1 / 34

Le slide seguenti sono da intendere come integrazione al testo

HW del PC integrazione al testo PARTE 1: memorie centrali e di massa, dispositivi I/O Autori: Giovanni Losacco, Silvia D’Addezio. Le slide seguenti sono da intendere come integrazione al testo. Classificazione delle memorie. Le memorie si possono classificare secondo alcuni criteri :

quito
Télécharger la présentation

Le slide seguenti sono da intendere come integrazione al testo

An Image/Link below is provided (as is) to download presentation Download Policy: Content on the Website is provided to you AS IS for your information and personal use and may not be sold / licensed / shared on other websites without getting consent from its author. Content is provided to you AS IS for your information and personal use only. Download presentation by click this link. While downloading, if for some reason you are not able to download a presentation, the publisher may have deleted the file from their server. During download, if you can't get a presentation, the file might be deleted by the publisher.

E N D

Presentation Transcript


  1. HW del PCintegrazione al testoPARTE 1: memorie centrali e di massa, dispositivi I/OAutori: Giovanni Losacco, Silvia D’Addezio Le slide seguenti sono da intendere come integrazione al testo

  2. Classificazione delle memorie Le memorie si possono classificare secondo alcuni criteri: Ordine di accesso (memorie ad accesso diretto e memorie ad accesso sequenziale); Possibilità di scrittura (memorie a lettura/scrittura, memorie scrivibili una sola volta, memorie a sola lettura); Tempo di accesso: Velocità di lettura e di scrittura. Costo unitario; Volatilità: memoria volatile o permanente. Tecnologia: (elettroniche, magnetiche, ottiche, magneto-ottiche).

  3. Ordine di accesso • Le memorie ad accesso sequenziale possono essere lette e scritte solamente all'indirizzo immediatamente successivo all'indirizzo a cui è avvenuto l'accesso precedente. I principali esempi di memorie ad accesso sequenziale sono i nastri magnetici. • Le memorie ad accesso diretto possono essere lette e scritte a qualunque indirizzo, indipendentemente dalle operazioni eseguite in passato. Sono dette anche memorie ad accesso casuale, in quanto, dal punto di vista del costruttore, la memoria non è in grado di prevedere il prossimo indirizzo a cui l'utente della memoria vorrà accedere.

  4. Possibilità di scrittura • Ecco gli esempi più diffusi per ognuno dei tre suddetti tipi: • Memorie a lettura-scrittura: carta con matita e gomma, memorie elettroniche RAM, memorie elettroniche EEPROM, dischi ottici CD-RW, dischi ottici DVD-RW, memorie elettroniche flash, nuclei di ferrite, dischi magnetici rigidi (hard disk), dischi magnetici flessibili (floppy disk), dischi magneto-ottici RW. • Memorie scrivibili una sola volta: carta con penna, dischi magneto-ottici WORM, dischi ottici CD-R, dischi ottici DVD-R, memorie elettroniche PROM, memorie elettroniche EPROM. • Memorie a sola lettura: carta stampata, memorie elettroniche ROM, dischi ottici CD-ROM, dischi ottici DVD-ROM.

  5. Velocità di accesso e costo unitario • Per le memorie a lettura-scrittura, il tempo di lettura è normalmente vicino al tempo di scrittura, per cui si parla genericamente di tempo di accesso. Per le memorie scrivibili una sola volta, la scrittura può essere molto più lenta della lettura; in tal caso, dato che la memoria verrà letta molte volte, si considera come più significativo il tempo di lettura. • In generale, il costo unitario (cioè per byte) delle memorie cresce al crescere della velocità di lettura. Pertanto, la classificazione per velocità di lettura coincide sostanzialmente con la classificazione per costo unitario. • In base a tale criterio, si ha la seguente gerarchia: • Registri della CPU • Cache di primo livello (interna) • Cache di secondo livello (esterna). • RAM • Dischi fissi (magnetici) • Dispositivi inseribili e rimovibili "a caldo", (senza spegnere il computer): floppy disk, nastri, memorie flash, dischi ottici. + costose + veloci + capaci (eccetto disp rimovibili)

