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Didattica della storia e della geografia

Didattica della storia e della geografia. Floriana Cesinaro Guardiagrele giugno 2011. Il programma. Lo scenario: cultura, scuola, persona Le scelte di fondo: testa ben piena o testa ben fatta? L’area, le discipline, gli obiettivi, le competenze, i nuclei.

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Didattica della storia e della geografia

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Presentation Transcript


  1. Didattica della storia e della geografia Floriana CesinaroGuardiagrelegiugno 2011

  2. Il programma • Lo scenario: cultura, scuola, persona • Le scelte di fondo: testa ben piena o testa ben fatta? • L’area, le discipline, gli obiettivi, le competenze, i nuclei. • Alcuni nuclei irrinunciabili: orientamento, fonti, quadro di civiltà, rapporto uomo-territorio • La continuità, la ricorsività, l’interdisciplinarietà • Progettare e insegnare per le competenze • La didattica della ricerca, la didattica per progetti

  3. La scuola nel nuovo scenario • Una società caratterizzata da molteplici cambiamenti e discontinuità. • L’apprendimento scolastico: solo una delle tante esperienze di formazione ... Ma proprio per questo… L’orizzonte territoriale della scuola si allarga… per un’identità consapevole e aperta.

  4. La scuola nel nuovo scenario L’integrazione scuola territorio per concorrere al progresso materiale e spirituale della società … Cambiano relazioni fra il sistema formativo e il mondo del lavoro … l’obiettivo della scuola: formare saldamente ogni persona sul piano cognitivo e culturale … Per affrontare incertezza e mutevolezza degli scenari…

  5. Per una nuova cittadinanza Educare alla convivenza proprio attraverso la valorizzazione delle diverse identità e radici culturali di ogni studente.. cittadinanza unitaria e plurale a un tempo. • Conoscenza e trasmissione tradizioni e memorie nazionali; radici storiche; beni culturali. • Cittadini italiani, dell’Europa e del mondo: far parte di grandi tradizioni comuni, di un’unica comunità di destino europea e planetaria. • Il presente nell’intreccio tra passato e futuro, tra memoria e progetto.

  6. Per un nuovo umanesimo • L’elaborazione dei saperi necessari per comprendere l’attuale condizione dell’uomo planetario, definita dalle molteplici interdipendenze fra locale e globale, è dunque la premessa indispensabile per l’esercizio consapevole di una cittadinanza nazionale, europea e planetaria.

  7. Fare del territorio un centro di ricerca L’orizzonte territoriale della scuola si allarga… Per le competenze, per un’identità consapevole e aperta, per una nuova cittadinanza.

  8. Chi è competente? Una testa ben piena o una testa ben fatta?

  9. CURRICOLO E COMPETENZE In un curricolo centrato sulle competenze le conoscenze hanno un peso importante, ma non sono fine a se stesse, sapere inerte, spendibile solo nei confini di un’aula scolastica, ma non significativo per la vita. Una concezione non nozionistica del sapere è interessata non tanto a ciò che un alunno sa, ma a quello che sa fare e sa diventare con quello che sa. IL CURRICOLO NELLA SCUOLA DELL’AUTONOMIA Documento del Ministero della Pubblica Istruzione, aprile 2007

  10. In nota… Fronteggiare efficacemente richieste e compiti complessi comporta non solo il possesso di conoscenze e abilità, nonché emozioni e atteggiamenti adeguati a un’efficace gestione di tali componenti. Pertanto la nozione di compentenze include componenti cognitive ma anche componenti motivazionali, etiche, sociali, risultati di apprendimento (conoscenze e abilità), sistemi di valori e credenze, abitudini e altre caratteristiche psicologiche. Da tale punto di vista, leggere, scrivere e far di conto sono abilità che, ai livelli di base, rappresentano le componenti critiche di numerose competenze. ” Cfr: OECD, The definition and selection of key competencies (DeSeCo): theorical and conceptual foundations. Strategic paper, 07-Oct.2002.

  11. Mentreil concetto di competenza si riferisce alla capacità di far fronte a richieste di un elevato livello di complessità e comporta sistemi di azione complessi, il termineconoscenze è riferito ai fatti o alle idee acquisiti attraverso lo studio, la ricerca, l’osservazione o l’esperienza e designa un insieme di informazioni che sono state comprese. Il termineabilità viene usato per designare la capacità di utilizzare le proprie conoscenze in modo relativamente agevole per l’esecuzione di compiti semplici. ” Cfr: OECD, The definition and selection of key competencies (DeSeCo): theorical and conceptual foundations. Strategic paper, 07-Oct.2002.

