1 / 39

In collaborazione con Comune di Lavagna Studio Millo 44 Chiavari

15-11-2010 Sala A. Rocca Conferenza Cibo e stili di vita Tra diete e disturbi alimentari Dott. Daniele Pavese Dott. Alessio Paggi Dott. Giulio Artizzu ESCAT Chiavari. In collaborazione con Comune di Lavagna Studio Millo 44 Chiavari ICLeS Istituto per la Clinica dei Legami Sociali.

rich
Télécharger la présentation

In collaborazione con Comune di Lavagna Studio Millo 44 Chiavari

An Image/Link below is provided (as is) to download presentation Download Policy: Content on the Website is provided to you AS IS for your information and personal use and may not be sold / licensed / shared on other websites without getting consent from its author. Content is provided to you AS IS for your information and personal use only. Download presentation by click this link. While downloading, if for some reason you are not able to download a presentation, the publisher may have deleted the file from their server. During download, if you can't get a presentation, the file might be deleted by the publisher.

E N D

Presentation Transcript


  1. 15-11-2010Sala A. RoccaConferenzaCibo e stili di vitaTra diete e disturbi alimentariDott. Daniele PaveseDott. Alessio PaggiDott. Giulio Artizzu ESCAT Chiavari In collaborazione con Comune di Lavagna Studio Millo 44 Chiavari ICLeS Istituto per la Clinica dei Legami Sociali

  2. Cibo e cultura Il cibo è in rapporto alla storia della società e del singolo

  3. Le culture umane nel corso dei secoli hanno valorizzato varie tipologie corporee a seconda del contesto storico e culturale imperante. • Fattori legati a: • Funzioni fisiche legate alla sopravvivenza (grasso come sostegno alla gravidanza e all’allattamento e nei lavori pesanti, nella difesa del corpo) • Fattori economici (grasso=ricchezza) • Ma la magrezza fu ritenuta desiderabile anche durante periodi storici tormentati da angosce collettive relative alla scarsità di cibo; infatti il corpo magro, i lineamenti sottili hanno spesso assunto una valenza culturale, come sinonimo di bellezza, eleganza, purezza e giovinezza.

  4. Solo nutrimento? Il cibo: Nutrimento Alimentazione

  5. Alimentazione Coinvolge diversi piani: 1) Le relazioni quotidiane (famiglia, amici ecc..)

  6. Alimentazione • 2) I riti e le abitudini di ogni cultura (dal pasto a casa al fast-food, al digiuno)

  7. Alimentazione • 3) Il modo personale con cui ognuno si confronta al cibo.

  8. Il rapporto col cibo In ognuno di noi dipende da: I modelli (canoni estetici) La storia biografica e psicologica

  9. I canoni estetici Evoluzione nella storia I Greci avevano un culto smisurato per la perfezione del corpo e male sopportavano ogni sua anomalia, e stabilirono un canone estetico, ancora oggi apprezzato (denominato canone di Policleto), fatto di proporzioni matematiche tra le diverse parti del corpo, come testimoniato dalle numerose statue giunte fino a noi, in particolare quelle raffiguranti gli atleti delle olimpiadi, incarnazioni del loro ideale. Naturalmente l'alimentazione era quindi pensata come un mezzo per raggiungere e mantenere tali proporzioni del corpo.2) Gli antichi Romani, almeno quelli benestanti, si abbandonavano a lunghissimi pasti che duravano anche intere settimane, sdraiati sul famoso triclinio (una specie di divano su cui si alimentavano stando orizzontali), ed è storicamente descritto come facessero ricorso al vomito tra una parte e l'altra di tali banchetti per poter continuare a mangiare, il che era simbolo di ricchezza e benessere. 3) Poi è la volta dei popoli Barbari, gli invasori che valorizzano il corpo grasso, obeso, come una manifestazione di potere, di opulenza, di ricchezza, e perfino di benessere sanitario perché allontana lo spettro della fame e della sottonutrizione dei popoli poveri e sottomessi.4) Nel Medioevo, fortemente influenzato dal cristianesimo e dalla sua morale, corpo e cibo vengono rubricati come strumenti del peccato, e quindi vengono valorizzati dalla morale dell'epoca i corpi consunti delle sante ascetiche, magri fino allo scheletro, quindi esenti e distanti dalle tentazioni della carne, anestetizzati verso il piacere, e per questo venerati. 5) Dopo l'oscurantismo medioevale, secondo cui il corpo corrispondeva al male in quanto luogo del piacere diabolico, nel Rinascimento si assiste ad una reazione forse anche eccessiva e di segno opposto, secondo cui invece il corpo, proprio perché luogo del piacere, è strumento e simbolo della rinascita culturale in atto, come testimoniato dai quadri di Tiziano, abitati da corpi floridi, sensuali, giovani, in piena salute, e dai banchetti delle corti. Salute e piacere tornano quindi a convivere.6) L‘Illuminismo valorizza l'efficienza e la produttività delle nascenti fabbriche, ed ha bisogno quindi di corpi magri ed in piena salute, veloci, agili, inarrestabili come le macchine, perché la malattia non produce, non rende, e non può quindi integrarsi nella nuova società dei consumi, e deve quindi essere rinchiuso nelle nascenti cliniche e catalogato secondo delle patologie

  10. I cambiamenti del corpo femminile

  11. I cambiamenti del corpo femminile Questo nuovo canone estetico ha ottenuto un valore sociale nel nuovo assetto delle cose: nel mutato ruolo della donna e della madre, nella crisi della struttura convenzionale della famiglia e della funzione paterna, e se abbiamo assistito a questa tendenza collettiva ad eliminare ogni insegna della femminilità classica, è perché questa ha ceduto il posto ad un nuovo modo d'essere donna, incarnato in un modello ancora in divenire, che muta rapidamente.

