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Economia dell’Ambiente Prof. Francesco Saverio Nesci Dott.ssa M.Antonietta Cavaleri

Economia dell’Ambiente Prof. Francesco Saverio Nesci Dott.ssa M.Antonietta Cavaleri. Ambiente ed etica. Definizione di ambiente: Ambiente come habitat fisico dell’uomo, caratteristiche fisiche-chimiche e biologiche (es. studi sull’ambiente e sulla salute);

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Economia dell’Ambiente Prof. Francesco Saverio Nesci Dott.ssa M.Antonietta Cavaleri

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  1. Economia dell’Ambiente Prof. Francesco Saverio Nesci Dott.ssa M.Antonietta Cavaleri

  2. Ambiente ed etica • Definizione di ambiente: • Ambiente come habitat fisico dell’uomo, caratteristiche fisiche-chimiche e biologiche (es. studi sull’ambiente e sulla salute); • Ambiente come quadro complessivo della vita, si considerano anche le variabili che riguardano le relazioni sociale e interpersonali; • Ambiente come ecosistema, relazioni di scambio di materia e di energia tra le componenti fisiche, chimiche biologiche del sistema ambientale. • Ambiente come territorio governato, si considerano le azioni umane, le norme che le regolano i progetti che tendono a utilizzare lo stato esistente di risorse.

  3. Ambiente ed etica 5 . Ambiente vissuto, si privilegia la percezione soggettiva dell’habitat in rapporto al significato che esso assume per la psicologia umana. In sintesi l’ambiente deve essere considerato come l’insieme degli elementi che determinano la cornice della vita umana, definendone le condizioni essenziali

  4. Ambiente ed etica • Le ideologie ambientaliste sono complesse, dal punto di vista economico esistono tre punti in comune: • I sistemi economici non devono perseguire il soddisfacimento dei bisogni senza alcun vincolo, si deve riflettere più sui bisogni collettivi che individuali. • Una economia verde è anche in grado di riprodursi in accordo con il criterio della sostenibilità. 3. Una economia verde deve evolversi nel tempo in modo da separare la crescita del prodotto economico dagli affetti sull’ambiente della stessa attività

  5. Ambiente ed etica • Esistono due posizione ideologiche sull’ambiente: • Il tecnocentrismo (Tecnocentrico della abbondanza e tecnocentrico accomodante). • L’ecocentrismo (Comunitario ed ecologico)

  6. Ambiente ed etica

  7. Ambiente ed etica

  8. Ambiente ed etica • Etica ambientale, la regola dello sviluppo economico sostenibile, (capitale costante) si fonda sull’equità del trasferimento di beni fra le persone e nel tempo • Contratto sociale intergenerazionale che garantisca nel futuro le stesse opportunità disponibili nel passato. - le generazioni attuali hanno quindi degli obblighi nei riguardi delle generazioni future. - economia verde include i diritti e gli interessi delle generazioni future; - ecologia radicale amplia la categoria di riferimento includendo gli interessi della natura non umana. • Dal punto di vista etico, lo sviluppo sostenibile ci spinge ad accrescere il benessere delle persone svantaggiate nelle società attuali, e contemporaneamente ad assicurarci che le prospettive delle generazioni future non siano danneggiate in maniera grave.

  9. La relazione sistema economico-ambiente • L’ambiente come attività • L’Ambiente fornisce materie prime, le quali vengono trasformate in prodotti di consumo ed energia, alla fine le materie prime e l’energia ritornano all’ambiente sotto forma di prodotti di scarto. • L’ambiente inoltre fornisce ai consumatori: l’area che respiriamo, il nutrimento fornitaci dal cibo e dalle bevande, l’eccitazione che si prova nell’andare in canoa tra le rapide,il trekking ecc • La relazione tra sistema economico e ambiente può essere considerata come un sistema economico chiuso, in quanto non riceve nessun input (energia, materia e cosi via..) e non trasferisce nessun input, al contrario un sistema aperto esporta ed importa materie ed energia.

