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UNIVERSITA’ DI FERRARA

UNIVERSITA’ DI FERRARA. Stage e placement a Ferrara: l'esperienza del PIL ( Percorsi di InserimentoLavorativo). V. Ruggiero. SOMMARIO. Tirocini curriculari PIL: Percorsi di Inserimento lavorativo

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Presentation Transcript


  1. UNIVERSITA’ DI FERRARA Stage e placement a Ferrara: l'esperienza del PIL ( Percorsi di InserimentoLavorativo) V. Ruggiero

  2. SOMMARIO • Tirocini curriculari • PIL: Percorsi di Inserimento lavorativo Il Progetto “Percorsi di Inserimento lavorativo” è lo strumento che è stato usato presso l’Ateneo ferrarese per fare incontrare la formazione universitaria con il mondo del lavoro. Il PIL accompagna (attraverso un percorso articolato che prevede un i tutorato costante e mirato) i ragazzi in formazione (nella fattispecie i laureandi) a inserirsi in un’azienda pubblica o privata con un contratto di lavoro a tutti gli effetti di 12 mesi.

  3. JOB CENTRE • Il JOB CENTRE è un ufficio costituitosi presso la Facoltà di Economia nel 2001 con il compito di occuparsi di orientamento in uscita degli studenti. • Nel 2005 diventa ufficio di Ateneo, direttamente in staff alla Direzione Amministrativa, inglobando l’Ufficio tirocini dell’Ateneo, con i seguenti compiti: - gestire amministrativamente i tirocini curriculari svolti all’esterno dell’Ateneo, in collaborazione con ARDSU; - coordinarsi con la rete dei Manager Didattici per la gestione di tutte le iniziative legate all’orientamento in uscita (reperimento aziende, progetti di tirocinio all’estero o di tipologia particolare, partecipazione a progetti CRUI,…) - allargare il progetto PIL (Percorsi d’Inserimento Lavorativo) all’Ateneo.

  4. TIROCINI CURRICULARI • Linee guida (2005) • - Riferimenti normativi: Legge 24 giugno 1997 n. 196 art. 18 D.M. 25 Marzo 1998 n. 142 • - Descrizione del processo, inclusa la convenzione Università, Azienda, ARDSU • Database delle aziende e statistiche • A livello di CdS • Tutor organizzativo: MD • Scelta azienda entro database; colloquio • Individuazione tutor accademico e tutor di struttura • Progetto formativo • Monitoraggio in itinere (MD, tutor accademico) e valutazione dell’azienda e dello studente • Valutazione finale per accreditamento (CdS)

  5. Alcuni dati Laureati 2005 UNIFE: 35,8% Tot. Atenei: 29,9% Stage come strumento per l'orientamento al mondo del lavoro: (fonte Almalaurea) se si considerano i laureati 2004 ad un anno dalla laurea, c‘è una differenza di 10 punti percentuali tra i laureati occupati che hanno fatto un tirocinio (61%) e quelli occupati che non l‘hanno fatto (51%). Il gap aumenta a 15 punti percentuali per i tirocini post-laurea.

  6. PIL e percorsi didattici universitari (1) • Percorso tradizionale di studi universitari: lo studente “tipo” dell’ultimo anno termina gli esami, scrive la sua tesi e si laurea. Nei dodici mesi che seguono inizia la sua ricerca di lavoro e, forse, la sua prima esperienza lavorativa; in diversi casi si avvicina al lavoro attraverso gli stage. • Con il PIL, invece, lo studente anticipa la sua prima, vera, esperienza di lavoro qualificato in un contesto “di accompagnamento” promosso dalla Facoltà e, una volta laureato, avrà quell’esperienza che gli faciliterà l’ingresso nel mondo del lavoro.

