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1. EVOLUZIONE NORMATIVA

1. EVOLUZIONE NORMATIVA. IL COLLOCAMENTO FINO AGLI ANNI ‘90: MONOPOLIO PUBBLICO PRINCIPIO DELLA RICHIESTA NUMERICA CREAZIONE DI CANALI SPECIALI PER LE CATEGORIE PIU’ DEBOLI MUTAMENTI DEGLI ANNI’90:

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1. EVOLUZIONE NORMATIVA

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Presentation Transcript


  1. 1. EVOLUZIONE NORMATIVA IL COLLOCAMENTO FINO AGLI ANNI ‘90: • MONOPOLIO PUBBLICO • PRINCIPIO DELLA RICHIESTA NUMERICA • CREAZIONE DI CANALI SPECIALI PER LE CATEGORIE PIU’ DEBOLI MUTAMENTI DEGLI ANNI’90: • PASSAGGIO DALLA CONVENZIONE OIL N. 96 DEL 1949 ALLA CONVENZIONE 181 DEL 1997: GESTIONE DEL COLLOCAMENTO SULLA BASE DI RAPPORTI DI COOPERAZIONE TRA PUBBLICO E PRIVATO SENTENZA DELLA CORTE DI GIUSTIZIA DELL’11 DICEMBRE 1997: IL CASO JOB CENTRE

  2. FINALITA’ DELLA RIFORMA • Muta la finalità del collocamento: • assicurare l'integrazione tra i servizi per l'impiego, le politiche attive del lavoro e le politiche formative - migliorare le capacità di inserimento professionale dei disoccupati e di quanti sono in cerca di una prima occupazione • combattere l’evasione • Creare un sistema aperto trasparente ed efficiente di mediazione tra domanda e offerta di lavoro • Ridefinire i ruoli dei diversi attori • Centri pubblici per l’impiego: • Controllo dello status occupazionale • Incontro domanda offerta • Prevenzione della disoccupazione di lunga durata e inserimento lavorativo di fasce deboli • Privati: • Mediazione • ricerca e selezione del personale • supporto alla ricollocazione professionale

  3. Segue: il concorso pubblico-privato • CONCORRENZA • COMPLEMENTARIETA’ Strategia che vede l’operatore pubblico in concorrenza con quello privato, ma al contempo incentiva una gestione mista, nella quale soggetti pubblici e privati cooperano nella gestione dei servizi

  4. LE RECENTI RIFORME • L. N- 608/96 • generalizzazione della regola dell’assunzione diretta con comunicazione entro 5 gg. • D.LGS. 469/97 • Conferimento alle regioni e agli enti locali di poteri e funzioni in materia di servizi per l’impiego D.lgs. 181/00 • definizione dello status di disoccupato (accertamento, permanenza e perdita dello status) • Azioni di prevenzione della disoccupazione di lunga durata DPR 442/200 • Modifica la strumentazione (introduce le schede anagrafica e professionale) COSA RESTAVA: • Obbligo dei lavoratori di iscriversi alle liste di collocamento • Obbligo dei datori di lavoro di assumere gli iscritti • Obbligo per la p.a. di assumere mediante richiesta numerica di avviamento a selezione

  5. Gli ultimi provvedimenti • D. lgs. 297/02 • Corregge il d.lgs. 181/2000 completando la riforma del servizio pubblico D. lgs. 276/03 • completa la riforma per la parte riguardante i servizi privati per l’impiego • disciplina e incentiva il coordinamento tra servizi pubblici e privati • Regolamenta il trattamento dei dati personali • Istituisce un sistema di monitoraggio

  6. LO STATUS DI DISOCCUPATO • ABBIAMO DIVERSE NOZIONI DI DISOCCUPATO: • Art. 45 r.d.l. 1827/1938: ai fini dell’indennità ordinaria di disoccupazione (cessazione del rapporto e involontarietà della disoccupazione) • d.lgs. 181/00 come mod. dal. D.gls. 297/03: disoccupato come destinatario delle politiche attive per il lavoro: • Persona priva di lavoro • Immediatamente disponibile alla ricerca di lavoro secondo le modalità concordate con il servizio pubblico • immediatamente disponibile a lavorare

  7. Lavoro precario • La sussistenza di un rapporto di lavoro precario o marginale non esclude lo status di disoccupazione se • Il reddito annuale non supera i 3.000 € (con deduzione di 4.500€ per i subordinati e 1.500 per gli autonomi)

  8. ACCERTAMENTO DELLO STATUS • ILSOGGETTO INTERESSATO è TENUTO A PRESENTARSI AI SERVIZI PER L’IMPIEGO • DEVE RENDERE UNA DICHIARAZIONE CHE ATTESTI LA DISPONIBILITA’ IMMEDIATA AL LAVORO O ALLEMISURE FINALIZZATE ALL’INSERIMENTO

  9. Perdita dello status • Ingiustificata assenza alla convocazione del servizio, ai colloqui di orientamento, alle iniziative di inserimento lavorativo o di formazione • Rifiuto di attività lavorativa senza g.m. di offerta di lavoro • a tempo pieno e indeterminato • a termine o temporaneo di almeno 8 mesi (4 per i giovani)

  10. ELEMENTI DI CRITICITA’ • Eccessiva regolazione della legge statale, con possibile invasione della competenza legislativa regionale e conseguente intervento della Corte Costituzionale (corte cost. 407/2002) • Necessità dei decreti attuativi per l’implementazione