  10. La relazione sistema economico-ambiente • Se restringiamo il campo tra la terra e l’atmosfera è chiaro che non ci troviamo in un sistema chiuso, perché tutta l’energia utilizzata è ricavata direttamente ed indirettamente dal sole. • Dal punto di vista storico, per ciò che concerne gli input e gli output di materiali (esclusa l’energia) il sistema può essere definito chiuso, perché l’ammontare di elementi esportati e importati è trascurabile. • Il considerare la Terra e l’ambiente che la circonda come un sistema chiuso ha una implicazione importante che viene sintetizzato da: La prima e la seconda legge della termodinamica. (approccio di bilancio dei materiali).

  11. La relazione sistema economico-ambiente

  12. La relazione sistema economico-ambiente • L’approccio di bilancio dei materiali • L’interazioni tra economia e ambiente sono descritte nel modello di bilancio dei materiali, basato sulla prima e la seconda legge della termodinamica. • Le leggi della dinamica conducono a due proposizioni di grande importanza: • Ogni estrazione, produzione e consumo di risorse comporta inevitabilmente la creazione di una quantità di prodotti di scarto uguale in termine di materia/energia, a quella delle risorse che vengono immesse nel processo economico. • La seconda legge della termodinamica(legge dell’entropia) stabilisce che non è possibile che il 100 per cento di questi prodotti di scarto venga riemerso nel flusso delle risorse (riciclaggio).

  13. La relazione sistema economico-ambiente • L’approccio economico • E’ possibile adottare due tipi diversi di analisi economiche: • Analisi economica positiva, che cerca di descrivere la situazione attuale , passata o futura • L’analisi normativa al contrario si occupa d’individuare quella che sarebbe la situazione migliore Entrambi ambiti sono utili, se per esempio si vuole studiare la relazione esistente fra il commercio è l’ambiente. Un esame di carattere positivo consentirebbe di descrivere, quali tipi d’impatto gli scambi commerciali generano sul sistema economico e dell’ambiente, ma non potrebbe fornire nessun parametro per il valutare se il fenomeno del commercio sia auspicabile o meno, un giudizio di questo tipo rientrerebbe necessariamente nell’ambito dell’economia normativa.

  14. La relazione sistema economico-ambiente • L’analisi di carattere normativo può essere utilizzata per valutare se la proposta di un nuovo regolamento per il controllo dell’inquinamento o l’ipotesi di preservare l’area che al momento è dichiarata edificabile siano opportune o no, in questo caso essa contribuisce a fornire numerosi elementi utili per riflettere sull’auspicabilità di un programma prima di metterlo in atto. In altri casi potrebbe essere adottata per valutare risultati ottenuti da un programma che è gia stato completato. La caratteristica comune a entrambe le situazioni è il fatto che le due alternative in esame sono ben definite a priori, per cui si tratta di stabilire se sia opportuno o no metterle in pratica.

  15. La valutazione dell’ambiente • La procedura per identificare il rischio prevede di prendere in esame una sostanza per stabilire se e a quale livello di esposizione risulta dannosa per la salute umana. • Tossicità = la capacità relativa di qualsiasi agente a provocare effetti negativi sullo stato di salute dell’ambiente. • Pericolo = la presenza di un agente in dosi tali da risultare dannose per una popolazione. • Rischio = la determinazione della durata e del tipo di esposizione a un agente necessarie affinché si manifestano effetti nocivi.

  16. La valutazione dell’ambiente • Il processo per controllare i rischi si scompone in due parti: • Una relativa alla valutazione “Identificazione e entità del rischio in esame” • Una relativa alla gestione dei rischi “ PrevedeeAnalizza quanto sono auspicabili le varie opzioni proposte per contrattarlo”

  17. La valutazione dell’ambiente • La valutazione del rischio prevede di prendere in esame una sostanza per stabilire se e a quale livello di esposizione e concentrazione essa risulti dannosa per la salute della popolazione. • La V.R. è articolata in 4 fasi • Identificazione del rischio, si stabilisce se l’esposizione degli essere umani o dell’ambiente a un determinato agente risulta dannosa per la popolazione in esame, considerando la natura e la rilevanza delle prove e degli effetti osservati.