  12. Progettare per favorire lo sviluppo di competenze.Quali? Le competenze sviluppate nell’ambito delle singole discipline concorrono a loro volta alla promozione di competenze più ampie e trasversali, che rappresentano una condizione essenziale per la piena realizzazione personale e per la partecipazione attiva alla vita sociale, nella misura in cui sono orientate ai valori della convivenza civile e del bene comune. Le competenze per l’esercizio della cittadinanza attiva sono promosse continuamente nell’ambito di tutte le attività di apprendimento, utilizzando e finalizzando opportuna-mente i contributi che ciascuna disciplina può offrire. Indicazioni per il curricolo 2007, p. 43

  13. Progettare per le competenze Area linguistico artistico espressiva Traguardi sviluppo Competenze Imparare ad imparare Progettare Comunicare Collaborare e partecipare Agire in modo autonomo e responsabile Risolvere problemi Individuare collegamenti e relazioni Acquisire ed interpretare l’informazione Area storico geografica ESPERIENZA PERSONALE Traguardi sviluppo Competenze Area matematico Scientifico-tecnologica. Traguardi sviluppo Competenze

  14. Un’ipotesi di lavoro: l’area e le discipline Area storico- geografica Traguardi Sviluppo Competenze Storia O.A. Imparare ad imparare Progettare Comunicare Collaborare e partecipare Agire in modo autonomo e responsabile Risolvere problemi Individuare collegamenti e relazioni Acquisire ed interpretare l’informazione Temi relativi agli studi sociali Traguardi Sviluppo Competenze Geografia O.A. QUALI IPOTESI DI LAVORO?

  15. LAVORARE SUI TRAGUARDI PER: - TENERE ORIENTATI I PERCORSI DIDATTICI - RINTRACCIARE LA CONTINUITA’ ORIZZONTALE E VERTICALE Traguardi per lo sviluppo delle competenze al termine dellascuola primaria L'alunno conosce elementi significativi del passato del suo ambiente di vita. ……………………………………….. Organizza la conoscenza, tematizzando e usando semplici categorie (alimentazione, difesa, cultura). Produce semplici testi storici, comprende i testi storici proposti; sa usare carte geo-storiche e inizia a usare gli strumenti informatici con la guida dell’insegnante. Sa raccontare i fatti studiati. Riconosce le tracce storiche presenti sul territorio e comprende l'importanza del patrimonio artistico e culturale. Traguardi per lo sviluppo delle competenze al termine della scuola secondaria di primo grado …………… Conosce gli aspetti essenziali della storia del suo ambiente. Conosce e apprezza aspetti del patrimonio culturale, italiano e dell'umanità. Ha elaborato un personale metodo di studio, comprende testi storici, ricava informazioni storiche da fonti di vario genere e le sa organizzare in testi. Sa esporre le conoscenze storiche acquisite operando collegamenti e sa argomentare le proprie riflessioni. ….

  16. Un’ipotesi di lavoro: le competenze per orientare e per l’unitarietà nell’azione didattica Area linguistico- artistico- espressiva Imparare ad imparare Comunicare Acquisire ed interpretare l’informazione Produce semplici testi storici, comprende i testi storici proposti; sa usare carte geo-storiche e inizia a usare gli strumenti informatici con la guida dell’insegnante Ricava informazioni geografiche da una pluralità di fonti (cartografiche e satellitari, fotografiche, artistico-letterarie). Area matematico – scientifico - tecnologica Come? Percorsi interdisciplinari. Abilità trasversali. Scelte di metodo.

