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. CORSO UFFICI STAMPA 2010 2011. Pagina 2. La comunicazione come risorsa: il valore della
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1. A cura del prof. Luciano Russi e della dottoressa Laura Franceschetti CORSO UFFICI STAMPA E URP
2. CORSO UFFICI STAMPA 2010 2011 Pagina 2 La comunicazione come risorsa: il valore della condivisione della conoscenza per le organizzazioni complesseAlcune premesse Le correlazioni forti
POTERE COMUNICAZIONE
POTERE CONOSCENZA
CONOSCENZA COMUNICAZIONE ORGANIZZAZIONE
RISCHIO/CRISI/EMERGENZA MANCANZA DI CONOSCENZA
(mancanza di modelli teorico-interpretativi adeguati e mancanza di strategie funzionali e finalizzate)
ORGANIZZAZIONE E COMUNICAZIONE
3. CORSO UFFICI STAMPA 2010 2011 Pagina 3
4. CORSO UFFICI STAMPA 2010 2011 Pagina 4
5. CORSO UFFICI STAMPA 2010 2011 Pagina 5 La comunicazione e le organizzazioni complesse
6. CORSO UFFICI STAMPA 2010 2011 Pagina 6 La comunicazione organizzativa
7. CORSO UFFICI STAMPA 2010 2011 Pagina 7 La comunicazione
10. CORSO UFFICI STAMPA 2010 2011 Pagina 10
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12. CORSO UFFICI STAMPA 2010 2011 Pagina 12 Le P.A. e gli enti locali: da cittadelle fortificate a spazi pubblici della decisione
Le organizzazioni complesse nel nostro caso gli Enti locali - sono cos costrette ad abbandonare la torre davorio ed a configurarsi come sistemi sociali aperti.
La cittadella fortificata deve ripensare i suoi modelli organizzativi, ridefinire la sua architettura e le sue strategie: pu farlo soltanto aprendosi al territorio locale e globale (sistema-mondo) e lasciandosi contaminare.
Esigenza di nuovi rapporti con gli interlocutori (stakeholders)
I cittadini/utenti vengono progressivamente coinvolti nei processi decisionali
- Capacit di alimentare i reticoli sociali in cui si produce conoscenza e cambiamento
13. CORSO UFFICI STAMPA 2010 2011 Pagina 13 Passaggio alla societ dellinformazione e della conoscenza
14. Dal Castello alla Rete: evoluzione del sistema-organizzazione Riduzione del livello di gerarchia
Riduzione della burocratizzazione
Esternalizzazione delle funzioni e delle attivit
Definizione e sviluppo di strutture reticolari
Pagina 14 Piero Dominici
15. CORSO UFFICI STAMPA 2010 2011 Pagina 15 Efficienza ed efficacia
16. Lorganizzazione pu essere definita come un sistema sociale aperto, in cui la definizione di una cultura organizzativa si configura come un asset strategico .
- Siamo di fronte ad un sistema adattivo di componenti fisiche, personali e sociali che sono tenute insieme da una rete di comunicazioni interpersonali e dalla volont dei suoi membri di cooperare per il raggiungimento di un fine comune.
Cfr. H.A.Simon (1947), Administrative Behavior, trad.it., Il comportamento amministrativo, Il Mulino, Bologna 1958.
Pagina 16 Piero Dominici
17. La comunicazione organizzativa: alcune funzioni strategiche
Condivisione di informazioni e conoscenze
Definizione di una cultura organizzativa
Riduzione dellimprevedibilit
Controllo/gestione del rischio
Coordinamento delle azioni
Definizione dellidentit
Creazione/mantenimento/evoluzione dellimmagine
Gestione della crisi
Metabolizzazione del cambiamento
Mediazione delle conflittualit
Pagina 17 Piero Dominici
18. Gli Enti locali e gli obiettivi della comunicazione: far conoscere l'Amministrazione, i servizi e i progetti dell'ente
facilitare l'accesso ai servizi e agli atti dell'Amministrazione
Conoscenza e rilevazione dei bisogni dell'utenza
miglioramento dell'efficacia e dell'efficienza dei servizi
favorire i processi di sviluppo sociale, economico e culturale
accelerare la modernizzazione di apparati e servizi
svolgere azioni di sensibilizzazione e policy making
CORSO UFFICI STAMPA 2010 2011 Pagina 18
20. Passaggio al futuro per le P.A. e gli Enti locali Dimensione culturale: tra P.A. e cittadino -- passaggio dalla cultura della segretezza a quella della trasparenza dalla sudditanza alla cittadinanza dallinformazione alla comunicazione, alla valutazione della comunicazione
Passaggio
dal silenzio alla propaganda
dalla propaganda allinformazione
dallinformazione alla comunicazione
dalla comunicazione generalizzata al servizio
- Passaggio al marketing Lo studio del mercato uno dei requisiti fondamentali della funzione conoscitiva del marketing, anche quando ci si riferisce al marketing dei servizi pubblici. Pagina 20 Piero Dominici
21. Lapertura delle P.A. al territorio si concretizza nelladozione di strategie e strumenti tipici delle aziende di produzione (imprese) Il marketing riveste, in tal senso, un ruolo fondamentale per le P.A.
Tre le funzioni fondamentali:
- conoscitiva, finalizzata alla raccolta di dati e informazioni utili per l'adozione delle necessarie decisioni;
- strategica, funzionale a definire le tipologie di servizi e le caratteristiche dei servizi volti a soddisfare uno specifico bisogno.
