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Presentazione del Progetto Pilota 1 sulla Valutazione ( anno scolastico 2001-2002)

Presentazione del Progetto Pilota 1 sulla Valutazione ( anno scolastico 2001-2002). Giacomo Elias Presidente del Gruppo di Lavoro sulla Valutazione dell’Istruzione. Valutazione perché?. I servizi alla persona (istruzione, sanità) sono difficili da gestire dato che:

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Presentazione del Progetto Pilota 1 sulla Valutazione ( anno scolastico 2001-2002)

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Presentation Transcript


  1. Presentazione delProgetto Pilota 1 sulla Valutazione (anno scolastico 2001-2002) Giacomo Elias Presidente del Gruppo di Lavoro sulla Valutazione dell’Istruzione Giacomo Elias

  2. Valutazioneperché? • I servizi alla persona (istruzione, sanità) sono difficili da gestire dato che: • le variabili di d’input non sono costituite esclusivamente dalle risorse in ingresso, ma anche dagli utenti; questi, infatti, non sono solo i beneficiari del servizio, ma ne determinano anche l’efficacia; • la valutazione del solo output, ossia del risultato immediato dei processi produttivi, non è sufficiente, ma occorre prendere in considerazione anche l’outcome, vale a dire gli effetti a medio e lungo periodo. • Per una gestione in qualità, ossia che raggiunga gli obiettivi e soddisfi i fruitori, è quindi necessario disporre di informazioni tempestive sull’efficienza e l’efficacia. • Valutare significa acquisire tali informazioni in modo oggettivo, misurando periodicamente fino a che punto il sistema consegua gli obiettivi prefissati. Giacomo Elias

  3. Valutazionela situazione nazionale • Il nostro Paese è ancora privo di un Servizio Nazionale di Valutazione dell’Istruzione (SNVI) • L’attuale amministrazione intende colmare questa lacuna che penalizza la gestione e ci distingue negativamente dai paesi più sviluppati. • L’Art. 3 (Valutazione degli apprendimenti e della qualità del sistema educativo di istruzione e di formazione) del D.L. di riforma infatti recita: ai fini del progressivo miglioramento della qualità del sistema di istruzione e di formazione, l’Istituto Nazionale per la Valutazione del Sistema di Istruzione (INValSI) effettua verifiche periodiche e sistematiche sulle conoscenze e abilità degli allievi e sulla qualità complessiva dell’offerta formativa delle istituzioni scolastiche e formative; in funzione dei predetti compiti vengono rideterminate le funzioni e la struttura del predetto istituto …omissis … Giacomo Elias

  4. Valutazioneruoli • L’Amministrazione Centrale, che ha la responsabilità della efficienza ed efficacia dell’istruzione a livello nazionale, esplicita gli obiettivi nazionali. • L’INValSI svolge una valutazione periodica e comunica ad ogni scuola il proprio grado di conseguimento di tali obiettivi. • Le Scuole, nell’ambito della loro autonomia, hanno il compito di analizzare i risultati raggiunti e di individuare le azioni preventive e correttive necessarie per promuovere il miglioramento continuo del servizio reso alla comunità. Giacomo Elias

  5. Progetto Pilota 1scopo • Un Servizio che sia in grado di valutare annualmente tutte le scuole italiane (di proprietà dello stato e paritarie) richiede, dati i numeri in gioco, mai trattati prima, una complessa e ben rodata organizzazione. • Per verificare la capacità del Sistema dell’Istruzione Nazionale(amministrazione centrale, direzioni regionali, INValSI, scuole) di gestire questo Servizio si é ritenuta necessaria una sperimentazione sul campo coinvolgente un significativo numero di scuole. • Scopo del Progetto Pilota 1 è stato quindi quello di provare la “macchina organizzativa”, piuttosto che di compiere una prima valutazione delle scuole. Giacomo Elias

