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PARTE INTRODUTTIVA

PARTE INTRODUTTIVA. La Contabilità Pubblica. Scienza autonoma Disciplina giuridica quale emanazione del diritto pubblico con propria autonomia scientifica Disciplina giuridica quale branca del diritto amministrativo o del diritto finanziario

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PARTE INTRODUTTIVA

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Presentation Transcript


  1. PARTE INTRODUTTIVA

  2. La Contabilità Pubblica • Scienza autonoma • Disciplina giuridica quale emanazione del diritto pubblico con propria autonomia scientifica • Disciplina giuridica quale branca del diritto amministrativo o del diritto finanziario • Branca tecnica delle discipline economico - aziendali (organizzazione, gestione e rilevazione nelle aziende pubbliche di erogazione)

  3. Oggetto della Contabilità Pubblica • Studio dell’organizzazione finanziario-contabile dello Stato e degli altri enti del settore pubblico, della gestione del patrimonio e del bilancio, dei contratti, del sistema dei controlli e delle responsabilità In concreto, i compiti della CP consistono: • nell’esporre ed analizzare le norme che regolano la gestione dello Stato e degli altri enti pubblici e cioè l’attività diretta al procacciamento delle risorse e all’erogazione dei servizi pubblici; • nell’illustrare le più moderne tecniche economico - aziendali e fornire gli strumenti per il perseguimento delle condizioni di economicità delle decisioni.

  4. La contabilità regionaleNormativa principale di riferimento • L. R. n. 47 dell’8 luglio 1977 e successive modifiche ed integrazioni • L. R. n. 6 del 3 maggio 2001 (art. 52) • Varie altre norme regionali • Norme di contabilità dello Stato (per le parti non disciplinate dalla legge regionale di contabilità - in particolare: RD 2440/1923, RD 827/1924, L. 468/1978) • D.P. 17 marzo 2004 - Testo coordinato delle norme contabili applicabili alla Regione siciliana

  5. Metodi Elementari A partita doppia Sistemi Patrimoniale Capitale e risultato economico (reddito) Finanziario Le scritture contabili: metodi e sistemi

  6. Contabilità finanziaria e patrimoniale (attuale) Contabilità economica (in aggiunta alla contabilità finanziaria e patrimoniale) (dal 2006) Il termine per l'introduzione della contabilità economica è stato differito dal 2005 al 2006 dall'art. 62, comma 1, della legge regionale n. 15/2004 La contabilità nella Regione siciliana

  7. PARTE PRIMA LA GESTIONE PATRIMONIALE

  8. Cenni sui beni pubblici • Beni: mezzi atti a soddisfare un bisogno • Beni economici: beni disponibili in quantità limitata • Beni privati e beni pubblici (art. 42 Costituzione) • Beni pubblici: • Beni demaniali (solo beni immobili o universalità di beni mobili) • Beni patrimoniali: • immobili e mobili • disponibili e indisponibili

  9. Beni demaniali (art.822 c.c.) • Demanio necessario (art. 822, 1° c, c.c.) (demanio marittimo, idrico, militare) • Demanio accidentale (art. 822, 2° c, c.c.) (demanio stradale, ferroviario, aeronautico, storico-artistico archeologico e culturale, acquedotti) • Fruizione dei beni demaniali: • uso ordinario generale(conforme alla destinazione primaria del bene e consentito a tutti; es. uso delle strade) • uso ordinario speciale(conforme alla destinazione primaria del bene ma consentito solo ad alcuni in base ad un titolo; es. utenza rete idrica) • uso eccezionale(diverso dalla normale destinazione del bene, es. concessione stabilimento balneare sulla spiaggia) • Cessazione demanialità: evento naturale o atto volontario della PA (sdemanializzazione) I beni demaniali sono inalienabili e imprescrittibili

  10. Beni patrimoniali (art. 826 c.c.) • Beni patrimoniali indisponibili appartenenti solo allo Stato(foreste, miniere, cave e torbiere, cose di interesse storico, ecc., caserme, armamenti, aeromobili e navi da guerra, dotazione del Presidente della Repubblica) (per la R.S. veggasi art. 33 Statuto) • Beni patrimoniali indisponibili appartenenti anche ad altri enti territoriali(edifici destinati ad uffici pubblici e loro arredi) • Beni patrimoniali disponibili (tutti gli altri beni: servono a soddisfare indirettamente i bisogni pubblici mediante l’impiego dei mezzi che essi forniscono) • Passaggio dei beni indisponibili alla categoria di quelli disponibili (verbale di dismissione)