  18. La valutazione dell’ambiente 2.Valutazione della risposta alla dose, ovvero intensità e durata dell’esposizione all’agente e il manifestarsi degli effetti negativi sulla salute. Si considerano l’età le modalità di esposizione, il sesso e lo stile di vita degli individui esposti alla sostanza in esame, e dopo vengono una gamma di livelli alti e bassi di esposizione. 3.Valutazione dell’esposizione, si stima il grado d’intensità dell’esposizione all’agente in esame da parte delle popolazioni, tenendo presente la durata e la frequenza con essa ha luogo

  19. La valutazione dell’ambiente • 4.Caratterizzazione del rischio: si procede a stimare l’effetto complessivo prodotto da un agente su una determinata popolazione, basandosi sulla valutazione della risposta alla dose e dell’esposizione. - E’ importante premettere che le stime dei danni non vengono utilizzati solo al momento di formulare le politiche, ma rivestono importanza anche nelle aule di tribunale, quindi occorre esporre alcuni parametri in base ai quali stabilire l’entità del risarcimento. A tal proposito gli economisti hanno scomposto il valore economico totale delle risorse in tre categorie:

  20. La valutazione dell’ambiente • Il valore d’uso, si riferisce all’utilizzo diretto del bene ambientale, esempio il pesce pescato a mare ,il legno ricavato dalla foresta. L’inquinamento può provocare la perdita del valore d’uso, come per esempio la fuoriuscita di petrolio provoca danni in una zona di pesca. • Il valore d’opzione, si riferisce al valore che gli individui assegnano alla possibilità di un utilizzo futuro all’ambiente. Questo valore esprime le disponibilità delle persone a conservare l’opzione di utilizzare l’ambiente in futuro, anche se al momento non ne fanno uso. Mentre il valore d’uso è legato a un effettivo utilizzo corrente,il valore d’opzione riflette il desiderio di mantenere la possibilità di un eventuale uso in un momento successivo. 3. Il valore d’esistenza, consiste da parte degli individui la disponibilità a pagare per migliorare e conservare risorse di cui non faranno mai ricorso.

  21. La valutazione dell’ambiente • Le tre categorie di valore possono essere riunite in modo da ottenere la disponibilità a pagare totale per la fruizione di un bene ambientale. • DAP= Valore d’uso + valore d’opzione + valore d’esistenza

  22. Metodi Preferenze rivelate Preferenze dichiarate Diretto Prezzo di mercato Valutazione contingente Mercati simulati Indiretto Costo del viaggio Classificazione, contingente Valore endonico degli immobili Valore endonico delle retribuzioni Spese difensive La valutazione dell’ambiente • Classificazione dei metodi di valutazione. I metodi di valutazione economica usati per misurare valori dell’ambiente e delle risorse naturali sono:

  23. La valutazione dell’ambiente • I metodi diretti basati sulle preferenze rilevate consentono di dedurre l’effettivo valore delle risorse in questione dalle scelte reali e osservabili degli individui. • Esempio, la perdita subita da parte dei pescatori a seguito di una fuoriuscita di petrolio in una determinata zona, questo metodo può calcolare di quanto si sia ridotto il quantitativo di pesce pescato è quale è la perdita del surplus del consumatore che ne deriva. In questo caso i prezzi sono rilevabili in maniera indiretta e consentono di calcolare direttamente la perdita di valore.

  24. La valutazione dell’ambiente • Il metodo diretto basato sulle preferenze dichiarate , è utilizzato quando il valore non è immediatamente osservabile. • Questo approccio è chiamato Valutazione Contingente, consente di ricavare dati che non possono essere ottenuti con modalità tradizionali. Elimina la necessità di fare riferimento ai prezzi di mercato chiedendo esplicitamente ai singoli individui di attribuire un valore di beni ambientali, ecco perché esso viene definito come metodo di preferenza espressa.

  25. La valutazione dell’ambiente • L’approccio più comunemente utilizzato è quello di chiedere alle famiglie quanto sono disposte a pagare per la salvaguardia di quel bene. • Gli studiosi calcolano la DAP media degli individui che hanno risposto e moltiplicano questa cifra per il numero totale di persone che si avvantaggiano della risorsa ambientale, ottenendo una stima del valore totale che gli individui attribuiscono a quel bene.

