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Rinosinusite batterica Diagnosi e Terapia

Rinosinusite batterica Diagnosi e Terapia. Dr Gianni Gitti C.R.O. Firenze. www.icare-cro.com. Definizione. In realtà il termine sinusite è molto abusato e fino a poco tempo fa non esisteva una definizione univoca neppure tra gli specialisti

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Rinosinusite batterica Diagnosi e Terapia

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Presentation Transcript


  1. Rinosinusite battericaDiagnosi e Terapia Dr Gianni Gitti C.R.O. Firenze www.icare-cro.com

  2. Definizione In realtà il termine sinusite è molto abusato e fino a poco tempo fa non esisteva una definizione univoca neppure tra gli specialisti In generale si definisce rinosinusite un processo infiammatorio delle cavità nasali e della mucosa dei seni paranasali Dr Gianni Gitti - C.R.O. Firenze

  3. Rinosinusite Acuta Rinosinusite Cronica Rinosinusite Recidivante Rinosinusite Cronica riacutizzata Dr Gianni Gitti - C.R.O. Firenze

  4. Definizione Task Force for Rhinosinusitis of the American Academy of Otolaryngology Dr Gianni Gitti - C.R.O. Firenze

  5. Definizione Task Force for Rhinosinusitis of the American Academy of Otolaryngology Dr Gianni Gitti - C.R.O. Firenze

  6. Definizione • In realtà anche seguendo i criteri sopraelencati soltanto nel 50% dei casi si ottiene una conferma della presenza di rino-sinusite eseguendo una TC per cui esiste un forte dubbio sulla capacità di determinare la presenza di una sinusite dalla semplice raccolta di dati all’anamnesi. • Sicuramente è possibile riconoscere più facilmente una rino-sinusite se associamo un accurato esame obiettivo alla raccolta anamnestica. Dr Gianni Gitti - C.R.O. Firenze

  7. Rinite Dr Gianni Gitti - C.R.O. Firenze

  8. Rinosinusite acuta Dr Gianni Gitti - C.R.O. Firenze

  9. Rinosinusite acutae ricorrente Dr Gianni Gitti - C.R.O. Firenze

  10. Rinosinusite Cronica DURATA SUPERIORE A 12 SETTIMANE NON POLIPOSI POLIPOSI Dr Gianni Gitti - C.R.O. Firenze

  11. Rinosinusite Cronica Durata > di 12 settimane

  12. Epidemiologia La difficoltà nello stabilire una definizione univoca di rino-sinusite si riflette in una certa difficoltà nello stabilire la reale incidenza della patologia. In ogni caso possiamo dire che nel 90% dei casi di raffreddore esiste un interessamento sinusitico virale. La reale incidenza della sinusite è difficile da stabilire ma la patologia è sicuramente frequente. Dr Gianni Gitti - C.R.O. Firenze

  13. Eziologia Dr Gianni Gitti - C.R.O. Firenze

  14. EziologiaFattori ambientali - Microorganismi Adulti: • SterptococcusPneumoniae • HaemophilusInfluentiae Bambini: • Sterile (35%) • SterptococcusPneumoniae • HaemophilusInfluentiae Nonostante nella maggior parte dei casi si tratti di una infezione virale molto spesso viene assegnata una terapia antibiotica e questo ha provocato un netto incremento della resistenza batterica. Non è mai stato dimostrato che l’evoluzione in sinusite cronica derivi da una infezione non completamente guarita. Dr Gianni Gitti - C.R.O. Firenze

  15. Fisiopatologia Solitamente il processo comincia con una infezione virale a carico del tratto respiratorio superiore, magari scatenata da fattori favorenti come allergia, trauma, anatomia nasale, malattie sistemiche, infezioni dentali. I virus più frequentemente implicati sono il rinovirus umano, il coronavirus ed i virus influenzali A e B. L’infezione virale inibisce la funzione di macrofagi e linfociti facilitando una sovrainfezione batterica. Dr Gianni Gitti - C.R.O. Firenze

  16. Sintomatologia I principali sintomi sono: • Febbre • Ostruzione nasale • Dolore • Cefalea • Rinorrea Purulenta In generale la rino-sinusite virale tende ad autolimitarsi con sintomi che raggiungono il massimo intorno alla 2°-3° giornata per poi svanire autonomamente dopo circa 10 giorni. Una rino-sinusite che produce una sintomatologia rapidamente ingravescente di solito ha una eziologia batterica. Dr Gianni Gitti - C.R.O. Firenze

  17. Diagnosi di Rinosinusite Acuta Dr Gianni Gitti - C.R.O. Firenze

  18. Evoluzione Tecnologica Dr Gianni Gitti - C.R.O. Firenze

  19. Evoluzione Tecnologica Dr Gianni Gitti - C.R.O. Firenze

  20. Endoscopia Nasale L’ esame condotto con un endoscopio a 0° rileva iperemia, congestione, croste o pus all’interno dei meati. Il luogo in cui si raccoglie il materiale aiuta a stabilire la sede: • Meato medio (davanti alla tuba di Eustachio): Sinusite a carico di seno mascellare, etmoidale anteriore, frontale • Recesso sfeno-etmoidale (sopra la tuba di Eustachio): Sinusite sfenoidale e dell’etmoide posteriore Dr Gianni Gitti - C.R.O. Firenze

