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fondamenti di informatica parte 2

fondamenti di informatica parte 2 . appunti per Nettuno a.a. 2005-2008 di anna maria carminelli gregori carmin@units.it Software. Evoluzione dei S.O.(1970-99). Da Sistemi a lotti (Batch) a interattivi ; mono-utente mono-programmato; DOS

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  1. fondamenti di informatica parte 2 appunti per Nettuno a.a. 2005-2008 di anna maria carminelli gregori carmin@units.it Software fondamenti informatica1 Nettuno parte 2

  2. Evoluzione dei S.O.(1970-99) • Da Sistemi a lotti (Batch) a interattivi; • mono-utente mono-programmato; DOS • “ “ multi_programmato; Windows 3.x • molti utenti simultanei; • multi_programmato o Windows2000, • multi_tasking e “ XP, MacOs… • di rete; Unix …VM …. • Nota !!! Altro tipo di Sistemi operativi: S.O.“real_time”: tempo di reazione determinato da un evento esterno (per es. l’ attivazione di un telescopio). fondamenti informatica1 Nettuno parte 2

  3. S.O. mono & multiprogrammato: • I Sistemi Operativi sono mono o multi task cioe’ tali da da poter eseguire un solo (mono) o piu’ programmi anche “contemporaneamente”. • I S.O. multi task sono suddivisi in multiutenti e monoutente. • I S.O. multi task e monoutente danno all’utente la possibilita’ di effettuare piu’ funzioni; • Nei S.O. multi task e multiutenti il meccanismo puo’ essere applicato a +utenti in apparente contemporaneita’. fondamenti informatica1 Nettuno parte 2

  4. Significato di S.O. multiutente & multiprogrammato: • (multiprogrammato o multiprocesso o multitasking) & multiutente:piu’ utenti possono lavorare sul medesimo computer eseguendo in apparente contemporaneita’ piu’ programmi: apparente perche’ in realta’ esiste tra i programmi un’ articolazione temporale (=>time sharing) definita dal S.O. stesso; • multiprogrammato (o multiprocesso o multitasking): ogni programma puo’ eseguire piu’ funzioni. fondamenti informatica1 Nettuno parte 2

  5. Subito 2 esempi • Con il Personal si usa il DOS e/o +spesso Windows in modalita’ singolo utente, ma con Windows si possono attivare piu’ programmi; • nel Laboratorio di Informatica e’ usato WindowsXP ossia un S.O. che può controllare una rete locale di E.E. • Come gia’ indicato, l’ utente usa uno degli elaboratori connessi ad un E.E. chiamato SERVER che gestisce la rete locale e condivide tra tutti il suo disco fisso, suddiviso in piu’ partizioni chiamate E: , S: , H: X: (vedere denominazioni in DOS, +oltre). fondamenti informatica1 Nettuno parte 2

  6. Laboratorio e rete • I programmi che lo studente (=utente ) vuole usare non sono residenti sulla macchina locale , o CLIENT, ma sul disco rigido condiviso dal Server con tutti gli E.E. del Laboratorio. • La connessione al Server avviene tramite accesso con username e password chiesti all’ avvio di ogni E.E. locale: la loro mancanza inibisce l’ accesso ai programmi. • … ma una volta connessi il modo di lavorare e’ simile a quello su un E.E. non condiviso e allo studente sembra di essere l ’ unico utilizzatore (… a parte i tempi di attesa!!) fondamenti informatica1 Nettuno parte 2

  7. S.O. multi - utente e multi_tasking (o multiprocesso) • Funzioni: eseguire i comandi utenti; • gestire Input/output e file; • segnalare errori; • assegnare la CPU ad ogni progr.- • -utente per un tempuscolo con • apparente contemporaneita’ di • esecuzione (compito Scheduler); • fornire i servizi richiesti dalla rete; • assicurare sicurezza e privatezza • informazioni del singolo utente • e del sistema ... fondamenti informatica1 Nettuno parte 2