  7. PIL e percorsi didattici universitari (2) a) L’approccio (tradizionale) della “transizione”: Lo sviluppo dei percorsi si realizza “in sequenza”: b) L’approccio dell’ “alternanza” I percorsi si “intrecciano” nella fase avanzata dell’istruzione universitaria: Istruzione Formazione Lavoro Istruzione Formazione Lavoro

  8. PIL: Obiettivo I PIL sono percorsi inseriti nella programmazione didattica delle Facoltà e destinati ai laurendi. OBIETTIVO • L’inserimento di laureandi in aziende pubbliche e private con un contratto di lavoro della durata di 12 mesi, preceduto da una formazione di 6 mesi… • … in un profilo dei “mestieri possibili” coerenti con il corso di studi di provenienza… • …attraverso un preventivo ciclo di formazione specificaallo scopo di realizzare l’integrazione della fase conclusiva del percorso universitario con l’avvio di una prima, piena, esperienza lavorativa 

  9. PIL: fasi per i laureandi 3aContratto di lavoro Selezione:colloqui aziendali Abbinamento 2aStage 1a120 ore d’aula 12 mesitempo pieno 3 mesi 3 mesi tempo pieno crediti crediti crediti

  10. PIL: fasi per i laureandi Fase d’ aula (120 ore) • Organizzazione, qualità e sicurezza nei processi di lavoro • Mercato del lavoro e relazioni di lavoro • Competenza professionale e comunicazione efficace • Presentazione e analisi delle aziende partecipanti Stage formativo finalizzato (3 mesi) • Partecipano i laureandi abbinati • Formazione nell’azienda per il posto che ricoprirà • Non è uno stage fine a se stesso, ma un periodo formativo propedeutico Periodo di lavoro (12 mesi) • A tempo pino, adeguatamente retribuito e regolato da un contratto

  11. Descrizione schematica del percorso PIL Selezione: colloqui aziendali giugno ottobre - dic. gennaio - mar. aprile - marzo aula stage contratto Ricerca aziende

  12. I partner del PIL Partner del PIL: • Job Centre –Università: soggetto promotore, responsabile della definizione, dello sviluppo e dei risultati del progetto. • Ente di formazione - CPF: ente gestore, titolare del finanziamento • Centro di ricerca sul mercato del lavoro – CDS: mappatura delle aziende Provincia di Ferrara (Ob. 3, misura C3, Azione 2): sperimentazione nell’ambito dei cicli universitari Bandi: • 2001 e 2002 – mirati ai laureandi di Economia • 2003 – aperto ai laureandi di altre Facoltà (Ingegneria, Scienze) • 2004 – sperimentazione nell’ottica di un progetto d’Ateneo • 2005 – sperimentazione d’Ateneo

  13. PIL: struttura scientifica e organizzativa • A livello di Ateneo: • Gruppo tecnico (Giori, Guarnieri) • Gruppo scientifico (Prof. Foschi, Prof. Masino, Dott. Poddi) • A livello di Corso di Studi - la rete dei MD - Presidenti di Corso di Studi

  14. PIL: un po’ di storia • CPE 2001: edizione conclusa Facoltà di Economia (15 aziende e 23 contratti di lavoro conclusi) • PIL 2002: edizione conclusa Facoltà di Economia (19 aziende e 25 contratti di lavoro conclusi) • PIL 2003: edizione conclusa Facoltà di Economia, Scienze e Ingegneria(26 aziende e 36 posti di lavoro allocati) • PIL 2004: edizione d’Ateneo – in corso (50 aziende e 51 posti di lavoro allocati) • PIL 2005: edizione d’Ateneo – in corso(191 studenti, 55 aziende partecipanti con 88 posti di lavoro, 70 posti di lavoro allocati)

  15. Aziende partecipanti (tipologia) • Enti Pubblici • Società di servizi di Pubblica Utilità • Società di servizi e consulenza • Studi professionali • Imprese private Per la realizzazione dei PIL una parte di rilievo riguarda l’animazione presso le aziende per la ricerca dei posti di lavoro. Per dare un’idea delle dimensioni di questa attività basta segnalare che per il PIL 2005 sono state contattate 950 aziende

