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Un nuovo indicatore di inflazione per la contrattazione Donato Berardi ref .

Un nuovo indicatore di inflazione per la contrattazione Donato Berardi ref . Milano, 31 Marzo 2009. La lettera dell’accordo: ex-ante Da “obiettivi” a previsioni. 22 luglio 1993

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Un nuovo indicatore di inflazione per la contrattazione Donato Berardi ref .

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Presentation Transcript


  1. Un nuovo indicatore di inflazione per la contrattazione Donato Berardi ref. Milano, 31 Marzo 2009 1

  2. La lettera dell’accordo: ex-ante Da “obiettivi” a previsioni 22 luglio 1993 • “La dinamica degli effetti economici del contratto sarà coerente con i tassi di inflazione programmata assunti come obiettivo comune” 22 gennaio 2009 • “per la dinamica degli effetti economici si individuerà un indicatore della crescita dei prezzi al consumo assumendo per il triennio – in sostituzione del tasso di inflazione programmata – un nuovo indice previsionale (...)” 2

  3. La lettera dell’accordo: Dal TIP all’indice IPCA 22 luglio 1993: TIP • “Per la definizione di detta dinamica sarà tenuto conto delle politiche concordate nelle sessioni di politica dei redditi e dell'occupazione, dell'obiettivo mirato alla salvaguardia del potere d'acquisto delle retribuzioni, delle tendenze generali dell'economia e del mercato del lavoro, del raffronto competitivo e degli andamenti specifici del settore.” 22 gennaio 2009: IPCA “depurato” • “(...) un nuovo indice previsionale costruito sulla base dell’IPCA, depurato della dinamica dei prezzi dei beni energetici importati” 3

  4. La lettera dell’accordo: ex-post 22 luglio 1993 • “In sede di rinnovo biennale dei minimi contrattuali, ulteriori punti di riferimento del negoziato saranno costituiti dalla comparazione tra l'inflazione programmata e quella effettiva intervenuta nel precedente biennio, da valutare anche alla luce dell'eventuali variazioni delle ragioni di scambio del Paese, nonché dall'andamento delle retribuzioni.” • Scostamento tra obiettivi e inflazione effettiva • Tenuto conto: • variazione delle ragioni di scambio • andamento effettivo delle retribuzioni 4

  5. La lettera dell’accordo: ex-post 22 gennaio 2009 • “si procederà alla verifica circa eventuali scostamenti tra l’inflazione prevista e quella reale effettivamente osservata, considerando i due indici sempre al netto dei prodotti energetici importati” • Scostamento tra previsioni e consuntivi • IPCA sempre “depurato” 5

  6. Le innovazioni in materia di recupero dell’inflazione • Ex-ante: passaggio da obiettivi a previsioni • “L’elaborazione della previsione sarà affidata ad un soggetto terzo” • Passaggio all’indice IPCA • Depurare per la dinamica dei prezzi dei beni energetici importati.. • Come? Metodologie di alternative 6

  7. 1) Il passaggio all’indice IPCA

  8. Le diverse misure di inflazione: indici NIC, FOI e IPCA L’Istat produce mensilmente 3 diversi indici dei prezzi al consumo: • L’indice NIC • E’ utilizzato come misura dell’inflazione a livello dell’intero sistema economico • L’indice FOI • Si riferisce ai consumi dell’insieme delle famiglie che fanno capo a un lavoratore dipendente extragricolo (operaio o impiegato) • E’ usato per adeguare i valori monetari, ad esempio gli affitti o gli assegni dovuti al coniuge separato 8

  9. Le diverse misure di inflazione: indici NIC, FOI e IPCA • L’indice IPCA • è sviluppato per assicurare una misura dell’inflazione comparabile a livello europeo • è assunto come indicatore per verificare la convergenza delle economie dei paesi Membri dell’Unione Europea 9

  10. Elementi di comunanza • I tre indici hanno in comune: la metodologia di calcolo, la classificazione del paniere, la copertura geografica e la raccolta dei dati sui singoli prezzi • Il NIC e il FOI hanno in comune anche gli indici elementari di prezzo, cambia solo la struttura di ponderazione • Il NIC e l’IPCA hanno in comune la popolazione di riferimento 10

