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Epidemia globale STRATEGIA GLOBALE PER CONTRASTARLA

Epidemia globale STRATEGIA GLOBALE PER CONTRASTARLA. GLOBESITY. GOVERNI. INDUSTRIA ALIMENTARE. AGRICOLTURA. EDUCAZIONE ALLA SALUTE. MARKETING. URBANISTICA.

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Epidemia globale STRATEGIA GLOBALE PER CONTRASTARLA

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Presentation Transcript


  1. Epidemia globale STRATEGIA GLOBALE PER CONTRASTARLA GLOBESITY GOVERNI INDUSTRIA ALIMENTARE AGRICOLTURA EDUCAZIONE ALLA SALUTE MARKETING URBANISTICA

  2. Non solo educazione alla salute ma anche strategie per modificare l’ambiente e rendere più facili e accessibili a tutti le scelte salutari GLOBAL STRATEGY • COINVOLGIMENTO DI VARI SETTORI • ministero della salute e operatori della sanità • agricoltura, trasporti, urbanistica, sport, mezzi di comunicazione, aziende alimentari, organizzazioni dei consumatori…

  3. L’obesità è una patologia cronica Il cambiamento dovrebbe essere per tutta la vita ALIMENTAZIONE ATTIVITA’ FISICA

  4. LE LINEE-GUIDA PER IL TRATTAMENTO DELL’OBESITA’ SIGN • 1. GESTIONE DEL PESO attraverso modificazioni dello stile di vita • Più efficaci: approccio educativo e interventi basati su strategie comportamentali NICE 2. GESTIONE DELLE COMORBILITA’ (diabete, ipertensione arteriosa, dislipidemia, apnee notturne....) ICSI

  5. APPROCCIO EDUCATIVO (NON PRESCRITTIVO) “Centrato sul paziente” Modificare lo stile di vita attraverso la collaborazione attiva del paziente • Fornire conoscenze: principi nutritivi, composizione dei principali alimenti, fabbisogni nutrizionali... • Favorire la consapevolezza del proprio comportamento alimentare e dello stile di vita: monitoraggio dell’alimentazione e dell’attività fisica, riconoscimento dei segnali biologici di fame e sazietà, dei fattori emozionali… • Far acquisire competenze e abilità per l’autogestione dell’alimentazione e dell’attività fisica Richiede motivazione, tempo, impegno

  6. STRATEGIE COMPORTAMENTALI • Automonitoraggio dell’alimentazione e dell’attività fisica • Diario alimentare e dell’attività fisica, contapassi, arm-band • Problem solving • Individuare e discutere possibili soluzioni per problemi/barriere che ostacolano il cambiamento: atteggiamento di altri familiari, utilizzo del cibo per placare l’ansia... • Gestione dello stress • Rinforzo dei risultati positivi • Controllo degli stimoli • Supporto familiare e sociale

  7. COSTRUIRE IL RAPPORTO Stabilire un’alleanza terapeutica • Atteggiamento empatico • Accoglienza • Ascolto • Domande aperte • Collaborare • Rispettare la libertà di scelta, non imporre • Non biasimare • Non fronteggiare la resistenza chi è, che cosa fa, cosa sa della sua malattia, le sue emozioni, il suo vissuto...

  8. VALUTARE MOTIVAZIONE E AUTOEFFICACIA • MOTIVAZIONE • Da 0 a 10 quanto è importante per lei perdere peso? • Discuterevantaggi e svantaggi del cambiamento (bilancia decisionale) • AUTOEFFICACIA: • Valutare la fiducia di attuare il cambiamento (da 0 a 10 quanto pensa di farcerla?) • Valutare le barriere al cambiamento (ansia, depressione, mancanza di supporto familiare, mancanza di tempo...)