  16. Aziende che hanno partecipato a più edizioni PIL Enti Pubblici ( 7 ) Parco Delta Po – Ausl Ferrara - Comune di Ferrara - Comune di Portomaggiore – Comune di Codigoro - Provincia di Ferrara – Azienda Ospedale S. Anna Società di servizi di Pubblica Utilità ( 2 ) Acft (AMI) – Agea (HERA) Società di servizi e consulenza ( 4 ) Village – Deloitte & Touche – Unisalute –Alleanza Assicurazioni Studi professionali ( 3 ) Master Plan – Studio Gallian – Studio Gaiani Imprese private ( 9 ) Carlo Gavazzi Space – LTE – TRW – Basell – Unitec –Polisystem Informatica – Viabizzuno - Mediabeat - Engin Plast Due

  17. Il vantaggio delle imprese (1) • Orientare risorse interne ad alta professionalità su progetti nuovi (attività che non si farebbero in genere perché a rischio). Tipiche di aziende che puntano sullo sviluppo di mercati del lavoro interni (con tecnologie dedicate, tecnologie autoprodotte,...) POMPA PROFESSIONALE. • In via subordinata, specie per le piccole e medie imprese, ha un effetto, almeno nel breve periodo, di contenimento del costo della professionalità per l’effetto di sostituzione tra alta e bassa professionalità • Poiché il laureando ha un contratto a termine non si determinano problemi nella trasmissione di conoscenza tra novizio e senior (un grosso problema dei nuovi inseriti) e la trasmissione di conoscenza si rafforza sia dal senior al novizio, sia viceversa.

  18. Il vantaggio delle imprese (2) 5. Le imprese hanno inoltre la possibilità di partecipare alla fase di selezione dei giovani. Possono contare su un servizio di preselezione che individua le persone più adatte nei colloqui preliminari. Può inoltre partecipare alla progettazione del percorso formativo e indicare propri tecnici per la formazione in aula personalizzata. • L’immissione di un giovane produce un effetto rivitalizzante che favorisce l’innalzamento della produttività e motivazione della squadra • Mette in relazione l’impresa con l’università e rafforza le possibilità di trasferimento tecnologico o di far fare tesi su argomenti di carattere aziendale. 8. Le imprese che partecipano al progetto hanno una forte visibilità sociale.

  19. Il vantaggio delle imprese (3) La formula di inserimento lavorativo consente quindi alle aziende due “macro vantaggi”: - consente di innovare le strutture organizzative, sviluppando attività aggiuntive a rischio, cioè progetti che normalmente non vengono implementati per mancanza di alte risorse professionali;- consente di ridurre i costi di gestione (variabilizzando parte dei costi fissi), applicando una sorta di “Leva Operativa” che può consentire di afferrare un business più ampio e di consolidarsi.

  20. PIL : Facoltà partecipanti

  21. Partecipazione di Studenti e Aziende ai PIL * Diverse Aziende hanno partecipato a più edizioni

  22. Evoluzionedel percorso

  23. PIL 2005: le FacoltàIscritti (colloquio motivazionale)

  24. PIL 2005: aziende partecipanti Mediabeat (Fe) Polisystem Informatica (Ro) Datasensor (Bo) Sysdata (Bo) BSoft (Fe) CP Sistemi (Bo) IDM (Fo) InoxTech (Ro) Pressmair (Fe) Krista (Fe) Unitec (Fe) Unisalute (Bo) Elletipi (Fe) Elenos (Fe) FBP Abbigliam. (Fe) Firbimatic (Bo) ReteCasa (Fe) LTE (Fe) Over Meccanica (Vr) Elf Elettronica (Fe) Site spa (Bo) Elettrotecnica Imolese (Bo) Coveme (Go) Viabizzuno (Bo) LegaCoop (Fe) Coop. Soc. Quadrifoglio (Bo) Consorzio Coop.Costruz. (Bo) Coop. Giulio Bellini (Fe) Selyon (Fe) Fincuoghi Industrie (Mo) Ravani Acciai (Fe) Agenzia Help (Fe) Engin Plast Due (Fe) Alleanza Assicurazioni (Fe) Provincia di Ferrara Comune di Ferrara Comune di Portomaggiore Comune di Codigoro Comune di Tresigallo Arcispedale Sant’Anna AMI (Fe) HERA (Bo e Fe) Ferrara Tua Studio tecn. edile Stella (Fe) Studio Gallian (Ro) Studio Gaiani (Bo) Soluz.Sviluppo Impresa (Fe) Deloitte & Touche (Bo) TRW (Fe) Castelli Haworth (Bo)