  8. S.O. mono - utente e mono_tasking (DOS) • Funzione: esecuzione dei comandi utenti; • gestione Input/output e file; • segnalazione errori. • E’ caricato all’ accensione dal BOOTSTRAP nella zona convenzionale della RAM (0-640K) ove resta fino alla fine sessione (permanentemente sta nella ROM e/o su disco). • E’ TUTTORA fondamentale: Windows2000 per esempio vi si “appoggia” ! Segue una sua sintesi … fondamenti informatica1 Nettuno parte 2

  9. Fasi di caricamento del DOS • All’ accensione: RAM e’ vergine, ROM contiene: • _ il “caricatore” (BOOTSTRAP), • _ i programmi diagnostici per la verifica dell’ Hardware e dei periferici di I/O (BIOS= Basic Input output System). • Tutto viene subito caricato nella RAM. Da qui il BOOTSTRAP puo’ caricare dal disco nella zona convenzionale della RAM quei programmi del DOS che li’ risiederanno per tutta la sessione di lavoro. • NOTA: un programma per essere eseguito deve stare in RAM !

  10. Parte fondamentale del DOS solo cenni fino 14 compreso • Tra i programmi fondamentali ci sono: • COMMAND.COM la shell del DOS ; • IO.SYS, MSDOS.SYS System_file & Kernel nel senso gia’ indicato. • La parte del DOS non residente resta generalmente su file del disco C: Da li’ i file con i programmi (che “eseguono” i relativi comandi-utente) vengono caricati in C.M. (RAM) quando sono attivati. fondamenti informatica1 Nettuno parte 2

  11. Dos: caratteristiche • Il DOS tradizionale non puo’ gestire memoria oltre l’ indirizzo 65536010=640 K: • per farlo ha bisogno di programmi speciali ossia “driver” per gestire la memoria espansa e la memoria estesa (oltre 1M). • A caricamento avvenuto il S.O. e’ pronto per eseguire i comandi digitati da tastiera e/o forniti in altro modo (per es. con file batch: cfr. +oltre). Lo segnala col “prompt” di sistema. fondamenti informatica1 Nettuno parte 2

  12. prompt & comandi del DOS • Ogni S.O. ha un suo proprio prompt che appare quando il S.O. e’ pronto a rispondere ai comandi dell’ utente che sono anch’ essi propri del S.O. Come esempi, il prompt e’: • per il DOS il nome del disco ove si trova la parte non residente del DOS seguito da > ossia per esempio C:> • per Windows il menu’ grafico che usa un modello a finestra = metafora della scrivania. fondamenti informatica1 Nettuno parte 2

  13. Il DOS non e’ sensitivo • Il DOS e’ un S.O. a comandi che si possono scrivere in maiuscolo o minuscolo. • I comandi propri del DOS si trovano nei manuali e nell’ help in linea: il loro formato e’ molto semplice …. • es. copy mio.c tuo.c -> effetto: il contenuto del file mio.c e’ copiato nel file tuo.c … ricoprendo ogni eventuale contenuto precedente !!! ATTENZIONE ! fondamenti informatica1 Nettuno parte 2

  14. DOS: altri comandi interessanti • Per vedere una “mappa” della memoria RAM dopo il caricamento del DOS si puo’ utilizzare il comando MEM da solo o con le opzioni che si desiderano (vedi Help MEM) • Per visualizzare un file di tipo testo che si chiama TEST.TXT c’ e’ TYPE TEST.TXT • Per vedere una “mappa” del disco C: si puo’ dare il comando DIR C: ecc. • Nota: in DIR sono usabili i caratteri jolly (* e ?) per indicare caratteri sconosciuti. Cfr. help. fondamenti informatica1 Nettuno parte 2

  15. e Windows ? • Viene caricato col DOS e si presenta con i suoi menu’ e le sue cartelle che appaiono su una finestra del display a simulare le pile di pratiche allineate sul piano della scrivania. Come le pile di pratiche sono da aprire, cosi’ le cartelle si interrogano ponendosi con la freccia del mouse su ciascuna di esse e facendo clik col mouse. Il mouse si usa su qualunque altra immagine presente: per es. su E.E., sui dischi di E.E., sul tasto Avvio per passare a Dos, ... • In questo modello a finestra, dove il Desk-Top rappresenta la scrivania, i file (=pratiche) sono rappresentati da icone, i direttori da cartelle.

