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Marco Rossi-Doria una scuola per la cittadinanza

Marco Rossi-Doria una scuola per la cittadinanza. Roma, 19 dicembre 2007.

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Marco Rossi-Doria una scuola per la cittadinanza

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Presentation Transcript


  1. Marco Rossi-Doria una scuola per la cittadinanza Roma, 19 dicembre 2007

  2. “In un momento di svolta o di transizione, come quello attuale, in cui i sistemi di welfare europei sono in visibile difficoltà e gli stessi valori di uguaglianza e solidarietà, su cui essi si sono fondati fino ad oggi, reclamano un aggiornamento, una riflessione sul processo storico di individualizzazione può essere utile per comprendere il cambiamento in atto”. Massimo Paci “Ogni persona vuole progettare e avere una vita propria e vuole aiuto al proprio sviluppo individuale, al proprio progetto di vita”. Amatrya Sen

  3. Progettare la propria vita implica avere alcune basi di cultura su cui fondare empowerment individuale, il potenziamento di se stesso: SENSO DI APPARTENENZA COMUNITARIA E CAPACITA’ PARTECIPATIVESENSO DEL LIMITE E DELLE REGOLEELEMENTI DI CULTURA MATERIALE: SAPER FARE COSE ENTRO UNA COMUNITA’ALMENO UN ADULTO SIGNIFICATIVO DI RIFERIMENTOUNA RIGOROSA ALFABETIZZAZIONE INIZIALE

  4. Alfabetizzazione rigorosa significa dare alle scuole il compito di costruire un curricolo ben fondato: • Imparare con gli altri • Imparare anche da soli • Portare bene a termine il lavoro • Fare esperienza ripetuta di luoghi di apprendimento che abbiano senso: • - legami forti tra teoria e pratica, • - nessi costanti tra processi e prodotti, • - esplorazione delle cerniere e dei confini tra discipline • - • Consolidare saperi e contenuti irrinunciabili e chiaramente definiti… che equivale a saper leggere, scrivere e far di conto oggi e cioè raggiungere davvero alcuni solidi e sicuri traguardi e obiettivi di conoscenze fondati su quello che serve nel mondo di oggi. • Ma …..

  5. Gli early school leavers (si tratta di tutti quei giovani, 18-24 enni “che hanno lasciato presto” e non hanno ricevuto altra formazione oltre la terza media) sono il 21,9%, circa 900.000 persone • … contro la media europea del 14,9%, la Germania al 12,1%, UK 14%, Francia 12,6%. • E abbiamo: • 39.740 ripetenti nella scuola media in Italia pari al 2,3% del totale di cui una quota parte si trova nel limbo tra CTP e sc. media • + 93.747 interruzioni formalizzate e non formalizzate, pari al 6% di ragazzi non valutati nelle superiori • + 185.004 ripetenti nelle scuole superiori pari al 6,9% • … ma è il 16,1% di ripetenti negli istituti professionali, di cui il 26,7% il primo anno • … e 13,7 neii tecnici, di cui 20,9% il primo anno

  6. Non è una situazione nuova. Anzi è una costante della “via italiana alla scolarizzazione” tanto è vero che: • Senza titolo di studio è il 6,8% (Censimento 2001) • Sola licenza elementare 26,4% (Censimento 2001) • Sola licenza di sc. Media inferiore 31,7% (Censimento 2001) • E’ questa situazione che è alla base del basso livello di alfabetizzazione funzionale e di cittadinanza degli adulti anche giovani (dati OCSE): 5% non distinguono una lettera o numero dall’altra/o, 33% che le distingue ma “nun ‘e ssape accucchia”(def. T. De Mauro) • Alta quantità di voto “sufficiente” - media nazionale 37% • 35% è ammessa almeno una volta con almeno 1 debito • + alta media di assenze di tutta la UE

  7. COSI’ ABBIAMO L’IDENTIKIT DEI CANDIDATI ITALIANI ALLA POVERTA’ E ALL’EMEARGINAZIONE: • giovani persone in crescita che non hanno consolidato all’età giusta le competenze irrinunciabili riguardanti la prima alfabetizzazione • e che non hanno finito la scuola media o che la hanno finita con voto sufficiente, • che sono solo iscritti o presto bocciati al biennio del superiore • in particolare nei professionali e nei tecnici, • in aree del paese svantaggiate e con dinamiche non promettenti nel mercato del lavoro, • che provengono da famiglie povere o che stanno di poco sopra la soglia di povertà, • in zone urbane del Paese, in particolare nelle periferie, nel Sud in modo marcato. • Ma è altrettanto evidente che vi è una fascia meno estrema che ha appreso poco a scuola, che non ha qualifiche effettivamente spendibili e che possiede competenze e saperi troppo esigui.

  8. Per ogni anno di scuola in meno diminuisce la possibilità di avere informazioni ed esercitare i diritti di cittadinanza, l’aspettativa di vita, la probabilità di dipendenze e sofferenze psico-sociali, ecc. La probabilità di essere nel mercato del lavoro aumenta di 2,4 punti percentuali per ogni anno di scuola frequentato L’effetto di ogni anno di istruzione sulla probabilità di essere effettivamente occupato è di 1,6% in media e del 3 % nel Mezzogiorno L’investimento in istruzione è tuttora redditizio : la scelta di conseguire un diploma di scuola superiore partendo dalla licenza media rende il 9,7% e quella di conseguire una laurea partendo da un diploma superiore rende il 10,3% LA SCUOLA HA UN SENSO. SI PUO’ E SI DEVESOSTENERNE IL RUOLO E L’INNOVAZIONE.

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