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Metodologia della ricerca sociale Una introduzione

Metodologia della ricerca sociale Una introduzione. A cura di Caterina Lo Presti Anno Accademico 2008-2009. Che cosa è la scienza?. La scienza è un’attività umana Prende forma all’interno di specifiche condizioni storiche e sociali

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Metodologia della ricerca sociale Una introduzione

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Presentation Transcript


  1. Metodologia della ricerca socialeUna introduzione A cura di Caterina Lo Presti Anno Accademico 2008-2009

  2. Che cosa è la scienza? • La scienza è un’attività umana • Prende forma all’interno di specifiche condizioni storiche e sociali • È un’attività linguistica (produzione di discorsi) che utilizza uno specifico vocabolario per descrivere gli eventi nel mondo (termini, concetti, asserti o proposizioni, ipotesi, teorie). La produzione di teorie (sistemi di enunciati) è lo scopo dell’attività scientifica. • Di tipo cognitivo

  3. Che cosa è la scienza? • Tende ad una conoscenza descrittiva della realtà, non prescrittiva • Di tipo empirico, argomentata mediante criteri logico-osservativi, pubblicamente concordati • Si esplica intorno a tre contesti: della scoperta, della giustificazione, dell’accettabilità nel contesto più generale dell’indagine

  4. Che cosa distingue il pensiero scientifico dal senso comune? Il pensiero e l’attività scientifica: • Producono spiegazioni sui fenomeni controllabili empiricamente • Definisce le specifiche proprietà dell’oggetto di indagine • Controlla le relazioni che intercorrono fra queste proprietà • Utilizza concetti atratti • Si fonda sulla coerenza logica • Rispetta le condizioni di sensibilità, riproducibilità degli strumenti operativi utilizzati

  5. Che cosa distingue il pensiero scientifico dal senso comune? Il senso comune: • Dà per scontata la realtà • Dà per scontata la coerenza logica e la razionalità di tale realtà • La realtà è considerata autoevidente • Si ferma alle apparenze • Non assume la metodicità e la sistematicità nelle osservazioni • Le osservazioni considerano la realtà nella sua interezza

  6. Che cosa è la ricerca sociale? La ricerca sociale si occupa di raccogliere e interpretare dati allo scopo di rispondere a domande concernenti i diversi aspetti della società, permettendoci così di comprenderla (Bailey, 1995).

  7. metodo scientifico • Il metodo scientifico è la modalità tipica con cui la scienza procede per raggiungere una conoscenza della realtà oggettiva, affidabile, verificabile e condivisibile. Esso consiste, da una parte, nella raccolta di evidenza empirica e misurabile attraverso l'osservazione e l'esperimento; dall'altra, nella formulazione di ipotesi e teorie da sottoporre nuovamente al vaglio dell'esperimento

  8. La logica della ricerca scientifica • Un posto centrale nella moderna filosofia della scienza è occupato dall'epistemologia. • Essa si occupa dei fondamenti, della natura dei limiti e della validità del sapere scientifico, assumendo come oggetto di indagine i procedimenti effettivi e il linguaggio della scienza. Essa si pone il problema della validità delle procedure effettive della scienza. • Come possiamo essere sicuri di possedere una conoscenza autentica? La conoscenza è legata alla credenza, ma ciò che è conosciuto deve essere vero, ciò che è creduto può essere falso. Dunque la conoscenza deve essere un credenza vera giustificata (Bechtel, 1995). • Si pone quindi il problema della giustificazione delle credenze: i due approcci fondamentali sono il fondazionalismo e il coerentismo.

  9. La logica della ricerca scientifica • Secondo l'approccio fondazionalista la base per la maggior parte degli asserti conoscitivi è un insieme di asserti fondativi, da cui vengono derivate altre conoscenze. I fondazionalisti vedono la scienza come un edificio che si costruisce mattone su mattone, dove ogni nuovo asserto conoscitivo poggia su quelli precedenti. • Questo approccio, partito con la grande ambizione di unificare tutte le scienze, è stato ormai sostanzialmente abbandonato.

  10. La logica della ricerca scientifica • L'approccio coerentista ripudia apertamente la nozione di fondamenti esterni a favore della giustificazione nella relazione tra credenze. Il requisito fondamentale diventa lacoerenza tra credenze. Le credenze che sono coerenti si giustificano l'un l'altra in modo tale che, anche se nessuna di esse può essere sostenuta indipendentemente dalle altre, nel suo insieme l'intera rete risulta stabile.

  11. La logica della ricerca scientifica • Una critica all'epistemologia classica proviene dalla cosiddetta epistemologia naturalizzata, che propone di mettere da parte il concetto di conoscenza per concentrarsi su ciò che giustifica la credenza; diventano così rilevanti le conoscenze empiriche relative al modo in cui gli esseri umani elaborano l'informazione e formulanogiudizi.