  16. e Windows 2000 e XP ? • Come detto, si tratta di S.O. anche per reti di E.E. Nella loro architettura a strati o livelli, al livello più basso il Kernel non interfaccia l’ hardware direttamente, ma tramite un altro strato HAL (Hardware Abstraction Layer) che isola il processore in modo da facilitare la portabilità del sistema su varie piattaforme (tipi di E.E.). Il Kernel è collegato alla Shell tramite il System Service Interface che interfaccia lo strato ExecutiveComponents con le applicazioni che, attraverso emulazione di software, realizzano la compatibilità con diversi (micro)processori. • Si ottengono così Portabilità e Compatibilità.

  17. Traccia di WindowsXP • Lo schema già introdotto per un generico S.O. deve essere arricchito di 2 strati: uno (HAL) rivolto alla compatibilità con altri hardware, l’ altro (Executive) contenente applicazioni che emulano altri (micro)processori. • APPLICATIVI • Soft.base: prg.util. • shell Exec. Components • S.O. • System_file/Syst.Service • kernel HAL • Hardware fondamenti informatica1 Nettuno parte 2

  18. System Service Interface permette anche la gestione di reti: • WindowsXP gestisce la rete usata nel Lab. che e’ del tipo Client-Server con un E.E. (=Server) adibito a fornire i Servizi richiesti dagli altri E.E.(=Client). • Il modello Client-Server, con piu’ Server (detti I.S.P.=Internet Service Provider= distributori di servizi di Internet) e tanti Client e’ molto diffuso ed e’ usato in Internet e nelle sue sottoreti. • Internet e’ nota anche per la diffusione di W.W.W. = World Wide Web => la “ragnatela tessuta” sulla rete per la gestione di informazioni che stanno nei vari E.E. della rete. Questi per comunicare usano il protocollo (=insieme di regole) TCP/IP (Tranmission Control Protocol/Internet Protocol). fondamenti informatica1 Nettuno parte 2

  19. Informazione e Ipertesti saltare fino 23 compresa. • Con E.E. si puo’ fruire di informazioni non solo in modo sequenziale, ma navigando tra diverse aree di un disco, in particolare di un disco Ottico (Compact Disk o C.D.) se si dispone del suo lettore. Come? Per es. usando gli ipertesti. • Definizione di ipertesto: documento non lineare in cui si puo’ accedere alle informazioni non solo sequenzialmente: i concetti sono collegati tra loro con collegamenti (=link logici) che permettono di saltare tra le pagine dell’ ipertesto seguendo il percorso logico piu’ interessante. • RICORDARE l’ uso dei dizionari ! fondamenti informatica1 Nettuno parte 2

  20. e l’ ipermedia ? • Dall’ ipertesto si passa all’ ipermedia quando i collegamenti non riguardano soltanto informazioni testuali ma immagini, grafica in movimento, musica,... dati multimediali che possono trovarsi anche su C.D. • Quando l’ informazione non risiede su un C.D. ma e’ diffusa in rete ossia richiede di navigare o passare da un E.E. ad un altro, si parla di multimedialita’ in rete. L’ accesso a informazioni in rete richiede anche software particolare per tener conto dei link logici oltre a quelli fisici. fondamenti informatica1 Nettuno parte 2

  21. W.W.W. ( = Web) : un cenno • E’ software installato su appositi Server (detti Server_Web componenti degli I.S.P.) che facilita sia la comunicazione in Internet sia la gestione di documentiipermediali (informazioni testuali e immagini, suoni, collegati tra loro) pubblicati in Internet. • I documenti sono scritti spesso in HTML =Hyper Text Markup Language, che permette una descrizione del loro formato (oggi e’ usato anche JAVA, linguaggio O.O. come C++). La descrizione e’ interpretata e presentata dai browser (opportuni programmi posti nei vari Client come per es. Netscape) detti Client_Web.