  25. I posti di lavoro al PIL 2005 Prima sommaria osservazione dei posti disponibili e studenti partecipanti nel PIL 2005 88posti di lavoro 51 posti che richiedono una formazione tecnico-specialistica, di cui: 27in ingegneria (per progettazione, sviluppo del prodotto…) 15in programmazione informatica 4in architettura (progettazione) 5 in revisione contabile 37posti aperti a formazioni accademiche diverse, negli ambiti: amministrazione; controllo di gestione; commerciale; marketing; risorse umane; organizzazione; formazione; consulenza; qualità; comunicazione… 127studenti partecipanti alla fase d’aula: 31 economia 27 ingegneria 25 lettere 18 scienze 17 giurisprudenza 8 architettura 1 farmacia

  26. La ricerca delle aziende per il PIL 2005 950Informate del progetto PIL 205 Approfondimento con visita 55 Impegnate apartecipare 88 posti di lavoro 70 allocati 102 colloqui aziendali

  27. L'efficienza delle allocazioni Numero di allocati sul numero di partecipanti ai colloqui aziendali

  28. Tipologia contrattuale nelle diverse edizioniCondizioni richieste dal PIL: contratto di lavoro di12 mesi, a tempo pieno e adeguatamente retribuito • Contratto a tempo determinato • Contratto di apprendistato • Contratto di formazione e lavoro • Co.Co.Co. • Contratto a progetto • Contratto a tempo indeterminato

  29. Condizione occupazionale post PIL Quadro consuntivo della sperimentazione PIL 2001, 2002 e 2003 (stime) Allocati 100 (V.A. 83) Proseguono in aziende PIL 40% (V.A. 33) Passano ad aziende extra PIL 42% (V.A. 35) Lavorano 82% (V.A. 56) Studiano 12% (V.A. 10) In cerca di occupazione 6% (V.A. 5) 70% dei ragazzi si laureano prima di finire il PIL

  30. Il PIL a livello di AteneoFacoltà, Corsi di laurea e Job Centre Facoltà Corso di Laurea Management Didattico Management Didattico MG MG Comitato di Indirizzo Centro di Formazione Aziende Job Centre di Ateneo

  31. Curva rendimento PIL % occupazione 20 Laureati PIL 80 Laureati AlmaLaurea 60 40 20 Mesi dalla laurea Laurea AlmaL. 6 12 18 24 Laurea PIL

  32. Il PIL come acceleratore delle uscite verso la laurea (Dati ipotetici, mediamente riferibili ad una facoltà, corso di laurea, ateneo, situazione universitaria in generale) Quantificazione dei • flussi di entrata / uscita dal sistema universitario • … e dello stock degli iscritti (fuori corso) Inserimento del percorso PIL: - accelera le uscire di laureandi e ne amplifica il flusso • ….e riduce lo stock di iscritti (fuori corso) Iscritti 500 Matricole 100 Laureati 50 Laureandi 100 Ritiri 25 PIL 10 - … • L’effetto “acceleratore” del PIL avviene • per l’intensificazione dell’azione di tutoraggio, collegata al progetto PIL • per la valorizzazione / abbreviazione del percorso, attraverso le specifiche quote di crediti

  33. Valore aggiunto del PIL • Effetto “acceleratore” delle uscite: se si ipotizza che il percorso universitario è completo quando si accede al lavoro, lo studente riesce a laurearsi e a trovare lavoro senza tempi di latenza, in un percorso strutturato e “protetto” da un tutoratouniversitario e aziendale • Effetto “didattico”: i corsi di studio appurano dove vanno a lavorare i laureati e quindi quali sono le competenze richieste (feed-back sulla didattica) • Effetto “Università-Territorio”: fidelizzazione delle aziende partecipanti, favorendo le sinergie con l’Università e attuando attraverso i giovani il trasferimento tecnologico

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