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OSSERVATORIO ECONOMICO e SOCIALE di Treviso

OSSERVATORIO ECONOMICO e SOCIALE di Treviso. Presentazione del Rapporto annuale sul Mercato del Lavoro. La scuola trevigiana che cambia. Franca Da Re Ufficio Scolastico Provinciale C.S.A. Treviso Maria Antonia Moretti Ufficio Scolastico Regionale. Aggiornamento al:. Valori assoluti.

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OSSERVATORIO ECONOMICO e SOCIALE di Treviso

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Presentation Transcript


  1. OSSERVATORIO ECONOMICO e SOCIALE di Treviso Presentazione del Rapporto annuale sul Mercato del Lavoro

  2. La scuola trevigiana che cambia Franca Da Re Ufficio Scolastico Provinciale C.S.A. Treviso Maria Antonia Moretti Ufficio Scolastico Regionale

  3. Aggiornamento al: Valori assoluti Indici di incremento Totali Provincia Alunni Stati Alunni Stati N° ass N° % 15 settembre 1997 636 56 100 100 33858 1,88% 15 settembre 1998 877 61 137,9 108,9 34165 2,57% 15 ottobre 1999 1796 74 282,4 132,1 34360 5,23% 15 ottobre 2000 2184 78 343,4 139,3 35132 6,22% 15 dicembre 2001 2932 86 461 153,6 35057 8,36% 15 settembre 2002 3139 84 493,6 150,0 38303 8,20% 15 settembre 2003 3586 85 563,8 151,8 36110 9,93% 15 dicembre 2004 4647 88 730,7 157,1 40574 11,45% La presenza straniera nelle scuole trevigiane nell’ultimo decennioScuola primaria

  4. Aggiornamento al: Valori assoluti Indici di incremento Totali Provincia Alunni Stati Alunni Stati N° ass N° % 15 settembre 1996 228 35 100 100 20860 1,1% 15 settembre 1997 299 37 131,1 105,7 20428 1,5% 15 settembre 1998 439 39 192,5 111,4 20108 2,2% 15 ottobre 1999 895 56 392,5 160 20016 4,5% 15 ottobre 2000 1175 58 515,3 165,7 20476 5,7% 15 dicembre 2001 1627 64 713,6 182,8 21356 7,6% 15 settembre 2002 1914 69 839,5 197,1 23564 8,12% 15 settembre 2003 2114 71 927,2 202,9 22841 9,26% 15 dicembre 2004 2790 78 1223,7 222,8 24466 11,40% La presenza straniera nelle scuole trevigiane nell’ultimo decennioScuola secondaria di primo grado

  5. Aggiornamento al: Valori assoluti Indici di incremento Totali Provincia Alunni Stati Alunni Stati N° ass N° % 15 settembre 1996 60 25 100 100 28601 0,2% 15 settembre 1997 84 31 140 124 28817 0,3% 15 settembre 1998 115 35 191,6 140 28936 0,4% 15 ottobre 1999 243 46 405 184 29526 0,8% 15 ottobre 2000 301 54 501,6 216 29579 1,0% 15 dicembre 2001 655 65 1091,7 260 30846 2,12% 15 settembre 2002 881 71 1468,3 284,0 33371 2,64% 15 settembre 2003 1194 79 1990,0 316,0 33984 3,51% 15 dicembre 2004 1565 78 2608,3 312,0 34429 4,55% La presenza straniera nelle scuole trevigiane nell’ultimo decennioScuola secondaria di secondo grado