  26. La valutazione dell’ambiente • Le perplessità della VCG sono ricondotte alla possibilità che le risposte fornite nei questionari proposti dagli studiosi siano distorti. Quattro possibili tipi di distorsioni possono esistere e cioè: • Distorsione strategica, si ha quando un individuo fornisce una risposta falsata allo scopo di esercitare una influenza verso un determinato esito. • La distorsione d’informazione può presentarsi ogni volta che gli intervistati sono costretti ad esprimersi un valore in relazione a elementi di cui hanno esperienza modesta o nulla. • La distorsione da punto iniziale può manifestarsi quando viene chiesto di scegliere le risposte fra una gamma di risposte predefinite di possibilità. Il modo in cui il ricercatore stabilisce le possibili opzione può influire sulle risposte ottenute.

  27. La valutazione dell’ambiente 4. La distorsione del contesto ipotetico, si può presentare perché agli intervistati viene proposta una rosa di opzioni selezionati ad Hoc, non basata sulla realtà effettiva. Visto il fatto che non dovrà realmente pagare l’importo corrispondente al valore stimato, chi partecipa alla inchiesta potrebbe farlo con un atteggiamento di leggerezza, fornendo risposte poco ponderate. - Questo metodo non sempre può essere attendibile, anche se poi rimane l’unico visto lo scarso numero di tecniche alternative, perché il mancato utilizzo della VC può portare a ottenere di conseguenza , valori di esistenza pari a zero e nemmeno questo è corretto.

  28. La valutazione dell’ambiente • La terza categoria è costituita dai metodi diretti basati su dati osservabili, perché viene preso il comportamento effettivo dei soggetti, e indiretti, perché si procede a dedurre un valore, anziché stimarlo direttamente. • Il metodo del costo del viaggio rappresenta un metodo di rivelazione delle preferenze, può essere utilizzato per misurare curve di domanda di luoghi di ricreazione e perciò per attribuire un valore a quei luoghi. In sintesi il MCV è consiste nel considerare i costi che si affrontano per visitare un certo luogo come una misura che riflette il valore ricreativo di quel luogo. E’ possibile ricorrere a dei questionari per richiedere ai visitatori dei luoghi di ricreazione la località di provenienza.

  29. La valutazione dell’ambiente • Il MCV è una tecnica diretta basata sull’assunto plausibile che il valore ricreativo debba essere messo in relazione al costo del viaggio, tuttavia tale approccio presenta dei problemi: • I costi del tempo, oltre ai costi del carburante non viene considerato il tempo trascorso durante il viaggio che potrebbe essere impiegato in qualcosa altro e quindi dovrebbe aggiungere al costo del carburante, ma diversi studi sono stati effettuati e non esiste un consenso generale per uno studio specifico.

  30. La valutazione dell’ambiente • I viaggi con visite multiple, se un individuo visita diversi posti in una giornata, gli studiosi hanno tentato di usare una percentuale dei costi totali del viaggio di una giornata chiedendo a volte al visitatore di fissare questa percentuale. • I luoghi sostitutivi • La decisione di acquisto di una abitazione. • I visitatori non paganti, sono quelli che non hanno affrontato costi di viaggio in quanto abitano vicino, essi tuttavia attribuiscono al luogo un valore molto elevato.

  31. La valutazione dell’ambiente • I metodi del valore endonico degli immobili e delle retribuzioni utilizzano una tecnica statistica, detta analisi della regressione multipla, per estrapolare la componente ambientale del valore di mercato correlato, esso tenta di valutare i servizi ambientali la cui presenza influisce direttamente su determinati prezzi di mercato. • Si riferisce ai mercati immobiliari, nel senso che prezzi degli immobili dipendono oltre che dalle diverse componenti dell’appartamento anche dalla componente ambientale. Es. il mare in caso positivo o la discarica in senso negativo • Per utilizzare questo metodo gli studiosi devono tener conto di tutte le informazioni relative ai fattori che concordano a determinare il prezzo delle case, oggi ciò e semplificato dal sistema informativo geografico.

  32. La valutazione dell’ambiente • L’applicazione di questo metodo pone alcuni problemi: • La sua implementazione non è facile. La stima fra il prezzo dell’abitazione e la qualità dell’ambiente circostante richiede la conoscenza approfondita di tecniche statistiche. 2. Il mercato immobiliare, può essere condizionato da fattori esterni, come il mutamento delle agevolazioni fiscali il livello dei tassi d’interesse da parte dello stato può avere una grande influenza.

