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Economia e gestione delle imprese e Tecnica industriale e commerciale

Economia e gestione delle imprese e Tecnica industriale e commerciale. Prof. Annalisa Tunisini a.a. 2008-2009. PRESENTAZIONE DELLA II PARTE DEL CORSO. Lo sviluppo delle imprese. La gestione del business. Il processo strategico-organizzativo. Valutazioni di performance.

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Economia e gestione delle imprese e Tecnica industriale e commerciale

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Presentation Transcript


  1. Economia e gestione delle impresee Tecnica industriale e commerciale Prof. Annalisa Tunisini a.a. 2008-2009

  2. PRESENTAZIONE DELLA II PARTE DEL CORSO • Lo sviluppo delle imprese • La gestione del business • Il processo strategico-organizzativo • Valutazioni di performance • Paradigmi di management: processi produttivi e di marketing Prof.A.Tunisini - a.a. 2008/2009

  3. II semestre 1) Lo sviluppo delle imprese: • I confini d’impresa: mission, vision, business idea • La dimensione aziendale più conveniente; economie di scala e il problema dimensionale • Opzioni strategiche di corporate (strategie per lo sviluppo o il ridimensionamento) • Modalità di implementazione delle strategie di corporate Prof.A.Tunisini - a.a. 2008/2009

  4. 2) La gestione del business: • Le strategie di business e le fonti del vantaggio competitivo • Il trade off tra internalizzazione e esternalizzazione delle attività • Customer satisfaction, integrazione dei processi e supply chain management • Business Process Re-engineering Prof.A.Tunisini - a.a. 2008/2009

  5. 3)Il processo strategico-organizzativo: • Formulare la strategia generale e le componenti della strategia • La pianificazione strategica • L’analisi strategica • La progettazione organizzativa e finanziaria Prof.A.Tunisini - a.a. 2008/2009

  6. 4)Valutazioni di performance: • L’analisi della performance complessiva e della performance competitiva 5)Paradigmi di management • la gestione dei processi produttivi • La gestione dei processi di marketing Prof.A.Tunisini - a.a. 2008/2009

  7. Materiale di studio per gli studenti frequentanti Gandolfi V. (2006), II edizione, Il governo delle imprese. Economia e management, Uninova: Parma Capitoli dal 13 al 30, esclusi i capitoli 21, 27 e 30. Alcune parti del testo potranno essere sostituite dagli appunti su segnalazione del docente Appunti delle lezioni e materiale distribuito in aula Capacità di discussione generale delle problematiche trattate durante i seminari e le testimonianza Prof.A.Tunisini - a.a. 2008/2009

  8. Seminari e testimonianze da confermare • testimonianza sull’analisi e la pianificazione strategica • testimonianza sulle strategie aziendali • testimonianza sulla gestione della supply chain e della rete dei fornitori • Seminario del prof. Roberto Cafferata sull’organizzazione dei grandi gruppi d’impresa italiani (22 aprile) Prof.A.Tunisini - a.a. 2008/2009

  9. IV PARTELo sviluppo delle imprese • I confini d’impresa • La dimensione aziendale più conveniente • Opzioni strategiche di corporate • Modalità di realizzazione delle strategie di corporate Prof.A.Tunisini - a.a. 2008/2009

  10. I confini d’impresa Capitolo 13 Prof.A.Tunisini - a.a. 2008/2009

  11. Cosa spinge la nascita e lo sviluppo d’impresa? Cosa ne guida lo sviluppo? • Missione • Visione • Business idea Prof.A.Tunisini - a.a. 2008/2009

  12. La missione È l’attività fondamentale dell’impresa; ciò che fa e ciò che intende fare. In termini restrittivi essa comprende: il portafoglio d’offerta, i segmenti di domanda e le tecnologie utilizzate In termini estesi essa concerne anche le competenze distintive ed i “fattori di differenza” su cui l’azienda vuole puntare Prof.A.Tunisini - a.a. 2008/2009

  13. Esempi Google organizzare le informazioni a livello mondiale e renderle universalmente accessibili e fruibili attraverso un nuovo approccio alla ricerca online. Pirelli Produrre cavi e pneumatici per il trasporto di beni, energia, informazioni, in diversi ambiti internazionali, utilizzando capacità tecnologiche e di ricerca distintive Aprilia Produrre moto di diversa cilindrata destinati a clienti nazionali distinte soprattutto per il design. In prospettiva, internazionalizzazione e mantenimento dei processi di out-sourcing. Prof.A.Tunisini - a.a. 2008/2009

  14. Vision È ciò che l’impresa vorrebbe/potrebbe diventare, ossia “un’idea del futuro atteso” Alcuni parlano di motivazione strategica (strategic intent), l’aspirazione di lungo termine dell’impresa. Si può esplicitare in un manifesto La visione ha motivato la nascita e lo sviluppo d’impresa. E’ un concetto connesso al ruolo imprenditoriale Prof.A.Tunisini - a.a. 2008/2009