  11. Beni della Regione Siciliana • Beni demaniali:art. 32 Statuto (beni del demanio statale esistenti in Sicilia, esclusi quelli interessanti la difesa dello Stato o i servizi di carattere nazionale) • Beni patrimoniali indisponibili: art. 33 Statuto (foreste, miniere cave e torbiere, cose di interesse storico artistico, ecc., edifici destinati ad uffici pubblici regionali e loro arredi) Con DPR 1825 del 1961 si è data attuazione alle indicate norme statutarie, con esclusione del demanio marittimo che è stato trasferito con DPR 684 del 1977 Attribuzioni: demanio marittimo: Assessorato territorio e ambiente Altri beni: Presidenza Regione (dipartimento personale e ss,gg.) Gestione: amministrazioni competenti

  12. Gli Inventari • Complesso di operazioni volte alla ricerca, classificazione, descrizione e valutazione degli elementi del patrimonio • Documento contabile in cui sono esposti e, ove del caso, valutati gli elementi patrimoniali in un determinato istante • L’inventario dei beni demaniali è solo descrittivo, quello dei beni patrimoniali è anche estimativo • I beni mobili, in particolare, si distinguono in beni inventariabili (mobili, macchine, attrezzi, azioni, ecc.) e beni registrabili (cancelleria, stampati, materiale di consumo, ecc.) • Tutti i beni patrimoniali sono iscritti annualmente nel Conto generale del patrimonio

  13. Contabilità dei beni mobiliDPR 254/2002 • Beni inventariabili: • Mod. 94 CG (inventario) (ex 2/PM) • Mod. 96 CG (giornale di entrata e uscita) (ex 1/PM) • Mod. 98 CG (prospetto delle variazioni) • Mod. 99 CG (passaggio di gestione) • Mod. 130 PGS (bollettario di carico e scarico) • Mod. 227 PGS (scheda beni mobili) • Beni registrabili: • Registro beni di consumo ed oggetti fragili Nella Regione la materia è disciplinata dalle circolari 16/6/2003 della Presidenza e 14/7/2004, n. 7 del Bilancio

  14. Contabilità dei beni mobili(segue) L’inventario rileva la consistenza dei beni ad una determinata data e contiene: • Il luogo dove sono custoditi i beni • La denominazione e la descrizione • La destinazione d’uso • La qualità o il numero degli oggetti • La classificazione (nuovi,usati, fuori uso) • Il valore Il giornale di entrata e di uscita mette in evidenza le quantità in aumento e quelle in diminuzione Il prospetto delle variazioni evidenzia quantità e valori all’inizio dell’esercizio, le variazioni, quantità e valori alla fine La scheda, affissa in ogni locale, elenca i beni ivi esistenti Il conto giudiziale contiene il carico, lo scarico, le rimanenze dei beni (il conto giudiziale è presentato alla Corte dei conti solo dai consegnatari per debito di custodia)

  15. PARTE SECONDA I CONTRATTI

  16. Cenni sui contratti della P.A. • Contratti attivi (entrate) e contratti passivi (spese) • Fasi contrattuali: • fase preliminare (predisposizione ed approvazione schema contrattuale, previ eventuali pareri giuridici o tecnici) • scelta del contraente • stipulazione ed approvazione del contratto • esecuzione del contratto

  17. Fase preliminare • Lo schema contrattuale è corredato dei capitolati di oneri (generali e/o speciali) e munito degli eventuali pareri • I capitolati contengono varie clausole: • Durata del contratto • Divieto di corresponsione di interessi • Eventuale divieto di subappalto • Garanzie • Divieto di esenzione da tributi • Spese contrattuali a carico dei contraenti con la PA, ecc.

  18. Fase preliminare (segue) • I pareri, ove previsti, possono essere: • Giuridico-amministrativi (Consiglio di Stato - CGA nella R.S.) • Legali (Avvocatura dello Stato, Ufficio legislativo) • Tecnici (Consiglio Superiore LL.PP. - Commissione reg. LL.PP. nella R.S., GenioCivile) • Parere CdS obbligatorio solo su schemi di contratto, accordi e convenzioni (art. 17 L.127/1997) • Parere Avv. Stato obbligatorio per atti di transazione, acquisto immobili, accettazione cauzioni ai fini accertamento proprietà • Parere CSLP obbligatorio per oo.pp. superiori a 25 mln di euro (art. 6 L. 109/1994; norma non recepita dalla Regione) Nella RS ( art. 5 l. r. 7/2002) i pareri tecnici sono resi da: • Responsabile procedimento per lavori inferiori soglia comunitaria • Conferenza speciale di servizi presso Genio civile per lavori superiori, fino a tre volte, soglia comunitaria • Commissione regionale ll.pp. per lavori superiori a tre volte soglia comunitaria

