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VERSO IL PIANO PLURIENNALE ECONOMICO E SOCIALE DEL PNALM

Comunità del Parco Nazionale d’Abruzzo, Lazio e Molise. VERSO IL PIANO PLURIENNALE ECONOMICO E SOCIALE DEL PNALM. dai forum di ascolto alla progettazione condivisa. LE FASI DI ELABORAZIONE PER IL PPES. Tavoli. Il contributo delle Università. FASI. Forum.

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VERSO IL PIANO PLURIENNALE ECONOMICO E SOCIALE DEL PNALM

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Presentation Transcript


  1. Comunità del Parco Nazionale d’Abruzzo, Lazio e Molise VERSO IL PIANO PLURIENNALEECONOMICO E SOCIALEDEL PNALM dai forum di ascolto alla progettazione condivisa

  2. LE FASI DI ELABORAZIONE PER IL PPES Tavoli Il contributo delle Università FASI Forum PARTECIPANTI AI 4 FORUM DI ASCOLTO DEL TERRITORIO TAVOLO DEL TURISMO, DELL’AGRICOLTURA E ALLEVAMENTO, DELE AREE CONTIGUE, ISTITUZIONALE UNIVERSITÀ DI CAMERINO, UNIVERSITÀ DEL MOLISE ATTORI APPROFONDIRE NEL CONFRONRO LE POSSIBILI SOLUZIONI DEFINIRE IL QUADRO DIAGNOSTICO SULLA BASE DEI DATI STATISTICI E DELLE RICERCHE ESPRIMERE I PROBLEMI CHE IL TERRITORIO VIVE OBIETTIVI QUADRI DI SINTESI RELAZIONE GENERALE E SINTETICA VERBALIZZAZIONI DOCUMENTAZIONI

  3. I FORUM DI ASCOLTO

  4. Molti sono i documenti pianificatori di vario livello e fra questi: Il Piano Pluriennale Economico e Sociale (PPES): Ha durata quadriennale, ma è uno strumento dinamico che deve: • porre le basi per uno sviluppo legato alla conservazione della natura • valorizzare le risorse locali • creare vantaggi per le popolazioni • promuovere un circolo virtuoso individuando iniziative che sostengano finanziariamente (e compatibilmente alla sua missione) l’ azione del Parco, in modo che questa possa a sua volta incrementare lo sviluppo legato alla conservazione della natura, valorizzare ulteriormente le risorse locali e i vantaggi per le popolazioni Il Piano del Parco : • -organizzazione generale del territorio e sua articolazione in aree • -indirizzi e criteri per interventi sull’ambiente naturale • -vincoli e norme con riferimento alle varie aree • -accessibilità e attrezzature (centri visita, musei ecc) La Carta Europea del Turismo Sostenibile :  53 azioni-progetto proposte dagli operatori turistici, oltre alle azioni previste dall’Ente, da realizzare e monitorare

  5. STIAMO ANDANDO VERSO UN DOMANI MOLTO DIVERSO DA IERI L’ emergenza non è la crisi finanziaria né la mancanza di risorse economiche: sono cambiate le modalità di accesso alle risorse e bisogna entrare in nuove prospettive L’economia primaria del nostro territorio non sarà più nel futuro quella del turismo, come lo abbiamo inteso finora, ma un’economia fondata sul vivere bene sia degli abitanti sia dei visitatori e sulla valorizzazione nei 365 giorni dell’anno del territorio: paesaggio, siti storici e archeologici, delle tradizioni, artigianato, risorse turistiche, rurali e sociali, tutto il patrimonio locale Il PPES si propone di accompagnare e guidare questo processo di transizione

  6. IL PARCO NON E’… IL PARCO E’… • IL PARCO NON E’ UN DEUS EX MACHINA • IL PARCO E’ UN ENTE, soggetto a adempimenti e vincoli UN TERRITORIO, patrimonio della comunità locale e dell’umanità • IL PARCO NON E’ UN ENTE LOCALE CHE SI CONTRAPPONE AGLI ENTI LOCALI • IL PARCO E’ UN SOGGETTO CHE SI METTE A SERVIZIO DELLE COMUNITA’ LOCALI E DELLA COLLETIVITA’ NAZIONALE E INTERNAZIONALE CON LA MISSIONE DI CONSERVARE LA NATURA E PROMUOVERE LO SVILUPPO DEL TERRITORIO AD ESSA LEGATO UN FACILITATORE DI UN MODELLO DI SVILUPPO LOCALE ALTERNATIVO, DI CUI IL PROTAGONISTA E’ IL TERRITORIO • IL PARCO DEVE DIVENTARE UNA COMUNITA’ D’INTENTI • IL PARCO DEVE ESSERE SENTITO DAL TERRITORIO COME VALORE AGGIUNTO

  7. LE RISORSE DISPONIBILI Le risorse umane legate al’Ente Parco Le aree amministrative del Parco organizzate in Servizi ed Uffici,gli operatori convenzionati Le risorse sociali - La Comunità del Parco e il suo impegno con i Sindaci, con le Amministrazioni e con le popolazioni locali - La rete territoriale (associazionismo, alleanze con imprese, con personaggi locali, con emigranti all’estero ecc) Le risorse strutturali Dotazione di servizi turistici, rurali ecc, la cui attuale caratteristica è la disomogeneità nei tre versanti del Parco e la mancanza di coordinamento Le risorse finanziarie Fondi ordinari, fondi straordinari, cofinanziamenti di vari livelli, sponsorizzazioni e, in aggiunta, fondi provenienti dal territorio (tassa di soggiorno(?) , concessione logo, compartecipazioni ecc