  6. DRAM: package - cronologia Le RAM a semiconduttore (DRAM) vengono prodotte come circuiti integrati (IC), a loro volta assemblati in moduli plug-in standard: • SIMM-Single in-line memory module • prima a 30 pin • poi a 72 pin. Sono le EDO RAM (Extended Data Output), che permettevano di iniziare una operazione prima che fosse terminata la precedente; • DIMM-Dual in-line memory module a 168 pin. Sono le SDRAM (DRAM sincrone, possono lavorare alla stessa frequenza del FSB, sincronizzate dal clock). Frequenze: 66, 100, 133 MHz • RIMM - Rambus in-line memory modules, simili alle DIMM ma con slot proprietari, in commercio per ambito professionale per un breve periodo. Usavano un canale di comunicazione più stretto delle SDRAM, ma con frequenza più alta; potevano iniziare una operazione prima che le precedenti quattro fossero terminate. • DIMM DDR – Double Data Rate • a 184 pin (DDR SDRAM). • a 240 pin (DDR2 SDRAM). Lavorano rispettivamente a velocità doppia e quadrupla delle SDRAM a 168 pin, poiché trasportano i dati su entrambi I fronti del segnale di clock (fronte alto e basso dell’onda quadra) Frequenze: 266, 333, 400 MHz e 533, 667, 800 MHz rispettivamente. ----------------------------------------------------------------------------------------------- • SO-DIMMSmall outline DIMM. Per laptop; corrispondenti delle precedenti.

  7. RAM: tipo SDRAM • SincronousDinamic Random Access Memory, ovvero DRAM sincrone. Si differenziano dalle DRAM normali per il fatto che l'accesso è sincrono, ovvero governato dal clock. • E' un tipo di RAM utilizzata nelle DIMM per la memoria principale dei personal di tipo Pentium e successivi. Un segnale di clock temporizza e sincronizza le operazioni di scambio di dati con il processore, raggiungendo una velocità almeno tre volte maggiore delle SIMM con EDO RAM.

  8. RAM: tipo DDR SDRAM • Sincronous Dinamic Random Access Memory DoubleData Rate, ovvero SDRAM con Data Rate doppio. • Si differenziano dalle SDRAM per il fatto che consentono il trasferimento dei dati sia sul fronte positivo del clock sia su quello negativo, consentendo così di raddoppiare la banda teorica • Sono ottenute organizzando la memoria in due banchi separati, uno contiene le posizioni pari, a cui si accede sul fronte positivo del clock, e l'altro le posizioni dispari, alle quali si accede sul fronte negativo del clock.

  9. BIOS (firmware) • è scritto di solito nel linguaggio assembler nativo della famiglia di CPU utilizzata. • attualmente è scritto su memorie EEPROM riscrivibili, quindi può essere modificato e aggiornato: generalmente i costruttori mettono a disposizione nuove versioni di BIOS per correggere difetti o aggiungere supporto a periferiche hardware non previste inizialmente.

  10. Basic Input-Output System o BIOS • è il primo codice che viene eseguito da un personal Computer IBM compatibile dopo l'accensione, ed ha tre funzioni principali: • Eseguire una serie di test diagnostici per controllare lo stato di funzionamento dell'hardware e segnalare eventuali guasti rilevati tramite un codice sonoro (beep code); • Localizzare il sistema operativo e caricarlo nella RAM; • Fornire una interfaccia software per l'accesso alle periferiche e all'hardware del PC.

  11. Firmware sulle schede di espansione • Un computer può contenere diversi chip contenenti BIOS firmware. • Il BIOS della motherboard contiene di solito il codice per accedere a componenti hardware fondamentali essenziali come la tastiera, i floppy drive, i controller degli hard disk ATA, dispositivi USB ed altri dispositivi di archiviazione. • Alcune schede di espansione come SCSI, RAID, di rete e video spesso posseggono un loro BIOS che espandono o sostituiscono il codice standard presente nel BIOS della motherboard per quel componente.

