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Il teatro in età ellenistica e la commedia di

Il teatro in età ellenistica e la commedia di. Menandro. Declino del teatro classico. Rottura del rapporto tra polis e spettatore La tragedia inizia un rapido declino che la porterà presto a perdere il ruolo predominante tra i generi drammatici.

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Il teatro in età ellenistica e la commedia di

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Presentation Transcript


  1. Il teatroin età ellenistica e la commedia di Menandro

  2. Declino del teatro classico • Rottura del rapporto tra polis e spettatore • La tragedia inizia un rapido declino che la porterà presto a perdere il ruolo predominante tra i generi drammatici Liceo classico Dettori, Cagliari

  3. aumenta l’interese del pubblico per un teatro di intrattenimento. • La continuità con la tradizione classica è garantita dalla commedia Liceo classico Dettori, Cagliari

  4. Menandro è l’esponente di maggior rilievo del teatro ellenistico e rappresenta un ponte tra la tradizione classica ateniese e il teatro latino Liceo classico Dettori, Cagliari

  5. Menandro (342-291/0) • Nasce ad Atene nel 342 ed esordisce a teatro un anno dopo la morte di Alessandro Magno, nel 322, quando Antipatro soffocava con le armi un tentativo di ribellione dei greci e imponeva ad Atene una oligarchia timocratica filomacedone sotto la guida di Demetrio Falereo (317-307) Liceo classico Dettori, Cagliari

  6. Il Dyscolos, databile al 317, risulta la commedia più antica a noi pervenuta. • L’affermazione di Menandro come drammaturgo avviene dunque nel decennio della cosiddetta “tirannide illuminata” del Falereo, allievo del filosofo Teofrasto, di cui il commediografo fu grande amico. Liceo classico Dettori, Cagliari

  7. 5.1. Demetrius Rex et Menander Poeta Demetrius rex qui Phalereus dictus estAthenas occupauit imperio improbo.Vt mos est uulgi passim et certatim ruit;"Feliciter!"succlamant. Ipsi principesillam osculantur qua sunt oppressi manumtacite gementes tristem fortunae uicem.Quin etiam resides et sequentes otiumne defuisse noceat repunt ultimi;inquis Menander nobilis comoediisquas ipsum ignorans legerat Demetriuset admiratus fuerat ingenium uiriunguento delibutus uestitu fluensueniebat gressu delicato et languido.Hunc ubi tyrannus uidit extremo agmine:"Quisnam cinaedus ille in conspectu meoaudet uenere?" Responderunt proximi:"Hic est Menander scriptor." Mutatus statim"Homo" inquit "fieri non potest formosior.“ Fedro Liceo classico Dettori, Cagliari

  8. Scacciato da una rivolta popolare il Falereo, ad Atene venne restaurato il regime democratico sotto Demetrio Poliorcete. • Il ribaltamento politico quasi gli costò l’esilio per la sua vicinanza con il Falereo, ma, scongiurato il pericolo, trascorse tutta la vita ad Atene, senza volersene allontanare neppure per recarsi in Egitto su invito di Tolomeo. Liceo classico Dettori, Cagliari

  9. Tuttavia, gli avvenimenti degli ultimi decenni avevano irreversibilmente mutato la situazione, creando un marcato divario tra un demos sempre più povero e una classe di proprietari terrieri e piccoli imprenditori. • La commedia di Menandro è di ambientazione cittadina, ma sullo sfondo emerge la condizione delle classi più povere Liceo classico Dettori, Cagliari

  10. La società che viene rappresentata è indifferente ai valori della vita politica, dedita al quotidiano, interamente ripiegata su se stessa. • Già Aristofane nel Pluto non parla più di Atene e la vicenda assume valore universale, staccandosi dalla particolare contingenza storica. • Così Euripide nello Ione mette in scena una tragedia in cui i personaggi appaiono uomini comuni sotto il peso della sorte. Liceo classico Dettori, Cagliari

  11. I rinvenimenti papiracei • La conoscenza diretta delle commedie di Menandro è un fatto recente, essendoci noto solo attraverso un migliaio di frammenti e i rifacimenti di Plauto e Terenzio. • Nel 1907 furono portate alla luce dalle sabbie egiziane sezioni abbastanza ampie dell’Arbitrato, della Ragazza dai capelli rasati, della Donna di Samo e di un’altra commedia dal titolo ancora ignoto Liceo classico Dettori, Cagliari

  12. Nel 1958 fu pubblicato il Misantropo, giunto pressoché completo. • Altri ritrovamenti ci hanno permesso di leggere parti consistenti dello Scudo, dell’Uomodi Sicione e dell’Odiato, l’opera più apprezzata nell’antichità; • l’ultima scoperta, per ora, risale al 2003 e riporta frammenti del Misantropo e di un’altra commedia non altrimenti nota. Liceo classico Dettori, Cagliari

  13. L’unico dato certo è la data del Misantropo ricavabile dalla didascalia (317). • Menandro ottenne complessivamente 8 vittorie e grande fu il suo successo nell’antichità. • Tuttavia, nel Medioevo la sua opera andò perduta Liceo classico Dettori, Cagliari

  14. Cinque atti. Abolizione della funzione drammatica del coro; sopravvivono solo intermezzi riempitivi tra un atto e l’altro riportati nei papiri con la generica dicitura “Coro” La funzione principale del Coro era nel teatro del V sec. quella di rappresentare il punto di vista della comunità e di esprimerne la visione politica Novità strutturali della commedia Liceo classico Dettori, Cagliari

  15. Il teatro della Commedia nuova non è un teatro di partecipazione, ma di evasione che non sente la necessità di essere rappresentato dal coro Pur nella stilizzazione dei tipi e delle trame, il pubblico vuole vedere il proprio ambiente e realizzare l’evasione attraverso il lieto fine Liceo classico Dettori, Cagliari

  16. Il teatro del v sec. si rivolgeva alla polis e ai suoi cittadini e ricorreva ad una comicità pungente e aggressiva con un linguaggio fortemente colorito e iperbolico Il pubblico menandreo è costituito dal ceto medio benestante che apprezza la fine ironia e un linguaggio quanto più possibile vicino al parlato Liceo classico Dettori, Cagliari

  17. Ruolo del prologo • Prevalenti sono le parti dialogate con la conseguente rinuncia alla varietà metrica. • Gli intrecci, prevedibili nella fabula che sfrutta un repertorio stereoptipato, si complicano a tal punto da rendere necessario un prologo esplicativo in cui una divinità si rivolge ditettamente al pubblico per spiegare l’antefatto, presentare i personaggi e preannunciare l’epilogo Liceo classico Dettori, Cagliari

  18. Riduzione dei procedimenti di rottura dell’illusione scenica, limitata al prologo, all’esodo e a qualche monologo. • Vengono rispettate le unità aristoteliche di luogo e tempo Liceo classico Dettori, Cagliari

  19. La commedia di mezzo associava ai diversi personaggi tratti somatici e caratteristiche morali fissi: il soldato fanfarone, il cuoco sbruffone, il servo furbo Menandro crea invece personaggi complessi con caratteristiche proprie e individuali; solo in alcuni personaggi minori riemerge la tipizzazione del personaggio, all’interno di intermezzi farseschi atti ad allentare la tensione Il superamento degli stereotipi Liceo classico Dettori, Cagliari

  20. Tuéch • Nel mondo di Menandro tutto governa la Tuéch, in modo ineluttabile e misterioso: l’uomo abbandonato dagli dei vive in un mondo che gli è incomprensibile e in cui tutto può cambiare da un momento all’altro. Liceo classico Dettori, Cagliari

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