  22. Con HTML e’ possibile: • descrivere un documento e collegarlo ad altri documenti locali o remoti. Il collegamento e’ realizzato con frasi del linguaggio HTML che specificano il nome del documento da collegare e la sua locazione indicata come URL (Uniform Resource Locator). Nella URL sono indicati: • il protocollo (insieme di regole) usato per accedere a documentiWeb,http:// (hyper text transfer protocol) che utilizza i servizi di trasmissione standard tipici di Internet forniti da TCP/IP; • la locazione, indicata con: • /nome del Server_Web/directory/nome_file fondamenti informatica1 Nettuno parte 2

  23. E questa specifica della URL e’ usata anche nei vari collegamenti ai Siti Internet lavorando col Client_Web disponibile, per es. Netscape. • Su/con Netscape si possono fare esperimenti, prove collegandosi a URL note. Per es. http://home.netscape.com/ • http://www.univ.trieste.it/servizi / • ricerca • didattica • borse …ecc. • Un esempio di file in html è ma.htm

  24. File • Concettualmente: file = archivio di dati che varia nel tempo. E’ possibile aggregare i dati (=informazioni) in registrazioni = Record a loro volta anche raggruppabili a blocchi. • Accesso informazioni: sequenziale / diretto • es. libro = successione di pagine • accesso sequenziale alle info: pagina dopo pagina • “ diretto: occorre un indice inform. - n.opagina • Supporti: dischi (possibili accesso sequen.-diretto) • nastri ( bobine) (possibile solo accesso sequenz.) e le “matite” o “penne” USB Universal Serial Bus

  25. File & programmi • I file possono contenere anche programmi: in questo caso il contenuto e’ una particolare successione di informazioni. Queste concettualmente sono comandi per E.E. e quindi devono essere lette ed interpretate una dopo l’ altra, sequenzialmente. • In generale pero’ parlando di file si intende un archivio di informazioni come per es.: dati anagrafici di persone o indirizzi o classifiche finanziarie... fondamenti informatica1 Nettuno parte 2

  26. Dimensioni File • …. e la C.M. ? Concettualmente: un file(= archivio) non “STA” in C.M. ma in Memoria di Massa. In C.M. viene LETTO o CREATO e/o modificato a blocchi un blocco per volta (vedere diapo successiva) e quindi REGISTRATO su Memoria di Massa col nome scelto. • Dischi e nastri= Memoria di massa o periferica • Es. Dimensione file: se K=1024=210, M=1048576= 220 • 1 pag. libro  3 Kbyte 1 “ giornale senza foto  50 Kbyte 1 quotidiano  2 Mbyte 1 immagine  1 Mbyte ……...

  27. La costruzione di un file • dipende dal tipo del file (sequenziale, ad accesso diretto…) ma concettualmente avviene con l’ uso di un programma che prenota un’ area di C.M. (RAM) ove registrare un blocco di record (formato da uno o più record secondo la dimensione del record stesso). • Ogni record del blocco deve essere costruito con le informazioni necessarie (es. #matricola, cognome, nome, indirizzo…). Quando il blocco è completo viene registrato su memoria di massa. Queste operazioni sono ripetute fino all’ esaurimento delle informazioni. fondamenti informatica1 Nettuno parte 2