  11. Elementi di divergenza: NIC vs IPCA (1) Aggregato economico di riferimento • IPCA: comprende la sola quota dei consumi individuali per cui la spesa è sostenuta dalle famiglie • NIC: tutti i consumi finali individuali, compresi quelli la cui quota non è direttamente sostenuta dalle famiglie (prestazioni sociali) Copertura merceologica • IPCA: esclude le spese per il lotto, lotterie, concorsi e le assicurazioni sulla vita 11

  12. Queste differenze comportano: Una diversa strutture di ponderazione degli indici tra IPCA e NIC • Un minore peso delle tariffe pubbliche nell’IPCA (per l’esclusione dei concorsi a pronostico e delle prestazioni sociali, come i medicinali a carico SSN, le prestazioni medico-specialistiche, ecc.), dunque un minor peso dei capitoli di spesa dei Servizi sanitari e spese per la salute e Ricreazione spettacoli e cultura • un maggior peso di tutti gli altri capitoli di spesa 12

  13. Fonte: Istat Struttura di ponderazione: anno 2009 13

  14. Elementi di divergenza: NIC vs IPCA (2) Concetto di prezzo considerato • NIC: prezzo pieno di vendita • IPCA: effettivo esborso da parte delle famiglie • tiene conto di riduzioni temporanee di prezzo (sconti, saldi e promozioni) • per le prestazioni sociali rileva solo il costo effettivamente sostenuto (ticket sulla farmaceutica in luogo del prezzo “facciale” di rimborso SSN) Dunque diverse misure del livello medio dei prezzi e di conseguenza anche dell’inflazione 14

  15. NIC e IPCA: tariffe pubbliche 15

  16. Inflazione misurata: NIC e IPCA 16

  17. 2) Depurare per i prezzi dei beni energetici importati...

  18. Accordo del 1993 nella prassi: il ruolo delle ragioni scambio • Le ragioni di scambio sono date dal rapporto tra la variazione dei prezzi all'esportazione e la variazione dei prezzi all'importazione • Migliorano quando i prodotti esportati hanno un incremento dei prezzi superiore a quello dei prodotti importati (viceversa peggiorano) • Ci informano circa la capacità del sistema Italia di farsi riconoscere prezzi più alti/bassi sui prodotti esportati rispetto a quelli importati 18

  19. Accordo del 1993 nella prassi: la depurazione per le ragioni scambio “..tenuto conto delle variazioni nelle ragioni di scambio” • Depurare per le ragioni di scambio vuole dire quantificare la dimensione del contributo all’inflazione domestica originato dal canale estero • Le retribuzioni recuperano tutta e sola l’inflazione che ha una matrice domestica: l’obiettivo è evitare di rendere persistenti gli shock esogeni – vedi petrolio • Il peggioramento delle ragioni di scambio è un trasferimento netto di ricchezza dai paesi importatori agli esportatori, il mancato recupero dei salari sostanzia questo trasferimento 19

  20. Depurare per le ragioni di scambio: intuitivamente “..tenuto conto delle variazioni nelle ragioni di scambio” • Quando le ragioni di scambio migliorano una parte dell’inflazione importata via materie prime, semilavorati, prodotti finiti non è rimasta all’interno ma è stata esportata via più alti prezzi all’export (viceversa quando peggiorano) • Ci informano circa la capacità del sistema di farsi riconoscere prezzi più alti/bassi sui prodotti esportati rispetto a quelli importati • Come si misura? Occorre passare via contabilità nazionale, può essere fatto solo ex-post 20

  21. Accordo 2009: modalità alternative per la depurazione “depurato della dinamica dei prezzi dei beni energetici importati” “ragioni di scambio energetiche” • Una variante delle “ragioni di scambio” tout court • Quando le ragioni di scambio energetiche migliorano una parte dell’inflazione importata via beni energetici (petrolio, carbone, gas naturale, carburanti, ecc) viene trasferita all’estero (viceversa quando peggiorano) • L’Italia è al (...) per capacità di raffinazione in Europa 21

