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Lo spazio turistico postmoderno di CLAUDIO MINCA

Lo spazio turistico postmoderno di CLAUDIO MINCA.

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Lo spazio turistico postmoderno di CLAUDIO MINCA

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Presentation Transcript


  1. Lo spazio turistico postmoderno di CLAUDIO MINCA

  2. Lageografia, che di spazio e di problemi spaziali si occupa da sempre,da qualche tempo si interroga, sia a livello epistemologico che metodologico,sulle conseguenze che l’arrivo della cosiddetta postmodernwaveha portatonel suoarmamentario concettuale così come nelle sue ambizioni di analisi.

  3. Focalizziamola nostra attenzione sulconcetto di spazio postmoderno e, in particolare, sulle più recenti manifestazionispaziali del fenomeno turistico che crediamo rappresentino un terrenooltremodo avvincente per abbozzare i tratti di un’eventuale geografia postmoderna.

  4. Due compiti vengono tradizionalmente assegnati al sapere geografico: - ilprimo è quello di fornire rappresentazioni del lontano e dell’altrove in funzionedella nostra auto-definizione quali abitanti, quali appartenenti ad unluogo diverso dall’altrove appunto; - il secondo è quello di tradurre la letturae l’interpretazione del territorio in strumenti operativi idonei a trasformarlosecondo le esigenze della riproduzione sociale.

  5. La geografia del turismo si occupa di entrambi questiaspetti. Il turismo infatti nasce come desideriodi visita di luoghi “altri”, di conoscenza del lontano, dell’altrove, di sospensione delle condizioni abituali di esistenza, anche spaziali.E questo desideriosi nutre di rappresentazioni geografiche, di immagini del mondo e dispazi alieni.

  6. Il turismo, per aver luogo, ha bisogno di spazi assaispecifici nel loro carattere, spazi che entrano spesso in competizione conaltre utilizzazioni del territorio.Lo spazio turistico, inoltre, obbedisce a principigerarchici, segregativi e a logiche di divisione territoriale che possonoessere aggrediti teoricamente con gli strumenti che la geografia è andata elaborandonella sua lunga tradizione.

  7. Ma l’analisi dello spazio turistico, negli ultimi decenni, ha assunto unanuova dimensione e, con essa, una nuova rilevanza sotto il profilo sociale. - Intanto,il fenomeno turistico ha raggiunto una proporzione tale da coinvolgereuna parte maggioritaria delle popolazioni dei paesi industrializzati. L’esperienzavacanziera è entrata infatti in maniera stabile nei ritmi esistenziali enell’immaginario collettivo delle società occidentali. - Ma, soprattutto, l’esperienzaturistica è venuta arappresentare, per molti di noi, la maggiore, se nonl’unicapossibilità nel corso dell’anno di dedicarsi alla conoscenzadiluoghie popoli diversi, alla visita di musei e mostre,all’arricchimento culturale ingenerale.

  8. Le immagini turistiche dei luoghi contribuiscono perciò in manierasempre più consistente ad alimentare le nostre mappe mentali e quindi la nostravisione del lontano e del mondo. Ciò comporta una progressiva sovrapposizionedegli spazi turistici e di quelli culturali, in molti casi difficili da distinguere.

  9. L’evoluzione dello spazio turistico ha assunto pertanto una rilevanzatutta nuova sotto il profilo culturale, oltre che sotto quello economiconaturalmente. Soprattutto sul piano internazionale sono venute infatti a delinearsidelle tendenze innovative nella costruzione degli spazi destinati adospitare l’esperienza turistica, tendenze in qualche modo speculari all’evoluzioneculturale in atto nella società contemporanea.

  10. 2. Turismo moderno e turismo postmoderno Scorrendo la letteratura geografica, ci si accorge che operare unachiaradistinzione tra spazi moderni e postmoderni è impresa oltremodo ardua. Ilpersistere di caratteri tipicamente moderni nell’organizzazione territoriale noncontraddice infatti necessariamente né all’affermarsi di trame spaziali reticolariné tantomeno alle conseguenze sul piano operativo e sulla rappresentazione dello spazio dell’azzeramento della distanza, caratteristiche, queste, attribuitedi solito alla spazialità postmoderna (Zanetto, 1992; Dear, 1994;Minca, 1996).

  11. Lo spazio moderno infatti sopravvive al cosiddetto iperspaziopostmoderno (Jameson, 1989), vi dialoga e con esso inaugura relazioni ineditedel tipo globale-locale o areale-reticolare. Nell’evoluzione dello spazio turistico contemporaneo possiamo così individuarea grandi linee due tendenze principali che rispondono, proprio nel loro apparente contrapporsi, alla fase di transizione che staattraversando la nostra cultura e con essa la costruzione dello spazio umanizzato.