  6. La presenza straniera nelle scuole trevigiane nell’ultimo decennio primaria Sec. 1° grado Sec. 2° grado

  7. I totali riportati si riferiscono alle sole scuole che hanno già terminato il monitoraggio Scuola Inf. Prim. Sec. I Sec. II Tot 1 TVRI02000Qi.p. industria e artigianato (st.) pittoni di conegliano  12552623,8% 12552623,8% 2 TVRI05000Gi.p. industria e artigianato (st.) carlo scarpa di montebelluna  11554920,9% 11554920,9% 3 TVRI040001i.p. industria e artigianato (st.) giorgi di treviso  14382817,3% 14382817,3% 4 TVIS004007istituto superiore (st.) isiss di valdobbiadene  7951615,3% 7951615,3% 5 TVIS00600Vistituto superiore (st.) amedeo voltejo obici di oderzo  6544914,5% 6544914,5% 6 TVIS00900Aistituto superiore (st.) fanno di conegliano  11684213,8% 11684213,8% TVIS00700Pistituto superiore (st.) di vittorio veneto  4030013,3% 4030013,3% 8 TVRH03000Vi.p. alberghiero (st.) massimo alberini di treviso  9470513,3% 9470513,3% 9 TVRI010005i.p. industria e artigianato (st.) galileo galilei di castelfranco veneto  7766611,6% 7766611,6% 10  TVTN03000Vi.t. per il turismo (st.) francesco da collo di conegliano  7468410,8% 7468410,8% 11 TVIS01600Distituto superiore (st.) besta di treviso  9387610,6% 9387610,6% 12 TVTN01000Ni.t. per il turismo (st.) mazzotti di treviso  1361.4219,6% 1361.4219,6% La presenza straniera nelle scuole trevigianea.s. 2005/06 scuole superiori

  8. Scuola primaria Dal 1997 al 2004 Scuola secondaria di 1° grado Dal 1996 al 2004 Scuola secondaria di 2° grado Dal 1996 al 2004 a)      Gli alunni stranieri aumentano da 636 a 4647; l’indice passa da 100 a 730. b)     Gli Stati esteri aumentano da 56 a 88; l’indice corrispondente passa da 100 a 157. c)      La percentuale di alunni stranieri sul totale degli alunni di scuola elementare passa da 1,88% a 11,45%. d)     Aumentano anche gli alunni nomadi, anche se in misura più contenuta, rispetto all’anno precedente: passano da 123 a 144 unità. (+ 17%) e)      Anche l’andamento generale degli alunni frequentanti mostra un aumento costante, al quale contribuiscono solo in parte gli alunni stranieri. a)      Gli alunni stranieri e nomadi aumentano da 228 a 2790; l’indice passa da 100 a 1223. b)     Gli Stati esteri aumentano da 35 a 78; l’indice incrementa da 100 a 222. c)      La percentuale di alunni stranieri sul totale della popolazione scolastica della scuola media passa da 1,09% a 11,4%. d)     Gli alunni nomadi sono in sensibile aumento, rispetto all’anno precedente: passano, infatti, da 32 a 59 unità. (+ 84,4%) e)      Anche nella scuola secondaria di primo grado si registra un aumento di alunni frequentanti, che conferma l’andamento ascendente iniziato nel 2000. a)      Gli alunni stranieri aumentano da 60 a 1565; l’indice corrispondente passa da 100 a 2608. b)     Gli Stati esteri rappresentati aumentano da 25 a 78, con una lievissima flessione rispetto all’anno precedente, quando c’erano 79 Stati; quindi l’indice passa da 100 a 312 (316 nell’anno precedente). c)      La percentuale di alunni stranieri nel II grado sul numero totale di studenti passa da 0,21% a 4,55%. d)     Restano assenti in questo grado di scuola gli alunni nomadi. e)      L’incremento della popolazione generale di alunni è in costante aumento fin dal 1996, anche se ad un ritmo più contenuto rispetto agli altri due gradi di scuola. CONCLUSIONI

  9. Dinamica del numero dei diplomati in Provincia di Treviso nella secondaria di II grado Il numero di diplomati nell’a.s. 2003/04, è pari a 5911, in ripresa rispetto agli anni scolastici precedenti L’analisi per indirizzi conferma soprattutto l’incremento – iniziato l’anno scolastico precedente - del numero percentuale di diplomati del comparto artistico e del comparto professionale. Si registra una leggera flessione del comparto tecnico e un sensibile aumento, rispetto all’anno precedente, dell’indirizzo liceale. Nell’ultimo quadriennio il comparto liceale ha prodotto un diplomato su tre, mentre i due quinti delle uscite provengono dal comparto tecnico.