  6. Progetto Pilota 1modello di valutazione • Il modello di valutazione sperimentato dal Progetto è stato: • Misurare su una popolazione di scuole prestatesi volontariamente il grado di conseguimento degli obiettivi nazionali stabiliti dall’Alta Direzione (Ministro, Parlamento) in materia di apprendimento e di organizzazione (sistema). • Sottoporre alla riflessione di ciascuna delle scuole partecipanti i propri risultati, per consentirle di intervenire con le necessarie azioni correttive al fine di ottenere il miglioramento continuo del servizio reso. Giacomo Elias

  7. Progetto Pilota 1quali strumenti di valutazione? • Svolgendo un’indagine di sistema con un questionario sul Pof (Piano Offerta Formativa) che le scuole dovevano compilare, per mezzo di un gruppo di discussionel composto da tutte le componenti interessate: dirigente, direttore Sga (Servizi Generali e Amministrativi) e rappresentanze dei docenti, del personale Ata (Amministrativo, Tecnico e Ausiliario), delle famiglie e degli studenti. • Somministrando agli allievi di determinati livelli (V elementare, III media, II superiore) prove d’apprendimento sulla lingua italiana e sulla matematica. Giacomo Elias

  8. Progetto Pilota 1: i numeri • Scuole aderenti: 2832 di cui 2.653 (1.938 se si considerano gli Istituti Comprensivi)hanno portato a termine il percorso. • Scuole che hanno sperimentato la somministrazione informatica delle prove di apprendimento: 90 su 228 dichiaratesi disponibili. • Studenti partecipanti: circa 314.000. • Classi esaminate: 14.953 • Sono stati elaborati dall’INValSI i seguenti dati: • per la V elementare: di 4.335 classi per Italiano e 4.305 classi per Matematica; • per la III media: 5.126 classi per Italiano e 5.085 classi per Matematica; • per la II superiore: 5.497 classi per Italiano e 5.502 classi per Matematica; • Complessivamente, circa 640.000 questionari • Insegnanti coinvolti: circa 31.000 tra coordinatori e somministratori. Giacomo Elias

  9. Progetto Pilota 1i costi • I costi diretti (stampa dei questionari, spedizioni, lettura ottica) sono ammontati a poco meno di 663.000. A questi si devono aggiungere i costi di personale INValSI stimabili in circa 150.000, per un totale di 813.000, pari a circa 25 per allievo. • Tenendo conto che le scuole partecipanti sono state circa un quinto del totale nazionale e che i livelli provati sono state tre, si può ritenere che a regime il SNVI non dovrebbe costare più di 5÷7,5 milioni di euro/anno se i livelli provati fossero da quattro a sette e tenendo conto dell’effetto scala. • Passando all’informatizzazione completa del processo di somministrazione degli strumenti di rilevazione queste cifre sarebbero ridotte in modo drastico. Giacomo Elias

  10. Progetto Pilota 1cosa abbiamo imparato? • Il Sistema dell’Istruzione (Amministrazione centrale, Direzioni Generali, INValSI, Scuole) ha sostanzialmente retto bene alla prova. • Appare molto critica la situazione informatica delle scuole. • Deve essere anticipato il periodo di somministrazione (fine febbraio invece che aprile) per poter restituire i dati alle scuole prima della fine dell’anno scolastico. • Fintato che la somministrazione delle prove di apprendimento sarà cartacea, i questionari dovranno essere inviati alle scuole direttamente dall’INValSI, evitando di farli transitare per le Direzioni Regionali. Giacomo Elias