  33. La valutazione dell’ambiente • Il metodo Spese a carattere preventivo o difensivo, considera le spese sostenute quando si ricorre a qualche azione di tipo preventivo o difensivo per ridurre l’inquinamento. • Es. chi decide di istallare in casa un depuratore dell’aria per difendersi da un elevato inquinamento atmosferico. O chi compra l’acqua in bottiglia perché quella del acquedotto locale è inquinata. Poiché normalmente le persone non spenderanno di più nella prevenzione di un problema che nelle misure nell’affrontare i danni da questo causati, le spese a carattere preventivo possono fornire un limite inferiore della stima del danno provocata dall’ inquinamento.

  34. La valutazione dell’ambiente • Il metodo della classificazione contingente è basato su contesti ipotetici. • Viene proposta una gamma di situazioni ipotetiche che differiscono fra di loro per quanto concerne le attrattive ambientali disponibili e altre caratteristiche che si suppone stiano a cuore agli intervistati e viene chiesto di classificare tali situazioni in temimi di appetibilità. Le graduatoria così ottenute vengono messe a confronto per stimare quali siano i trade-off impliciti tra un incremento del livello attrattive ambientali e una riduzione delle altre caratteristiche.

  35. Sistema di Gestione Ambientale dell’impresa • Per capire la Gestione ambientale d’impresa è conveniente rispondere a tre domande: • Cos’è E’ la parte della gestione generale, che si occupa delle attività ambientali, che comportano l’interazione dell’impresa con l’ambiente. Es il processo produttivo Che consuma materie prime ed energie e produce rifiuti. • Come si fa Per facilitare la comprensione della gestione ambientale, si può paragonare le salute umana alla “salute ambientale” dell’impresa. Una persona che vuole godere una buon salute deve avere:

  36. Sistema di Gestione Ambientale dell’impresa • Uno stile di vita sano • Andare da un medico • Seguire i consigli di un medico La nostra salute deve essere garantita da uno stile di vita sano che abbia diversi requisiti:una corretta alimentazione, abitare in un luogo ove l’aria non sia inquinata, non fumare, svolgere una attività fisica, dormire a sufficienza, avere degli affetti.

  37. Sistema di Gestione Ambientale dell’impresa • La “salute ambientale” di una impresa è il risultato della gestione ambientale e si chiama prestazione ambientale. per avere una buona prestazione ambientale, l’impresa deve avere un sistema di gestione ambientale, che permetta di svolgere correttamente le seguenti funzioni: • la formazione ambientale del personale • la comunicazione ambientale interna ed esterna all’impresa • la documentazione delle attività ambientali • il controllo delle attività ambientali • la gestione delle non conformità ambientali

  38. Sistema di Gestione Ambientale dell’impresa • La diagnosi è la cura • Nel caso della salute umana, vengono misurate, per mezzo di appositi strumenti, alcune grandezze fisiologiche come la pressione la temperatura ed in base ai valori trovati viene fatta una cura. • Nel caso dell’impresa, vengono misurate alcune grandezze, detti indicatori ambientali, perché danno indicazioni sull’interazione tra l’impresa e l’ambiente. In base al confronto tra i valori trovati e quelli di riferimento , viene fatta una valutazione della prestazione ambientale ( VPA) e stabiliti gli interventi ambientali per migliorala.

  39. Sistema di Gestione Ambientale dell’impresa • Cosa si ottiene • Nel caso dell’impresa una corretta gestione ambientale permette di ottenere un miglioramento continuo della prestazione ambientale, che consiste principalmente nel rendere sempre minore: - il consumo delle materie prime e dell’energie - la produzione dei rifiuti - il rischio ambientale

  40. Sistema di Gestione Ambientale dell’impresa • Un sistema di gestione ambientale è la parte del sistema di gestione generale preposta alla gestione ambientale dell’impresa che ha lo scopo di attuare la politica ambientale, stabilita dalla direzione. La politica ambientale consiste principalmente nel seguire: • La conformità normativa • Un basso consumo di materie prime e di energie per unità di prodotto • Una piccola produzione di rifiuti per unità di prodotto • Un basso rischio ambientale Un sistema di gestione ambientale necessita di risorse: • Umane • Finanziarie • Strumentali

