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La multi lateralità

La multi lateralità. Il giovane , la sua evoluzione. Quali metodologie per educare i nostri giovani atleti,come orientarli in funzione delle loro attitudini e non delle nostre abitudini. Maturazione. Schema dei differenti sistemi di crescita durante l’infanzia. 100 80 60 40

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La multi lateralità

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Presentation Transcript


  1. La multi lateralità

  2. Il giovane, la sua evoluzione Quali metodologie per educare i nostri giovani atleti,come orientarli in funzione delle loro attitudini e non delle nostre abitudini

  3. Maturazione Schema dei differenti sistemi di crescita durante l’infanzia 100 80 60 40 20 0 neurale Misura raggiunta in % della crescita generale ormonale 2 4 6 8 10 12 14 16 18 20 Età (anni) Adattato da Scammon, 1930)

  4. Picco della crescita e picco della massa ossea Crescita Massa Ossea Maschi Femmine Aumento relativo % per anno 2 4 6 8 10 12 14 16 18 20 Eta (anni) (Adattato da Tanner (1978) et Kahn ( 1999)

  5. Allenamento giovanile Qualitativamente differente da quello degli adulti Per la diversa qualità delle risposte dei giovani e degli adulti all’esercizio Generale ed estensivo per interessare in modo paritetico fattori condizionali e coordinativi Evolversi verso una forma intensiva e specifica

  6. Allenamento giovanile D.Harre L’allenamento giovanile mira, in modo unitario e sistematico, a far si che il soggetto consegua una solida base, indispensabile per ottenere elevate prestazioni sportive nell’età adulta.

  7. Allenamento giovanile G Frohner Un precoce allenamento di tipo multilaterale agevola la maturazione nervosa e lo sviluppo della muscolatura e predispone il giovane atleta ad una maggiore capacità di carico indispensabile per la costruzione a lungo termine della prestazione di alto livello

  8. Il processo di allenamento a lungo termine deve iniziare con un allenamento di base che valorizzi la polivalenza dell’apprendimento motorio e una formazione condizionale multilaterale

  9. La formazione motoria di base: sua caratteristica fondamentale è quella di “tendere a” e di “favorire il” massimo apprendimento, inteso come apprendimento del maggior numero possibile di gesti P: Bellotti

  10. ALLENAMENTO SPORTIVO FORMAZIONE MOTORIA

  11. Disponibilità di un patrimonio completo dei movimenti Attività fondamentalmente legate alla corsa al salto al lancio e loro combinazioni Basi funzionali dei movimenti del correre saltare lanciare e controllo delle proprie parti fisiche Più è ampio il fondo delle Capacità, più numerose sono le possibilità di riuscire ad acquisire le Abilità in modo veloce e stabile

  12. ALLENAMENTO SPORTIVO PERFEZIONARE E COMPLETARE SVILUPPARE I CONTENUTI CREARE LE BASI FORMAZIONE MOTORIA

  13. La multilateralità È un fondamento della preparazione giovanile che indica un completo sviluppo delle funzioni di base e può quindi consentire di eliminare le limitazioni che una specializzazione precoce può procurare.. e, caratterizza quindi una forma di allenamento in cui vengono sviluppati tutti i presupposti anche indiretti della preparazione specifica

  14. Dalla multilateralità generale alla multilateralità specifica Vivere esperienze motorie sportive che permettano la formazione di un vasto patrimonio motorio Attingere a questo patrimonio nel passaggio dalla fase formativa all’attività più specificatamente orientata

  15. Il senso della multilateralità Bellotti 2006 Multilateralitàorizzontale,oppure estensiva: il senso, il verbo da usare è quello diampliare, allargare, conoscere il nuovo Multilateralità verticale, oppure intensiva: il senso, il verbo da usare è quello diripetere, restringere, riconoscere il conosciuto

  16. La multilateralità GENERALE-ESTENSIVA Organizzazione di schemi motori e abilità legate a buona parte delle discipline sportive SPECIFICA-ORIENTATA Indirizzata all’apprendimento di schemi motori e di abilità legate in modo significativo alla propria disciplina MIRATA Indirizzata verso l’acquisizione e l’utilizzo delle abilità specifiche della disciplina praticata

  17. TAPPE DELLA FORMAZIONE FISICA E DI ALLENAMENTO SPORTIVO (Hannmodif. Bellotti, Donati, Vittori “83)

  18. La multilateralitàmezzo dominante l’allenamento In età giovanile assicura maggiore ricchezza per quelle qualità considerate fondamentali per l’avvio alla specializzazione Multilateralità ≥ specificità di uno sport In età adulta garantisce il miglioramento delle capacità di prestazione attraverso un progressivo e contemporaneo sviluppo di ciascuna delle qualità fisiche richieste Specificità di uno sport ≥ multilateralità

  19. Quindi ...è fondamentale evitare di porre il problema dell'attività giovanile come una scelta bipolare tra multilateralità e specializzazione; infatti si può affermare che utilizzare la multilateralità significa preparare efficacemente la specializzazione e che specializzare significa modulare nel tempo ed adattare al contesto i contenuti della multilateralità.

