1 / 22

LA CONTINUIT EDUCATIVA - DIDATTICA

Alcuni riferimenti legislativi. C.M. 4 gennaio 1988, n. 1

tareq
Télécharger la présentation

LA CONTINUIT EDUCATIVA - DIDATTICA

An Image/Link below is provided (as is) to download presentation Download Policy: Content on the Website is provided to you AS IS for your information and personal use and may not be sold / licensed / shared on other websites without getting consent from its author. Content is provided to you AS IS for your information and personal use only. Download presentation by click this link. While downloading, if for some reason you are not able to download a presentation, the publisher may have deleted the file from their server. During download, if you can't get a presentation, the file might be deleted by the publisher.

E N D

Presentation Transcript


    1. LA CONTINUIT EDUCATIVA - DIDATTICA Rita Gandolfo

    2. Alcuni riferimenti legislativi C.M. 4 gennaio 1988, n. 1 Continuit educativa nel processo di integrazione degli alunni portatori di handicap. La continuit del processo educativo, fattore rilevante per la positivit dell'esperienza scolastica di ogni anno, per il bambino portatore di handicap diviene condizione di garanzia di interventi didattici che non procurino difficolt nei passaggi dalla scuola materna alla scuola elementare e da questa alla scuola media. Ciascuna scuola () garantisce a tutti gli alunni () quella continuit educativa che il raccordo tra le diverse istituzioni scolastiche pu certamente favorire. La circolare indica criteri prevede incontri tra gli operatori scolastici e socio - sanitari, la trasmissione di notizie e documentazioni e in particolare la possibilit che l'insegnante di sostegno della scuola di provenienza segua l'alunno nella fase di passaggio e di iniziale frequenza della nuova istituzione scolastica. Rita Gandolfo

    3. Legge 5 febbraio 1992 n. 104 - (1 ter) Comma aggiunto dalla Legge 28 gennaio 1999, n. 17: Il Ministro della pubblica istruzione provvede () a garantire la continuit educativa fra i diversi gradi di scuola, prevedendo forme obbligatorie di consultazione tra insegnanti del ciclo inferiore e del ciclo superiore ed il massimo sviluppo dell'esperienza scolastica della persona handicappata in tutti gli ordini e gradi di scuola, consentendo il completamento della scuola dell'obbligo anche sino al compimento del diciottesimo anno di et D.M. e C. M. 16 novembre 1992 n. 339 sulla Continuit educativa () il decreto istituisce il fascicolo personale dell'allievo . Fa in particolare alla documentazione specifica per gli alunni portatori di handicap (diagnosi funzionale, progetto educativo personalizzato) Rita Gandolfo

    4. Linee guida per lintegrazione scolastica degli alunni con disabilit (2009) Al Dirigente scolastico richiesto di attivare specifiche azioni di orientamento per assicurare continuit nella presa in carico del soggetto da parte della scuola successiva o del percorso post-scolastico prescelto A questo riguardo importante sottolineare l'importanza, in particolare nel momento del passaggio fra un grado e laltro distruzione, del fascicolo individuale dell'alunno con disabilit, che dovr essere previsto a partire dalla Scuola dellInfanzia e comunque allinizio del percorso di scolarizzazione, al fine di documentare il percorso formativo compiuto nell'iter scolastico. Relativamente al passaggio dal primo al secondo ciclo di istruzione o nei passaggi intermedi, opportuno che i Dirigenti Scolastici coinvolti prevedano forme di consultazione obbligatorie fra gli insegnanti della classe frequentata dallalunno con disabilit e le figure di riferimento per l'integrazione delle scuole coinvolte, al fine di consentire continuit operativa e la migliore applicazione delle esperienze gi maturate nella relazione educativo-didattica e nelle prassi di integrazione con l'alunno con disabilit. I Dirigenti scolastici impegnati nel passaggio in questione possono inoltre avviare progetti sperimentali che, sulla base di accordi fra le istituzioni scolastiche e nel rispetto della normativa vigente anche contrattuale, consentano che il docente del grado scolastico gi frequentato partecipi alle fasi di accoglienza e di inserimento nel grado successivo Rita Gandolfo

    5. Accordo di programma provinciale Ogni Istituzione Scolastica e tenuta a garantire e curare appositi incontri ed azioni concrete di informazione e di stage, finalizzati alla scelta del percorso scolastico e professionale degli alunni disabili, in collaborazione con i servizi per la disabilit delle Aziende UU.LL.SS.SS. Nel rispetto delle norme a tutela dei dati sensibili, ogni Istituzione Scolastica curer la trasmissione di ogni documentazione utile alla conoscenza dellalunno Sar cura della scuola, in accordo con i Servizi socio sanitari, conservare e registrare tutta la documentazione relativa a: Verbale di Accertamento rilasciato dall UVMD; Certificazione clinica e Diagnosi Funzionale; Profilo Dinamico Funzionale; Piano Educativo Individualizzato; relazioni degli incontri con le quipe delle Aziende UU.LL.SS.SS. e strutture convenzionate, con i genitori, con gli insegnanti degli ordini della scuola precedente, degli alunni seguiti e tutta la documentazione utile al proseguimento del percorso scolastico formativo dellalunno. Rita Gandolfo

