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Le ulcere vascolari: l’ esperienza del chirurgo vascolare

Le ulcere vascolari: l’ esperienza del chirurgo vascolare. Luciano Carbonari S.O.D. Chirurgia Vascolare Azienda Ospedali Riuniti Ancona. “Sondaggio” epidemiologico interno. 100 ricoveri consecutivi per arteriopatia arti inferiori presso la S.O.D di Chirurgia Vascolare.

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Le ulcere vascolari: l’ esperienza del chirurgo vascolare

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Presentation Transcript


  1. Le ulcere vascolari:l’ esperienza del chirurgo vascolare Luciano Carbonari S.O.D. Chirurgia Vascolare Azienda Ospedali Riuniti Ancona

  2. “Sondaggio” epidemiologico interno 100 ricoveri consecutivi per arteriopatia arti inferiori presso la S.O.D di Chirurgia Vascolare 3° stadio 34% 4° stadio 35% 2° stadio B 31% • endovascolare: 27 • chirurgia: 4 • amputazioni: 0 • endovascolare: 25 • chirurgia: 5 • procedure ibride: 4 • amputazioni >: 0 • amputazioni <: 1 • endovascolare: 19 • chirurgia: 6 • procedure ibride: 10 • amputazioni >: 3 • amputazioni <: 17

  3. “Sondaggio” epidemiologico interno 50 ricoveri consecutivi per lesioni trofiche (IV stadio) presso la S.O.D di Chirurgia Vascolare Tempo medio di latenza tra comparsa delle lesioni e ricovero: 7 mesi (min. 1 – max. 36) • Patologie associate • Diabete: 18% • Cardiopatia ischemica: 14% • Uremici cronici : 6% • Medico inviante: • Medico di base: 40% • Diabetologo: 12% • Altro (reparti di medicina generale • ospedali di rete, angiologo…): 48%

  4. L’ esperienza del chirurgo vascolare • Troppo spesso ci si concentra sulla lesione • trascurando la causa • Si sospetta una causa vascolare solo se la lesione • non guarisce • Si enfatizza il ruolo della medicazione trascurando • le peculiarità delle lesioni vascolari in rapporto alla • sede

  5. Presupposti di un trattamento efficace - Correzione patologia vascolare - Correzione della stasi venosa e linfatica - Correzione di cause sistemiche - Correzione di cause locali - Terapia della lesione

  6. Chirurgo vascolare Internista Medico curante Podologo Diabetologo Geriatra Chirurgo generale Centro ferite difficili

  7. Perché siamo così ? • - Difficoltà di accesso alle prestazioni? • - Logica del DRG? • - Autoreferenzialità dei professionisti? Di fatto assenza di un percorso terapeutico strutturato condiviso Un problema politico!

  8. Società scientifiche coinvolte: AMD, SICVE, AIUC, IPASVI, AISLeC, FIOTO, ANTOI, AMPI, AIP, SIMCP, FIMMG • prevenzione amputazione non traumatica dell’ arto • inferiore soggetto a patologie trofiche del piede scopo • miglioramento di qualità, efficacia ed efficienza delle • cure delle complicanze Regione Marche:DRG 338/06Piano podologico regionale • creazione di programma multidisciplinare, multiprofessionale • creazione di reti di centri di riferimento • creazione di percorsi assistenziali • creazione di programmi di screening podologici mezzo

  9. Macroarea territoriale Macroarea ospedaliera Infettivologo Podologo Ortopedico Dermatologo Progetto podologico marchigiano (DRG 338/06) MMG Centro ferite difficili Chirurgo Vascolare Diabetologo

  10. Chirurgo vascolare Internista Medico curante Podologo Diabetologo Geriatra Ortopedico Centro ferite difficili

  11. Come arrivarci: • Realizzando percorsi assistenziali condivisi • Modificando gli obbiettivi, valorizzando il risultato e non la procedura • Accreditando strutture, procedure e operatori • Verificando i risultati attesi • Ideando modelli organizzativo/economici che di fatto rendano inevitabile la collaborazione

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