  12. Epistemologia • Studio dei metodi conoscitivi impiegati nelle scienze • Il suo compito è dimostrare che l’uomo possiede una conoscenza autentica (una credenza vera giustificata)

  13. Epistemologia • L'epistemologia è quella branca della filosofia che si occupa delle condizioni sotto le quali si può avere conoscenza scientifica e dei metodi per raggiungere tale conoscenza • etimologia del termine deriva dall'unione delle parole greche επιστήμη (episteme), scienza, conoscenza certa, e λόγος (logos), discorso. • In un'accezione più ristretta l'epistemologia può essere identificata con la filosofia della scienza, la disciplina che si occupa dei fondamenti delle diverse discipline scientifiche. • È bene precisare che nell'ambito della cultura anglosassone il concetto di epistemologia viene invece usato come sinonimo di gnoseologia o teoria della conoscenza, la disciplina che si occupa dello studio della conoscenza in generale.

  14. Approccio fondazionalista • 1920-1950 – NEOPOSITIVISTI (Carnap, Hempel, …..) La conoscenza è fondata sull’esperienza La logica come strumento di rappresentazione formale della struttura della scienza Teoria come struttura assiomatica (reti strutturali di asserti da cui si possono derivare leggi scientifiche) Gli enunciati scientifici devono essere verificati con l’esperienza empirica Il sapere scientifico può essere cumulativo se si fa un uso non ambiguo del linguaggio

  15. Contesto della scoperta • Schema ipotetico-deduttivo per lo sviluppo di leggi scientifiche: si formula un’ipotesi a partire da un evento che richiede spiegazioni e se ne accerta la verità cercando delle prove empiriche Ipotesi: SE x ALLORA Y Fatto: y Spiegazione: x Le previsioni confermate sono il mezzo per raccogliere prove per la verità di ipotesi o leggi

  16. Contesto della giustificazione • Schema nomologico-deduttivo della spiegazione scientifica: la spiegazione di un evento consiste nella derivazione di un asserto che lo descrive a partire da leggi generali e da fatti empirici noti SE x ALLORA Y fatto: x conseguenza (prevista o spiegata): y Se tale derivazione viene realizzata prima del verificarsi del fatto x si ha una previsione anzichè una spiegazione

  17. Approccio fondazionalista • 1960-1965 Falsificazionismo (Popper) Se un’ipotesi tratta da una teoria è falsa, allora la teoria è falsa (es. cigno bianco- cigno nero) Nessuna quantità di esperimenti potrà dimostrare che ho ragione; un unico esperimento potrà dimostrare che ho sbagliato. » (Albert Einstein, lettera a Max Born del 4 dicembre1926) Contesto della scoperta – Schema di falsificazione Se esiste anche solo una condizione empirica che falsifica la teoria, questa è falsa Lo scopo delle teorizzazioni è scoprire le leggi fondamentali della natura e riorientarsi continuamente in direzione della verità

  18. Approccio coerentista • 1960-1970 Scienza come evoluzione di paradigmi (Kuhun) Paradigma: quadro di riferimento per definire i fenomeni che una disciplina assume come oggetti di studio I paradigmi nascono, evolvono, muoiono e sono in concorrenza tra di loro per diventare paradigmi dominanti Lo scopo dello scienziato è adattare le teorie alla natura; queste sono degli schemi di come la natura si comporta L’approccio è di tipo storico e rinuncia a qualsiasi tentativo di fornire una teoria normativa della scienza

  19. Approccio coerentista • 1962-1970 Anarchismo metodologico (Feyerabend) Rifiuta ogni tentativo di specificare una metodologia della scienza Necessità di considerare sempre teorie alternative al fine di scoprire i dati che potrebbero falsificare una teoria, ma anche di difendere le teorie già falsificate perché in futuro potrebbero emergere nuove informazioni tali da invalidare i dati falsificanti. Procedimento controinduttivo: chi ha infranto le regole del pensiero corrente della sua epoca ha portato progresso scientifico.

  20. Approccio coerentista • 1970 Scienza come sviluppo di programmi di ricerca (Lakatos) Programma di ricerca: nucleo (non sottoposto a processo di revisione) di assunti fondamentali condivisi da tutti i ricercatori, circondato da ipotesi ausiliarie (falsificabili) Un programma di ricerca è valutato dal suo carattere più o meno progressivo e può convivere con altri Progresso tecnico: estendere la portata empirica di una teoria, applicandola a nuovi domini Progresso empirico: corroborare empiricamente le nuove tesi proposte nel corso del progresso teorico

  21. Approccio coerentista • 1977 Scienza come sviluppo di tradizioni di ricerca (Laudan) Tradizioni di ricerca: sequenza di teorie che condividono assunti ontologici circa la natura del mondo e principi metodologici che prescrivono come modificare e sviluppare nuove teorie.