  19. Scelta del contraente Forme di contrattazione: • asta pubblica (o pubblico incanto) • licitazione privata • appalto - concorso • trattativa privata • servizi in economia • lavori in concessione

  20. Normativa • lavori pubblici: legge 109/1994 • appalti di servizi: d. leg.vo 157/1995 • appalti nei settori esclusi: d. leg.vo 158/1995 • forniture: d. leg.vo 358/1992 • Regione siciliana: l.r. 7/2002 e succ. modifiche (applicazione delle norme nazionali con varie modifiche)

  21. Asta pubblica o pubblico incanto(gara ad evidenza pubblica) • Gara estesa a tutti coloro che possiedono i requisiti per parteciparvi • Predisposizione e pubblicazione avviso d’asta (bando) • Svolgimento della gara: offerte segrete da confrontare con prezzo segreto; offerte segrete da confrontare con prezzo base d’asta; pubblico banditore • Aggiudicazione: prezzo più basso, offerta economicamente più vantaggiosa (l’aggiudicazione può essere provvisoria o definitiva)

  22. Licitazione privata • Gara estesa solo a coloro che sono invitati dalla PA • Invio lettere di invito a presentare le offerte nel luogo, giorno ed ora stabiliti • Invio schema offerta-contratto con invito a restituirlo con l’indicazione del prezzo offerto • Aggiudicazione: prezzo più basso, offerta economicamente più vantaggiosa

  23. Appalto-concorso • Lavori o forniture che richiedono una speciale competenza tecnica, artistica o scientifica • Le offerte di prezzo sono accompagnate dal progetto da realizzare • Aggiudicazione a favore dell’offerta di maggior pregio congiuntamente al miglior prezzo • Ampia discrezionalità della PA

  24. Trattativa privata La PA si rivolge direttamente ad una ditta con la quale stipula il contratto, previo interpello di un certo numero di ditte del ramo(gara informale o ufficiosa) ovvero previa emanazione di un bando (gara formale) Quando si può effettuare (art. 41 reg. cont. gen.): • asta o licitazione deserta • beni prodotti da monopolista o aventi specifici requisiti che solo una ditta può assicurare • affitto di locali da adibire a servizi governativi • urgenza • al disotto di una soglia di importo Aggiudicazione: prezzo più basso

  25. Servizi in economiae lavori in concessione • Servizi in economia (consentiti fino a un determinato importo, gara ufficiosa): • amministrazione diretta • cottimo fiduciario • Lavori in concessione: affidamento a terzi di determinati lavori • La concessione può riguardare, oltre che l’esecuzione, anche la gestione dell’opera • Il concessionario può provvedere direttamente o dare in appalto i lavori

  26. Stipulazione dei contratti Forma scritta a pena di nullità • Forma pubblica (notaio) • Forma pubblico-amministrativa (funzionario rogante) • Forma privata per i contratti a trattativa privata (scrittura privata, atto di sottomissione in calce al capitolato, corrispondenza commerciale) I contratti sono immediatamente impegnativi per il contraente privato; per la PA occorre l’approvazione e la registrazione

  27. Esecuzione dei contratti • Consegna dei lavori o inizio delle prestazioni di servizi o forniture di beni • Quinto d’obbligo (aumento o diminuzione dei lavori, prestazioni e forniture per non più del 20% del prezzo di appalto) • Collaudo in corso d’opera e collaudo finale • Emissione certificato di collaudo (collaudatore); o certificato di regolare esecuzione (direttore lavori) fino a determinati importi • Pagamento del prezzo: acconti in corso dei lavori o delle prestazioni (non più del 95%) e saldo a fine lavori o al completamento delle prestazioni

