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La progettazione partecipata

La progettazione partecipata . di Pier Paolo Inserra Parsec Consortium - 2010. INTRODUZIONE. Due quesiti prima di iniziare: perché è importante - per un “operatore sociale” - conoscere alcuni elementi di progettazione? perché parliamo di progettazione “partecipata”? .

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La progettazione partecipata

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Presentation Transcript


  1. La progettazione partecipata di Pier Paolo Inserra Parsec Consortium - 2010

  2. INTRODUZIONE Due quesiti prima di iniziare: • perché è importante - per un “operatore sociale” - conoscere alcuni elementi di progettazione? • perché parliamo di progettazione “partecipata”?

  3. La progettazione può aiutarci a: • accedere a risorse stanziate da committenti pubblici per sviluppare progetti sperimentali sull’immigrazione • pianificare e proporre interventi innovativi e di rete che migliorano - talvolta anche a costo zero – integrazione e inclusione

  4. La progettazione partecipata I progetti che nascono da una ampia rete di “stakeholder” hanno alcuni vantaggi: • assicurano una progettazione più accurata e completa, perché tiene conto dei punti di vista di tutti • ricevono punteggi più alti in sede di valutazione • permettono sinergie operative in sede di realizzazione del progetto

  5. Ma come funziona la progettazione partecipata? Due esempi pratici: • si fanno gruppi di lavoro ristretti, in cui sono rappresentati vari partner, e che scrivono insieme il progetto • si scrive una prima bozza di progetto e poi si organizzano assemblee con la partecipazione di numerosi soggetti del territorio per discuterla e migliorarla ATTENZIONE: se la partecipazione è fondamentale, è altrettanto importante che ci sia qualcuno - con competenze di progettazione - che tira le fila

  6. ELEMENTI FONDAMENTALI DEL PROGETTO

  7. Un progetto si compone almeno dei seguenti elementi • Contesto • Obiettivi • Risultati • Attività • Destinatari • Partner proponenti • Durata e tempistica • Budget Analizziamoli uno ad uno….

  8. Contesto • Descrivere la problematica sulla quale il progetto vuole intervenire • Descrivere il territorio di intervento • Citare alcuni dati quantitativi significativi a supporto di quanto descritto • Citare le esperienze/gli interventi dei partner proponenti in questo campo

  9. Obiettivo/i E’ la finalità alla quale tende il progetto Spesso si distingue tra: • obiettivi generali, che individuano la “direzione di marcia” verso la quale punta il progetto • obiettivi specifici - o operativi, che entrano più nel merito delle finalità perseguite

  10. Risultati Sono il prodotto atteso dalla realizzazione del progetto Spesso si esprimono con un participio passato Può essere utile indicare una stima quantitativa dei risultati che ci si aspetta di conseguire

  11. Qual è la differenza sostanziale tra obiettivi e risultati? Gli obiettivi sono una “direzione di marcia” verso la quale il progetto tende, ma che il singolo progetto, da solo, non è in grado di raggiugere I risultati devono invece essere tali da essere raggiunti alla fine del progetto – se ben realizzato

  12. Attività Sono le iniziative concrete che il progetto porterà avanti. Nel descriverle è opportuno: • essere più specifici e dettagliati possibile. Può aiutare usare schemi e tabelle, oppure scomporre le attività in azioni • prevedere anche attività di disseminazione dei risultati (pubblicazioni, conferenze stampa, convegni…)

  13. Destinatari A volte indicati anche come beneficiari, target, o utenti del progetto, sono coloro ai quali il progetto si rivolge. Nel descriverli è opportuno: - specificare se c’è attenzione particolare alle categorie svantaggiate (disabili, anziani….) e alla dimensione di genere - cercare sempre di quantificare i destinatari - distinguere tra destinatari diretti (ad esempio gli studenti di questo corso) e indiretti (la cittadinanza)

  14. Partnership Sono il proponente formale (capofila) e gli altri soggetti coinvolti nella realizzazione del progetto. Conviene evidenziare: • i compiti di ciascun partner e la divisione del lavoro • le esperienze di ciascun partner in progetti analoghi e le risorse di cui dispone (umane, tecniche…) • i rapporti con gli altri soggetti del territorio (rete di secondo livello) utili alla realizzazione del progetto. Allegare, se possibile, lettere di sostegno

  15. Durata e tempistica Oltre a specificare la durata del progetto, può aiutare: • sottolineare che il progetto è di veloce “cantierabilità” • indicare una data di possibile inizio - dividere il progetto in fasi e spiegare eventuali nessi di propedeuticità tra queste

  16. Attività Mesi …di solito si inserisce inoltre un Cronogramma di questo tipo:

  17. Budget/1 Il budget, o preventivo economico, è una lista delle risorse necessarie per realizzare il progetto. Comprende risorse umane, strumentali, immobili, ecc. I principi fondamentali da seguire sono: • sottolineare eventuali cofinanziamenti, anche sotto forma di valorizzazioni • le voci di costo devono essere chiare, i criteri di calcolo trasparenti, i costi ragionevoli