    6. In sintesi Incontri tra insegnanti dei due ordini di scuola, genitori, ULSS per passaggio di informazioni sui bisogni dellalunno, sui percorsi e sulle metodologie attuate Trasmissione della documentazione Partecipazione dellalunno a stage presso la nuova scuola Progetti sperimentali in cui il docente di sostegno dellanno precedente partecipi alla fase di accoglienza nella nuova scuola Rita Gandolfo

    7. Un problema aperto La continuit pu essere anche continuit di insegnamento? Nonostante la normativa faccia chiaro riferimento allimportanza della continuit nellassegnazione delle cattedre, frequente lavvicendarsi di insegnanti di sostegno. Ci per due motivi: insegnanti a tempo indeterminato che chiedono il passaggio alla classe comune; completamento dellorganico di diritto con organico di fatto (insegnanti a tempo determinato con incarichi al 30 giugno) Rita Gandolfo

    8. Esiti della ricerca azione sulla qualit dellintegrazione nei momenti di transizione CTI6 Il questionario, proposto alle scuole aderenti alla rete del CTI6 della provincia di Padova nellanno scolastico 2006/2007, ha riguardato i seguenti momenti: Preaccoglienza accoglienza Gruppo per lintegrazione Continuit Orientamento Progetto di vita Rita Gandolfo

    9. Rita Gandolfo

    10. Rita Gandolfo

    11. Rita Gandolfo

    12. Rita Gandolfo

    13. Rita Gandolfo

    14. Rita Gandolfo

    15. Rita Gandolfo

    16. Rita Gandolfo

    17. Rita Gandolfo

    18. Rita Gandolfo

    19. Conclusioni esiti questionario Qualit dellintegrazione sulla Continuit Non in tutte le scuole presente una commissione Continuit: tale mancanza riguarda soprattutto le scuole Secondarie di secondo grado, dove spesso nel passaggio di informazioni vengono maggiormente coinvolti i referenti per lintegrazione e meno gli insegnanti curricolari. La presenza di questi ultimi pi massiccia nella scuola Primaria e Secondaria di I grado. Il referente h non coinvolto stabilmente nella commissione. Funzioni e destinatari del progetto Continuit. La commissione si occupa soprattutto della trasmissione delle informazioni sugli alunni in ingresso nel successivo ordine di scuola, sulle modalit del passaggio e sullorganizzazione e gestione degli incontri fra insegnanti dei due ordini di scuola. I destinatari del progetto sono soprattutto gli alunni, compreso lalunno disabile e gli insegnanti dei due ordini di scuola, in minor misura le atre agenzie educative. Finalit del progetto per lalunno disabile. Riguarda soprattutto il passaggio di informazioni e di documentazione, con colloqui con insegnanti, genitori, strutture certificanti Poca attenzione alla valutazione e alla documentazione del progetto Rita Gandolfo

    20. Progetto Per mano verso il futuro Il progetto ha riguardato il passaggio dalla classe quinta alla classe prima di scuola secondaria di primo grado di unalunna autistica dellIstituto Comprensivo di Cervarese S. Croce Soggetti destinatari del progetto: Personale docente e non docente (con particolare riferimento agli insegnanti della scuola Secondaria di primo grado della classe di accoglienza) Futuri compagni di classe Lalunna stessa Rita Gandolfo

    21. Fasi del progetto Formazione del personale rivolta agli insegnanti e ai collaboratori scolastici con la partecipazione dello psicologo che segue G. Incontri tra insegnanti dei due ordini di scuola Visite per lalunna alla nuova struttura scolastica durante lultimo anno di scuola primaria insieme allinsegnante di sostegno della scuola primaria e allassistente dellULSS per conoscere gli spazi e i docenti. Attivit di accoglienza pi intensiva durante lultima settimana di scuola Attivit di sensibilizzazione agli alunni di classe sia alla fine della classe quinta, sia allinizio della classe prima Inserimento graduale dellalunna durante il primo periodo in classe prima. Allestimento degli spazi Rita Gandolfo

    22. Progetto Il futuro tra le mani Il progetto rivolto allalunna G. che nel frattempo sta frequentando la classe terza della scuola secondaria di primo grado e che lanno prossimo frequenter un CFP Sono stati attuati incontri di progettazione tra gli insegnanti del CFP e linsegnante di sostegno di G. Lalunna sta svolgendo attivit didattiche e laboratoriali presso la nuova scuola, accompagnata dallinsegnante di sostegno attuale e dalloperatore dellULSS, con il coinvolgimento del Comune per il trasporto. Al primo incontro ha partecipato anche la madre Rita Gandolfo

More Related