  11. Progetto Pilota 1cosa abbiamo imparato? (segue) • Alle Direzioni Regionali (eventualmente coadiuvate dagli IRRE) dovranno essere affidati compiti di formazione dei somministratori (con la consulenza dell’INValSI) e di controllo periferico dell’intero processo. • Deve essere progettata e iniziata a sperimentare la procedura per la predisposizione delle prove di apprendimento ch nel caso del Progetto 1 sono state mutuateda precedenti esperienze. • Devono essere resi più “user friendly” (più facili da utilizzare) i software INValSI per la somministrazione sia dei questionari di sistema che delle prove di apprendimento. • Deve essere promossa ulteriormente tra docenti, allievi e famiglie la cultura della valutazione. • Di tutto questo si sta tenendo conto nella preparazione del Progetto Pilota 2 che sta per iniziare. Giacomo Elias

  12. ! Usare con cautela RisultatiAvvertenza • Essendosi operato su una popolazione di scuole partecipanti volontariamente al Progetto, il campione non è statisticamente significativo a livello nazionale • I dati che seguono non possono, pertanto, essere estrapolati al di là delle scuole partecipanti. Giacomo Elias

  13. Progetto Pilota 1presentazione dei risultati • Abbiamo precisato all’inizio che lo scopo del Progetto Pilota 1 è stato di provare “la macchina organizzativa”. • Il campione casuale scelto (partecipazione volontaria) non consente pertanto estrapolazioni a livello regionale o nazionale non essendo statisticamente significativo. • La presentazione che segue ha anch’essa lo scopo di simulare la presentazione dei dati complessivi, così come avverrà quando all’indagine parteciperanno tutte le scuole. • Si tenga però presente che oggi stesso ogni scuola riceverà i propri risultati, che, in quanto tali, sono invece significativi e consentono di progettare e sperimentare le procedure per l’elaborazione interna. Giacomo Elias

  14. Prove di apprendimento:partecipazione degli studenti È interessante notare che gli studenti esclusi (disabili o di lingua madre diversa da quella delle prove) diminuiscono con l’ordine di studi, mentre crescono con quest’ultimo i ritirati non ufficialmente e gli assenti (soprattutto per la prova di matematica). La partecipazione è buona per elementari e medie, meno per le superiori. Giacomo Elias

  15. Prove d’apprendimento:i numeri in dettaglio • Sono stati elaborati dall’INValSI i seguenti dati: • per la V elementare: di 4.335 classi per Italiano e 4.305 classi per Matematica; • per la III media: 5.126 classi per Italiano e 5.085 classi per Matematica; • per la II superiore: 5.497 classi per Italiano e 5.502 classi per Matematica; Giacomo Elias

  16. Prove di apprendimento:criteri di allestimento • contenimento in 60 minuti dei tempi d’impegno per gli studenti coinvolti nell’indagine; • numero limitato di obiettivi specifici per ogni prova disciplinare • semplicità delle procedure di somministrazione per addestrare progressivamente i somministratori • uniformità della struttura delle prove, per assicurare semplicità e rapidità nella immissione dei dati e nella elaborazione. • struttura delle prove tale da permettere oltre alla somministrazione cartacea tradizionale anche una somministrazione elettronica. Giacomo Elias

  17. Prove di apprendimento:mezzi di somministrazione • La quasi totalità della somministrazione è avvenuta per via cartacea, utilizzando prove oggettive con quesiti a scelta multipla. • Su un numero limitato di scuole (circa 228), che hanno dichiarato di disporre di strutture adeguate, il metodo di somministrazione informatica diretta (compilazione a schermo delle prove da parte degli studenti) ed indiretta (compilazione cartacea delle prove ed immissione dei dati su apposite maschere da parte del referente amministrativo). • L’esperimento non ha dato esito positivo, posto che soltanto 90 scuole (39%) hanno aderito alla somministrazione informatica; di queste 41 hanno provveduto alla compilazione diretta, 40 a quella indiretta e di 9 sono andati persi i dati registrati in loco. Giacomo Elias

  18. Prove di apprendimento:risultati globali dei rispondenti per materia e regolarità negli studi * * * * Con riferimento alla regolarità negli studi Le cifre, dette indice di difficoltà, rappresentano le percentuali delle risposte corrette sui quesiti posti (in numero). Giacomo Elias