  21. Coltura Naso-sinusale Il gold standard per la diagnosi sarebbe eseguire un prelievo colturale all’interno del seno mascellare utilizzando un trocar passando attraverso la fossa canina. Ovviamente si tratta di una procedura non confortevole per il paziente, tuttavia il semplice tampone nasale non ha molto significato dal momento che il tipo di batterio concorda soltanto nel 65% dei casi. Una tecnica con maggior concordanza sembra il prelievo colturale eseguito sul meato medio che mostra una concordanza intorno al 90%. Dr Gianni Gitti - C.R.O. Firenze

  22. Imaging Ecografia: Molto dipendente dalla capacità dell’operatore ed in ogni caso in grado di rilevare una sinusite mascellare con una bassa sensibilità ma una alta specificità. Raggi X: Bassa specificità e sensibilità. Ad oggi poco utili. TC: Molto utile per la diagnosi di rinosinusite cronica dove si evidenzia un ispessimento della mucosa di rivestimento sinusale insieme ad una opacizzazione della struttura interessata. Molto meno interessante per la diagnosi delle forme acute. Dr Gianni Gitti - C.R.O. Firenze

  23. Terapia Dr Gianni Gitti - C.R.O. Firenze

  24. Rinite Dr Gianni Gitti - C.R.O. Firenze

  25. Rinosinusite Acuta Dr Gianni Gitti - C.R.O. Firenze

  26. Rinosinusite Acutae ricorrente Dr Gianni Gitti - C.R.O. Firenze

  27. Rinosinusite Cronica TRATTAMENTO CHIRURGICO Dr Gianni Gitti - C.R.O. Firenze

  28. Terapia Antiinfiammatoria I corticosteroidi topici hanno una chiara e dimostrata azione inibitoria nei confronti delle reazioni infiammatorie nasali ma fino a qualche anno fa si credeva che la loro azione si esplicasse in modo troppo lento per essere efficaci nelle forme acute. Tuttavia recenti studi hanno dimostrato che associando spray nasali cortisonici alla terapia antibiotica si ottiene un notevole beneficio nella riduzione della sintomatologia rispetto alla somministrazione del solo antibiotico. Nei pazienti pediatrici la somministrazione di spray cortisonici sembra in grado di ridurre la tosse e il post-nasal drip. In pazienti con rinosinusite ricorrente questi farmaci riducono la sintomatologia delle riacutizzazioni. Uno studio ha dimostrato che una dose doppia di spray nasale cortisonico migliora i sintomi più della somministrazione di antibiotico. Dr Gianni Gitti - C.R.O. Firenze

  29. Terapia Antiinfiammatoria Un ruolo particolare è rivestito dai macrolidi che oltre al loro ruolo antibiotico dimostrano una capacità antiinfiammatoria inibendo l’infiammazione eosinofila, alterando la produzione di citochine e aumentando il trasporto mucociliare. MACROLIDI Dr Gianni Gitti - C.R.O. Firenze

  30. Terapia Antibiotica La sinusite rappresenta una delle maggiori cause di prescrizione di antibiotici. In realtà il 50% delle sinusiti dimostrate con prelievo colturale guarisce spontaneamente. Se si fa diagnosi di sinusite soltanto attraverso la clinica la percentuale di guarigione spontanea sale al 65% dal momento che vengono incluse anche le forme virali. Non esiste una evidenza che la sinusite cronica derivi da una sinusite acuta mal trattata. Non esiste evidenza che una terapia antibiotica possa prevenire complicanze intracraniche che sembrano piuttosto essere legate ad una maggiore virulenza del virus. In generale, per forme con scarso corredo sintomatologico e per soggetti senza comorbidità sembra essere opportuno non utilizzare la terapia antibiotica. Dr Gianni Gitti - C.R.O. Firenze

  31. Terapia Antibiotica Le linee guida indicano nell’amoxicillina il farmaco di prima scelta. L’associazione con l’acido clavulanico migliora la risoluzione dei sintomi ma aumenta anche l’incidenza di sintomi gastrointestinali. Come seconda linea esistono diverse alternative ma forse può essere utile sfruttare l’azione antiinfiammatoria dei macrolidi. La durata della terapia dovrebbe essere almeno di 7-10 giorni. Pazienti con riacutizzazione di una forma cronica sono più spesso attaccati da batteri gram-negativi per cui può essere opportuna una terapia con amoxicillina + acido clavulanico oppure con macrolidi. In caso di mancata risoluzione può essere necessario eseguire un esame colturale nel meato medio. Dr Gianni Gitti - C.R.O. Firenze

  32. Algoritmo TerapiaPer medici di base

  33. Algoritmo TerapiaRinosinusite Acuta

  34. Algoritmo TerapiaRinosinusite Acuta Pediatrica

  35. Algoritmo TerapiaRinosinusite Cronica – Medico di base

  36. Algoritmo TerapiaRinosinusite Cronica – Popolazione Pediatrica

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