  11. I SERVIZI PER L’IMPIEGO • OPERATORI PUBBLICI • centri per l’impiego • OPERATORI PRIVATI AUTORIZZATI a) agenzie di somministrazione di lavoro abilitate allo svolgimento di tutte le attività di somministrazione; b) agenzie di somministrazione di lavoro a tempo indeterminato; c) agenzie di intermediazione; d) agenzie di ricerca e selezione del personale; e) agenzie di supporto alla ricollocazione professionale • OPERATORI PUBBLICI E PRIVATI IN REGIME PARTICOLARE • OPERATORI ACCREDITATI A LIVELLO REGIONALE • BORSA CONTINUA DEL LAVORO

  12. AUTORIZZAZIONE Iscrizione in apposito albo articolato in 5 sezioni Requisiti per l’attività di mediazione: • la costituzione della agenzia nella forma di società di capitali ovvero cooperativa o consorzio di cooperative, italiana o di altro Stato membro della Unione europea • la sede legale o una sua dipendenza nel territorio dello Stato o di altro Stato membro della Unione europea • la disponibilità di uffici in locali idonei allo specifico uso e di adeguate competenze professionali • in capo agli amministratori, ai direttori generali, ai dirigenti muniti di rappresentanza e ai soci accomandatari: assenza di condanne penali, anche non definitive per determinati delitti • nel caso di soggetti polifunzionali, non caratterizzati da un oggetto sociale esclusivo, presenza di distinte divisioni operative, gestite con strumenti di contabilità analitica, tali da consentire di conoscere tutti i dati economico-gestionali specifici • l'interconnessione con la borsa continua nazionale del lavoro • il rispetto delle disposizioni a tutela del diritto del lavoratore alla diffusione dei propri dati

  13. Requisiti economico-finanziari a) l'acquisizione di un capitale versato non inferiore a 50.000 euro; b) la garanzia che l'attività interessi un ambito distribuito sull'intero territorio nazionale e comunque non inferiore a quattro regioni; c) l'indicazione della attività di intermediazione di cui all'articolo 4, comma 1, lettera c), come oggetto sociale prevalente, anche se non esclusivo

  14. ACCREDITAMENTO • È concesso a livello regionale • È lo strumento privilegiato per la promozione della complementarietà tra pubblico e privato • Le leggi regionali prevedono l’accreditamento di soggetti pubblici e privati per la realizzazione di progetti formativi, di riqualificazione professionale e inserimento lavorativo

  15. ACCREDITAMENTOprincipi generali • a) garanzia della libera scelta dei cittadini, nell'àmbito di una rete di operatori qualificati, adeguata per dimensione e distribuzione alla domanda espressa dal territorio; • b) salvaguardia di standard omogenei a livello nazionale nell'affidamento di funzioni relative all'accertamento dello stato di disoccupazione e al monitoraggio dei flussi del mercato del lavoro; • c) costituzione negoziale di reti di servizio ai fini dell'ottimizzazione delle risorse; • d) obbligo della interconnessione con la borsa continua nazionale del lavoro e obblighi di informazione; • e) raccordo con il sistema regionale di accreditamento degli organismi di formazione.

  16. ACCREDITAMENTOregole per la concessione LE LEGGI REGIONALI DOVRANNO DEFINIRE: • a) le forme della cooperazione tra i servizi pubblici e operatori privati, autorizzati ai sensi delle disposizioni di cui agli articoli 4, 5 e 6 o accreditati ai sensi del presente articolo, per le funzioni di incontro tra domanda e offerta di lavoro, prevenzione della disoccupazione di lunga durata, promozione dell'inserimento lavorativo dei lavoratori svantaggiati, sostegno alla mobilità geografica del lavoro; • b) requisiti minimi richiesti per l'iscrizione nell'elenco regionale in termini di capacità gestionali e logistiche, competenze professionali, situazione economica, esperienze maturate nel contesto territoriale di riferimento; • c) le procedure per l'accreditamento; • d) le modalità di misurazione dell'efficienza e della efficacia dei servizi erogati; • e) le modalità di tenuta dell'elenco e di verifica del mantenimento dei requisiti

  17. REGIMI PARTICOLARI DI AUTORIZZAZIONE • SOGGETTI • le università pubbliche e private, comprese le fondazioni universitarie che hanno come oggetto l'alta formazione con specifico riferimento alle problematiche del mercato del lavoro • i comuni • le camere di commercio • gli istituti di scuola secondaria di secondo grado, statali e paritari • le associazioni dei datori di lavoro e dei prestatori di lavoro comparativamente più rappresentative che siano firmatarie di contratti collettivi nazionali di lavoro • le associazioni in possesso di riconoscimento istituzionale di rilevanza nazionale e aventi come oggetto sociale la tutela e l'assistenza delle attività imprenditoriali, del lavoro o delle disabilità • gli enti bilaterali a condizione che siano rispettati i requisiti di cui alle lettere c), d), e), f), g) di cui all'articolo 5, comma 1 • Un’apposita fondazione costituita dall’ordine nazionale dei consulenti del lavoro • CIASCUN SOGGETTO HA IL PROPRIO REGIME DI AUTORIZZAZIONE

  18. Borsa continua nazionale del lavoro • I precedenti: il SIL e la banca dati informatica relativa ai soggetti in cerca di occupazione • La Borsa continua del lavoro è articolazione del SIL • È un sistema aperto di domanda e offerta di lavoro alimentato da tutte le informazioni e liberamente accessibile da parte di datori di lavoro e lavoratori

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