  19. Prove di apprendimento:elementari-italiano: indici di facilità per area, per sesso, per regolarità, per tipologia • l’indice di facilità complessivo, ovvero per tutti i rispondenti, si attesta sul 67% di risposte corrette; • non vi è differenza significativa fra le aree territoriali (67% per sud e centro e 68% per nord) • non vi è differenza significativa fra maschi e femmine (68% femmine e 67% maschi), • si osserva una notevole differenza (circa 14 punti) fra chi è in anticipo (71%) e chi è in ritardo (57%), • l’analisi della facilità per tipologia dei quesiti mostra un certo equilibrio fra comprensione specifica e conoscenze lessicali, oscillando fra il 69% e il 67%, mentre sale al 76% per la comprensione dei collegamenti e scende al 59% per la comprensione globale. Giacomo Elias

  20. Prove di apprendimento:elementari-matematica: indici di facilità per area, per sesso e per regolarità • La prova è risultata molto facile: 82% in media di risposte corrette e sottodimensionata rispetto al tempo concesso agli studenti (60 minuti). • nessuna differenza significativa fra aree territoriali, anche se il sud precede il nord di 2 punti (rispettivamente 84% e 82%), • nessuna differenza fra sessi (82% per ambedue) • modesta differenza fra chi è andato a scuola anticipatamente (85%) e chi è regolare (82%). • L’unica differenza sensibile è fra gli studenti in anticipo e gli studenti in ritardo: 12 punti di differenza (rispettivamente 85% e 73%). Giacomo Elias

  21. Prove di apprendimento:medie-italiano: indici di facilità per area, per sesso, per regolarità, per tipologia • L’indice di facilità complessivo della prova è intorno al 62% • non vi sono differenze fra nord e sud: l’indice di facilità varia fra il 64% nel nord est e il 61% al sud. • la differenza fra maschi e femmine è di soli 3 punti a favore delle femmine (rispettivamente 64% e 61%), • la differenza fra studenti in anticipo e in ritardo è di 14 punti (rispettivamente 67% e 53%). • Più omogeneo che nelle elementari l’indice di facilità per tipologia: oscilla fra il 67% della comprensione dei collegamenti e il 60% della comprensione lessicale e della conoscenza grammaticale. L’indice si attesta intorno al 63% per la comprensione globale e al 62% per la comprensione particolare. Giacomo Elias

  22. Prove di apprendimento:medie-matematica: indici di facilità per area, per sesso e per regolarità • indice di facilità complessivo del 69%, risultando quindi medio facile. • Punto di forza della preparazione in matematica degli studenti è rappresentazione, analisi dei dati e probabilità, che comprende la lettura e l’interpretazione di grafici (istogrammi ed aerogrammi) ed esercizi numerici sulla probabilità semplice, con una percentuale media di risposte corrette del 79%. • Non presentano particolari problemi l’area della geometria e dell’algebra i cui risultati sono simili alla percentuale media di risposte corrette sulla prova, e l’area frazioni e numeri di poco inferiore (-3%). • Gli studenti hanno invece necessità di approfondire le proprie conoscenze nell’area delle misure (indice di facilità 58%), soprattutto nel calcolo indiretto (rettangolo, noti il perimetro e un lato calcolare l’altro lato, ecc.) dove scende al 55% di risposte medie. Giacomo Elias

