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“L’Insurance Regulation Committee” Prof. Gennaro Olivieri Roma, 16 Gennaio 2007

ISTITUTO ITALIANO DEGLI ATTUARI . “Il punto di vista della International Actuarial Association sull'utilizzo degli Internal Model per Insurer Risk Assessment e Capital Requirement” Prof. Gennaro Olivieri – Prof. Nino Savelli. “L’Insurance Regulation Committee” Prof. Gennaro Olivieri

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“L’Insurance Regulation Committee” Prof. Gennaro Olivieri Roma, 16 Gennaio 2007

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Presentation Transcript


  1. ISTITUTO ITALIANO DEGLI ATTUARI “Il punto di vista della International Actuarial Association sull'utilizzo degli Internal Model per Insurer Risk Assessment e Capital Requirement”Prof. Gennaro Olivieri – Prof. Nino Savelli “L’Insurance Regulation Committee” Prof. Gennaro Olivieri Roma, 16 Gennaio 2007

  2. L’Insurance Regulation Committee IIA CAS Institute of Actuaries March 2004

  3. Composizione dell’Insurance Regulation Committee

  4. Compiti dell’Insurance Regulation Committee • Tenere i rapporti con l’International Association of Insurance Supervisors (IAIS) sulle problematiche riguardanti la regolamentazione e la vigilanza delle compagnie di assicurazione. • Tenere i rapporti con gli altri organi interessati a livello internazionale alle problematiche riguardanti la regolamentazione e la vigilanza delle compagnie di assicurazione. • Assistere lo IAIS e la Banca Mondiale nello sviluppo delle lineeguida o standards internazionali relative a questioni come le riserve tecniche, i requisiti di adeguatezza patrimoniale, valutazione delle attività e delle passività, rendicontazione finanziaria, ruolo dell’attuario, opinioni e standards attuariali.

  5. Compiti dell’Insurance Regulation Committee • Delineare il contesto internazionale degli standard professionali in relazione al ruolo degli attuari nelle compagnie di assicurazione con riferimento ai requisiti dell’organo di vigilanza. • Promuovere il ruolo degli attuari nella regolamentazione e vigilanza delle compagnie di assicurazione allo scopo di assicurare che sia perseguito l’interesse pubblico. • Tenere i rapporti con l’Insurance Accounting Committee ed il Comitato sulla Professionialità dell’ IAA con riferimento al punto d’incontro tra gli standards contabili e i requisiti di vigilanza delle compagnie di assicurazione, e allo sviluppo di protocolli in riferimento alle rispettive responsabilità degli attuari e dei revisori con riferimento al bilancio redatto ai fini della vigilanza.

  6. Compiti dei membri dell’Insurance Regulation Committee Ogni membro del IAA Insurance Regulation Committee (IRC) è nominato dalla rispettiva associazione membro dell’IAA per rappresentarla nel IRC. I doveri di ogni membro sono i seguenti: • Partecipare • Ogni membro del comitato dovrebbe intervenite personalmente a quanti più meeting possibili dell’IRC. Dovrebbe aver letto ed essere informato sugli argomenti in agenda prima dell’incontro dell’IRC. In caso di impossibilità d’intervento personale, dovrebbe anticipare i suoi commenti al Presidente dell’IRC, o mandare un sostituto che sia informato e preparato sull’argomento. • 2. Essere attivi tra i successivi meeting • Ci si aspetta che ciascun membro supporti il lavoro dell’IRC tra i meeting del comitato. Ciò comporta, seguire attivamente la corrispondenza e-mail, collaborare alla redazione dei documenti che il comitato sta emettendo, operando, e lavorando sui progetti del comitato e di eventuali task forces costituite ad hoc.

  7. Compiti dei membri dell’Insurance Regulation Committee 3. Rappresentare la propria associazione membro Ogni membro del comitato dovrebbe aver discusso con le parti interessate della propria associazione gli argomenti in agenda prima dei meeting dell’IRC. Durante l’incontro, egli dovrebbe esprimere accuratamente i punti di vista dei membri della propria associazione. Se tra due successivi meeting è richiesta una specifica presa di posizione, ci si aspetta che ogni membro del comitato trasmetta le opinioni dell’associazione in modo accurato e tempestivo. 4. Notificare alla propria associazione membro A seguito di ogni meeting o di una presa di posizione tra meeting successivi, ogni membro dovrebbe notificare alla propria associazione quali decisioni abbia preso l’IRC, quali argomenti sono ancora da discutere, o quali argomenti necessitano di informazioni dalle associazioni membri.

  8. Compiti dei membri dell’Insurance Regulation Committee 5. Portare nuove iniziative all’IRC Ogni membro è incoraggiato a discutere gli argomenti dell’IRC all’interno della propria associazione e a portare nuove iniziative all’IRC da parte dell’associazione. 6. Fast Track Procedure Quando una questione è inserita nella Fast Track Procedure (FTP), è molto importante che la pubblicazione fatta attraverso la FTP sia accettata dalle associazioni membri in modo tempestivo. Questo richiede che ciascun membro sollevi la questione all’interno della propria associazione appena note le conclusioni raggiunte e condivida ogni eventuale perplessità con il Presidente dell’IRC prima della scadenza della FTP.