  28. I contratti nella RS – Lavori pubblici Si applica la legge 109/1994 con modifiche e integrazioni di cui alla l. r. 7/2002 e succ. mod. e alla l.r. 16/2005 Scelta del contraente: • Appalti: pubblico incanto; appalto-concorso per speciali lavori ad elevata componente tecnologica; trattativa privata per lavori fino a 150 mila euro (oltre solo per ripristino opere danneggiate da eventi calamitosi) • Concessioni: licitazione privata • I lavori in economia sono ammessi fino a 200 mila euro e i lavori a cottimo fino a 150 mila euro Criteri di aggiudicazione: • Pubblico incanto (importi superiori alla soglia comunitaria): prezzo più basso, previa esclusione delle offerte anomale, ovvero offerta economicamente più vantaggiosa in caso di prevalenza della componente tecnica • Pubblico incanto (importi inferiori alla soglia comunitaria): offerta che più si avvicina per difetto alla media aritmetica delle offerte rimaste dopo l’esclusione automatica delle offerte di maggiore o minore ribasso • Licitazione privata: offerta economicamente più vantaggiosa • Appalto-concorso: offerta economicamente più vantaggiosa • Trattativa privata: massimo ribasso, previa esclusione offerte che presentano ribasso oltre il 20% rispetto alla media aritmetica delle offerte ammesse Pubblicità: • Importi pari o superiori a soglia comunitaria: GUCE, GURS, 1 quotidiano nazionale, 3 quotidiani regionali • Importi pari o superiori a 1 mln di euro: GURS, 1 quotidiano nazionale, 3 quotidiani regionali, 1 periodico a diffusione regionale, 1 periodico edito da ARS o Fondazione Federico II • Importi fra 200 mila e 1 mln di euro: GURS, 3 quotidiani a diffusione provinciale, 1 periodico a diffusione regionale • Importi inferiori a 200 mila euro: albo pretorio del comune ove si eseguono i lavori

  29. I contratti nella RS – Fornitura beni Si applica il decreto legislativo 358/1992 per forniture di importo pari o superiore a 200 mila euro (art. 31 l. r. 7/2002) Scelta del contraente: • Pubblico incanto • Licitazione privata • Appalto-concorso • Trattativa privata La trattativa privata può essere esperita, previo bando, dopo pubblici incanti, licitazioni o appalti-concorso in cui sono state presentate offerte irregolari Le forniture possono essere aggiudicate a trattativa privata senza bando di gara: • In mancanza di offerte in pubblici incanti, licitazioni o appalti-concorso • Per prodotti fabbricati a scopo di ricerca o studio • Per prodotti che solo una determinata ditta può fornire • Per forniture complementari effettuate dal fornitore originario Forniture per importi inferiori alla soglia comunitaria (art. 31 e 34 l. r. 7/2002): • I contratti di fornitura di importo inferiore alla soglia comunitaria e superiori a 100 mila euro sono disciplinati dai regolamenti degli enti interessati • I contratti di fornitura di importo fino a 100 mila euro sono affidati mediante gara informale e sono disciplinati dai regolamenti degli enti interessati • Nelle more dell’approvazione dei regolamenti la trattativa privata è consentita, senza previa autorizzazione, per importi non superiori a 25 mila euro • Decreto Assessore Presidenza 13/10/2005 disciplina forniture beni da acquisire in economia mediante gara informale per importi non superiori a 100.000 euro IVA esclusa (richiesta almeno 5 offerte salvo per importi non superiori a 20.000 euro); aggiudicazione: prezzo più basso o offerta economicamente più vantaggiosa se adeguatamente motivata • Pubblicità: • Importi superiori a 200mila euro: GURS, 3 quotidiani e 1 periodico regionali (fatta salva la pubblicazione nella GUCE per importi pari o superiori a soglia comunitaria) • Importi superiori a 100 mila euro: GURS, albo degli enti • Importi fino a 100 mila euro: albo degli enti