  17. L’AREA STORICO- GEOGRAFICA Su quali premesse? L'area storico-geografica è composta dalle scienze che si occupano dello studio delle società umane, nello spazio e nel tempo: la storia e la geografia, strettamente collegate fra loro e in continuità fra primaria e secondaria. • Al loro interno, si articolano i temi relativi agli studi sociali, il cui scopo è quello di consentire, anche ai docenti della scuola primaria, di costruire percorsi strutturati su questioni della modernità e della contemporaneità, socialmente vive e spazialmente differenziate. • Questa apertura costante al mondo attuale è necessaria, dal momento che uno degli obiettivi centrali di quest’area è lo sviluppo delle competenze relative alla cittadinanza attiva, come la comprensione del significato delle regole per la convivenza nella società e della necessità di rispettarle; la consapevolezza di far parte di una comunità territoriale organizzata a garanzia dei diritti delle persone; la conoscenza dei principi fondamentali della Costituzione e dei principali aspetti dell'ordinamento dello Stato; la conoscenza dei diritti della persona riconosciuti dal consesso internazionale. INDICAZIONI PER IL CURRICOLO 2007

  18. L’AREA STORICO- GEOGRAFICA Su quali premesse? • L’area storico-geografica è aperta alla collaborazione con le altre discipline. Infatti, oltre ai linguaggi verbali, numerici e artistici che le discipline dell’area condividono con tutte le altre, gli alunni imparano a utilizzare il linguaggio della geo-graficità, che è l’espressione grafica dell’intelligenza visivo-spaziale e, quindi, apprendono a usare grafici e modelli, per la descrizione e l’interpretazione sia di sistemi territoriali, sia di fenomeni storico/sociali. INDICAZIONI PER IL CURRICOLO 2007

  19. L’AREA STORICO- GEOGRAFICA Su quali premesse? Il processo di insegnamento/apprendimento: • è concepito come coinvolgente • spinge l'alunno a interrogarsi • è basato su questioni inerenti l'attualità e su conoscenze significative • tiene conto del sapere e dell'esperienza degli alunni come punto di partenza e di arrivo dei percorsi di apprendimento • si sviluppa grazie a uno strumentario diversificato: manuali, fonti di genere diverso, atlanti, testi storici divulgativi e scientifici, i media, strumenti multimediali, l'ambiente e il territorio, il patrimonio storico/artistico… la lezione… si combina con i momenti di laboratorio … Questo insegnamento/apprendimento, intenso e partecipato, guida gli allievi ad apprezzare il valore e i prodotti del lavoro scientifico professionale. Così, essi cominciano a rendersi conto del fatto che la conoscenza della storia, nazionale, europea e mondiale, aiuta a capire e ad affrontare molte questioni della vita sociale odierna. INDICAZIONI PER IL CURRICOLO 2007

  20. Le premesse per la STORIAINDICAZIONI PER IL CURRICOLO 2007 • Obiettivo della storia è comprendere e spiegare il passato dell'uomo, partendo dallo studio delle testimonianze e dei resti che il passato stesso ci ha lasciato. • La conoscenza storica si forma e progredisce attraverso un incessante confronto fra punti di vista e approcci metodologici diversi (storici, archeologici, geografici, ecc). • L'apprendimento della storia contribuisce all’educazione civica della nazione, perché permette agli allievi di conoscere il processo di formazione della storia italiana, europea e mondiale e di capire come si sono formati la memoria e il patrimonio storici nazionali. • Al tempo stesso, la storia favorisce negli alunni la formazione di un “abito critico”, fondato sulla capacità di interpretare le fonti e le conoscenze acquisite.

  21. STORIAINDICAZIONI PER IL CURRICOLO 2007 • … anche il ragionamento critico sui fatti essenziali relativi alla storia italiana ed europea, in questo contesto, si rivela altamente positivo e costituisce una buona base per avviare il dialogo fra le diverse componenti di una società multiculturale e multietnica e permette di aprire la scuola a un confronto sereno ed educativo sui temi delle identità e delle differenze culturali

  22. STORIAINDICAZIONI PER IL CURRICOLO 2007 • Infatti, la storia europea e italiana mostra, fin dalle fasi più antiche del popolamento, un continuo rimescolamento di genti e di culture. • Questa dinamica, nel corso del suo sviluppo – dalle prime società organizzate del protostorico alla colonizzazione greca e fenicia, al processo di unificazione del Mediterraneo, realizzato dall’Impero Romano – consente di capire i profondi intrecci che si stabiliscono fra le genti del Mediterraneo e le popolazioni dei continenti europei, asiatici e africani.