  23. Prove di apprendimento:superiori-italiano: indici di facilità per area, per sesso, per regolarità, per tipologia di corso di studi • L’indice di facilità complessivo della prova è intorno al 55% di risposte corrette (calcolato sul totale dei rispondenti), • non vi sono sensibili differenze fra nord e sud (rispettivamente 56% e 53%) • né fra maschi e femmine (rispettivamente 53% e 56%) con quest’ultime in leggero vantaggio di 3 punti. Diversa è la situazione se consideriamo • l’indice di facilità per regolarità presente una differenza di 9 punti fra gli studenti in anticipo e in ritardo (rispettivamente 58% e 49%), • vi sono 18 punti fra scuole dell’Istruzione Classica e dell’Istruzione Professionale (rispettivamente 61% e 43%), e 10 punti fra le scuole degli altri tipi di Istruzione e quelle dell’Istruzione Professionale (rispettivamente 53% e 43%). • Non vi è differenza per le scuole dell’Istruzione Tecnica, Artistica e per gli Istituti Superiori: per tutti vale 53%. Giacomo Elias

  24. Prove di apprendimento:superiori-matematica: indici di facilità per area, per sesso, per regolarità, per tipologia di corso di studi • indice di facilità medio del 59%, di 10 punti inferiore all’indice medio della III media, • rispetto alle aree territoriali oscilla tra il 63% del nord est e il 56% del sud ed isole • rispetto al sesso fra il 61% dei maschi e il 57% delle femmine. • L’indice di facilità varia di 13 punti fra gli studenti in anticipo e gli studenti in ritardo (rispettivamente 63% e 50%). • La differenza fra i vari tipi di scuola risulta più sensibile: - 21% fra istituti professionale e licei (rispettivamente 43% e 64%), - 12% fra le scuole dell’istruzione artistica e i licei, - 6% fra gli istituti superiori ed i licei ed infine solo - 4% fra gli istituti tecnici e i licei. • Rispetto alla prova di matematica è interessante notare che maschi e femmine hanno lo stesso indice di facilità medio in V elementare (82%), in III media una differenza di +1% in favore dei maschi (rispettivamente 69% e 68%) che diventa del 4% in II superiore. Giacomo Elias

  25. Questionario di sistema modalità di somministrazione alle scuole • Il questionario di sistema è stato somministrato e restituito dalle scuole completamente per via informatica. Giacomo Elias

  26. Questionario di sistema:questionari restituiti dalle scuole N.B. Gli Istituti Comprensivi (IC) hanno restituito un solo questionario per tutti gli ordini. Giacomo Elias

  27. Questionario di sistema: risultatiContesto esterno: rilevazione dei fabbisogni formativi • Il 97% delle scuole rileva i fabbisogni formativi dell’utenza • il 73,9% utilizza i colloqui con le famiglie (nel 37% dei casi nelle superiori e attorno al 20% nelle elementari e medie) • il 72,4 instaura rapporti con le scuole di provenienza (nel 38,5% dei casi nelle superiori e attorno al 20% nelle elementari e medie) • il 48,1 % effettuaindagini socio-economiche del territorio e delle famiglie (nel 32% dei casi nelle superiori e attorno al 20% nelle elementari e medie) • Il 45% attivacolloqui con gli studenti (nel 65% dei casi nelle superiori, nel 14,4% nelle medie e nel 4,4 nelle elementari) Giacomo Elias

  28. Questionario di sistema: risultati Contesto interno: rilevazione delle risorse • Le risorse a disposizione delle scuole sono state suddivise in quattro aree: umane, finanziarie, strutturali e strumentali. • il 99% delle scuole rileva le proprie risorse e il 95%÷98% in tutte le aree; in particolare il 98% rileva le risorse umane. • il 72% circa rileva l’obsolescenza delle risorse strutturali e strumentali, con punte del 74% e 81% rispettivamente nelle scuole elementari. • il 79% formalizza queste rilevazioni Giacomo Elias

  29. Questionario di sistema: risultatiContesto interno-esterno: partecipazione a reti di scuole • il 55% circa di scuole é collegato in rete con altri istituti (il 58% con meno di 10, il 19,6% con meno di 20, il 22,5% con più di 20) • il numero di scuole collegate a una rete è maggiore nelle regioni centrali e tra le scuole superiori • Le reti di dimensioni maggiori sono collocate nelle regioni settentrionali. • Circa il 36% delle scuole materne rispondenti partecipa a reti con più di 20 unità Giacomo Elias