  12. Da un lato, abbiamo una pressoché continua espansione del turismoche chiameremo “moderno”, quella forma di turismo cioè che “scopre” e valorizzaluoghi lontani, che li trasforma, che ne distilla l’essenza identitaria per trasformarla spesso in icona, in immagine a uso e consumo dei bacini di domanda.Il turismo moderno promette la visita reale di luoghi lontani e il contattocon le culture di quei luoghi. Dall’altro lato, abbiamo quello che chiameremoinvece turismo “postmoderno”, perché le caratteristiche degli spazientro i quali si sviluppa e i richiami di cui si nutre la sua retorica spaziale corrispondonoin maniera sensibile ai canoni della postmodernità (Jameson,1989).

  13. Questa suddivisione induce certamente ad una semplificazione eccessiva,ma adusi come siamo a lavorare per categorie concettuali dai confiniben definiti, per il momento riteniamo ancora utile affidarci a tale visione dicotomica;una scelta, questa, che pratichiamo pur consapevoli della complessaarticolazione che presenta lo scenario turistico contemporaneo, le cui manifestazionispaziali spesso mostrano un sovrapporsi e un intricarsi in misuradiversa degli elementi di entrambe le categorie. Vediamo dunque di specificaremeglio i contorni di questi due grandi contenitori.

  14. Il turismo moderno segue le modalità che hanno caratterizzato il fenomenodai suoi albori sino alla sua esplosione come consumo diffuso e come straordinariomezzo di trasferimento di redditi a livello globale. Il concetto di spaziosu cui si regge la sua organizzazione rispetta i cosiddetti fondamentalidella geografia moderna; la distanza gioca ancora un ruolo chiave nel determinarequalità e quantità di flussi e lo spazio dell’ospitalità si articola spessosecondo logiche centro-periferia, rispettando criteri gerarchici di distribuzionedelle risorse e delle funzioni.

  15. Il rapporto tra questo spazio e il suo intorno riconoscealla vicinanza e alla contiguità un significato fondamentale nel graduarei mutamenti sul territorio e l’influenza di questi mutamenti si espandegeneralmente rispettando un senso di continuità spaziale. In questo caso glistrumenti tradizionalidell’analisi territoriale messi a disposizione dalla geografiarivelano un’indiscutibile efficacia interpretativa comedimostrano le formalizzazioni di Butler (1980), Miossec (1977), ma soprattutto di Lozato-Giotart(1988).

  16. Il turista moderno muove alla ricercadell’altrove, deldiverso da séedèanimato da unostraordinariointeresse per l’autentico, per ilcontatto con l’originale,per la conoscenza dei luoghi che ha l’opportunità di visitare.

  17. E‘ tipicamentemoderno ilsuodesiderio di trovareunangolo di mondoancoraintatto,unframmento che si siasalvatodallamodernizzazione, unfazzoletto diterritorio che non porti i segnidelsuopassaggio (Minca, 1996). Nelle suemanifestazionipiùradicali (turismo di frontiera,d’avventura, ecc.) rivela unavera e propria fobia anti-occidentale, nelsenso che ilvaloredella sua esperienzapare direttamenterapportabile alla scarsa“turisticità” dei luoghivisitati.

  18. Èromanticoquindiilrigetto dei segnidellamodernità, maè moderna la contraddizioneche porta questipellegrinicontemporanei a fruire, pur in manieradiversificata e a volte assaisofisticata, dell’organizzazionedella grande macchinaturisticamondiale. • Avventura, ricercadell’esotismo, maanchebisogno di “protezione” daipericoli e dalleincertezze che illontanosempre cela nelsuoventre, sonocomponentifondamentali di questostraordinariomomentodelcostumecontemporaneo che porta ormai per ilmondocentinaia di milioni di personeogni anno e che espandeilproprioraggiod’azione a regionisemprepiùvastedelpianeta.

  19. Delizia e castigodelviaggiatorecontemporaneo,la conversione dei luoghi in spazituristiciavanzainesorabilmenteraggiungendoormai mete lepiùremote per offrire al mercatodestinazioni eopzionisemprenuove e accattivanti.Segueun’altradirezioneinvecelosviluppodelturismo postmoderno, anchese di quello moderno è una chiaraemanazione. Lospazioturistico postmodernoècaratterizzatoda un’estremaframmentazione dei segni che loorientano, dallaricostruzionedell’altrove e delpassato in ambitiartificiali,dal ricorsometonimicoaisimulacri per dare vita a paesaggisimulati a misurad’immagine.