  30. I contratti nella RS – Fornitura di servizi Si applica il decreto legislativo 157/1995 per servizi di importo pari o superiore a 200 mila euro (art. 32 l. r. 7/2002) Campo di applicazione: servizi di trasporto, telecomunicazioni, servizi finanziari, servizi informatici, consulenza gestionale, ecc. Scelta del contraente: • Pubblico incanto • Licitazione privata • Appalto-concorso • Trattativa privata La trattativa privata può essere esperita, previo bando: • Dopo pubblici incanti, licitazioni o appalti-concorso in cui sono state presentate offerte irregolari • In casi eccezionali quando la natura dei servizi non consente la fissazione di un prezzo • Quando è impossibile stabilire le specifiche degli appalti con sufficiente precisione I servizi possono essere aggiudicati a trattativa privata senza bando di gara: • In mancanza di offerte in pubblici incanti, licitazioni o appalti-concorso • Per servizi che solo una determinata ditta può fornire • Quando l’appalto fa seguito a un concorso di progettazione e deve essere aggiudicato al vincitore del concorso • Per impellente urgenza quando non possono essere osservati i termini per la pubblicazione di un bando • Per servizi complementari effettuati dal fornitore originario • Per nuovi servizi consistenti nella ripetizione di servizi analoghi già affidati allo stesso prestatore Servizi per importi inferiori alla soglia comunitaria (art. 32 e 34 l. r. 7/2002): • Gli appalti di servizi di importo inferiore alla soglia comunitaria sono disciplinati dai regolamenti degli enti interessati e possono essere affidati a trattativa privata mediante gara informale (esclusi i servizi di consulenza gestionale, scientifica e tecnica) • Nelle more dell’approvazione dei regolamenti la trattativa privata è consentita, senza previa autorizzazione, per importi non superiori a 25 mila euro • Decreto Assessore Presidenza 13/10/2005 disciplina forniture servizi (e lavori manutenzione) da acquisire in economia mediante gara informale per importi non superiori a 100.000 euro IVA esclusa (richiesta almeno 5 offerte salvo per importi non superiori a 20.000 euro); aggiudicazione: prezzo più basso o offerta economicamente più vantaggiosa se adeguatamente motivata • Pubblicità: • Importi superiori a 200mila euro: GURS, 3 quotidiani e 1 periodico regionali (fatta salva la pubblicazione nella GUCE per importi pari o superiori a soglia comunitaria) • Importi superiori a 100 mila euro: GURS, albo degli enti • Importi fino a 100 mila euro: albo degli enti

  31. I contratti nella RS – Settori esclusi Si applica il decreto legislativo 158/1995 per appalti di importo pari o superiore alle soglie comunitarie (art. 33 l. r. 7/2002) Campo di applicazione: appalti di lavori, forniture e servizi (lavori di edilizia o genio civile, acquisto, leasing o locazione di prodotti, prestazioni di cui agli allegati XVI-A e XVI-B del decreto quali servizi legali, sanitari, ricreativi, ecc. Soggetti: Pubbliche amministrazioni, imprese pubbliche, soggetti privati che si avvalgono di diritti speciali o esclusivi Settori operativi: acqua, energia elettrica, gas, energia termica, idrocarburi, combustibili solidi, telecomunicazioni, trasporti Valore degli appalti: per i lavori 5 mln di euro, per le forniture da 400 a 600 mila euro a seconda dei soggetti appaltanti Procedure di aggiudicazione: • Procedura aperta ( per le PA Pubblico incanto) • Procedura ristretta (per le PA Licitazione privata e appalto-concorso) • Procedura negoziata (per le PA Trattativa privata preceduta da bando) Servizi per importi inferiori alla soglia comunitaria (art. 33 l. r. 7/2002): • Gli appalti di importo inferiore alla soglia comunitaria sono disciplinati dai regolamenti degli enti interessati (esclusi i servizi di consulenza gestionale, scientifica e tecnica) • Pubblicità: • Importi superiori a 200mila euro: GURS, 3 quotidiani e 1 periodico regionali (fatta salva la pubblicazione nella GUCE per importi pari o superiori a soglia comunitaria) • Importi superiori a 100 mila euro: GURS, albo degli enti • Importi fino a 100 mila euro: albo degli enti

  32. PARTE TERZA GLI STRUMENTI DI PROGRAMMAZIONE ECONOMICO - FINANZIARIA

  33. Gli strumenti di programmazione economico-finanziaria • Il documento di programmazione economico - finanziaria (DPEF) • La legge finanziaria (LF) • Il bilancio annuale di previsione (BA) • Il bilancio pluriennale di previsione (BP)

  34. LA PROGRAMMAZIONE REGIONALENORMATIVA DI RIFERIMENTO • L. R. 10 LUGLIO 1978, N. 16(Comitato di esperti) • L. R. 19 MAGGIO 1988, N. 6 Piano regionale di Sviluppo (PRS), Programma annuale (PA), Progetti di attuazione • L. R. 30 MARZO 1998, N. 5 (ARTICOLO 9) Programmazione negoziata (rif. legge 662 del 1996) • L. R. 27 APRILE 1999, N. 10 (ARTICOLI 1 E 2) Documento di programmazione economico-finanziaria (DPEF)

  35. La programmazione ante riforma 1999Quadro d’insieme PIANO REGIONALE DI SVILUPPO (PRS) (TRIENNALE) PROGRAMMA ANNUALE (PA) BILANCIO PLURIENNALE (BP) (TRIENNALE) BILANCIO ANNUALE (BA)