  23. STORIAINDICAZIONI PER IL CURRICOLO 2007 • La complessità della storia è lo sfondo ineludibile del curricolo. … • Una didattica plurale, che sappia praticare strade diverse di insegnamento, sembra la risposta più corrispondente a questa fisionomia della disciplina. • L'alunno impara a confrontare società, a studiare la portata di fatti di grande ampiezza temporale e geografica; si sofferma su una biografia, emblematica per la comprensione di un'epoca; studia eventi epocali, impara a usare la cronologia per scoprire l'andamento di una guerra o di un ciclo economico oppure per dare sistematicità alle conoscenze studiate. • Apprende dai libri, ma anche dall'osservazione diretta di elementi concreti: un castello, una piazza, una fabbrica, una chiesa. Ogni volta deve imparare a usare scale temporali e spaziali diverse.

  24. STORIAINDICAZIONI PER IL CURRICOLO 2007 • La disciplina, per questa sua complessità, richiede la formulazione di un percorso ben articolato, con una progressione di attività e di conoscenze.... • Nella fase del primo insegnamento, i docenti cureranno la formazione dei concetti di base del ragionamento storico e si soffermeranno su aspetti di storia locale, esperibili da vicino, ma anche su fatti e racconti di storie lontane nel tempo e nello spazio, dalla preistoria ai giorni nostri, purché presentati in forme comprensibili e utilizzabili dagli allievi. • La conoscenza sistematica e diacronica della storia verrà realizzata fra il secondo biennio della primariae la fine della secondaria di primo grado. • Si inizierà focalizzando l'attenzione degli alunni sugli aspetti della vita sociale, culturale e materiale delle società preistoriche, protostoriche e del mondo antico, e si passerà, man mano che le capacità degli allievi crescono, allo studio di processi più complessi. La scansione fra primaria e secondaria di primo grado è costituita dalla Caduta dell'impero Romano d’Occidente,

  25. MODELLI STORIOGRAFICI DIVERSI… DIVERSE METODOLOGIE PREMINENZA DEL DOCUMENTO SCRITTO NARRAZIONE PREVALENZA DEL FATTO, DELL’AVVENIMENTO ATTENZIONE AD EVENTI BELLICI, MILITARI PREVALENZA DELLA DIACRONIA Il modello tradizionale la nuova storia USO DI FONTI DI DIVERSO TIPO PROCESSO DI RICOSTRUZIONE ATTENZIONE A TUTTE LE DIMENSIONI DELLA SOCIETA’ UTILIZZO DI PIU’ DISCIPLINE MICROSTORIA PARADIGMA INDIZIARIO SINCRONIA- DIACRONIA

  26. Mappa di conoscenze sul passato del mondo storicizzabile mediante strutturazione di quadri di civiltà I NUCLEI FONDATIVI PER LA DIDATTICA DELLA STORIA Costruzione delle categorie spazio temporali tempo fisico e tempo storico Storia come processo di costruzione della conoscenza controllabile sul passato: il metodo storico Storia generale - il processo storico

  27. STORIA Traguardi per lo sviluppo delle competenze al termine dellascuola primaria • L'alunno conosce elementi significativi del passato del suo ambiente di vita. • Conosce gli aspetti fondamentali della preistoria, della protostoria e della storia antica. • Usa la linea del tempo, per collocare un fatto o un periodo storico. • Conosce le società studiate, come quella greca e romana, e individua le relazioni tra gruppi umani e contesti spaziali. • Organizza la conoscenza, tematizzando e usando semplici categorie (alimentazione, difesa, cultura). • Produce semplici testi storici, comprende i testi storici proposti; sa usare carte geo-storiche e inizia a usare gli strumenti informatici con la guida dell’insegnante. • Sa raccontare i fatti studiati. • Riconosce le tracce storiche presenti sul territorio e comprende l'importanza del patrimonio artistico e culturale.

  28. Obiettividi apprendimento al termine della classe terza della scuola primaria Organizzazione delle informazioni • Rappresentare graficamente e verbalmente le attività, i fatti vissuti e narrati, definire durate temporali e conoscere la funzione e l'uso degli strumenti convenzionali per la misurazione del tempo. • Riconoscere relazioni di successione e di contemporaneità, cicli temporali, mutamenti, permanenze in fenomeni ed esperienze vissute e narrate. Uso dei documenti • Individuare le tracce e usarle come fonti per ricavare conoscenze sul passato personale, familiare e della comunità di appartenenza. • Ricavare da fonti di tipo diverso conoscenze semplici su momenti del passato, locali e non. Strumenti concettuali e conoscenze • Avviare la costruzione dei concetti fondamentali della storia: famiglia, gruppo, regole, agricoltura, ambiente, produzione, ecc. • Organizzare le conoscenze acquisite in quadri sociali significativi (aspetti della vita sociale, politico-istituzionale, economica, artistica, religiosa,…). • Individuare analogie e differenze fra quadri storico-sociali diversi, lontani nello spazio e nel tempo (i gruppi umani preistorici, o le società di cacciatori/raccoglitori oggi esistenti). Produzione • Rappresentare conoscenze e concetti appresi mediante grafismi, racconti orali, disegni