  12. Il culto della magrezza Secondo una ricerca chi è magro risulta essere: - Più attraente - Più sicuro di sé - Più affidabile perché più curato -Più sano Questi sono i pregiudizi delle persone rispetto alla magrezza

  13. E la società attuale?Quali sono i nuovi imperativi? • godere sempre ma restando esteticamente perfetti • la vera colpa morale oggi s'incarna in qualsiasi alterazione del modello estetico di bellezza proposto dalla TV o dalle sue imitazioni. • Non più legata ad una trasgressione di norme sociali o morali.

  14. Psicologia dell’alimentazione • E' quel ramo della psicologia che studia il valore psicologico del cibo e del corpo, la loro origine ed evoluzione storica e le dinamiche umane in cui sono coinvolti.

  15. Il cibo e il suo valore affettivo La relazione madre-bambino

  16. Cosa rappresenta il cibo? • Il primo oggetto esterno con cui il bimbo viene in contatto

  17. Tappe evolutive della relazione di attaccamento Simbiosi (fase intrauterina) Nascita Processo di separazione (il bambino entra in contatto con la madre poiché ha dei bisogni da appagare)

  18. In che parte avviene il primo incontro madre-bimbo? • NELLA BOCCA • Qui si concentra la prima sensazione di piacere • Piacere poiché oltre al nutrimento c'è calore, appagamento, intimità, riconoscimento.

  19. Rapporto madre-bambino La madre è colei che risponde per risolvere il pianto del figlio. Come fa?

  20. Si chiede cosa sta avvenendo nel figlio • Prova a sintonizzarsi sui bisogni del figlio • Se va bene interviene, anche se la risposta giusta per fortuna non esiste altrimenti sarebbe una mamma-robot

  21. E' una mamma che ci prova, mettendoci impegno e soprattutto quell'amore che fa in modo che il bimbo non rimanga solo in una dialettica di bisogno e appagamento, ma inizi a desiderare qualcos'altro, cioè di crescere e imparare a parlare. (Dal cosa al come dare…)

  22. Ricerca sui bambini ospedalizzati René Spitz (1945) Bambini piccoli allattati artificialmente, senza contatto umano e partecipazione emotiva, hanno sviluppato sindrome depressiva (ritardo della crescita, della capacità esplorativa, dell’acquisizione del linguaggio e di capacità di espressione degli affetti) Reazione di protesta, distacco, infine depressione anaclitica.

  23. La madre Fornisce: Le cure che il bimbo cerca Ma diventa anche un oggetto da cui dipendere (che può dare e togliere il cibo ad esempio)

  24. Se la mamma non dà automaticamente il bimbo deve imparare a tollerare la frustrazione. Si sviluppa il campo del pensiero e della parola. Il bambino sviluppa capacità legate alla parola e al linguaggio.

  25. Acquisizione delle norme Quando il bimbo inizia a crescere, la mamma inizia a scandire il momento del pasto. Il bimbo sottostà a: Tempi Divieti Ordini Ritualità

  26. Acquisizione delle norme Apprende che non può mangiare ogni volta che ha voglia. Impara la civiltà (regole, norme sociali ecc) tramite la madre, che è la prima a organizzare i suoi moti di piacere/dispiacere legati al cibo.

  27. Dunque: Il rapporto con la madre può risultare ambivalente per questa ragione: E' vista dal bimbo come una persona che dà e toglie il cibo a suo piacimento e se non lo dà è perché non vuole

  28. Sentimenti: Amore-Odio Rabbia Gratitudine

  29. Cos'è allora il cibo: Il condensato dei primi rapporti con: i caregiver (la madre ma non solo) le regole della società i canoni estetici del momento.

  30. Il cibonelle varie fasi della vita: Nascita: primo oggetto esterno da cui dipendere

  31. Nascita: 1° oggetto1° bisogno1° dono d'amore (paradigma dell'amore)1° incontro con Altro (bocca) 1° situazione duale (Io - Altro)1° piacere (paradigma del piacere) ' 1° dipendenza1° domanda e linguaggio1° incontro con la legge, limite, mancanza, vuoto (nel corpo).1° motivo d'odio (paradigma dell'odio)1° desiderio (perdita ' mancanza ' desiderio)

  32. Nelle varie fasi della vita: Nell’Infanzia (3-4 anni): confronto tra modelli familiari e modelli esterni (asilo, scuola)

  33. Nelle varie fasi della vita: • In adolescenza: • - modalità di espressione delle difficoltà legate al processo di crescita (obesità, inappetenza, disordini alimentari) - Motivo di conflitto all’interno della famiglia (“ se non mangi non esci”, oppure “non vengo a tavola”, “lasciami i soldi che mi compro io la merenda”)

  34. …Grazie per l’attenzione…

  35. ESCAT Equipe di studio sui comportamenti alimentari Dott. Daniele Pavese Psicologo Clinico Dott. Alessio Paggi Biologo Nutrizionista Dott. Giulio Artizzu Psicologo Clinico Consulenze nutrizionali, intolleranze alimentari, colloqui individuali, di gruppo. Lavoro di prevenzione nelle scuole. Corso Millo 44 Chiavari (ge) TEL: 3336155465

More Related