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I Certificati Europei di Lingue Addestramento degli esaminatori

I Certificati Europei di Lingue Addestramento degli esaminatori Concetto: Peter Kiefer e Geoff Tranter Versione italiana di Paolo Martini e Elisabetta Mazza. Weiterbildungs-Testsysteme GmbH. Programma. 1 Presa di contatto 2 Compito come parola chiave

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I Certificati Europei di Lingue Addestramento degli esaminatori

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Presentation Transcript


  1. I Certificati Europei di Lingue Addestramento degli esaminatori Concetto: Peter Kiefer e Geoff Tranter Versione italiana di Paolo Martini e Elisabetta Mazza Weiterbildungs-Testsysteme GmbH

  2. Programma 1 Presa di contatto 2 Compito come parola chiave 3 Esempio di compito: Mettersi d‘accordo 4 La relazione tra curriculum, lezione, esami e valutazione 5 Come applicare i criteri di valutazione 6 Valutazione dell‘esame orale 7 Comportamento degli esaminatori 8 La valutazione della lettera

  3. Presa di contatto 1 Quanto conosce i participanti di questo seminario?

  4. Presa di contatto Trovi un interlocutore che non conosce (bene). Cerchi di ottenere più informazioni possibile sul suo interlocutore: - (cog)nome, - dove abita, - da dove viene, - dove insegna, - le sue esperienze d‘insegnante, - le sue esperienze di esaminatore, - perché fa l‘insegnante, - perché fa l‘esaminatore. Non faccia domande di cui conosce già la risposta. Si prepari a presentare il suo interlocutore nel plenum.

  5. Compiti 2 come parola chiave: ...dallo scambio di funzioni al discorso... Compito

  6. Compiti • Compiti: • 1. Discuta le seguenti domande: • Che cosa ha imparato sul suo interlocutore? • Che cosa pensa del colloquio? • 2. Paragoni il suo colloquio con la “conversazione“ che segue... • Che differenze ci sono?

  7. Scenario interrogazione? A: Da che paese viene? B: Vengo da .... A: Per quanto tempo ha studiato l‘italiano? B: L‘ho studiato tre anni. A: È la sua prima lingua straniera? B: No. A: Che altra lingua parla? B: Parlo un po‘ l‘inglese. È molto realistico questo dialogo?

  8. Funzioni Gli obiettivi didattici del vecchio Certificato VHS/ICC contenevano un repertorio di funzioni linguistiche possibili per la realizzazzione di obiettivi comunicativi, p.e.: • chiedere informazioni • A: Mi potrebbe ..............? • B: Sì, naturalmente.

  9. Funzioni È molto realistico questo dialogo? Scusi, potrebbe dirmi dov‘è via Dante È molto semplice: attraversi qui il semaforo, poi prenda la quarta strada a destra, passi davanti al Duomo, al prossimo semaforo giri a destra, poi prenda la terza strada a destra, vada avanti diritto e dopo il supermercato la quarta strada a sinistra. È una strada che fa una curva a sinistra, quella è la via Dante. Benissimo, grazie. Prego.

  10. Compiti Il seguente esempio nella descrizione degli obiettivi didattici dimostra che il colloquio comporta molti più elementi che la semplice realizzazione di un’ intenzione linguistica all’interno di uno schema di azione-reazione. In uno scenario vengono applicati vari mezzi di comunicazione per ottenere l’obiettivo d’azione comunicativo.

  11. Compiti • Il principio dell‘autenticità • obiettivi didattici e esame il più possibile vicini alla realtà • Compitocome parola chiave Compito

  12. Compiti Compiti le abilità per la produzione le abilità per la comprensione Parlare Scrivere Ascoltare Leggere Interazione nella vita quotidiana - lettere - fax - e-mail comprensione di testi - globale - dettagliata - selettiva

  13. Compiti Compiti le abilità per la produzione le abilità per la comprensione Parlare Scrivere Ascoltare Leggere Interazione nella vita quotidiana p. e. chiedere informazioni - lettere - fax - e-mail comprensione di testi - globale - dettagliata - selettiva

  14. Compiti Attenzione! L'esempio seguente è un'attuazione autentica dello scenario chiedere informazioni. Serve a illustrare gli strumenti linguistici e discorsivi tipici di questo scenario. Non si tratta quindi di un'unità didattica concreta da attuare nell'insegnamento.