  12. Memorie di massa o secondarie Uso: registrazione permanente, salvataggio, backup, archiviazione (anche gran quantità di dati, basi di dati, da cui l’espressione “memorie di massa”)… non sono memorie di lavoro, come è invece la memoria centrale (o principale) Classificazione per tecnologia di realizzazione: magnetiche Dischi magnetici: dischi rigidi (hard) o flessibili (floppy); Nastri magnetici: a bobina, a cassetta (cartridge), DAT; ottiche: CD, DVD; magneto-ottiche: dischi MO (magneto-optical); flash: pendrive, memory card (es SD-Card), compact flash, … Si possono citare nastri e schede perforate, in uso fino agli anni ‘70.. Altre caratteristiche importanti: Tipo di accesso (casuale o sequenziale), velocità di accesso, capacità.

  13. Costituito da piatti rigidi (alluminio), rivestiti da uno strato ferromagnetico (leghe nichel-cobalto, bario-ferrite), sovrapposti in pila (disk pack) e imperniati all’interno di un drive che li protegge. • Ogni piatto è suddiviso in tracce e settori; il cilindro è l’insieme delle tracce con uguale distanza dal centro (una per ogni piatto); cfr testo pagg 220-222. Hard disk: i piatti • i piatti hanno tracce concentriche eunpiccolo spazio inutilizzato di separazione tra un settore e l’altro (Intersector gap) • Cluster e blocchi sono unità fondamentali di memorizzazione • L’operazione che porta alla realizzazione di tracce e settori è detta inizializzazione o formattazione (format) • Parametri costruttivi: • tpi  tracks per inch, numero di tracce per pollice (radialmente); • bpi bit per inch, densità dei bit nei settori: il numero di bit per settore è costante, ma densità maggiore verso il centro. • Modalità di rotazione dei dischi: CAV (constant angular velocity)

  14. Hard disk: il disk drive dispositivo elettromeccanico di lettura e scrittura (I/O) su disco, formato da perno, pettine di testine, motori di azionamento, circuiti di controllo (cfr testo pag 220). L’involucro metallico sigilla i dischi garantendo totale assenza di polvere, e protegge le testine (estremamente delicate) • Le testine, dotate di un alettone, “volano” su un cuscinetto d’aria sopra il disco (ordine decimi di m)

  15. Note: In qualche caso i settori sono più numerosi sulle tracce più esterne I dati vengono scritti su entrambe le facce del disco. Le testine di lettura possono essere in numero doppio o uguale rispetto ai dischi: nel secondo caso le testine potranno muoversi verticalmente per leggere il disco sovrastante o sottostante Il numero di cilindri, testine, settori definiscono la geometria logica del disco; Nei dischi IDE/ATA la modalità CHS individua la posizione del dato specificando indirizzo di cilindro, testina, settore (pag 220 testo).

  16. Hard disk: caratteristiche e parametri prestazionali } • Tempo di posizionamento (seek time): tempo necessario perché il braccio porta-testine raggiunga il cilindro interessato. E’ proporzionale al numero di tracce attraversate e al diametro del disco; • Tempo di latenza (latency time): tempo impiegato durante la rotazione del disco perché il settore giunga in corrispondenza della testina; proporzionale a velocità rotazione; • Tempo di trasmissione (trasmission time): tempo necessario perché il blocco transiti sotto la testina; dipende dal la velocità di rotazione, densità di registrazione, dimensione in byte dei blocchi; • Data transfer rate: velocità del flusso dati in lettura/scrittura in Mbit/s. Tempo di accesso (access time) Capacità (totale): attualmente 80÷500 GB (in commercio) Tipo di accesso: casuale e sequenziale Velocità: fortemente condizionata dalla natura meccanica dei movimenti. Tempi: • La velocità di rotazione dei dischi si misura in rpm (revolution per minute) • Ricerca e tecnologia mirano al progressivo miglioramento delle prestazioni in più aspetti: aumento del numero di dischi, della densità delle tracce e dei bit per traccia per aumentare la capacità, diminuzione del diametro dei dischi, perfezionamento dei supporti, miniaturizzazione delle testine, aumento velocità di rotazione, … • Controller, cenni all’indirizzamento, installazione (master, slave, CS), formattazione: testo pag 221225)