  30. Questionario di sistema: risultati Organizzazione scolastica: accoglienza nelle classi iniziali • il 73% delle scuole adotta procedure per l’accoglienza degli studenti delle classi iniziali • il 68,4% effettua prove di ingresso nelle singole discipline • meno del 40% effettua prove comuni suddivise per aree • poco meno del 40% effettua corsi di recupero per gli studenti che presentano lacune; il 68% di queste sono scuole superiori, mentre sono decisamente poche quelle medie e elementari Giacomo Elias

  31. Questionario di sistema: risultati Organizzazione scolastica: formazione delle classi • Il 38,1% delle scuole forma le classi distribuendo gli allievi uniformemente secondo fasce di livelli diversi (modalità scelta dal 92% delle scuole, soprattutto medie e superiori) • il 28,2% cerca di soddisfare le richieste delle famiglie • il 21,4% adotta “metodi ritenuti efficaci” senza definirli (soprattutto nelle scuole elementari) • il metodo “casuale” è applicato solo nel 4,1% delle scuole, quello di “testare la potenzialità degli studenti” con questionari, giudizi o colloqui solo nel 1,7% (soprattutto negli istituti comprensivi), e quello di “tenere conto degli atteggiamenti verso la scuola” solo nel 4,2% dei casi • la casualità è adottata prevalentemente dalle scuole materne. Giacomo Elias

  32. Questionario di sistema: risultati Organizzazione scolastica: attività di recupero • Il 92,8% delle scuole realizza modalità di recupero curricolare; in generale le scuole lo realizzano per tutte le classi (85,2%), per tutte le materie (48%), prevalentemente con classi chiuse (73,4%), fuori dell’orario delle lezioni (62%), con supporti didattici individualizzati (66,6%), con cadenza prevalentemente quadrimestrale (44,7%, trimestrale nelle superiori) e con una valutazione personalizzata (82%) • L’81,7% delle scuole realizza modalità di recupero che riguardano gli aspetti metodologici • il 73,6% delle scuole realizza modalità di recupero che riguardano gli aspetti motivazionali, affrontando la “demotivazione” con tecniche appropriate sviluppate all’interno (58,2% dei casi) o da esperti esterni (38,1%, soprattutto nelle scuole superiori), con colloqui con gli studenti (64%) o con i genitori (68,8%, scuole elementari). • In generale le scuole utilizzano contemporaneamente più metodologie di recupero. Giacomo Elias

  33. Questionario di sistema: risultatiOrganizzazione scolastica: attività facoltative ed extracurricolari • Le attività facoltative avviate dalle scuole riguardano principalmente: • Corsi per adulti (28,3% dei casi) e genitori (35,6%), soprattutto alle superiori e al Nord • Corsi di lingue (84,4%), d’informatica (86,5%), di musica(58,7)%. • Queste attività possono essere anche finanziate dalle Regioni (48% dei casi), dalle Province (40%), dai Comuni (64,2%, soprattutto al Nord)), dal Fondo Sociale Europeo (programmi nazionali 18,6%, programmi regionali 11,4%, soprattutto al Sud e nelle isole. Giacomo Elias

  34. Questionario di sistema: risultatiMonitoraggio e valutazione interna • Il monitoraggio e la valutazione interna sono attuate dal 86,8% delle scuole, soprattutto al Nord • si effettuano con una commissione interna nel 58,5% dei casi, da una singola persona nel 20,9% • la cadenza è annuale nel 56,7% dei casi, in itinere nel 29,4% e ogni due anni solo nel 4,8% • Il dirigente scolastico è responsabile diretto dell’attività nel7,9% dei casi, mentre intervengono soggetti esterni solo nel 2,4% dei casi. • Si utilizzano prevalentemente questionari (75,2% dei casi, superiori e medie), riunioni con il dirigente (57,2%), nel Consiglio di Istituto (14,4%), con la responsabilità dei genitori (14,3% dei casi, elementari) Giacomo Elias