  15. Scenariochiedere informazioni- parte 1 A: mi scusi per cortesia via Taramelli ascolti non sono di Bergamo però la Taramelli deve passare questo semaforo sì passa anche quello dopo sì al secondo semaforo gira sulla sinistra; la prima subito a sinistra quella è la via Taramelli allora passo questo semaforo passa questo semaforo ce n’è un altro ne trova un altro va a sinistra eh… sì B: A: B: A: B: A: B: A:

  16. Scenariochiedere informazioni- parte 2 B: perché lei è qui a piedi vero? sì va a sinistra la prima subito a sinistra quella è la via Taramelli grazie mille però ascolti per sicurezza chieda al vigile che io non sono di Bergamo va bene mi sembra di ricordare che è quella grazie A: B: A: B: A: B: A:

  17. Esempio chiedere informazioni(fasi) mi scusi per cortesia via Taramelli ascolti non sono di Bergamo però la Taramelli deve passare questo semaforo sì passa anche quello dopo sì al secondo semaforo gira sulla sinistra; la prima subito a sinistra quella è la via Taramelli allora passo questo semaforo passa questo semaforo ce n’è un altro ne trova un altro va a sinistra eh… sì Apertura Richiesta Spiegazione Verifica-rinforzo

  18. Esempio chiedere informazioni(componenti) mi scusi per cortesia via Taramelli ascolti non sono di Bergamo però la Taramelli deve passare questo semaforo sì passa anche quello dopo sì al secondo semaforo gira sulla sinistra; la prima subito a sinistra quella è la via Taramelli allora passo questo semaforo passa questo semaforo ce n’è un altro ne trova un altro va a sinistra eh… sì Meccanismi di presa di turno (GI:G3) Rivolgere la parola a qualcuno e rispondere (F1.1) Strategia di cortesia: Glossa (GI:G9) Chiedere e dare una spiegazione (F4.4.) Iniziare un argomento o una precisa informazione Meccanismi di presa di turno (GI:G3) Rivolgere la parola a qualcuno e rispondere (F1.1) Scusarsi (A1.9) Connettivo testuale (GI:2A) Cercare accordo o disponibilità Conferma della ricezione (GI:3B1) Chiedere e dare una spiegazione (F4.4) Chiedere ed esprimere conferma e assicurazione (F3.11) Chiedere e dare una spiegazione (F4.4)

  19. Esempio funzioni come elementi isolati mi scusi per cortesia via Taramelli ascolti non sono di Bergamo però la Taramelli deve passare questo semaforo sì passa anche quello dopo sì al secondo semaforo gira sulla sinistra; la prima subito a sinistra quella è la via Taramelli allora passo questo semaforo passa questo semaforo ce n’è un altro ne trova un altro va a sinistra eh… sì Meccanismi di presa di turno (GI:G3) Rivolgere la parola a qualcuno e rispondere (F1.1) Strategia di cortesia: Glossa (GI:G9) Chiedere e dare una spiegazione (F4.4.) Iniziare un argomento o una precisa informazione Meccanismi di presa di turno (GI:G3) Rivolgere la parola a qualcuno e rispondere (F1.1) Scusarsi (A1.9) Connettivo testuale (GI:2A) Cercare accordo o disponibilità Conferma della ricezione (GI:3B1) Chiedere e dare una spiegazione (F4.4) Chiedere ed esprimere conferma e assicurazione (F3.11) Chiedere e dare una spiegazione (F4.4) mi scusi, per cortesia, via Taramelli? al secondo semaforo gira sulla sinistra; la prima subito a sinistra quella è la via Taramelli grazie

  20. Gli scenari Gli scenari 1. si manifestano in una data sequenza 2. hanno certi elementi caratteristici

  21. CaratteristicaScenario K chiedere informazioni Fasi del dialogo 1. Apertura 2. Richiesta 3. Spiegazione 4. Verifica-rinforzo 5. Conclusione

  22. CaratteristicaScenario K chiedere informazioni Componenti individuali • 1) Funzioni, p.e. • rivolgere la parola a qualcuno • chiedere conferma • fare una descrizione • dare una spiegazione • ecc.

  23. CaratteristicaScenario K chiedere informazioni Componenti individuali • 2) Strategie, p.e. • avvicinamento • incoraggiamento a rispondere • ecc.

  24. CaratteristicaScenario K chiedere informazioni Componenti individuali • 3) Grammatica del discorso, p.e. • domande • glosse • connettivi testuali • ecc.

  25. CaratteristicaScenario K chiedere informazioni Componenti individuali • 4) Grammatica operativa, p.e. • indicatori di tempo • presente acronico • “si“ impersonale • ecc.