  28. Disco (Hard, Floppy, C.D.) e Direttori • Concettualmente: disco = deposito di archivi. Il S.O. con il File System fornisce all’ utente una visione logica dei dischi (indipendente dalla struttura hardware) basata sui concetti di File e Cataloghi di nomi di file = Direttori o Cartelle. • I file su ogni disco sono presentati all’ utente coi loro nomi raggruppati in Direttori/Cartelle organizzati in modo gerarchico con una struttura ad “albero”. • La struttura gerarchica (ad albero) appare nel direttorio di ogni disco che contiene l’ elenco dei file e dei suoi (sotto)direttori (cfr. tra 3 diapositive). fondamenti informatica1 Nettuno parte 2

  29. Denominazioni in DOS • Nomi di disco A: o B: (unita’ floppy); D: (Compact); C: (hard) anche divisibile in partizioni ( E: X: H: ...), Nomi di file: 2 stringhe prima e seconda separate da un carattere PUNTO. • 1 n.o caratteri prima 8 • 1 n.o caratteri seconda 3 = estensione che caratterizza il tipo del file: es. prova.c -> prg. in C; libro.txt -> testo; prova.exe-> prg. eseguibile ...Questi sono nomi usati anche in Windows come i nomi di Direttori= Cartelle (1 stringa caratteri). fondamenti informatica1 Nettuno parte 2

  30. La struttura gerarchica del disco • appare nella rappresentazione grafica di Windows che usa finestre collegabili tra loro anche gerarchicamente. • In ogni finestra i direttori appaiono come cartelle di un certo colore ed i file come icone di forme e colori diversi secondo la loro funzione. Per es. i testi scritti col Word processor sono rappresentati con icone contenenti una W; i programmi in C++ con il simbolo di Windows; e cosi’ via. fondamenti informatica1 Nettuno parte 2

  31. Con Windows • per aprire un file basta porsi con la freccia del mouse e fare 2 clik su Risorse Computer: compare una finestra con immagini del floppy A: del disco locale C: del video … Si pone la freccia del mouse sul disco C: Con due clik “si apre” il disco e appare una finestra con le cartelle dei direttori e dei file. Basta porsi con la freccia del mouse e fare clik per 2 volte sulla cartella che si vuole aprire. • Ogni cartella può contenerne altre seguendo una struttura ad albero evidenziata nella diapo seguente dove a partire dal direttorio del disco C: appare la situazione dell’ esempio. fondamenti informatica1 Nettuno parte 2

  32. Struttura logica ad albero • “C:” Clic su C: ed appaiono le • ____|____ cartelle • | | anna e lola • anna lola in anna si trovano 3 altre __|______ | cartelle prg tesi mio • | | | pr.txt ottenendo l’ albero qui a • prg tesi mio sinistra dove in lola c’e’ solo • pr.txt = file di testo fondamenti informatica1 Nettuno parte 2

  33. La struttura gerarchica del disco • appare anche nella rappresentazione grafica di Windows che usa finestre collegabili tra loro anche gerarchicamente. • In ogni finestra i direttori appaiono come cartelle di un certo colore ed i file come icone di forme e colori diversi secondo la loro funzione. Per es. i testi scritti col Word processor sono rappresentati con icone contenenti una W; i programmi in C++ con il simbolo di Windows; e cosi’ via. fondamenti informatica1 Nettuno parte 2

  34. Con Windows • nella situazione precedente del disco C: basta porsi con la freccia del mouse e fare clik su Risorse Computer: compare una finestra con immagini del floppy A: del disco C: del video … Si pone la freccia del mouse sul disco C: Con un clik “si apre” il disco e appare una finestra con la cartella uno dell’ esempio. Basta porre la freccia del mouse sulla cartella uno e fare clik : appare un’ altra finestra con la cartella due. Facendo clik su questa si apre un’ altra finestra con l’ icona del file mio.txt fondamenti informatica1 Nettuno parte 2

  35. … e poi ? • Per visualizzare e/o cambiare il file mio.txt • sia che ci si trovi in DOS che in Windows basta attivare un programma che ne permetta la visualizzazione e modifica per es. un editor. • In DOS basta digitare edit e seguire le sue indicazioni; • in Windows basta fare clik col mouse sul file o sull’ icona di un editor e alla sua apertura seguire le sue indicazioni. fondamenti informatica1 Nettuno parte 2