  15. La visione si compone di: • Valori base (core values –servizio eccellente, tecnologia più avanzata; creatività, responsabilità sociale) • Obiettivo di base (core purpose – la ragione per cui esiste l’impresa: fare ricerche di mercato, produrre materiali etc.)) • Obiettivi visionari (visionary goals – possono tradursi in: • il raggiungimento di determinati target: ad es: Ford voleva “democratizzare” l’uso dell’auto); • diventare come un’impresa “tipo” di un’altra industria: ad es. diventare la Nike delle biciclette • diventare il numero 1 in un settore. Prof.A.Tunisini - a.a. 2008/2009

  16. IKEA vision (nella mente del suo fondatore) “To create a better every-day life for the many people. We make it possible by offering a wide range of well designed, functional home furnishing products at prices so low that as many as people as possible will be able to afford them” Prof.A.Tunisini - a.a. 2008/2009

  17. Business idea (idea imprenditoriale) • definisce la natura dell’attività economico-produttiva verso cui convoglieranno le energie personali ed i capitali dell’imprenditore • Considerando le variabili soggettive alla base della nascita d’impresa ossia quelle che fanno riferimento alla sfera socio-psicologica e all’intuizione si distinguono: • business idea innovative (crea nuovi potenziali di profitto con l’uso di innovazioni o l’individuazione di nuovi usi di prodotti esistenti; genera un mercato – ad es. il cellulare) • business idea imitative (sfrutta esistenti potenziali di profitto con miglioramenti organizzativi, differenziali; ad es. vendo il prodotto usando una formula di vendita diretta) Prof.A.Tunisini - a.a. 2008/2009

  18. La Business idea è data dalla combinazione di • un segmento di mercato (il target di riferimento) • un prodotto/offerta • una struttura organizzativa (modo di realizzare ed erogare l’offerta) Occorre consonanza tra questi elementi che sono alla base dell’avvio dell’impresa La business idea è anche un prodotto storico, frutto di un processo di apprendimento e come tale unica Prof.A.Tunisini - a.a. 2008/2009

  19. Il Listone Giordano (Gruppo Margaritelli) dalle traverse ferroviarie all’arredamento sofisticato: • il mercato dell’arredamento per interni (mercato) • il listone con determinate caratteristiche tecniche (prodotto) • la produzione ad alti livelli di qualità, la vendita franchising in franchising e in parte diretta (organizzazione) Attività di lavorazione del legno da parte della famiglia dalla fine del 1800 Prof.A.Tunisini - a.a. 2008/2009

  20. Capisa (Kuvera SpA) • il mercato internazionale (mercato) • la borsa di qualità, made in Italy a prezzi contenuti (prodotto) • franchising e negozi diretti con design italiano e produzione totalmente decentrata in Cina (organizzazione) Si sommano le competenze storiche di due famiglie napoletane nella pelletteria; una delle due possiede Intimissimi, Calzedonia, Yamamay Prof.A.Tunisini - a.a. 2008/2009

  21. La segmentazione dell’attività d’impresa ASA – Aree Strategiche di Affari, dette anche SBA (Strategic Business Area), definita in base al mercato di riferimento, all’offerta specifica, alle tecnologie/competenze usate per sviluppare l’offerta SBU – Strategic Business Units ovvero l’unità organizzativa responsabile dell’ASA Prof.A.Tunisini - a.a. 2008/2009

  22. Le decisioni strategiche • Strategie complessive o di corporate, che riguardano l’attività complessiva dell’impresa/gruppo • Strategie di business(o competitive o di base), riguardano singole unità di business o divisioni • SBU (Strategic Business Units) • SBA (Strategic Business Area) / ASA (Area Strategica d’Affari) • Strategie funzionali, che riguardano aree funzionali Prof.A.Tunisini - a.a. 2008/2009

  23. ATTRATTIVITA’ DEL SETTORE In quali settori dovremmo operare? STRATEGIA CORPORATE SVILUPPO D’IMPRESA Come facciamo a perseguire finalità e obiettivo? STRATEGIA DI BUSINESS VANTAGGIO COMPETITIVO Come dobbiamo competere Prof.A.Tunisini - a.a. 2008/2009

  24. STRATEGIE DI CORPORATE DIREZIONE GENERALE STRATEGIE DI BUSINESS DIVISIONE A DIVISIONE B • Finanza • Produzione • Marketing • Finanza • Produzione • Marketing STRATEGIE FUNZIONALI Prof.A.Tunisini - a.a. 2008/2009

  25. Le strategie complessive • Integrazione verticale • Diversificazione produttiva • Internazionalizzazione • Ridimensionamento e gestione della crisi Modalità di realizzazione delle strategie complessive • per via endogena • per via esogena con fusioni/acquisizioni • per via contrattuale (collaborazioni) Prof.A.Tunisini - a.a. 2008/2009

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