  17. Hard disk removibili (removable hard disk) • Oggi trovano largo uso dischi rigidi removibili del tutto analoghi a quelli fissi • Citiamo Zip (100 MB) e Jaz (1GB) della Jomega (formati proprietari, non standard), che hanno avuto commercio per breve tempo alcuni anni fa, a livello di Pc, e le unità disco intercambiabili (i cosiddetti “padelloni”) , a livello di mainframe. Floppy disk • Costituiti da un unico disco in mylar rivestito di materiale magnetico e protetto da un involucro di plastica • Stesse caratteristiche strutturali degli hard disk per il supporto; • Tempi di accesso lunghissimi (500 ms); rotazione: 300 rpm (oltre un certo limite provoca surriscaldamenti) • Ne sono esistiti delle dimensioni 5¼, 3 ½ ” (più diffuso); quest’ultimo ha visto diversi formati (densità doppia, alta, estesa), ma il formato più utilizzato è quello della capacità di 1,44 MB • (si tratta della capacità commerciale, corrispondente ad una capacità reale di 1,38 MB) • Progressivamente in disuso per ovii motivi,… Nastri magnetici • Impiegati per memorizzare quantità di dati che richiedono accesso occasionale (backup) • Accesso sequenziale (molto lento), ma alta densità e bassissimo costo • Memorizzazione scritta su piste (orizzontali o diagonali). (approfondire pagg 254256)

  18. Dischi ottici • Costituiti da un piatto rigido su cui viene proiettato un raggio laser e sfruttano il fenomeno della riflessione: sulla superficie del piatto i bit sono scritti in modo che il raggio venga riflesso con angolazioni diverse per i valori 0 e 1 sia differente • Informazione memorizzata su un’unica traccia a spirale, lungo la quale la densità di scrittura lineare è costante (indipendentemente dalla vicinanza al centro); in questo modo la superficie è sfruttata al massimo; • Rotazione del disco a velocità lineare costante (CLV, Constant Linear Velocity) per tenere costante la velocità di lettura dei bit; quando le testine sono vicine al centro la rotazione è più rapida. • possibilità di accesso sequenziale e non; accesso non sequenziale più lento rispetto ai sistemi con CAV e tracce concentriche, dove ho più riferimenti. • Tecnologia della metà anni 80 in evoluzione: densità di memorizzazione molto superiore a quella magnetica • maggior sicurezza: testine lontane dal disco (1 mm), campi magnetici e ossidazioni non sono altrettanto pericolosi; maggior durata.

  19. Dischi ottici • CD (Compact Disk): realizzati in policarbonato, diam 120 mm. L’informazione è determinata dalla presenza o meno di una minuscola rientranza (pit) tra due aree piatte (land) : il primo disperde il raggio, il secondo lo riflette. • CD-ROM: preregistrati all’atto dello stampaggio, • CD-R (recordable) sono registrabili una volta • CD-RW (re-writable) sono riscrivibili (scrivibili più volte) • DVD (Digital Video Disk o Digital Versatile Disk): stesso diametro dei CD e quasi stesse specifiche (-ROM, -R, -RAM), ma tecnologia più recente, che permette densità di memorizzazione molto più alta (è inferiore la lunghezza di pit e land e la spaziatura fra i giri di spirale) • Nei DVD a doppio strato (dual layer), un secondo strato semi-riflettente è posto sopra lo strato completamente riflettente: il laser è in grado di leggere entrambi.