  18. Budget/2 - conviene prevedere costi generali (sede, utenze…), meglio se in percentuale sul totale - per riuscire ad arrivare ad un budget definitivo diviso per voci di costo omogenee (ad esempio: il personale, le attrezzature, ecc) a volte è più facile partire da tanti “mini-budget” relativi alle voci di costo di ciascuna attività

  19. Vediamo un esempio di budget

  20. ALTRI ELEMENTI PER ARRICCHIRE IL PROGETTO Fino ad ora abbiamo analizzato gli elementi di cui nessun progetto può fare a meno. Esistono poi una serie di altri elementi che possono migliorarlo e renderlo più chiaro e completo, contribuendo a una migliore valutazione

  21. Titolo del progetto Se possibile trovare acronimo, o comunque nome accattivante e non prolisso • esempio: “Campania Si-Cura”

  22. Il progetto in breve Si tratta di sintetizzare in ½ pagina-1 pagina massimo: problema affrontato, obiettivi, risultati, attività, durata, beneficiari (aiuterà a colpire l’attenzione dei valutatori più pigri)

  23. Metodologia Nel descrivere i principali aspetti metodologici è bene sottolineare: • aspetti innovativi e replicabilità della proposta • dimensione di rete: partecipazione dei soggetti del territorio sia in fase di progettazione che di realizzazione • attenzione ad approccio di genere, sostenibilità ambientale e coinvolgimento di categorie svantaggiate • fare riferimento ad eventuale letteratura a supporto

  24. Sostenibilità E’ la sopravvivenza delle attività o dei loro effetti dopo la fine del finanziamento. Descrivere aspetti che possono favorire la sostenibilità economica ma anche istituzionale e culturale (ad esempio: le istituzioni locali se ne prenderanno carico; le tecnologie sono perfettamente accessibili; la nuova direttiva UE va in questa direzione…)

  25. Valutazione/1 E’ un processo di controllo del progetto, del buon funzionamento delle attività, del raggiungimento dei risultati. Nel progetto bisognerà: • prevedere meccanismi, tempi, principali indicatori di valutazione, almeno interna • meglio parlare di valutazione partecipata

  26. Valutazione/2 Un indicatore è una misura numerica dei progressi ottenuti da un progetto. Deve essere oggettivamente verificabile: ESEMPI: • Indicatore di attività: 80% dei corsisti hanno completato la lezione • Indicatore di risultato: 70% delle risposte esatte al test di valutazione

  27. Bibliografia E’ un elenco delle pubblicazioni (o dei siti web) più significativi rispetto alla problematica di cui tratta il progetto, o alle soluzioni e metodologie adottate.

  28. Allegati A fine progetto possono essere riportati documenti utili a supportare il progetto. Ad esempio sono spesso utili: CV dei partner e dello staff, articoli o documenti particolarmente significativi sul tema, foto e cartine, progetti di ristrutturazione, lettere di sostegno della rete

  29. Accorgimenti grafici Anche l’occhio vuole la sua parte…. Il progetto potrebbe risultare più leggibile o professionale se inseriamo: • un indice • tabelle e schemi riassuntivi • foto e piantine - titoli dei sottoparagrafi

  30. DOCUMENTI DI RIFERIMENTO PER LA PROGETTAZIONE Prima di iniziare a progettare vanno reperiti e letti attentamente alcuni documenti che chiariscono: • chi può presentare proposte • con che tempi • con quali modalità

  31. Bando/Avviso Pubblico/1 E’ il documento che fissa elementi fondamentali come: • i soggetti che possono concorrere • il termine ultimo per presentare domanda • la documentazione necessaria a partecipare • attività finanziabili, eventuale cofinanziamento, tetti di spesa • il numero di partner minimo, ecc

  32. Bando/Avviso Pubblico/2 A volte può essere costituito da più documenti, come: - un avviso di pubblicazione sintetico, • un bando più esteso • un capitolato ancor più dettagliato • una griglia che fissa i criteri di valutazione delle proposte

  33. Formulario E’ il modello da riempire in ogni sua parte per presentare il progetto. A volte si fornisce solo un formulario sintetico e poi sui lascia libero il progettista di strutturare come crede il progetto vero e proprio. Altre volte ancora, non viene fornito affatto un formulario: in questo caso si può fare riferimento agli elementi essenziali del progetto che abbiamo visto.

  34. Altri documenti di riferimento a volte presenti • guida alla compilazione • documento programmatico (per grandi programmi multi-ennali) • legge o decreto dirigenziale di riferimento • modello di dichiarazioni • modello di lettera di partnership • formulario del budget

  35. Per finire: come individuare opportunità di finanziamento e bandi? • Monitorando alcuni siti web strategici (Sicurezza Sud, UE – DG Sicurezza, Regioni, Province e Comuni…) • Acquistando i servizi delle società di scouting dei bandi • Tramite il passaparola all’interno della rete sulla immigrazione

  36. …e ora passiamo alla pratica

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