  36. Uso di dischi floppy (dischetti) in ambiente DOS • Inizialmente il floppy e’ vergine. In DOS col comando FORMAT A: si ottiene di formattare il dischetto inserito nell’ unita’ A: (drive) • La formattazione e’ un’ operazione che fa PERDERE ogni eventuale informazione preesistente. Per un floppy si distingue in: • formattazione FISICA che divide il dischetto in tracce e settori di 512 bytes ciascuno; • formattazione LOGICA che crea un’ area del dischetto riservata al DOS.

  37. Percorsi in DOS SALTARE • type C:\lola\pr.c e’ un esempio di come si puo’ visualizzare un file posto nel disco C: Segue un’ alternativa possibile nell’ ipotesi che il file mio.txt stia nel disco C:\uno\due\ mio.txt • Con DOS e’ opportuno controllare in quale disco e direttorio ci si trovi e da li’ spostarsi al direttorio due dove c’ e’ mio.txt. Come ? Prima digitare dir poi se si e’ nel direttorio D:\pippo digitare C: per passare al disco C: poi con dir verificare di essere in C:\ e da qui porsi in due con cd\uno\due Un dir indichera’ mio.txt fondamenti informatica1 Nettuno parte 2

  38. L’ area riservata SALTARE • e’ suddivisa in 3 parti a partire da traccia e settore 0: • BOOT -> contiene il bootstrap (avviamento di DOS); • FAT -> File Allocation Table (Tabella di • disposizione dei file sui settori e • tracce del dischetto. E’ il raccordo • tra contenitore e contenuto ossia • “ settori e file: quali settori sono • pertinenti ad un dato file ? • DIRETTORIO-> catalogo dei nomi di file e di direttori fondamenti informatica1 Nettuno parte 2

  39. Situazione attuale dei floppy SALTARE • La forma oggi piu’ diffusa e’ quella di 3 e 1/2 pollici (diametro); • la densita’ di registrazione e’ generalmente alta (H.D.= High Density indicata da un forellino in alto a sinistra) e le registrazioni possono essere realizzate sulle due facce (D.S. = Double Side); • un altro forellino in alto a destra indica invece che il dischetto e’ protetto da operazioni di registrazioni indesiderate: se il foro e’ chiuso da una tacca movibile il floppy e’ registrabile. fondamenti informatica1 Nettuno parte 2

  40. e il disco rigido = hard disk = disco fisso …? • La formattazione FISICA e’ realizzata dal costruttore, mentre il comando FORMAT puo’ effettuarne la formattazione LOGICA con conseguente PERDITA di ogni eventuale informazione preesistente. MAI FARLO SENZA PENSARCI ALMENO 3 VOLTE !!! • Il tempo richiesto per accedere ad un’ informazione del Disco Rigido e’  1-10ms (millisecondi); per il floppy 10-20 volte di piu’. fondamenti informatica1 Nettuno parte 2

  41. e i dischi ottici ? i C.D.? i D.V.D. ? • Possono apparire come depositi di informazioni piu’ lenti, ma con capacita’ molto elevata (per i C.D.  700 Mbyte ed oltre per i DVD=Digital Versatile Disk utili per sequenze di immagini = film); esistono di vario tipo e richiedono un masterizzatore = dispositivo con raggio laser ad alta energia ; • (Diventano memorie di massa aggiuntive come le memorie permanenti FLASH poste in un contenitore “a matita” collegabile all’ U.S.B. (Universal Serial Bus) di E.E.;) • la loro registrazione =“masterizzazione” dipende dal loro tipo: per i CDRom é effettuata una sola volta facendoli diventare memorie di massa aggiuntive, ma di tipo ROM; per i CDR/W può essere realizzata più volte purchè l’ elaboratore in uso abbia il masterizzatore ed il relativo software. • I file su ogni C.D. sono presentati all’ utente organizzati ad “albero” come accade per gli altri dischi.