  35. Questionario di sistema: risultati Soddisfazioni degli utenti e azioni di miglioramento • i colloqui sono la principale modalità utilizzata e sono realizzati con gli alunni nel 37,2% dei casi, con i genitori nel 49,8%, con i docenti nel 41,1% e con il dirigente scolastico nel 35,5% • i questionari sono utilizzati per gli alunni nel 62,3% dei casi, per i genitori nel 70,6%, per i docenti nel 63,8% e per i dirigenti scolastici nel 12,7% • l’attività di analisi dei reclami viene realizzata dal 36% circa delle scuole (soprattutto nelle superiori). • le azioni correttive e di miglioramento sono adottate rispettivamente dal 65,4% e dal 90,0% delle scuole. • le azioni correttive sono applicate annualmente dal 21,7% delle scuole, in itinere dal 48,2% e infine solo nello 0,4% dei casi ogni due anni • per quanto riguarda le azioni di miglioramento, queste sono realizzate in itinere nel 49,4% dei casi, annualmente nel 40,% e ogni due anni nello 0,9% (soprattutto nelle superiori e al Nord) Giacomo Elias

  36. Questionario di sistema: risultati Attività formative: alternanza scuola-lavoro • Per quanto attiene alle attività di alternanza scuola-lavoro (i dati riguardano in prevalenza istituti superiori e professionali) le caratteristiche analizzate sono state: • Tipo di attività: le principali riguardano i tirocini di orientamento per il 63,5% dei casi e i tirocini formativi per il 87,6%. • Cadenza: le attività sono svolte annualmente nel 76,5% dei casi, biennalmente nel 5,1% e all’interno dell’anno di corso nel il 26,9%. • Durata: la durata della formazione è minore di due settimane nel 23,0% dei casi e maggiore nel 83,6% • Periodo di svolgimento: le attività sono svolte nel periodo scolastico nel 78,2% dei casi e intorno al 70% nel periodo extrascolastico Giacomo Elias

  37. Questionario di sistema: risultati Attività formative: alternanza scuola-lavoro • Per quanto attiene alle attività di collaborazione con la formazione professionale regionale le caratteristiche analizzate sono state: • Tipo di attività: le attività principali sono quelle legate all’assolvimento dell’obbligo formativo nel 79,2% dei casi, alla formazione post secondaria nel 46,8% e all’educazione permanente degli adulti nel 30% • Collaborazione assolvimento obbligo: in questo caso le attività riguardano l’orientamento nel 98% dei casi, la realizzazione di percorsi integrati nel 57,8% e la realizzazione di corsi per apprendisti nel 15,8% • Collaborazione formazione post-secondaria: le azioni dichiarate riguardano principalmente i corsi IFTS nel 49,3% dei casi e i corsi professionali di II livello nel 20,6% Giacomo Elias

  38. Questionario di sistemaMonitoraggio della somministrazione • La somministrazione del questionario è stata monitorata in itinere con specifici questionari e assistita con un help desk • 212 dirigenti, che hanno compilato il questionario di sistema da soli, hanno motivato questa scelta con le piccole dimensioni della scuola, i troppi impegni, l’autoreferenzialità, la mancanza di tempo (138) • 68 dirigenti hanno lamentato, relativamente al questionario, difficoltà di interpretazione (30) e di riferimento ai diversi ordini presenti negli istituti comprensivi (15), risposte non rappresentative della realtà esistente (3), altro (20) • Altre osservazioni hanno riguardato problemi con la somministrazione informatica del questionario. • Molti hanno espresso vivo interesse per il Progetto e ne hanno riconosciuto la validità ai fini dell’autovalutazione delle scuole. Giacomo Elias

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