  10. Dinamica del numero dei diplomati in Provincia di Treviso nella secondaria di II grado Il 60% circa dei diplomati inizia un percorso universitario; La domanda da parte delle aziende rimane alta – ma in rilevante flessione - per lavoratori in possesso di licenza media; E’ in aumento la richiesta per diplomati di scuola superiore; E’ in leggera flessione la domanda per qualificati della formazione professionale; Si rileva un contenuto aumento di domanda di qualificati di istruzione professionale e di laureati

  11. Dinamica del numero assoluto di diplomati in Provincia di Treviso nella secondaria di II grado per indirizzi di diploma

  12. Dinamica del numero percentuale di diplomati in Provincia di Treviso nella secondaria di IIgrado per indirizzi di diploma

  13. Dinamica del numero percentuale di diplomati in Provincia di Treviso nella secondaria di IIgrado per indirizzi di diploma

  14. Percentuale di passaggio dei diplomati della scuola secondaria di 2° grado alla formazione universitaria

  15. Sistema Informativo Excelsior: assunzioni previste per indirizzi di studio in valori percentuali

  16. Sistema Informativo Excelsior 2005: graduatoria dei Diplomi di Scuola Secondaria di 2° grado più richiesti

  17. Prospettive per la scuola che cambia Elementi di criticità Aumento rilevante della presenza straniera Complessità crescente delle classi Presenza di fattori di rischio pedagogico: - complessità di casistiche tra gli allievi; - deresponsabilità; - ridotta propensione allo sforzo e al rispetto delle regole; - mancanza di opportunità di esperienze concrete, ridotte occasioni di scambio e contiguità tra giovani e adulti significativi relativamente alle esperienze di vita e di lavoro

  18. Prospettive per la scuola che cambia Proposte di intervento Valorizzare le diversità attraverso una didattica flessibile e versatile; Formulare curricoli per competenze che valorizzino i traguardi concreti raggiunti dagli allievi Potenziare e allargare le occasioni di stage, tirocini, alternanza scuola lavoro per permettere agli allievi di applicare il sapere all’esperienza lavorativa

  19. Prospettive per la scuola che cambia Potenzialità dell’alternanza diffusa Apprendere secondo modalità differenti, nel rispetto della diversità di intelligenze, di stili cognitivi, di interessi; Applicare in contesto concreto le conoscenze e le abilità conseguite a scuola; comprendere l’utilizzo pratico delle materie di studio; Avvicinare gli allievi alla realtà lavorativa con regole, consuetudini, richieste differenti; Possibilità di affinare o incrementare le competenze professionali, trasversali e disposizionali

  20. Scuola e aziende: due mondi a confronto La questione dello scollamento tra curricoli scolastici ed esigenze del mercato Il ruolo della scuola: fornire conoscenze, abilità, competenze di tipo professionale, ma anche abilità e competenze per la cittadinanza (competenze di base, competenze trasversali e disposizionali) La formazione scolastica richiede periodi lunghi Il mercato del lavoro esige cambiamenti veloci e adattamenti continui

  21. Scuola e aziende: due mondi a confronto Non è pensabile a scuola formare dei cittadini “per un lavoro”, ma “per il lavoro”: solide competenze di base, trasversali, tecniche, disposizionali; formazione tecnica per profili professionali definiti, ma non eccessivamente specifici Profili scolastici troppo specifici rischiano di essere presto obsoleti e di creare maestranza facilmente “deperibile” L’affinamento delle competenze tecniche generali per un preciso impiego professionale spetta alla formazione continua in contesto lavorativo

  22. Scuola e aziende: due mondi a confronto Ci pare utile uno sforzo da parte del mondo del lavoro per definire profili professionali completi nelle competenze richieste e che esaltino le comunanze, piuttosto che le differenze, ovvero le competenze spendibili in più contesti La scuola può e deve intensificare lo sforzo per “mettere le mani nella testa”, prima di tutto nel rispetto delle diversità degli allievi Il mondo del lavoro non rinunci mai a mettere “la testa nelle mani”

  23. Pensierini della sera … Infatti come il corpo senza lo spirito è morto, così anche la fede senza le opere è morta. (Nuovo Testamento, Libro 66, Lettera di Giacomo) Non c’è nulla di più pratico di una buona teoria (Kurt Lewin)

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