  20. Esercitazioni multiformi generali

  21. Esercitazioni multiformi mirate SALTI LANCI CORSE

  22. Il passaggio graduale da un’attività di base generale e multilaterale ad un allenamento indirizzato verso la specializzazione è il compito più impegnativo degli istruttori Una adeguata formazione sportiva dei giovani è il frutto di una valida interazione tra multilateralità e specializzazione.

  23. Termine carriera sportiva Collegamento “Giovani” e “Giovani specialisti” Orientamento GIOVANI TALENTI Percorso di EccellenzaSportiva AM PROM. – SEN. ALLIEVI – JUN: - Dai 15-14 anni (CADETTI) Percorso di Eccellenza Motoria - Dai 13-12 anni (RAGAZZI) ESORDIENTI

  24. CONTRIBUTO La multilateralità e il principio che permette lo sviluppo della capacità di carico. Lo sviluppo delle capacità di carico portano, forse più lentamente, all’incremento della prestazione fisica e tecnica con maggiore sicurezza e stabilità La multilateralità è componente essenziale all’acquisizione di sempre maggiori canali di informazioni, e bagaglio di esperienze; utili alla progettazione ed al controllo - adattamento del movimento

  25. IL GRAFICO DI BOGEN

  26. Prestazione e sviluppo dei presupposti Lo sviluppo dei presupposti necessari all’alta prestazione si ottiene con una programmazione a lungo termine nella quale l’allenamento multilaterale ha un ruolo dominante (Creare “riserve”!) L’ottenimento dei massimi risultati, invece, è il frutto di una specializzazione accentuata. (sfruttare le “riserve” create) Una corretta pianificazione, comunque, non impedisce ai giovani atleti dotati di talento di raggiungere buoni risultati anche nel presente

  27. L’obiettivo finale è e rimane la prestazione ma l’attenzione al raggiungimento della migliore prestazione in una singola disciplina oppure nella prova multipla dovrà necessariamente …

  28. Orientarsi verso il compito e non verso il risultato al fine di perseguire nei tempi opportuni la migliore prestazione di cui è potenzialmente capace l’atleta

  29. Sta a voi modificare le ABITUDINI I PUNTI DI VISTA LA CULTURA e costruire finalmente le basi per correggere le attuali chiavi di lettura dell’allenamento giovanile

  30. Colui che decide cosa proporre al giovane per permettergli di migliorare le prestazioni rispettando la sua crescita è il TECNICO

  31. (Erri De Luca) I desideri dei bambini danno ordini al futuro.

  32. Polivalenza: • riguarda gli aspetti metodologici dell’insegnamento delle attività motorie che devono avere carattere orientato allo sviluppo di capacità ed abilità la cui trasferibilità, valenza e validità sia molteplice: • – molteplice e globale: • nei confronti delle funzioni cognitive, emotive, • sociali e organiche • – molteplice e specifico: • nei confronti delle funzioni motorie

  33. Multilateralità: • riguarda gli aspetti didattici dell’insegnamento delle attività motorie cioè ai contenuti, ai mezzi, all’organizzazione, (giochi, circuiti, prove multiple, etc.). • Anche secondo il principio della multilateralità ci dovrà essere fruibilità e trasferibilità degli esiti programmati delle attività motorie e precisamente: • – Di tipo generale: • Nel senso dello sviluppo della più ampia base motoria possibile • – Di tipo mirato • Nel senso dell’apprendimento delle abilità motorie • quanto più riconducibili ad abilità polisportive e • successivamente specifiche

  34. Transfert Secondo recenti studi, sebbene l’enfasi sugli elementi possa cambiare in base alla natura del compito, atleti di alto livello che hanno praticato durante la loro formazione attività sportive diverse rispetto alla loro specialità, utilizzano un minor numero di ore di allenamento per raggiungere un determinato livello prestativo rispetto ad individui che non hanno acquisito durante il loro percorso formativo conoscenze specifiche di altri sport.

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