  26. In breve le caratteristichedi tutti gli scenari • Legga nell’opuscolo sugli obiettivi didattici dei certificati di lingua il • capitolo 2.2.2 Alcune caratteristiche degli scenari • Le caratteristiche elencate • caratterizzano i vari tipi di scenari; • costituiscono una base per strumenti didattici risp. materiali di esercizio per discenti; • sono in relazione diretta con i criteri di valutazione.

  27. La lista degli scenari giallo= scenari realizzabili solo oralmente

  28. Compiti e scenari • I compiti e gli scenari hanno un ruolo importante su tre livelli: • 1. Comunicazione nell’ambito quotidiano • 2. Apprendimento delle lingue • durante la lezione di lingua • come categoria integrata per la descrizione degli obiettivi didattici • 3. Esame della conoscenza della lingua • come compito d’esame

  29. Compiti 3 Esempio di compito Il scenario Mettersi d‘accordo

  30. Mettersi d‘accordo Compito Formi gruppi di 4 persone 2 persone parlano 2 persone ascoltano

  31. Mettersi d‘accordo Foglio didattico per gli interlocutori • Situazione: lei e il suo interlocutore discutete su come motivare i discenti adulti a sottoporsi all’esame. Scegliete due o tre dei seguenti punti che potrebbero rappresentare buoni argomenti per motivare i partecipanti a sottoporsi all’esame I Certificati Europei di Lingue. Siete naturalmente liberi di integrare alla discussione altri tipi di motivazioni. • utile sul posto di lavoro • prova della competenza linguistica • prova delle conoscenze generali • base per un posto di lavoro all’estero/ nel paese della lingua target • motivazione per l’apprendimento a lunga durata • controllo didattico personale • utile per candidature • conferisce disciplina didattica • ................................................ • Scelga dapprima tra i punti elencati quelli che a suo avviso sono i più importanti e li confronti con quelli scelti dal suo interlocutore. In seguito cercate di mettervi d’accordo su due o tre punti.

  32. Mettersi d‘accordo Foglio didattico per gli ascoltatori 1 • Voglia annotarsi • quale intenzione linguistica • quale strategia • quali marcatori discorsivi • quali elementi grammaticali • i due interlocutori realizzano.

  33. Mettersi d‘accordo Foglio didattico per gli ascoltatori 2 • I due interlocutori del suo gruppo hanno una lista con ragioni possibili per sottoporsi a un esame linguistico (vedi sotto). Il loro compito è quello di scambiarsi le loro idee e di mettersi d'accordo sulle due o tre ragioni più importanti. • utile sul posto di lavoro • prova della competenza linguistica • prova delle conoscenze generali • base per un posto di lavoro all’estero/ nel paese della lingua target • motivazione per l’apprendimento a lunga durata • controllo didattico personale • utile per candidature • conferisce disciplina didattica • ................................................ • L' obiettivo è quello di mettersi d' accordo sugli argomenti con cui motivare i discenti a sottoporsi all'esame I Certificati Europei di Lingue. Se la discussione si interrompesse (e solo in questo caso!), intervenga e passi al prossimo punto. L'obiettivo della discussione è raggiunto se gli interlocutori dopo cinque minuti o meno hanno trovato un accordo su almeno due o tre punti.

  34. Mettersi d‘accordoFoglio didattico per la fase di resoconto • Fase di resoconto • Ascoltatori • quali caratteristiche linguistiche ha rilevato? • Interlocutori • quali problemi sono sorti durante il discorso? • in quale punto della discussione l’intervento di un conduttore avrebbe aiutato a mandare avanti la discussione?

  35. Compiti • I compiti comunicativi, come per esempio trovare un accordo sulle attività serali, comportano vari aspetti della lingua su livelli differenti: • Essi • riflettono l’impiego reale della lingua nella vita quotidiana; • costituiscono attività linguistiche per la lezione vicine alla realtà; • mettono alla prova la competenza linguistica negli esami.

  36. Valutazione e obiettivi didattici 4 Gli obiettivi didattici La relazione tra curriculum, lezione, esami e valutazione

  37. Valutazione dell‘esame orale Per la valutazione dell’esame orale sono presi in considerazione i seguenti criteri: 1 Capacità espressiva 2 Padronanza del compito 3 Competenza linguistica 4 Pronuncia e intonazione Ognuna delle tre parti dell‘esame viene valutata separatamente poiché le prestazioni possono variare.

