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Ὀδυσσεύς

Ὀδυσσεύς. o Polutla ς dio s Odisse ύς. Andra moi ennepe , Mousa , polutropon , O s mala polla plagcQh , Epei Troih s ieron ptolieQtron eperse. Narraci, o Musa, dell’eroe multiforme, che tanto vagò, dopo che distrusse la rocca sacra di Troia . IL NOME

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Ὀδυσσεύς

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Presentation Transcript


  1. Ὀδυσσεύς o Polutlaς diosOdisseύς

  2. Andramoiennepe, Mousa, polutropon, Os mala polla plagcQh, EpeiTroihsieron ptolieQtroneperse Narraci, o Musa, dell’eroe multiforme, che tanto vagò, dopo che distrusse la rocca sacra di Troia.

  3. IL NOME L’ Odisseo dei Greci è l’Ulisse dai Romani Odisseo significa, letteralmente «colui che è odiato» e gli fu dato questo nome dal nonno Arcesio che aveva previsto quanto il nipote avrebbe combattuto in guerra;

  4. Odisseo, polutropon,... è un eroe complesso, affascinante e controverso, ingannatore e spregiudicato, avido di conoscenza e terribile in battaglia… Ma iniziamo con la sua carta d’identità…

  5. Laerziade Ulisse per i Romani, Odisseo per i Greci Itaca greca Itaca,20 anni in viaggio. mare Sposato latitante Re e comandante 1 metro + molta astuzia scuri Verdi; vedono ogni cosa Polutropos Multiforme,che ha molto viaggiato, abile, avveduto

  6. Secondo Esiodo anche Ulisse discende da un dio poiché Ermes era padre di suo nonno Autolico; • le qualità di Odisseo sono quasi tutte “ermetiche”. • Egli è come Ermespolutropos • (da polus e trepw,molto + mi muovo mi volgo) quindi, che ha molto viaggiato, mutevole, avveduto, abile, multiforme; • 2) e poikilomhths • (dapoikilh= variegata + mhtis= mente • avvedutezza senno/consilium) • dai vari accorgimenti, ricco si espedienti, astuto

  7. L’Odisseo Omerico A differenza degli eroi monolitici dell’Iliade, La figura dell’Odisseo omerico è multiforme e complessa, con le tipiche contraddizioni psicologiche ed interiori della natura umana

  8. Odisseo e Achille a confronto Odisseo non vanta di caratteristiche semi- divine ma ostenta peculiarità umane, quali la mortalità Achille • semi-dio figlio di Teti, egli è rappresentato come un eroe, quasi un dio, le cui caratteristiche e abilità sono divinamente potenziate egli rifiuta il dono dell’immortalità per due volte: quando glielo offre Circe e quando glielo offre Calipso! Non un semi-dio, ma un uomo che affronta il destino, anche con “ aiutanti positivi”divini Ma soprattutto con mezzi umani

  9. Odisseo e Achille a confronto Achille • E’ l’incarnazione dell’apeth, della virtus guerresca E dell’eccesso: nell’ira Nel dolore Nella vendetta Odisseo Ha due aspetti: è astuto (polumhtis), ingegnoso, versatile, prudente, inquieto, saggio. È anche un guerriero coraggioso e sa essere feroce e terribile(strage dei proci)

  10. Odisseo e Achille a confronto Odisseo È l’eroe della conoscenza E incarna le qualità tipiche degli antichi navigatori quali la prudenza, la pazienza, la curiosità, il coraggio e la capacità di adattamento. E’ l’eroe del viaggio Inteso come esperienza conoscitiva Achille • E’ l’eroe della “società della vergogna”: • agisce in virtù del pensiero dei suoi concittadini ed è alla continua ricerca di fama- timh (nel presente) e di gloria- kleos gloria (per l’eternità ) anche a scapito della vita.