  20. Dispositivi I/O Input output • Tastiera (standard input) • Dispositivi di puntamento (mouse, trackball, touchpad, gamepad, joystick) • Scanner • Lettori CD/DVD • Microfono • Webcam • Penna ottica (lettore codici a barre) • Fotocamera e telecamera digitale • … Input-output • Monitor touch screen • Stampante multifunzione (con scanner integrato) • Modem • Schede audio/video/rete • Masterizzatori (sono anche lettori) • Joystick con effetto tremor… • Monitor (standard output) • Stampante • Plotter • Casse acustiche • Auricolari • …

  21. Dispositivi I/O: stampante Tipologie principali: • Inkjet (getto d’inchiostro): diffuse, discreta velocità, costo d’acquisto contenuto, maggior costo gestione rispetto a laser • Laser: silenziose, veloci, costo d’acquisto più elevato, costo gestione basso • Sublimazione di cera: Bellissime stampe grafiche! • A modulo continuo: per ufficio • Ad aghi:Vecchie, rumorose, ma le uniche che consentono copie multiple • A margherita: Estinte, simil-macchina da scrivere… Caratteristiche: • Risoluzione, si misura in dpi (dot per inch) • Velocità di stampa, si misura ppm (pages per minute) } a impatto

  22. Dispositivi I/O: Monitor Tipologie principali: • CRT (Cathode Ray Tube, a tubo catodico) • Stessa tecnologia del TV • LCD (Liquid Crystal Display) • Poco ingombrante • Totale assenza di radiazioni • Sempre utilizzato nei portatili • Più costoso di CRT • Plasma

  23. Dispositivi I/O: Monitor Caratteristiche e parametri costruttivi • Dimensione diagonale dello schermo in pollici (15, 17, 19, 21,…) • Dot pitch, spazio fra i punti luminosi (pixel) che formano l’immagine sullo schermo; normalmente è di 0,24÷0,28 mm. Minore è il valore di dot pitch, più nitida è l’immagine; • Frequenza di refresh, ovvero frequenza con cui l’immagine sullo schermo viene continuamente ritracciata. Maggiore è la frequenza di refresh, più l’immagine è stabile e priva di sfarfallio (fastidio!); la frequenza di refresh può arrivare a 120 Hz; minima consigliata 75÷80Hz Impostazioni • Risoluzione: n pixel visualizzati in orizzontale e in verticale: 800x600, 1024x768, 1280x1024 • Profondità del colore: n colori che ogni pixel può assumere

  24. Dispositivi I/O: Monitor Parametri CRT: Scansione e refresh • Scansione orizzontale • Il numero di linee che il pennello elettronico traccia in orizzontale sullo schermo durante l'intervallo di un secondo. Lo schermo viene generato tracciando una serie di linee orizzontali, con il pennello che ricomincia da sinistra non appena giunge all'estrema destra dell'ultima linea generata. Viene misurata in KHz • Scansione verticale o refresh • Indica quante volte l'intero quadro viene rigenerato ogni secondo, e ci dà una misura di quanto sia stabile l'immagine a schermo (priva di sfarfallio). Viene misurata in Hz. • Un altro dato che possiamo conoscere è la larghezza di banda. • Larghezza di banda • Esprime la quantità di informazione massima che la scheda video può riversare sul monitor. In pratica è il numero di pixel al secondo che il monitor può gestire. Viene misurata in MHz.

  25. Dispositivi I/O: scheda video una scheda video integra: • Un Video BIOS • Una GPU (Graphics processing unit) + vertex unit, per la trasformazione del modello 3D in una mappa di bit; • Una dotazione di RAM Video • Il framebuffer, device di uscita video che pilota il display con un buffer (area provvisoria) di memoria Le informazioni nel buffer consistono tipicamente nei valori di colore associati a ciascun pixel visualizzabile sullo schermo secondo i vari formati. • ogni locazione (o gruppo di locazioni) di RAM grafica contiene il colore di un pixel dello schermo, • il chip grafico legge in sequenza le locazioni necessarie e a pilotare un convertitore digitale-analogico, detto RAMDAC, che genera il segnale video che sarà visualizzato dal monitor. • Dalla quantità di RAM grafica equipaggiata nella scheda e dalla velocità (frequenza) massima del suo RAMDAC dipendono la risoluzione massima raggiungibile e il numero di colori contemporaneamente visibili.