  38. Valutazione dell‘esame orale Vengono valutate le prestazione del singolo candidato e non la ”prestazione di coppia”!

  39. Valutazione dell‘esame orale Criterio 1: Capacità espressiva La valutazione è basata sul livello di adeguatezza del linguaggio usato (lessico e sintassi) in riferimento sia al tipo di compito da svolgere sia alle relazioni tra i due candidati. La capacità espressiva è

  40. Valutazione dell‘esame orale Criterio 2: Padronanza del compito • La valutazione è basata su: • 1.il livello di partecipazione attiva al discorso • 2.l'uso di strategie (strategie discorsive e quando • necessario, strategie di compensazione) • 3.scorrevolezza del discorso. • Il compito è stato svolto in modo

  41. Valutazione dell‘esame orale Criterio 3: Competenza linguistica La valutazione si basa sulla sintassi e sulla morfologia Il candidato

  42. Valutazione dell‘esame orale Criterio 4: Pronuncia e intonazione La valutazione è basata sulla pronuncia e sull'intonazione. Le differenze tra la pronuncia e l'intonazione del candidato e quelle standard

  43. Criteri di valutazione Esame orale Ogni parte dell’esame va considerata come un compito, cioè vengono realizzati vari scenari, contrassegnati da determinate caratteristiche (cfr. cap. 2.2.2 degli obiettivi didattici) Parte 1 chiacchierare (G), chiedere informazioni (K) Parte 2 raccontare/riferire (J), chiedere informazioni (K), discussione (M) Parte 3 mettersi d’accordo (L), convincere qualcuno (C)

  44. Esame orale - compiti e scenari È importantissimo che durante l’esame orale i candidati comunichino tra di loro e che si tratti di un vero dialogo e non di due monologhi. In tutte le fasi dell’esame il compito dei candidati consiste nel realizzare interattivamente degli scenari

  45. Esame orale - compiti e scenari Durante i corsi di preparazione deve essere richiamata l’attenzione dei candidati sul carattere interattivo dell’esame. Nel caso in cui durante l’esame non ci fosse un dialogo, ma soltanto monologhi, gli esaminatori devono far notare ai candidati la mancanza di interazione. vedi anche 7) Comportamento degli esaminatori

  46. Apprendimento della lingua e valutazione • I criteri di valutazione forniscono indicazioni importanti inerenti all'esercizio linguistico del discente. • Esempio • Per poter ottenere un buon risultato nel criterio 2, i candidati devono aver • studiato • come si risponde con una controdomanda; • come vanno strutturate le risposte • come si interrompe cortesemente l’interlocutore • ecc. Strategie!!!

  47. Obiettivi didattici e la valutazione oggettiva Parte 1 Presa di contatto Criterio 1: Capacità espressiva • L’espressione è adeguata ai ruoli e agli interlocutori? • Sono realizzate le intenzioni linguistiche degli scenari (p.e. dare informazioni / informarsi, esprimere interesse, compiacimento, intenzioni, piani?) • Il lessico di cui dispongono i candidati è sufficiente per i temi trattati? [in particolar modo temi: 1/3/7/8/13/16]

  48. Obiettivi didattici e la valutazione oggettiva Parte 2 Discussione Criterio 1: Capacità espressiva • L’espressione è adeguata ai ruoli e agli interlocutori? • Sono realizzate le intenzioni linguistiche degli scenari (p.e. riferire, chiedere/esprimere un’opinione, esprimere compiacimento/preferenze? • Il lessico di cui dispongono i candidati è sufficiente per i temi trattati? [varia a seconda del tema: p.e. Tema 6: mangiare e bere]

  49. Obiettivi didattici e la valutazione oggettiva Parte 3 Svolgimento di un compito Criterio 1: Capacità espressiva • L’espressione è adeguata ai ruoli e agli interlocutori? • Sono realizzate le intenzioni linguistiche degli scenari (p.e. fare proposte / reagire a proposte, esprimere preferenze, giustificare qualcosa ecc.)? • Il lessico di cui dispongono i candidati è sufficiente per i temi trattati? [varia a seconda del tema: p.e. Tema 13: tempo libero]

  50. Obiettivi didattici e la valutazione oggettiva Per ognuna delle 3 parti dell’esame Criterio 2: padronanza del compito • Come è il livello di partecipazione al discorso? I candidati si fanno entrare nel discorso a vicenda? Parlano uno con l’altro oppure ognuno per sé? Utilizzano elementi discorsivi (p.e. segnali del parlatore/ascoltatore, deissi) che contribuiscono alla scorrevolezza del discorso? • Impiegano strategie? I candidati si passano la parola? Intervengono abilmente? (cfr. in particolar modo il catalogo Strategie e elementi discorsivi della grammatica)

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