  36. La programmazione ante riforma 1999Il metodo La Regione siciliana adotta il metodo della programmazione • in armonia con gli obiettivi della programmazione economica nazionale • con il concorso degli enti locali territoriali • in raccordo con le forze sociali ed economiche operanti nella Regione

  37. OBIETTIVI GENERALI DELLA PROGRAMMAZIONE DEL 1988 a) massima occupazione b) piena valorizzazione del lavoro c) equilibrati incrementi di reddito d) superamento degli squilibri economici, settoriali e territoriali all’interno della Regione e nei confronti della Comunità nazionale

  38. I NUOVI STRUMENTI DELLAPROGRAMMAZIONELA PROGRAMMAZIONE NEGOZIATA

  39. OBIETTIVI: Massimizzazione occupazione produttiva Sviluppo sistema produttivo Minimizzazione impatto ambientale Riequilibrio territoriale Miglioramento vita associata 16 settori di intervento 10 accordi di programma quadro (APQ) viabilità stradale collegamenti ferroviari aeroporti porti risorse idriche energia ricerca e formazione sviluppo locale legalità, pari opportunità, recupero marginalità sociale sanità INTESA ISTITUZIONALE DI PROGRAMMA(12 SETTEMBRE 1999)

  40. Quadro finanziario di un APQ PON POR RISORSE ORDINARIE STATO ACCORDO DI PROGRAMMA QUADRO FONDO AREE DEPRESSE RISORSE ORDINARIE REGIONE RISORSE ENTI LOCALI E PRIVATI

  41. Assi prioritari del POR Sicilia 2000-06 • Risorse naturali • Risorse culturali • Risorse umane • Sviluppo locale • Città • Reti e nodi di servizio Gli assi sono suddivisi in settori e misure di intervento specificati nel complemento di programmazione Finanziamento: FESR, FEAOG, FSE, SFOP, cofinanziamenti Stato e Regione

  42. POR Sicilia 2000-06 Ripartizione fondi per assi prioritari (mil. di €)

  43. POR Sicilia 2000-06 Ripartizione risorse per fondi strutturali (mil. di €)

  44. POR Sicilia 2000-06 Ripartizione risorse per anni (mil. di €)

  45. POR Sicilia 2000-06 Attuazione a fine esercizio 2004 • Impegni (obbligazioni giuridicamente vincolanti) 34,3% • Pagamenti 18,9% • 6 misure non ancora attivate • 20 misure presentano un tasso di attivazione inferiore al 20%

  46. I NUOVI STRUMENTI DELLA PROGRAMMAZIONE REGIONALE (L.R. 10/99)

  47. IL DOCUMENTO DI PROGRAMMAZIONE ECONOMICO FINANZIARIA (DPEF) Il DPEF indica: • i parametri economici essenziali per l’identificazione dei flussi del settore pubblico regionale (in base alla legislazione vigente) • gli obiettivi macro economici (in particolare reddito ed occupazione) • gli obiettivi finanziari (ricorso al mercato e saldo netto da finanziare) • gli obiettivi di riduzione del fabbisogno complessivo • gli indirizzi per le variazioni delle entrate e delle spese del bilancio • gli indirizzi per la legislazione di spesa regionale • i criteri e le regole per la predisposizione del disegno di legge finanziaria

  48. OBIETTIVI MACROECONOMICI E STRATEGIE DI RISANAMENTO FINANZIARIODEL PRIMO DPEF 2000-2002 (15-9-1999) OBIETTIVI • Tasso di crescita non inferiore a quello previsto per il Mezzogiorno • Incremento dell’occupazione tale da ridurre il tasso di disoccupazione di mezzo punto all’anno nel triennio • Mantenimento o lieve incremento del valore aggiunto del prodotto del settore industriale STRATEGIE • Tamponamento della crisi di liquidità (prestito 1.700 mld di lire) • Quantificazione del debito di tesoreria immediatamente esigibile • Contenimento del deficit di bilancio 1999 mediante una legge finanziaria rigorosa e un piano di riequilibrio triennale concordato con il Ministero del Tesoro

  49. OBIETTIVI E STRATEGIE DEL DPEF 2005 -2007 (29-9-2004) Obiettivi macroeconomici: • Crescita PIL regionale (nominale): 4,8% 2005; 5,5% 2006; 5,5% 2007 • Crescita occupazione 4% nel triennio • Incremento valore aggiunto dell’industria almeno 5% annuo • Riduzione gap infrastrutturale rispetto alla media nazionale (utilizzo fondi ex art. 38)

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