  9. SE IL PAZIENTE NON È MOTIVATO Mi manda il mio medico, dice che devo calare perchè ho il colesterolo alto, ma io sto bene così. Anche mio padre, che ha 86 anni, ha il colesterolo alto... Ho già fatto una dieta, ho perso 8-9 kg, ma dopo mi ha sono ingrassato più di prima... Non riconosce il problema del peso, non ha alcuna intenzione di cambiare le sue abitudini alimentari Cosa fare? • Fornire informazioni • Cercare di evocare dubbi e consapevolezza • Mantenere il contatto...

  10. Il trattamento: valutazione iniziale VALUTAZIONE CLINICA E NUTRIZIONALE • Anamnesi • Fattori di rischio cardiovascolare e metabolico, patologie associate • Escludere disturbi del comportamento alimentare (binge eating disorder) • Esame obiettivo clinica • Storia del peso, pregressi fallimenti (recupero ponderale), abitudini alimentari, introito calorico, attività fisica • Individuare i comportamenti a rischio e rinforzare i comportamenti adeguati, discutere le cause di eventuali precedenti fallimenti • Misurare: BMI, circonferenza vita • Spiegare che cosa si valuta e perchè nutrizionale Prescrizione di esami bioumorali/strumentali sulla base del quadro clinico

  11. OBIETTIVI RAGIONEVOLI • Affrontare l’obiettivo del peso • Concordare un obiettivo realistico Perdita di peso del 10% (in 3-6 mesi) • più facile da raggiungere e da mantenere • effetti favorevoli sulla salute • aspettative eccessive e non realistiche (voglio tornare al peso di quando mi sono sposata!)sono causa di abbandono del trattamento e/o di recupero del peso perso  10% Personalizzazione dell’obiettivo

  12. Perdita di peso del 10%: effetti favorevoli Pressione arteriosa: •  10 mmHg negli ipertesi Diabete e ridotta tolleranza glucidica •  del 50% della glicemia a digiuno nei diabetici • con diagnosi recente • nei soggetti con resistenza insulinica: •  insulinemia a digiuno e postprandiale (> 30%) •  sensibilità insulinica (> 30%) • nei soggetti a rischio di diabete: •  incidenza di diabete (40-60%) Lipidi •  colesterolo totale (10%), LDL-C (15%), TG (30%) •  HDL-C (8%) Mortalità •  mortalità per tutte le cause (>20%) •  mortalità correlata al diabete (> 30%) •  mortalità correlata all’obesità (> 40%)  10% BMJ 2006

  13. La dieta per perdere peso QUANTE CALORIE? • Restrizione calorica personalizzata • Mediamente 500-1000 kcal in meno rispetto al fabbisogno calcolato per il mantenimento del peso • Perdite di peso troppo rapide comportano perdita di massa muscolare e più facile recupero ponderale Necessario un deficit di circa 7000 kcal per perdere 1 kg

  14. Obesita’ SOTTOSTIMA DELL’INTROITO CALORICO • All’anamnesi alimentare il paziente obeso spesso sottostima l’introito calorico, soprattutto per alimenti ricchi di grassi e dolciumi (in media del 20-30%) • La sottostima può arrivare al 50% delle calorie introdotte • Il diario alimentare è utile per migliorare la consapevolezza degli introiti

  15. DIARIO ALIMENTARE E DIARIO DELL’ATTIVITA’ FISICA Strumento utile sia al paziente che al terapeuta • ↑ consapevolezza • ↑ capacità di autocontrollo • consente di valutare i progressi, rinforzarli, aiutare a gestire le situazioni a rischio

  16. La dieta per perdere peso CHE TIPO DI DIETA? Personalizzata (cultura, tradizioni, preferenze...) • PROTEINE • assicurare un adeguato apporto proteico (almeno 1 g/kg/die) per contenere la perdita di massa magra • CARBOIDRATI • >50% dell’apporto calorico • ridurre CHO semplici e fruttosio • GRASSI • < 30% dell’apporto energetico • riduzione di acidi grassi saturi e trans • preferenza a monoinsaturi e omega-3 • MICRONUTRIENTI: vitamine, minerali, oligoelementi • assicurare apporti adeguati (dieta ricca di frutta, verdura, legumi) • eventuali supplementazioni (calcio, vitamina D) • supplementazioni con multivitaminico/minerale per diete < 1200 kcal