  29. Obiettividi apprendimento al termine della classe quinta della scuola primaria Uso di documenti • Ricavare informazioni da documenti di diversa natura utili alla comprensione di un fenomeno storico. • Rappresentare in un quadro storico-sociale il sistema di relazioni tra i segni e le testimonianze del passato presenti sul territorio vissuto. Organizzazione delle informazioni • Confrontare i quadri storici delle civiltà studiate. • Usare cronologie e carte storico/geografiche per rappresentare le conoscenze studiate. Strumenti concettuali e conoscenze • Usare la cronologia storica secondo la periodizzazione occidentale (prima e dopo Cristo) e conoscere altri sistemi cronologici. • Elaborare rappresentazioni sintetiche delle società studiate, mettendo in rilievo le relazioni fra gli elementi caratterizzanti. Produzione • Confrontare aspetti caratterizzanti le diverse società studiate anche in rapporto al presente. • Ricavare e produrre informazioni da grafici, tabelle, carte storiche, reperti iconografici e consultare testi di genere diverso, manualistici e non. • Elaborare in forma di racconto - orale e scritto - gli argomenti studiati

  30. Gli obiettivi del curricolo di storia

  31. I e IIPERCORSI, CONTENUTI, ATTIVITA’ perAcquisire le principali coordinate temporali • Concetti base del tempo (successione, contemporaneità, ciclicità, durata) e misurazione convenzionale (giorno, ore, minuti, ma anche mese, anno, secolo ecc.) • Sequenze temporali (prima, dopo – successione) (mentre, durante – contemporaneità) • L’idea di durata: psicologica e reale. La misurazione e l’organizzazione del tempo: giorno, settimana, mese, anno • La linea del tempo • Il tempo fisico e il tempo storico

  32. Ipotesi di lavoro: classi I e IIUn anno insieme Conoscenze sul concetto di tempo: calendario, data, cronologia, durata… Strumentalità e concetti storici: fonte orale, fonte scritta, evento, fatto, mutamento, trasformazione, periodo

  33. Spunti per i percorsi e le attività • Utilizzare un diario per annotare i fatti e gli eventi principali didattici e personali. • Dopo alcuni mesi si cerca di ricostruire il passato della classe (ricordi orali, fonti scritte, registrazioni…); si confrontano ricordi e fonti scritte …Si rappresentano le successioni e le contemporaneità con disegni, semplici schemi e testi collettivi

  34. Spunti per i percorsi e le attività • Prepariamo su una lunga striscia di carta ( es. rotolo per fax) un calendario in orizzontale con i giorni e i mesi del periodo della scuola. • Si trascrivono fatti e avvenimenti significativi riferiti alla classe o ai singoli. • Periodicamente si operano ricostruzioni di ciò che è accaduto utilizzando la cronologia, la misurazione delle durate, i periodi e individuando gli eventi significativi cha hanno dato luogo a trasformazioni. • Riflessioni sui concetti, durata, periodo, data, fatto, trasformazione … • A fine anno si ripercorre sulla lunghissima striscia, il primo anno di scuola elementare. In seconda può essere punto di partenza per l’avvio delle attività, per la verifica della padronanza dei concetti base, per la conoscenza della funzione delle fonti.