  26. Industrie costruttrici(non le chiedo…) • Maggiori produttori • ATI Technologies www.ati.comcon le serie Radeon, Radeon X e FireGl • NVidia Corporation www.nvidia.comcon le serie GeForce, GeForce FX e la serie Quadro • Produttori di schede professionali • Matroxcon le serie Parhelia e P-series • 3Dlabscon la serie Wildcat • Elsacon la serie Gloria

  27. Uscite della scheda video • Della scheda video installata nel PC vedete solo i connettori esterni posti nella parte posteriore del case. Questa è la parte della scheda grafica alla quale si collega il cavo del monitor. Molte schede offrono uscite multiple (due), in modo da poter collegare due display. Ci sono molti tipi di interfacce; quelle più comunemente utilizzate nei PC sono quella analogica e quella digitale. I PC sono macchine digitali che processano dati binari (0 e 1). Il formato digitale è l'uscita nativa delle schede grafiche. Gli schermi CRT usano un cannone di elettroni per sollecitare tre differenti materiali all'interno di un tubo che emette i colori base "rosso", "verde" e "blu". Questi dispositivi sono analogici e per convertire il segnale digitale viene utilizzato un convertitore da digitale a analogico (DAC). Con l'avvento degli schermi digitali, come quelli a cristalli liquidi (LCD), la necessità di un DAC è diventata obsoleta, ma il componente viene ugualmente incorporato per offrire il supporto analogico.

  28. Uscita VGA(D-Sub 15) • Connettore corrispondente al Video Graphics Adapter • Trasferisce un segnale analogico, che può variare di qualità in base al prodotto. display analogico, 15 pin, colore blu. • Standard comune prima del DVI. • Usato per la connessione monitor CRT, dei proiettori digitali e di alcune HDTV • Uscita digitale standard per le schede grafiche e gli schermi piatti. • Molte schede grafiche dotate di DVI sono solitamente accompagnate da un convertitore da DVI a VGA/D-Sub, per collegare un display non dotato di DVI. • Tutte le schede grafiche allo stato dell'arte hanno da due porte DVI, per poter collegare due display ed estendere il desktop su entrambi. Uscita DVIDigital Video/Visual Interface

  29. Altre uscite Jack di tipo Video Composito, o jack RCA (Radion Corporation of America). per televisioni e videoregistratori. S-Video sta per Super-Video o Super-VHS, molto usato nell'industria televisiva le informazioni dei colori sono separate in tre canali, che rappresentano i colori base Video Component con componenti esterni Questa uscita utilizza tre jack coassiali separati, chiamati "Y", "Pb" e "Pr“, che portano informazioni sui colori separati per l'HDTV (high definition television). Molto utilizzata per connettere i proiettori digitali. Anche se il segnale è analogico, offre qualità e risoluzione elevate, avvicinandosi al VGA. La console di nuova generazione Xbox 360 di Microsoft è venduta con un cavo di collegamento Component Video. • HDMI "High Definition Multimedia Interface“. • HDMI è lo standard del futuro. È l'unica uscita che supporti sia video che audio nello stesso cavo. HDMI è stato creato per TV e film, ma essendo un formato altamente sicuro, gli utenti di computer lo utilizzeranno per visionare i futuri filmati High Definition in alta risoluzione. • I connettori HDMI sono ancora poco frequenti sulle schede video, ma diventeranno sempre più comuni. Per visionare video in high definition sui PC serviranno una scheda video e monitor compatibili con HDMI.

  30. Interfacce della scheda grafica Il connettore a pettine per l’inserimento della scheda video nella motherboard • Questa è la parte della scheda video che si connette alla scheda madre. Attraverso questo slot, o interfaccia, la scheda video scambia le informazioni con il resto del computer. Dato che molte motherboard sono dotate di un unico tipo di slot, è molto importante acquistare una scheda grafica compatibile. Per esempio, una scheda grafica PCI Express non potrà funzionare se inserita in uno slot AGP. Non solo non ci entrerà fisicamente, ma il protocollo per la trasmissione dei dati è differente.L'aspetto più importante dell'interfaccia grafica è il l'ampiezza di banda. Con questo termine - in inglese bandwidth - ci si riferisce alla quantità di informazioni che possono passare nell'interfaccia in un dato lasso di tempo. Maggiore è l'ampiezza di banda offerta da un'interfaccia, più veloce sarà la scheda grafica, almeno in teoria.