  17. RESTRIZIONE DELL’APPORTO LIPIDICO Vantaggi • La restrizione lipidica, con riduzione dei grassi aggiunti (condimenti) e dei cibi ad elevato tenore lipidico (formaggi, salumi, carni grasse, dolciumi) comporta una cospicua riduzione calorica • E’ una strategia che favorisce l’aderenza ad una restrizione calorica di circa 500 kcal/die • E’ sentita dal paziente come “miglioramento di abitudini alimentari scorrette” più che vera e propria dieta • Ha effetti positivi sul rischio cardiovascolare e metabolico • La modificazione delle abitudini alimentari in senso ipolipidico è un fattore predittivo del mantenimento del calo ponderale

  18. aumento del consumo di verdura e frutta • VERDURA/ORTAGGI: una porzione abbondante ai pasti principali (limitando il condimento) • FRUTTA FRESCA: 3-4 frutti medi al giorno Vantaggi • Aumentano il senso di sazietà (per il contenuto di fibra) • Ricchi di vitamine, minerali e antiossidanti: effetti protettivi nei confronti di malattie cardiovascolari, degenerative e tumorali

  19. DISTRIBUZIONE DEI PASTI Fare colazione, non saltare i pasti

  20. importanza della prima colazione Crit Rev Food Sci Nutr 2010; 50: 113-9 16 studi 59.000 bambini/adolescenti europei • BMI più elevato nei bambini e adolescenti che saltano la prima colazione • La prima colazione è protettiva nei confronti di sovrappeso/obesità infantile

  21. Fasting enhances the subjective appeal of high-calorie foods Fasting selectively increases activation to pictures of high-calorie foods in the reward system fMRI

  22. Le misure casalinghe per valutare il peso approssimativo degli alimenti

  23. La lettura delle etichette un esempio “senza zucchero” non vuol dire “ipocalorico”

  24. ATTIVITA’ FISICA Importanza dell’attività fisica • Aiuta a perdere peso limitando la perdita di massa magra • Importanza fondamentale nel mantenimento • Migliora il profilo lipidico ( LDL e TG,  HDL) • migliora la resistenza insulinica •  pressione arteriosa negli ipertesi • il rischio per alcuni tipi di tumore • Migliora il tono dell’umore e l’autostima, riduce l’ansia e la depressione •  morbilità e mortalità correlate all’obesitò

  25. ATTIVITA’ FISICA • PERSONALIZZATA • Età • Situazione clinica • Capacità motorie • Attitudini, preferenze • Contesto sociale • APPROCCIO GRADUALE Obiettivi graduali e ragionevoli, soprattutto per pazienti anziani, con difficoltà motorie o a rischio cardiovascolare Favorire attività aerobiche di intensità moderata: camminare, andare in bicicletta, cyclette, ginnastica aerobica, corsa… • Camminare almeno 30 min al giorno per 5 gg/settimana  ha documentati effetti favorevoli sulla salute • Benefici maggiori aumentando il livello di attività fisica

  26. mantenimento del peso E’ il problema cruciale nel trattamento dell’obesità % di soggetti che mantengono il calo ponderale nel lungo termine CORSO DI AGGIORNAMENTO PER FARMACISTI 15% 17 studi, 2.131 pazienti, follow-up: 3-14 anni Ayad C, Andersen T. Obesity Rev 2000

  27. Weight cycling syndrome (yo-yo) Fattore di rischio probabilmente maggiore dell’eccesso ponderale Aumento di peso meccanismi biologici Dieta (restrizione) Aumento dell’introito calorico Aumento della fame meccanismi psicologici Perdita del controllo

  28. Strategie per il mantenimento del peso perso • Approccio multidimensionale • Tecniche comportamentali automonitoraggio, rinforzo dei risultati raggiunti, problem solving... • Attività fisica • Follow-up

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