  8. LE RISORSE FINANZIARIE CREATE DA UN’ALTRA ECONOMIA Diminuiscono la dipendenza dalle risorse finanziarie esterne al territorio Sono prodotte grazie al Parco che incentiva pratiche collaborative Producono a loro volta nuove risorse, che altrimenti non sarebbero state prodotte, in un percorso evolutivo a macchia d’olio e a rialzo

  9. IL RUOLO DELA COMUNITA’ DEL PARCO INDIVIDUARE DEI PROGETTI STRATEGICI CHE GUARDINO AL FUTURO ADOPERARSI PER CREARE, CON GLI AMMINISTRATORI DEGLI ENTI LOCALI, TAVOLI DI PROGETTAZIONE CONDIVISA al fine d’individuare fonti di finanziamento (europee, nazionali, regionali, locali e del territorio del Parco) da utilizzare per i progetti del territorio

  10. I PROGETTI STRATEGICI PROPOSTI TRE VERSANTI, UN UNICO PARCO COSTRUIRE TUTTI LE FILIERE DEL PARCO TURISMO IN TRANSIZIONE IDENTITA’ E INNOVAZIONE UNO, CENTO, MILLE PARCHI INSIEME VERSO IL FUTURO

  11. Progetto strategico “Tre versanti, un unico Parco”: • Diffondere fra gli abitanti l’orgoglio di appartenenza al Parco e incrementare la consapevolezza della necessità della conservazione della natura attraverso : - la qualificazione dei Centri di educazione ambientale e dei Centri Visita - l’attivazione di guide-interpreti - l’utilizzo del potenziale dell’arte come strumento particolarmente efficace di sensibilizzazione - la dotazione di una cartellonistica efficace e coerente nei tre versanti • Creare un collegamento sistematico fra i tre versanti attraverso: - navette che mettano in comunicazione le diverse località del Parco - piste ciclabili - il grande anello del Parco che utilizzi tratturi e tratturelli con punti tappa, collegati organicamente fra di loro per percorsi piedi, a cavallo ecc - pacchetti turisti che integrino le peculiarità dei siti dei tre versanti - la pubblicazione sistematica del catalogo annuale di ciò che abitanti e turisti possono fare al Parco nell’alta e nella bassa stagione

  12. Progetto Strategico “ Costruire tutti le filiere del Parco” AVVIARE DEI TAVOLI DI OPERATORI DEI TRE VERSANTI PER COSTRUIRE LE FILIERE DEL PARCO: la filiera culturale : spettacoli, organizzazione eventi, festival, rassegne, scuola di teatro, mostre, musei, siti archeologici, tradizioni,contributo delle associazioni la filiera degli sport: quali sport? sci alpinismo, arrampicate, nordic walking, bicicletta, equitazione, canottaggio sul lago ecc quali attività : guide e maestri, corsi, piste, gare, servizi di manutenzione,infrastrutture, negozi , eventi … la filiera del chilometro-parco: recupero aree agricole abbandonate per orti condivisi, giardini di piante autoctone, fattorie didattiche, spazi agricoli, manutenzione, energie rinnovabili, formazione, laboratori didattici, educazione ambientale, campagna di sensibilizzazione nei paesi sull’alimentazione, utilizzo e commercializzazione dei prodotti chilometro-parco, sviluppo dei gas, misure di contrasto al consumo del paesaggio ecc

  13. Progetto Strategico « Il turismo in un’epoca di transizione» • OGGI • Forte disomogeneità fra i tre versanti del PNALM (da 10 strutture nel versante Molisano con 196 posti letto, da 5 struture nell’area del Giovenco e Marsica con 110 p.l a 34 strutture nel versante laziale con 697 p.l a 133 strutture con 5595 per un tot di 182 strutture con 6598 p.l nell’area dell’Alto Sagro e Sagittario) ) • Stagionalità del turismo e paralisi nella bassa stagione • Scarsa articolazione della filiera turistica • Inefficienza e inefficacia delle azioni di marketing attivate • Bassissimo livello d’interazione fra i settori fra i Comuni e fra i versanti del PNALM DA OGGI A DOMANI • Creare un’economia multifunzionale non basata esclusivamente sugli arrivi e sulle presenze dei turisti, ma sui bisogni degli abitanti e dei visitatori nel corso di tutto l’anno • Rivitalizzare strutture turistiche sotto utilizzate con trasformazioni in case per anziani, in strutture del benessere, in servizi culturali , in spazi per la popolazione ecc •  Promuovere un’immagine innovativa del PNALM attraverso il marketing • Utilizzare negli edifici turistici fonti di energia rinnovabile • Diffondere la pratica del « chilometro parco » • Accrescere la cultura della qualità e accessibilià dei servizi (marchio delle4E) • Promuvere il Grande Anello del Parco sul Regio Tratturo Pescasseroli-Candela • Presentare, attraverso un catalogo, tutto quello che abitanti e turisti possono fare nel Parco

  14. Progetto strategico « Identita’ e Innovazione » -Incentivare il ripristino degli edifici presenti nei centri storici e nei monumenti rurali e pastorali (con specializzazione delle imprese edili nel restauro dell’architettura tradizionale e, nello stesso tempo, nell’utilizzo delle attrezzature per il risparmio energetico) -Sostenere la promozione dell’oreficeria sul mercato internazionale anche tramite le associazioni degli emigranti - Promuovere l’utilizzo della lana per la bioedilizia - Far conoscere alle riviste specializzate sulla casa gli oggetti artigianali del Parco

  15. Progetto Strategico: “Uno, cento,mille Parchi, insieme, verso il futuro” Immaginare e realizzare i possibili collegamenti con i Parchi abruzzesi, nazionali, internazionali per risparmiare nelle spese e potenziare le azioni del Parco

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