  31. Scheda audio Spesso è già integrata nella motherboard. Include: • un chip sonoro • un convertitore digitale-analogico, che converte onde sonore registrate o generate in digitale in un segnale analogico. Questo segnale è indirizzato a un connettore al quale può essere connesso un amplificatore o un'apparecchiatura analoga. • Le architetture più avanzate solitamente includono più di un chip sonoro, e dividono fra sintetizzatore di suoni (solitamente usato per generare suoni in tempo reale con poco uso della CPU) e riproduzione digitale di suoni.

  32. Scheda audio: Come e' fatta Le moderne schede sonore contengono due sistemi hardware adibiti alla produzione e cattura dell'audio: il digitalizzatoreaudio (convertitore digitale-analogico, DAC) e il sintetizzatore MIDI (convertitore analogico-digitale, ADC). Molte schede, per velocizzare lo scambio di dati verso le memorie, utilizzano canali ad accesso diretto (DMA, Direct Memory Access). Utilizzando due di questi canali, e' possibile implementare la registrazione e la riproduzione simultanea dei suoni (operazioni in full-duplex), come avviene normalmente durante sessioni di chat vocale su Internet o audio conferenze. • La prima tecnologia MIDI fu la Modulazione di Frequenza (John Chowning, 1970, Stanford University). Il sintetizzatore FM produce i suoni generando e miscelando due onde sinusoidali, dette portante, e modulatore. Controllando le loro frequenze si crea una grande varieta' di timbriche e di strumenti. • Successivamente, Yamaha sviluppo' OPL3, un sintetizzatore a modulazione di frequenza piu' evoluto, in grado di generare un ventaglio piu' ampio di portanti e di modulatori. Fu cosi' possibile creare timbriche molto piu' complesse e realistiche.

  33. Scheda audio: Come e' fatta - II • Nonostante fosse molto apprezzato nel 1980, l'FM e' ora datato in confronto al sintetizzatore WaveTable. Esso non utilizza le onde portanti e i modulatori per la creazione delle note, ma campionamenti degli strumenti reali. • Un campionamento è una rappresentazione digitale della forma d'onda prodotta da uno strumento musicale. Tale rappresentazione viene archiviata nei banchi di memoria della scheda audio, e utilizzata per riprodurre le note dello strumento campionato. Il risultato e' una similitudine quasi perfetta tra la musica prodotta dalla scheda e quella proveniente dalla sorgente autentica del suono.  Campionamento  Le moderne schede MIDI sono dotate di un chip, chiamato DSP (Digital Signal Processor - Processore Digitale del Segnale), che permette di modificare l'andamento delle onde sonore campionate, generando cosi' note di differente tonalita', e effetti di eco, riverbero, chorus e delay.  quantizzazione 

  34. Scheda audio:connettori • La scheda audio ha almeno tre fori ad innesto jack e può avere un connetore per l’innesto di una periferica di gioco (es joystick) • 1- Mic IN: permette di inserire un microfono per l'amplificazione della voce. • 2- Line OUT: casse attive, auricolari, amplificatore audio. • 3- Line IN: Per collegare alla scheda audio apparecchiature come una piastra a cassette, un lettore portatile di CD o un qualsasi segnale audio a basso livello in ingresso. • Speaker OUT: per collegare la scheda a due altoparlanti sfuttando l'amplificatore integrato . • Ricordare che la potenza di amplificazione e' molto bassa (intorno ai 2 watt per canale) per cui i diffusori devono essere scelti in modo tale che rispondano bene anche con tali livelli di amplificazione. • Connettore Joystick/Midi: Grazie a questo connettore e' possibile collegare un joystick o qualsiasi apparecchio dotato di ingressi/uscite Midi alla scheda audio. La presa e' una standard D-Sub a 15 piedini, perfettamente compatibile con tutti i joystick per PC.  

More Related