  35. e in terza, in quarta, in quinta?il tempo storico • Il tempo fisico è omogeneo; • Il tempo storico procede cronologicamente per secoli, anni… ma non è uniforme: durate, periodi, tempi lunghi, accellerazioni, rivoluzioni • Il tempo storico è organizzato anche per periodi con modi di vita sostanzialmente costanti (quadri di civiltà) L’insegnamento della storia • Staticità dei quadri di civiltà • Dinamicità dei processi per le trasformazioni Come rappresentare gli aspetti strutturali e le trasformazioni? Grafici temporali e cartine geostoriche

  36. Storia come processo di costruzione della conoscenza controllabile sul passato: il metodo della ricerca storica individuazione di problemi, costruzione e verifica di ipotesi di ricerca con ricerca e analisi di dati e informazioni da fonti di diversa tipologia. Operazioni sulle fonti: riconoscimento, classificazione, analisi… Confronto, integrazione, definizione di relazioni tra i fenomeni e loro rappresentazione schematica e/o discorsiva (ricostruzione e spiegazione) Operazioni sul testo: produzione e /o fruizione (comprensione, de-costruzione, schematizzazione)

  37. Gli obiettivi del curricolo di storia

  38. Spunti per le attivitàIl passato personale Il passato del bambino: la scuola materna, la storia personale … • Il lavoro sulle fonti personali, familiari,amministrative ... • raccolta e classificazione (fonte orale, scritta, materiale, iconografica o visiva…) • analisi delle fonti e inferenze • L’organizzazione delle informazioni (successione, contemporaneità); striscia del tempo • La tematizzazione (linguaggio, gioco, alimentazione…) • L’individuazione dei mutamenti di carattere personale e collettivo per rilevare fatti ed eventi individuali e sociali • La ricostruzione con tabelle e testi di sintesi

  39. Spunti per le attivitàIl passato familiare e generazionale • L’albero genealogico” fino ai bisnonni con fonti di ambito familiare, amministrativo … • Costruzione di grafici temporali • Considerazioni sul periodo storico di nonni e bisnonni, eventi storici e di storia locale per contestualizzare il passato familiare • Tematizzazione: il lavoro nelle varie generazioni; settori di occupazione, le donne, gli strumenti, … mutamenti e permanenza – riflessione sui settori (primario – secondario – terziario): costruzione di grafici e schemi di sintesi. • Espansioni: abbigliamento, alimentazione, utensili, gioco… • Operazioni cognitive: chiedersi il perché dei mutamenti, formulare problemi, fare ipotesi, ottenere spiegazioni, collegare le informazioni • Organizzazione delle informazioni con tabelle di quadri socio-storici

  40. Spunti per le attività: le rappresentazioni sintetiche delle civiltà Riconoscere: il rapporto uomo-ambiente e le risposte che l’uomo ha trovato per soddisfare i propri bisogni di sussistenza e sopravvivenza della specie (economia e vita materiale) il modo in cui sono regolati i rapporti tra gli uomini (organizzazione sociale) le modalità secondo cui si articola il potere (organizzazione politica) la cultura, ovvero tutte le espressioni religiose, artistiche, letterarie ecc. che vanno al di là del soddisfacimento dei bisogni materiali Confrontare quadri di civiltà diversi.

  41. Il lavoro con le fonti • Leggi attentamente la fonte e rispondi alle domande UNA FATTORIA AL TEMPO DEI ROMANI Il podere deve avere colture diverse: vigneto, ortaggi, piantagioni di salici (particolarmente richiesti per i canestri), olivi, prati, frumento, bosco per l'approvvigionamento di legname, alberi da frutta ed infine querce. Nell'azienda agricola lavorano contadini liberi (operai) e schiavi tra i quali, devono essere nutriti meglio quelli impegnati nei lavori più pesanti. Per una vigna di cento iugeri * occorrono due buoi, due asini da tiro, … Per una fattoria ad oliveto di 240 iugeri vanno bene tre paia di buoi, 3 asini con basto, un asino per la mola, 100 pecore e maiali. Gli schiavi vecchi e malandati e gli attrezzi consumati vanno venduti prima che non valgano più nulla. Gli uomini provvederanno a frangere le olive e a far olio, a macinare il grano e a impastare il pane, mentre le donne penseranno a filare la lana fornita dal gregge e a tesserla durante l'inverno. E' importante che il podere si trovi vicino ad una grande strada per facilitare la vendita dei prodotti. Catone, scrittore romano, da De agri cultura ( consigli ai proprietari di un’azienda agricola) * 1 iugero corrisponde alla grandezza di un campo che i buoi potevano arare in un giorno

  42. ATTIVITA'Analisi della fonte Comprensione del testo ( scopo: descrizione dell'azienda agricola) Lettura e significato delle parole Lettura selettiva e sottolineatura Consegna: Cerca nel testo le informazioni per rispondere alle domande seguenti e sottolineale con i colori corrispondenti Cosa si coltiva? Chi ci lavora? Quali animali ci sono? Cosa si produce?