  11. IL VIAGGIO Quale significato assume il viaggio di Ulisse per la cultura greca? Per comprenderlo dobbiamo tenere a mente che il viaggio di Ulisse è innanzitutto un NOSTOS, vale a dire un RITORNO

  12. LA VOLONTA’ TENACE DI FAR RITORNO A CASA LA VOLONTA’ TENACE DI CONOSCENZA costituiscono il MOTORE delle azioni di Ulisse.

  13. IL VIAGGIO È CONOSCENZA. Ma perchè il RITORNO? Il ritorno è il fine ultimo del viaggio di conoscenza del proprio io perché l’identità che ciascuno di noi acquista valore nel momento in cui, con consapevolezza nuova, rinsaldiamo e rinvigoriamo il legame con le nostre radici

  14. Ulisse traccia i contorni di una identità greca che , proprio perché definita in limiti spaziali e culturali circoscritti,è fonte di sicurezza Ulisse è uno dei tanti uomini-frontierache disegna i contorni della spiritualità greca.

  15. GLI INCONTRI IL SACRIFICIO

  16. La identità individuale e culturale dell’uomo greco si definisce in rapporto all’altro: • i “non umani” • più che umani sono dei e semidei ed umani ideali, che vivono ai confini del mondo conosciuto • (i Feaci) • Meno che umani sono mostri ed animali e creature che vivono al di fuori di ogni societas • (i Ciclopi)

  17. Il motivo del viaggio di Ulisse come ritornodopo avere acquisito consapevolezza, e coscienza della propria identità culturale, oggetto di riflessione di molti studiosi del mondo antico è stato colto dalla sensibilità del poeta greco Kavafisnellasua lirica“Itaca”

  18. ITACA Se ti metti in viaggio per Itaca augurati che ti sia lunga la via, piena di conoscenze e di avventure. Non temere Lestrigoni e Ciclopi o l'irascibile Poseidone: nulla di ciò troverai mai per la strada, se non tieni elevato il pensiero, se un'emozione eletta non ti tocca il corpo e il cuore. Non incontrerai Lestrigoni e Ciclopi nè Poseidone l'arcigno se non li porti dentro, nel tuo cuore, se non è il cuore a alzarteli avanti.

  19. Augurati che ti sia lunga la via. Che siano molti i mattini estivi in cui soddisfatto e felice entri in porti mai visti prima; fai scalo negli empori dei Fenici e acquista belle mercanzie, madreperle e coralli, ebani ed ambre, ed ogni sorta d'aromi voluttuosi, quanti più aromi voluttuosi puoi; e va in molte città d'Egitto, ad imparare, ad imparare dai sapienti.

  20. Tienila sempre in mente, Itaca. La tua meta è approdarvi. Ma non far fretta al tuo viaggio. Meglio che duri molti anni, e che, ormai vecchio, alla tua isola attracchi, ricco di quel che guadagnasti per via, senza aspettarti da Itaca ricchezze. Itaca ti ha donato il bel viaggio. Non saresti partito senza di lei. Questo solo ha da darti. E se la trovi povera, Itaca non ti ha illuso. Sei diventato così esperto e saggio che avrai capito che cosa vuol dire Itaca. K. KAVAFIS

  21. Il viaggio di Ulisse è un ritorno il viaggio dell’Ulisse moderno è un errare senza meta L’Ulisse dello spot della Renault sceglie di continuare il suo viaggio: la meta è nienteil mezzo è tutto

  22. Ulisse in Dante

  23. nel XXVI canto, nell’ottava bolgia dell’ottavo cerchio, dove sono puniti i consiglieri fraudolenti, Dante racconta l’incontro con Ulisse che arde in eterno in un’unica fiamma insieme a Diomede,

  24. Dante non conosceva il greco nel Medioevo era nota solo l’Iliade, in una traduzione d’età neroniana Dante quindi non conosceva la fine di Ulisse profetizzata da Tiresia nel IX canto dell’Odissea

  25. Dal IX Canto dell’Odissea Odisseo racconta la sua discesa nell’Ade e la profezia di Tiresia

  26. Tiresia gli profetizza il suo ritorno in patria e conclude: “…E quando i pretendenti nel tuo palazzo avrai spento,o con l'inganno, o apertamente col bronzo affilato,allora parti, prendendo il maneggevole remo,finché a genti tu arrivi che non conoscono il mare,non mangiano cibi conditi con sale,non sanno le navi dalle guance di minio,né i maneggevoli remi che sono ali alle navi.”