  22. Approccio della complessità • Dagli anni Cinquanta ad oggi (Maturana e Varela, Bateson, Morin…….) La realtà può essere osservata attraverso il concetto di complesso. La complessità è una parola problema e non una parola soluzione (E.Morin, trad. it. 1993) La nozione di complessità non ha uno statuto epistemologico assimilabile a quello delle nozioni scientifiche in senso proprio, non appartiene ad una teoria o ad una disciplina parti­colare, ma appartiene, piuttosto, ad un discorso “a proposito della scienza" (G.Bocchi, M. Ceruti, 1985). Non si può parlare di una complessità, "ma delle complessità: non c'è una via di accesso privilegiata alla complessità, ma piuttosto molteplici vie della complessità" (ivi, 7).

  23. Approccio della complessità (cont.) • Dagli anni Cinquanta ad oggi (Maturana e Varela, Bateson, Morin…….) Per Morin i fondamenti del pensiero complesso sono tre principali idee o principi: il principio dialogico: associa due termini complementari ed antagonisti ed afferma l'unidualità dell'essere: non più solo dimensione biologica o solo dimensione del pensiero, la vera essenza dell'essere diventa la complementarietà, la interconnesione fra le due nature il principio della causalità ricorsiva: non causalità lineare, né causalità retroattiva, il modello della causalità ricorsiva "si riferisce a un processo in cui gli effetti e i prodotti sono contemporaneamente cause e produttori nel proces­so stesso e in cui gli stati finali sono necessari alla genera­zione degli stati iniziali" (E.Morin, 1989) il principio dell'ologrammaticità:"L'organizzazione complessa del tutto (holos) esige l'inscrizione (engramma) del tutto (ologramma) in ciascuna delle sue parti pur singolari; così, la complessità organizzazionale delle parti, la quale esige ricorsivamente la complessità organizzazionale del tutto. Le parti hanno ciascuna la loro singolarità, ma non sono per questo dei puri elementi o frammenti del tutto; esse sono nello stesso tempo dei micro‑tutto virtuali." (E.Morin, 1989)

  24. Razionalità e complessità • Cfr. E.Morin articolo

  25. Il percorso della ricerca scientifica moderna • 1686 Newton presenta alla Royal Society di Londra i Principia, che contengono le leggi fondamentali del moto: essi introducono un nuovo modo di fare scienza e guardare al mondo • 1865 Il secondo principio della termodinamica, proposto da Clausius, introduce il concetto di entropia: disordine e irreversibilità diventano oggetti scientifici • Inizi XX sec. Teoria della relatività (A. Einstein) e meccanica quantistica (…..) stabiliscono dei confini di validità per la scienza classica • 1946 Alle Macy Conference, grazie ai matematici von Neumann e Wiener, nasce la cibernetica: la scienza del controllo e della comunicazione nella macchina

  26. Il percorso della ricerca scientifica moderna • 1950 von Bertalanffy introduce la scienza alla teoria dei sistemi • 1961 Al MIT il meteorologo Lorentz scopre che una minima deviazione nelle condizioni iniziali di un sistema genera effetti inimmaginabili (effetto butterfly): nasce la teoria del caos • 1977 A Ilia Prigogine viene assegnato il Nobel per la Teoria delle strutture dissipative • Bateson • Maturana e Varela • Morin

  27. Epistemologia e Sociologia • Il dibattito in sociologia – il Methodenstreit • Differenze tra scienze dello spirito e scienze della natura • Positivismo vs. teorie dell’azione • Sistema e attore • Il paradigma della complessità

  28. Metodologia e tecniche della ricerca • Perché è necessario studiare il metodo? • Non basta l’acquisizione di tecniche di ricerca?

  29. Metodologiadelle Scienze Sociali • “E’ quella parte della logica che ha per oggetto le regole, i principi di metodo, le condizioni formali che stanno alla base della ricerca scientifica e che consentono di ordinare, sistemare e accrescere le nostre conoscenze” (Corbetta, 1999, p.10)

  30. EpistemologiaMetodologiaTecniche di ricerca

  31. Qualsiasi scienza ha l’obiettivo di costruire proposizioni riguardanti la realtà • Le proposizioni scientifiche si distinguono da quelle del discorso comune per la possibilità di controllo empirico e logico

  32. La definizione del concetto: CHE COSA E’ UN CONCETTO?

  33. Il CONCETTO E’ UNA NUVOLA

  34. Cosa è un concetto • E’ una categoria mentale che permette di classificare in modo convenzionale e arbitrario oggetti concreti o astratti e di denominarli