  22. Depurare per le ragioni di scambio energetiche: intuitivamente “depurato della dinamica dei prezzi dei beni energetici importati” IPCA netto “ragioni di scambio energetiche” • Consente di isolare la parte della maggiore/minore inflazione interna ascrivibile all’andamento dei prezzi dei beni energetici importati al netto di quella parte del maggior costo che viene ribaltata all’estero (tipicamente via esportazione di prodotti petroliferi raffinati) • Come si misura questo contributo? Occorre passare via contabilità nazionale, può essere fatto solo ex-post 22

  23. IPCA al netto delle ragioni di scambio energetiche: vantaggi e svantaggi Vantaggi • E’ una misura più vicina al concetto di inflazione non energetica di origine domestica • Non recupera l’energia che transita via carburanti e tariffe elettricità e gas (canale diretto) e l’energia che transita attraverso i prezzi di tutti i beni e i servizi (canale indiretto) • Recupera tutta l’inflazione energetica originata da componenti interne (margini compagnie/produttori e distributori energia, ecc.) Svantaggi • Necessità dell’impianto di una metodologia • Il computo è di non immediata comprensione • Le previsioni ex-ante non possono insistere sull’indicatore • Può essere utilizzato solo per la verifica dello scarto ex-post 23

  24. Accordo 2009: modalità alternative per la depurazione “depurato della dinamica dei prezzi dei beni energetici importati” “escludere la componente energetica dell’indice IPCA” • Si tratta di escludere dal computo dell’indice le voci i cui prezzi sono legati all’andamento del petrolio • Carburanti auto, combustibili per riscaldamento ma anche le tariffe dell’energia elettrica e del gas (circa 8% dei consumi) • L’indice IPCA escluso energia è calcolato mensilmente sia dall’Istat che dall’Eurostat 24

  25. Accordo 2009: modalità alternative per la depurazione “depurato della dinamica dei prezzi dei beni energetici importati” IPCA escluso energia Si tratta di un comune indicatore già in uso • Le retribuzioni non recuperano tutta l’inflazione ascrivibile all’andamento dei prodotti e delle tariffe dell’energia, anche se dipende da fattori interni come: • andamento dei margini delle compagnie petrolifere • andamento dei dei margini nella produzione/distribuzione di energia elettrica e gas naturale • variazioni nella fiscalità dei prodotti energetici, perdite/guadagni di efficienza nella rete distributiva, ecc. 25

  26. IPCA al netto degli energetici: vantaggi e svantaggi Svantaggi • Recupera solo l’energia che transita via carburanti e tariffe elettricità e gas (canale diretto) • Non recupera l’inflazione energetica originata da componenti interne (margini, ecc) • Non recupera l’energia che transita attraverso i costi delle imprese e dunque attraverso i prezzi di tutti i beni e i servizi (canale indiretto) Vantaggi • Non necessità dell’impianto di una metodologia • E’ un indicatore già esistente • Previsioni ex-ante e verifica dello scarto ex-post si basano sullo stesso indicatore 26

  27. Un bilancio sul periodo 2000-2008 27

  28. Un bilancio sul periodo 2000-2008 28

  29. Una lettura intuitiva: nel periodo.. • ..l’indice IPCA ha misurato circa 1 punto in più di inflazione dell’indice NIC (25% vs 24.2%) • ... i costi dei beni energetici importati sono molto aumentati: il deflatore restituisce una crescita del 290% • ..carburanti e tariffe di elettricità e gas spiegano circa 2 punti di maggiore inflazione (contributo dell’energy) • ..l’impatto complessivo sull’inflazione via ragioni di scambio energetiche è di 3 punti di maggiore inflazione • L’impatto sui prezzi via canale indiretto (costi di produzione) ha più che compensato il contributo inflativo delle componenti interne sui prezzi dei carburanti e sulle tariffe energetiche 29

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