  43. La sintesi delle informazioni in tabella

  44. L’elaborazione delle informazioni • Ristrutturazione/sintesi delle conoscenze (elaborazione di concetti ,collegamenti) ES: Leggi su altri testi Confronta la fonte con l'immagine… • Rielaborazione delle informazioni ES: Disegna l'azienda agricola. Descrivi l'azienda agricola

  45. OLTRE LA DESCRIZIONE: QUALI ALTRE PISTE DI LAVORO A PARTIRE DAL TESTO? • Gli schiavi vecchi e malandati e gli attrezzi consumati vanno venduti prima che non valgano più nulla. • Gli uomini provvederanno a frangere le olive e a far olio, a macinare il grano e a impastare il pane, mentre le donne penseranno a filare la lana fornita dal gregge e a tesserla durante l'inverno. • E' importante che il podere si trovi vicino ad una grande strada per facilitare la vendita dei prodotti.

  46. Le premesse per la GEOGRAFIA INDICAZIONI PER IL CURRICOLO 2007 • La geografia è scienza che studia l'umanizzazione del nostro pianeta e, quindi, i processi attivati dalle collettività nelle loro relazioni con la natura. Tali processi nel corso del tempo hanno trasformato l'ambiente e hanno “costruito” il territorio nel quale oggi viviamo. La storia della natura e quella dell'uomo si svolgono con tempi diversi ... • Per questi motivi la geografia è attenta al presente, che studia nelle varie articolazioni spaziali e nei suoi aspetti demografici, socio-culturali ed economici. Ma poiché lo spazio non è statico, la geografia non può prescindere dalla dimensione del tempo, da cui trae molte delle sue possibilità di leggere e interpretare i fatti che proprio nel territorio hanno lasciato testimonianza. • È importante partire, nei primi anni di scuola primaria, dall'approccio senso-percettivo all'ambiente circostante, attraverso un'esplorazione consapevole del contesto. In questa fase la geografia opera in stretta connessione con le scienze motorie, per consolidare il rapporto del corpo con lo spazio.

  47. Le premesse per la GEOGRAFIAINDICAZIONI PER IL CURRICOLO 2007 • Dopo aver costruito le proprie “geografie”, … gli allievi possono avvicinarsi alla dimensione sistematica della disciplinagradualmente, dagli ultimi due anni della scuola primaria fino al terzo anno della secondaria di primo grado. È soprattutto alla geografia, infatti, che spetta il delicato compito di conferire il senso dello spazio, accanto a quello del tempo: gli allievi devono attrezzarsi di coordinate spaziali per orientarsi in un territorio. • Occorre che, fin dalla scuola primaria, siano abituati ad analizzare ogni elemento nel suo contesto spaziale, a partire da quello locale fino ad arrivare ai contesti mondiali. Il raffronto della realtà locale con quella globale, e viceversa, è possibile attraverso la continua comparazione di spazi, letti e interpretati a scale diverse, servendosi anche di carte geografiche, fotografie aeree e immagini da satellite. • Altra irrinunciabile opportunità formativa che la geografia offre è quella di abituare a osservare la realtà da diversi punti di vista.

  48. Le premesse per la GEOGRAFIAINDICAZIONI PER IL CURRICOLO 2007 • Il rispetto del patrimonio culturale ereditato da chi ci ha preceduto, che si traduce in una varietà di “segni” leggibili sul territorio, è obiettivo che conduce agli stretti legami della geografia con la storia e con le scienze sociali. Con queste discipline, la geografia condivide anche la progettazione di azioni di salvaguardia e di recupero del patrimonio naturale, affinché le generazioni future possano giovarsi di una natura non avvelenata ed esaurita nelle sue risorse non rinnovabili... • Il punto di convergenza sfocia necessariamente nell'educazione all'ambiente e allo sviluppo, compatibile con le esigenze degli uomini e dei popoli, purché queste si mantengano entro la capacità di carico degli ecosistemi. • Fare geografia a scuola vuol dire formare cittadini del mondo consapevoli, autonomi, responsabili e critici, che sappiano convivere con il loro ambiente e sappiano modificarlo in modo creativo e sostenibile, guardando al futuro.

  49. Quale geografia? geografia descrittiva vs geografia esplicativa

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