattore sostitutivo di Gerschenkron)
La Guerra
27. innovazione ( costo marginale) Modello crescita: 27
28. 28 Germania: tre fasi 1/4
ISTITUZIONI
1819-1833 Zollverein ruolo della Prussia (1833): abolizione dazi, tariffa comune con lesterno
TECNOLOGIA
1833-1870 crescita: imitazione tecnologica, investimenti esteri (ferrovie)
FINANZA/ISTITUZIONI (cartelli)
1870-1913 crescita accelerata: innovazione tecnologica (scienza e produzione)
29. 29 Germania 2/4 Crescita associata alle traiettorie tecnologiche della Seconda Rivoluzione Industriale
Industria del carbone: il bacino della Ruhr
Aziende di grandi dimensioni a integrazione verticale in settori nuovi (chimica ed elettromeccanica). I CARTELLI
Rapporti tra industria e ricerca scientifica (laboratori di ricerca)
Capitale umano (scuole tecniche)
30. 30 Germania: le innovazioni tecnologiche Il forno Bessemer (1869) e il procedimento Gilchrist-Thomas (1881): uso del ferro ricco di fosforo
I coloranti sintetici (alizarina, azotati, indaco)
I motori elettrici (Siemens)
Ammoniaca (Haber-Bosch)
I farmaci (Aspirina-Bayer)
31. 31 Germania _Istituzioni 1 fase Mercati dei beni - unione doganale segale e acciaio
(mercato- eliminazione dei dazi interni; alti dazi esterni)
2 fase Mercato finanziario banca -impresa
ferrovie- miniere, siderurgia, centrali elettriche, impresa propriet controllo
3 fase - Mercato estero - I cartelli (1897)
Accordi tra aziende indipendenti attraverso il quale si determinano i prezzi, si limita la produzione, si suddividono i mercati o si attuano altre pratiche monopolistiche
Prezzi bassi allesterno (dumping); alti allinterno
32. Economia di scala (costo medio _ MINORE ) Modello crescita: 32
33. 33 STATI UNITI Costo medio (tempo medio lungo)
(cicli industriali di 25 anni) soggetto industriale capace di impresa propriet/controllo
Il vantaggio dato a parit di tecnologia
dalla possibilit di espansione della produzione per basso costo del lavoro e per alta elasticit della domanda
34. 34 La dinamica della popolazione statunitense
35. 35 Stati Uniti Abbondanza di risorse e scarsit di manodopera, salari elevati e alti redditi
La creazione di un grande mercato interno
Dal 1790 al 1870 la popolazione cresce da 4 milioni a 40
Il settore agricolo (meccanizzato) (sgranatrice di Whitney, 1793) e la specializzazione regionale
Il ruolo dello Stato: i trasporti (canali e ferrovie), il protezionismo, la frontiera allOvest, il Welfare
Il capitale umano (istruzione primaria e tecnica)
36. 36 Stati Uniti Istituzioni: basso numero di uomini buone regole terra e utili (impresa)
la scarsit di manodopera incentiva tecnologie labour saving
labbondanza di risorse non pone vincoli alle tecnologie resource intensive
la domanda omogenea favorisce la produzione di beni standardizzati
37. 37 Stati Uniti Un nuovo modo di produrre su larga scala in serie: lAmerican manufacturing system
adozione di macchine specializzate e strumenti di precisione
standardizzazione e intercambiabilit delle componenti
economie di scala per la produzione in serie
38. 38 Stati Uniti Il fordismo, gli impianti americani sono piccoli universi tecnologici integrati
(la catena di montaggio)
Il rapporto capitale/lavoro incide sullalta produttivit del lavoro
Lassenza di strutture di classe/status significative crea una domanda relativamente omogenea
39. Economia di scopo (costo medio _ MINORE ) Modello crescita: 39
40. 40 Giappone Sistema istituzionale
1868-1912: Restaurazione Meiji (governo illuminato)
Abolizione caste
Riforma agraria (1873)
Investimenti in istruzione
Sistema finanziario
Risorse naturali molto limitate
Ruolo delle esportazioni: staple product (la seta), il t
Crescita 1870-1913 a tassi non lontani da quelli
europei
Le costellazioni di imprese (zaibatsu)
41. 41 Indicatori comparativi 1911 Da Zamagni 1999 (p. 55)Da Zamagni 1999 (p. 55)
42. sintesi 42
43. 43 I mercati internazionali:laissez faire e gold standard La crescita del commercio mondiale fu influenzata dalla progressiva integrazione dei mercati internazionali (1870-1913)
Lintegrazione dei mercati fu imperniata sulla politica di libero scambio (Cobden-Chevalier, 1861) e sul sistema di cambi fissi assicurato dal gold standard
Il laissez faire fu per temperato da politiche neoprotezioniste (USA, Germania, Italia)
44. 44 Il gold standard 1/2 Definizione: sistema dei pagamenti internazio-nale a base aurea, in cui il valore dei beni viene espresso in moneta nazionale e in valore aureo
Un Paese in regime di Gold standard quando la moneta nazionale MERCE (oro)
I tassi di cambio tra paesi sono nominalmente fissi - definiti per convenzione -, di fatto ancorati al valore commerciale delloro