  27. con verità ti predico». “E il segno ti dirò, chiarissimo: non può sfuggirti.Quando, incontrandoti, un altro viandante ti dicache il ventilabro tu reggi sulla nobile spalla,allora, in terra piantato il maneggevole remo,”

  28. “offerti bei sacrifici a Poseidone sovranotorna a casa e celebra sacre ecatombiai numi immortali che il cielo vasto possiedono,a tutti per ordine. Morte dal mareti verrà, molto dolce, a ucciderti vintoda una serena vecchiezza. Intorno a te popolibeati saranno.” con verità ti predico».

  29. Nella Divina Commedia invece il racconto è diverso Ulisse racconta a Dante che, dopo aver lasciato Circe, «né dolcezza di figlio, né la pièta / del vecchio padre, né 'l debito amore / lo qual dovea Penelope far lieta»  Lo inducono a desistere dal desiderio di arrivare là dove nessuno era giunto. E così parte .

  30. Giunto ai confini del mondo, così sprona i compagni: • « "O frati," dissi, "che per cento miliaperigli siete giunti a l'occidente,a questa tanto picciola vigiliad'i nostri sensi ch'è del rimanentenon vogliate negar l'esperïenza,di retro al sol, del mondo sanza gente.”

  31. “Considerate la vostra semenza:fatti non foste a viver come bruti,ma per seguir virtute e canoscenza.”

  32. Oggi • L’uomo moderno considera la figura di Ulisse come il simbolo della ricerca del sapere. • Ma Dante • Non è un uomo copernichiano, • la sua visione cosmologica portano a vedere l’impresa di Ulisse • come la violazione delle leggi divine, • Ulisse e il suo «il folle volo»,oltre le colonne d’Ercole rappresentano • il simbolo dell’empietà e della scelleratezza.

  33. mentre la Vera sapienza innalza verso Dio Ulisse è l’emblema della Vana sapienza che sprofonda l’uomo verso il peccato come la nave dell’eroe che si inabissa .

  34. Aspetta con il fedele cane Argo il suo Ulisse… Circe…. …..è una gommista Il Ciclope…è un camionista…guercio! Le sirene…ragazze in gita e Penelope? La meta è niente il mezzo è …TUTTO!

  35. Il porto dei Feaci in un dipinto del XIX sec.

  36. L’aiutante positivo: Nausicaa «Ti supplico, o sovrana: un dio sei forse o un mortale? Se un dio tu sei - essi hanno il vasto cielo -assai somigliante ad Artemide, la figlia del grande Zeus, mi sembri in volto, statura ed aspetto. Se uno dei mortali tu sei, che abitano sulla terra, tre volte beati tuo padre e la madre augusta, beati tre volte i fratelli: il loro animo certo si scalda sempre di gioia per merito tuo , quando ti vedono danzare

  37. Gli dèi ti concedano quanto nel tuo cuore desideri,un marito e una casa, e per compagna la feliceconcordia; pèrché non c'è bene più saldo e prezioso,di quando con pensieri concordi reggono la casaun uomo e una donna: molto dolore ai nemici,ma gioia agli amici, e soprattutto fama per essi». Vidi a Delo, vicino all'altare di Apollo, una volta, un giovane germoglio di palma levarsi così:perché sono stato anche là e mi seguì molta gente ' in quel viaggio, da cui doveva venirmi dolore e sventura. E come nel vedere anche quello stupii nell'animoa lungo, perché dalla terra un fusto così non crebbe mai prima,così, o donna, ti ammiro e stupisco e temo tremendamentedi toccarti i ginocchi: ma un grave dolore mi opprime.Abbi pietà, o sovrana: dopo molto soffrire vengo supplice a te.

  38. Le prove: Polifemo Il Ciclope di Redon

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