  35. Significato Ambiguità Vaghezza (denota poco e male) Parola Referente (da: G. Sartori, La politica. Logica e metodo in scienze sociali )

  36. Relazioni di significato Comunità sociale LinguaggioMondo Segni Oggetti designati Simboli Referenti Parole Regole Raffigurazioni del mondo

  37. Relazioni di significato

  38. La scala di astrazione dei concetti Concetto empirico ESS. VIV. RAZZA UM. SIG. M.ROSSI ESSERI VIVENTI RAZZA UMANA ESSERI VIVENTI Concetto teorico REALTA’

  39. Dai concetti alle definizioni • Una definizione “è una regola sintattica o grammaticale dell’uso linguistico” (Rudner) che stipula l’equivalenza tra due simboli linguistici (parole o loro combinazioni) denominati DEFINIENS e DEFINIENDUM • DEFINIENS è l’esplicazione della definizione • DEFINIENDUM è l’oggetto della definizione

  40. Dai concetti alle definizioni Definizioni nominali (o stipulative) E’ “una convenzione che serve semplicemente ad introdurre una notazione alternativa …. in luogo di una espressione linguistica data” (Hempel) Es.: Indicheremo con il termine famiglia ogni raggruppamento di persone legate da vincoli coniugali, di consanguineità e/o affinità e che vivono sotto lo stesso tetto Definiendum e definiens sono logicamente dipendenti la definizione nominale può essere utile o inutile non vera o falsa

  41. Dai concetti alle definizioni Definizioni reali (o lessicali) Fissano in modo univoco le proprietà caratteristiche di determinate entità …. così che l’oggetto da definire sia l’unico a rispondere alla proprietà in questione (Enciclopedia Europea) Esempio: Ogni rappruppamento di persone legate da vincoli matrimoniali, di consanguineità e/o affinità e che vivono sotto lo stesso tetto (DEFINIENS) è, costituisce, una famiglia (DEFINIENDUM) La proposizione può essere vera o falsa. Nel caso delle definizioni reali il definiendum ha già un significato precedente a quello dichiarato nel definiens. Definiens e definiendum sono logicamente indipendenti

  42. Definizioni nominali • Le definizioni nominali vengono principalmente usate in sociologia per introdurre o coniare nuovi termini volti ad indicare contenuti di significato per i quali ancora non esiste una denotazione terminologica, oppure per attribuire rilevanza scientifica a termini già in uso in letteratura • Quindi essi ci aiutano ad ampliare quegli schemi concettuali che non sono né veri, né falsi, ma solo utili o inutili e che vanno poi trasformate in proposizioni dotate di contenuto empirico da confrontare con l’esperienza

  43. Dai concetti alle definizioni agli indicatori

  44. Esempio di operazionalizzazione del concetto di Qualità

  45. Esempio di ricerca di taglio neopositivista:Crime in the Making • Analisi secondaria dei dati raccolti da altri autori • Ipotesi di ricerca ……. • Campione analizzato: 500 cd autori di reato giovani, maschi, bianchi che nel 1939 (data di inizio della ricerca) avevano fra i 10 e i 17 anni (case di correzione del Massachusetts) 500 ragazzi “normali” non autori di reato (scuole pubbliche della stessa area

  46. Esempio di ricerca di taglio neopositivista:Crime in the Making • Modello teorico sull’influenza delle variabili strutturali di base e delle variabili processuali sul comportamento deviante (Sampson e Laub, 1993) Variabili processuali Padre erratico, freddo e minaccioso Madre erratica, fredda e minacciosa Mancanza di supervisione materna Rifiuto, ostilità da parte dei genitori Rifiuto dei genitori da parte del ragazzo Variabili strutturali di base Affollamento abitativo Disgregazione familiare Dimensione familiare Basso status socio-economico Nascita all’estero Mobilità residenziale Occupazione della madre Devianza paterna Devianza materna REATO

  47. La scala di astrazione dei concetti 1. concettualizzazione 2. operazionalizzazione 3. nuova concettualizzazione

  48. Cosa è una teoria? • Un insieme di proposizioni organicamente connesse, che si pongono ad un elevato livello di astrazione e generalizzazione rispetto alla realtà empirica, le quali sono derivate da regolarità empiriche e dalle quali possono essere derivate delle previsioni specifiche

  49. Che cosa è una spiegazione? • Una deduzione logica di un enunciato (explanandum) da condizioni singolari di contesto e da proposizioni universali (explanans = leggi causali)

  50. Che cosa è un’ipotesi? • E’ un’affermazione provvisoria, sotto forma di relazione tra due o più concetti, derivata dalla specificazione di una teoria e che necessita di controllo empirico per poter essere confermata.

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