  42. Creazione di file di tipo testo • Utilizzo di Editor = programma appartenente al Software di base per comporre testi (EDITING = operazioni di scrittura, visualizzazione, cancellazione, modifica …) • editor attuali: a finestra; ogni ambiente di sviluppo programmi (+oltre) e/o il S.O. ha un suo editor che permette di comporre testi (vedi Editor-DOS). RICORDARE: piu’ potente dell’ editor e’ il Word-processor = applicativo (gia’ visto) che permette tutte le operazioni tipografiche. fondamenti informatica1 Nettuno parte 2

  43. Costruzione di un programma in C, o in Fortran, o in Pascal • Con l’editor si puo’ creare sul momento qualunque sequenza di caratteri, anche un file batch …. e quindi anche un programma vero e proprio in un linguaggio di programmazione come il C ?? • Risposta negativa: prima occorre avere il suo PROGETTO CONCETTUALE, poi il suo PROGETTO LOGICO e solo dopo si puo’ scrivere il PROGRAMMA ORIGINE o source program. fondamenti informatica1 Nettuno parte 2

  44. Cos’è la programmazione ? • E’ un’ attività, a volte ostica, ma anche affascinante. • E’ fondamentale per l’ Informatica e comprende: • Progetto e • Realizzazione di programmi fondamenti informatica1 Nettuno parte 2

  45. Cos’è un programma ? • I programmi (software) indicano al computer l’ insieme delle operazioni che deve fare per • iniziare, • svolgere e • concludere • un lavoro, un compito, una funzione. fondamenti informatica1 Nettuno parte 2

  46. Fasi di costruzione di ogni prodotto software • PROGETTO CONCETTUALE: qui si devono definire gli obiettivi, con quale algoritmo si vogliono raggiungere, le motivazioni. Ossia COSA, COME, PERCHE’. • PROGETTO LOGICO: la sua bozza con l’ algoritmo risolutivo. • PROGRAMMA ORIGINE (source program) scritto nel linguaggio artificiale scelto per es. in C. fondamenti informatica1 Nettuno parte 2

  47. Quale linguaggio artificiale ? • Di linguaggi artificiali ce ne sono migliaia: la scelta va a quello che appare piu’ vicino al problema da risolvere. • Per problemi scientifico-tecnici e’ adatto il FORTRAN (da FORmulas TRANslator); • per privilegiare l’ aspetto didattico si usa il Pascal (dal nome del filosofo Blaise Pascal); • “general purpose” e’ il linguaggio C (il S.O. Unix e’ stato scritto in C); • il C++ e’ una versione del C orientata agli oggetti paradigma di programmazione in voga attualmente. Il C++ nasce nel 1980 e con il C e’ compatibile per gli aspetti elementari.

  48. Tipiche funzioni svolte da un Programma: • Lettura dati (input); • Elaborazione dei dati (sequenziale, ciclica, condizionale) e costruzione dei risultati; • Visualizzazione risultati (output). • … e senza la visualizzazione ?!? ASSURDITA’: i risultati resterebbero ignoti ! • Le tipiche funzioni svolte possono essere realizzate in parti (“moduli”) a se’ stanti. fondamenti informatica1 Nettuno parte 2

  49. Ma i dati ? • La funzione che li legge deve poterli memorizzare: per questo il programma deve “prenotare” posizioni di C.M. • Lo fa usando costrutti ed entita’ del linguaggio dette variabili semplici o composte come vettori e matrici, (come in matematica), piu’ in generale “strutture di dati”, per identificare, contenere e trasferire le informazioni lette. • Tali entita’ servono anche per la loro elaborazione e quindi la loro visualizzazione. fondamenti informatica1 Nettuno parte 2

  50. Domanda: • E senza alcuna lettura di dati ha senso un programma? • Si: i dati posono essere generati usando una successione di interi o usando un generatore di numeri pseudocasuali ... fondamenti informatica1 Nettuno parte 2

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