  20. In terminiculturalipossiamoleggerlocome la materializzazione piùsorprendentedell’implosionedelleimmagini che caratterizzanoleesperienzecognitivemediatichecontemporanee. È la ricostruzionespazialedellavittoriadeltestosulcontenuto, dellafrattura tra l’immagine e il referenteintesanell’accezionedecostruzionista(Barnes, Duncan, 1993).

  21. lospazioturistico postmoderno tende a configurasicomemondoesaustivo, ambitoidealeall’internodelqualevivereunconcentrato di immagini e di iconeturistiche, e per questaragioneseparato dal contesto, anchefisicamente. • Ilriciclaggiodelleforme e dei linguaggidelpassatodà vita così a mille e millepaesaggi originali nel loro genere, tuttiriconoscibili dal pubblicoturistico, perchéfattiessenzialmente di superficie, di segni, di riferimenti al raccontodelluogopiù che al luogostesso.

  22. Si tratta di spazipubblicima per lopiùsterilizzati, perchécontrollati dal privato; pensiamonaturalmenteaivillaggituristici, aiparchitematici, agli shopping mall di stampoamericano, agliuniversiDisney, ad alcuniwaterfronturbanirivitalizzati. • Volendolaporre in terminiantropologici, ilturismomoderno tende a svilupparsi a partiredallapresenza di luoghi(che poiquestirimanganotalièun’altraquestione), mentrequello postmoderno vive di nonluoghi, nell’accezione che di questo termine da Augé (1993), di spazicioè non identitari(Augé, 1993).

  23. Parchitematicieuropa

  24. Legoland, Billund, Danimarca

  25. Disneyland, Parigi

  26. Canyoning nell'Area 47. Ötztal, Tirolo. Austria

  27. Siampark. Tenerife. Canarie

  28. Alton Towers. Gran Bretagna

  29. Video Forte village

  30. Dal punto di vista geografico, nelprimo casoassistiamoad una sortadi esplosionedellospazioturistico, con l’acquisizione al proprioprogetto diterritorisemprenuovi e semprepiùvasti; nelsecondo, invece, ad una vera epropria implosionedellospazioturistico, con la concentrazioneall’interno diambitichiusi o semichiusi di una serie di immagini e di paesaggituristicipuri,stilizzati, figlidellemappementali che muovono i mercatidellavacanzainternazionale. Èsuquestispazi implosi e sulle loro caratteristiche che ora si soffermerà la nostra riflessione.

  31. 3. SpazioDisney Duearchetipidellospazioturistico postmoderno sonoi parchiDisneyeglishopping mallamericanidell’ultimagenerazione. Eterotopiecontemporanee,Disneyland e i suoifratelli(con)fondonoall’interno dei loro paesaggi iconfini tra fantasia e realtà.Specchio e cuoredellaculturaamericanacontemporaneastannoproponendosicomemodello di spaziosociale. SecondoSack (1988), Los Angeles assomigliasemprepiù a Disneyland e Disneylandassomigliasemprepiù a Los Angeles, con ungioco di rimandi senza fine.Stiamoassistendoinfatti ad una pervadentedisneyficazionedellaculturaamericana;la famiglia di Topolinoinvadelesferedell’educazione, delladistribuzionecommerciale, dell’arte.

  32. L’idea di parcotematicoispirata da Disneyha datoorigine ad ungenerearchitettonico vero e proprio, coniugando la ricostruzionedellontano (e semprepiùdelvicino) con la ricreazione,e chiconoscalehot spot di Los Angeles non puòfare a meno di notarecomequestomodelloinfluenzi in maniera determinante l’idea di spaziopubbliconellacittàamericanacontemporanea. LostileDisney, peraltro, con la globalizzazionedellacultura, raggiungeormaigliangolipiùremotidelpianeta.

  33. Abbiamovisto che la frontieradelturismo postmoderno oggisembramuoversiattraverso la realizzazione di spazichiusi e autosufficienti. Non èuncaso che lemaggioriattrattiveturistichenordamericanerientrino in questacategoria:pensiamo a Disneyland e Disneyworld, maanche al WestEdmontonMall (Minca, 1994; Sorkin, 1992) e agli Universal Studios.

  34. Unparcotematicorappresenta, sottoilprofiloprogettuale, un’impresa di grande rilievo che richiedecompetenzespecifichenellatecnicadellacostruzionedi ambientisimulati, nota con il nome di imagineering, nonché una profondaconoscenzadelmercato. • IlmodelloDisney, in particolare, richiedeunmaniacaledettaglionellacostruzione di ambientiiperreali, ilricorso ad attrattivead altissimocontenutotecnologico, cosìcome una disponibilitàfinanziariadi grande respiro.

  35. Video costruzione Eurodisney

  36. Video Eurodisney

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