  41. Sistema di Gestione Ambientale dell’impresa - Una struttura organizzativa, costituita da un responsabile a da gli altri addetti alla gestione ambientale; • Un budget stabilito per la gestione ambientale; - Una serie di strumenti e apparecchiature da utilizzare per la gestione ambientale (pc, strumenti di misura);

  42. Sistema di Gestione Ambientale dell’impresa • Le funzioni del SGA • La formazione • La comunicazione • La documentazione • Il controllo • La gestione della non conformità

  43. Sistema di Gestione Ambientale dell’impresa • La formazione, è necessario avere personale competente nella materia ambientale, per cui i corsi di formazione sono utili ad acquisire la competenza. • La comunicazione, si deve predisporre un adeguato sistema di comunicazione, capace di far giungere ai responsabili delle attività ambientali tutte le informazioni, necessarie per un corretto svolgimento dei propri compiti. • La documentazione, è indispensabile che ci sia un sistema di documentazione, in grado di: - descrivere - far funzionare - controllare e correggere il sistema di gestione ambientale.

  44. Sistema di Gestione Ambientale dell’impresa • Il controllo, tutte le attività delle imprese, che hanno una interazione con l’ambiente, devono essere sottoposte a controllo, per poter verificare: • che siano effettuate correttamente • non ci siano delle conformità 5. La gestione delle non conformità, si può verificare che esistono delle differenze tra quanto è stato pianificato e quello che è stato attuato, si parla di non conformità. Pertanto è necessario adottare dei provvedimenti per eliminare le cause delle non conformità.

  45. Sistema di Gestione Ambientale dell’impresa • Paragone tra impresa industriale e impresa familiare. Per impresa familiare si tratta di una impresa di servizi, nella quale i membri sono contemporaneamente produttori e fruitori, la quale deve avere come obiettivi: • l’osservanza delle leggi • la riduzione dell’impatto ambientale delle attività produttive e dei prodotti • la diminuzione del consumo di energia e delle materie prime • la diminuzione dei rischi ambientale

  46. Sistema di Gestione Ambientale dell’impresa • Lo scopo di ogni impresa è quello di rispettare le leggi e minimizzare i costi. Le principali problematiche dell’impresa di sevizi “ famiglia” sono relative a: • La casa, il riscaldamento e a refrigerazione, gli elettrodomestici, i rifiuti - I trasporti, le automobili, i motorini i mezzi pubblici.

  47. Sistema di Gestione Ambientale dell’impresa

  48. Il manuale del sistema di gestione ambientale • Il SGA è un insieme di regole da seguire. Il manuale del SGA è il documento che descrive il SGA dell’impresa. E’ costituito dalle seguenti parti: - l’introduzione - SGA - la valutazione del SGA - gli allegati al manuale SGA L’introduzione, da informazioni sull’ attività dell’impresa e sulla sua politica ambientale, ovvero l’insieme dei principi su cui si basano tutte le scelte dell’impresa in campo ambientale; descrive inoltre la struttura organizzativa, formata dal responsabile del SGA e dai suo collaboratori.

  49. Il manuale del sistema di gestione ambientale • La valutazione del SGA, ogni strumento deve essere continuamente valutato e migliorato. Si tratta di una verifica che ha lo scopo di migliorare l’efficacia del SGA nel raggiungere gli obiettivi stabiliti dalla politica ambientale dell’impresa. • Negli allegati al manuale del SGA viene descritto il modo come si deve operare.

  50. La certificazione ambientale • Per una corretta gestione ambientale l’impresa utilizza il Manuale di Gestione Ambientale. La validità della Gestione Ambientale di una impresa può essere riconosciuta “ “ufficialmente” in due modi: - con la certificazione secondo la norma UNI EN ISO 14001 - con la registrazione EMAS In entrambi casi si deve effettuare un SGA, che abbia i requisiti stabiliti dalla Norma UNI EN ISO 14001. Pertanto un’azienda che sia dotata del SGA proposto in questo testo, deve perfezionarlo in modo che abbia i requisiti stabiliti dalla suddetta norma.

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