- operativa, nella quale si considera come attuare le decisioni relative al servizio e quali strumenti utilizzare.
La variabile fondamentale il grado di sensibilit verso l'ambiente e il contesto di riferimento. Pagina 21 Piero Dominici
22. Un esempio di traduzione: la DIRETTIVA del MINISTRO della FUNZIONE PUBBLICA (del 24 marzo 2004) Direttiva sulla RILEVAZIONE della QUALITA PERCEPITA dai CITTADINI Premessa: Il processo di trasformazione e modernizzazione delle amministrazioni pubbliche avviato nei primi anni novanta stato guidato soprattutto dalla necessit di migliorare la soddisfazione dei cittadini e delle imprese per i servizi offerti dalle amministrazioni pubbliche. In tale processo, hanno assunto particolare importanza il tema della qualit dei servizi pubblici e il ruolo centrale del cittadino, non solo nella veste di destinatario dei servizi ma anche quale risorsa strategica per valutare la rispondenza dei servizi erogati ai bisogni reali, cos come percepiti dai soggetti fruitori.
Strumenti: indagini di CUSTOMER SATISFACTION
Scopi: ascoltare e comprendere a fondo i bisogni che il cittadino-cliente esprime, porre attenzione costante al suo giudizio, sviluppare e migliorare la capacit di dialogo e di relazione tra chi eroga il servizio e chi lo riceve
Funzione: lascolto deve diventare una funzione permanente, pianificata, organizzata e governata dei servizi pubblici.
Pagina 22 Piero Dominici
23. Obiettivi: lintroduzione nelle amministrazioni pubbliche di metodi di rilevazione sistematica della qualit percepita dai cittadini, basati sullascolto e sulla partecipazione, finalizzati a progettare sistemi di erogazione dei servizi tarati sui bisogni effettivi dei cittadini, utilizzando al meglio le risorse disponibili.
definire nuove modalit di erogazione dei servizi o interventi di miglioramento
favorire il coinvolgimento e la partecipazione dellutente nelle fasi di accesso, di fruizione e di valutazione del servizio, in modo da rafforzare il rapporto di fiducia tra amministrazione e cittadino.
favorire allinterno delle amministrazioni lo sviluppo della cultura della misurazione e del miglioramento continuo della qualit
Strumenti:
a) progettazione e svolgimento di rilevazioni periodiche della qualit dei servizi pubblici percepita dai cittadini
b) diffusione con mezzi idonei dei risultati della rilevazione e definizione, in correlazione con gli esiti delle analisi effettuate, delle strategie di intervento e dei programmi di miglioramento, in modo da adeguare progressivamente i servizi ai bisogni dei cittadini, soprattutto in termini di accesso e di fruibilit
c) creazione delle specifiche competenze professionali necessarie a progettare e gestire le indagini sulla qualit percepita.
Pagina 23 Piero Dominici
24. trasformazione e modernizzazione delle P.A.
tema della qualit dei servizi pubblici e il ruolo centrale del cittadino, non solo come destinatario di servizi, ma anche quale risorsa strategica da coinvolgere per valutare la rispondenza dei servizi erogati ai bisogni reali (Dir. del Min. per la Funzione Pubblica in data 24 marzo 2004, recante Misure finalizzate al miglioramento del benessere organizzativo nelle pubbliche amministrazioni).
tema dellaccessibilit dei servizi
rilevanza strategica dellaccesso on line ai servizi rif.Codice dellamministrazione digitale (D. Lgs. 7 marzo 2005, n. 82).
questione del digital divide necessit di un approccio multicanale
necessit di garantire una coerenza complessiva tra le diverse modalit di erogazione del servizio per evitare disomogeneit tra i livelli qualitativi nei vari canali Pagina 24 Piero Dominici Le P.A. e lo scenario specifico di riferimento:
25. Obiettivi esterni:
miglioramento dei servizi
efficacia dellorganizzazione
credibilit
difesa diritti di cittadinanza
Obiettivi interni:
semplificazione
innovazione
efficienza
Pagina 25 Piero Dominici Le P.A. e gli obiettivi della comunicazione:
26. Per le P.A. la comunicazione la strategia essenziale per:
costruire relazioni migliori con cittadini e dipendenti
acquisire informazioni e conoscenze riguardanti il territorio e la comunit di riferimento
soddisfare i cittadini rispetto ai servizi offerti ed al rapporto con gli uffici
tutelare lidentit locale
valorizzare beni e risorse del territorio
coinvolgere i cittadini nei processi decisionali
promuovere la propria immagine
accrescere credibilit e fiducia nellistituzione
A.Rovinetti (2006): La comunicazione pubblica conoscenza che produce conoscenza
Pagina 26 Piero Dominici Le P.A. e la comunicazione come strategia:
27. Al di l di strumenti e strategie La migliore forma di comunicazione che unamministrazione pubblica possa attuare passa attraverso il proprio comportamento durante lerogazione del servizio, purch questultimo sia un comportamento consapevole del suo essere anche comunicazione. Il servizio, le modalit della sua erogazione, la sua qualit, fanno conoscere in positivo o in negativo - il soggetto erogante molto di pi e molto meglio di qualsiasi campagna pubblicitaria.
(G. Arena, La comunicazione di interesse generale, Il Mulino, Bologna 1995)