  9. Sottocomitati Esistono 3 sottocomitati nell’Insurance Regulation Committee: • Reinsurance Subcommittee • Solvency Subcommittee • Ad Hoc Risk Margin Working Group

  10. Composizione del Reinsurance Subcommittee

  11. Compiti del Reinsurance Subcommittee Affrontare e coordinare problematiche di particolare rilevanza non solo limitate alla riassicurazione ma anche all’importanza della riassicurazione nell’assicurazione diretta Le aree di interesse sono: • discutere e farsi un’opinione sulle questioni attuariali riguardo la riassicurazione con riferimento sia agli acquirenti che ai fornitori di riassicurazione; • fornire una base per promuovere e sviluppare, a livello internazionale, principi e/o best practices per la riassicurazione riguardo ad argomenti come le riserve tecniche, requisiti di adeguatezza patrimoniale, valutazione delle attività e passività, ecc.; • tenere i rapporti con l’Insurance Regulation Committee e altri IAA Committees con riferimento agli elementi della riassicurazione rilevanti al loro lavoro; • insieme all’Insurance Regulation Committee, tenere i rapporti con lo IAIS sulle problematiche riguardanti la regolamentazione e la vigilanza delle compagnie di riassicurazione; • insieme all’Insurance Regulation Committee e il Groupe Consultatif Actuariel Européen tenere i rapporti con la Commissione Europea su questioni riguardanti la riassicurazione.

  12. Composizione del Solvency Subcommittee

  13. Compiti del Solvency Subcommittee • Continuare il lavoro dell’IAA nell’area Solvency (Solvibilità) e valutazione del rischio dell’assicuratore • Essere un punto di contatto per i risultati dell’IAIS (International Association of Insurance Supervisors) in materia di solvency e valutazione del rischio • Coordinare progetti collegati tra le varie associazioni attuariali interessate su quest’area.

  14. Composizione del Ad Hoc Risk Margin Working Group

  15. Compiti del Ad Hoc Risk Margin Working Group Il Gruppo di lavoro è stato formato per rispondere ad una specifica richiesta fatta dallo IAIS alla IAA e cioè: “Approaches to the Determination of Liability Values and Quantitative Benchmarks for Technical Provisions” In tale ambito sono stati identificati: Ambito d’interesse: “Argomenti relativi alla determinazione della miglior stima dell’obbligazione derivante dalle polizze e degli accantonamenti tecnici, valutazione della loro adeguatezza, nel contesto del bilancio dell’assicuratore” Oggetto: “Fornire una dettagliata analisi della pratica attuale, delle sfide e delle soluzioni su come gli attuari determinano la miglior stima dell’obbligazione e gli accantonamenti tecnici nei diversi maggiori mercati assicurativi, degli approcci per determinare la loro adeguatezza, dell’attendibilità e della robustezza dei differenti metodi usati e dei parametri quantitativi per consentire appropriati confronti tra le compagnie e le legislazioni”

  16. Compiti del Ad Hoc Risk Margin Working Group • Scopo: “Assistere lo IAIS nella definizione: • del ruolo e dello scopo della migliore stima dell’obbligazione, dei margini di rischio e quindi degli accantonamenti tecnici nel contesto della valutazione della solvibilità e del bilancio, e le probabili aree di differenza tra questi due contesti; • dei principi e degli approcci che sono appropriati per la determinazione della migliore stima dell’obbligazione, dei margini di rischio e quindi degli accantonamenti tecnici; • di Standard misurabili per valutare la sufficienza della migliore stima dell’obbligazione, dei margini di rischio e quindi degli accantonamenti tecnici in modo tale da permettere ai supervisori di: • valutare prontamente il margine di rischio prudenziale, in aggiunta alla migliore stima dell’obbligazione, che è incluso negli accantonamenti tecnici dell’assicuratore e l’attendibilità della storia dell’assicuratore nel fare assunzioni prudenziali per la determinazione del margine di rischio; • determinare le differenze nella sufficienza degli accantonamenti tecnici tra compagnie e consentire, inoltre, confronti tra le legislazioni; e • monitorare l’andamento del margine di rischio prudenziale contro variazioni delle condizioni di mercato, assicurando che, se esiste un comportamento pro-ciclico, esso possa essere arrestato prima che l’assicuratore sia a rischio di fallimento.

  17. Alcuni recenti pareri dati dall’Insurance Regulation Committee che sono diventati pareri della IAA, anche in collegamento con altri Comitati

  18. Commenti sulla prima stesura del documento (Maggio 2006): Second set of IAIS Observations on Issues Arising as a result of the IASB’s Insurance Contracts Project Phase II Nel documento della IAA si riafferma il principio che la misura prospettiva delle passività dovrebbe riflettere sia il valore del denaro nel tempo sia il margine di rischio appropriato e si dà un forte supporto allo sforzo di raggiungere un unico insieme di valori che possa essere utilizzato sia per i documenti finanziari sia per i documenti da inviare all’Autorità di controllo. Si fa notare che tale risultato potrebbe essere raggiunto se si tiene conto dell’intero insieme di eventi ai quali un portafoglio di polizze simili è esposto. Nel documento si pone l’accento sulla necessità di diversificare, in modo opportuno, il concetto di “risk pooling” e di “risk diversification”. Nel “risk pooling” (aggregazione di rischi simili, indipendenti tra loro, che sono trattati in modo simile) si utilizza la “legge dei grandi numeri”. Nella “risk diversification” si accettano rischi che non sono simili, per beneficiare di una riduzione del rischio complessivo.

  19. Commenti sul documento (Luglio 2006): • IAIS Common Structure for the Assessment of Insurer Solvency • Nel documento della IAA si apprezza moltissimo il documento preparato dallo IAIS in cui vengono presentati i principi base IAIS “Common structure for the assessment of insurer solvency (the Solvency Structure)”, esponendo i principali elementi della Solvency Structure e le loro interdipendenze. Esso descrive la filosofia generale dello IAIS sulla valutazione della solvibilità degli assicuratori e mostra come la Solvency Structure e gli standards che saranno sviluppati si debbano adattare all’interno del più ampio contesto della supervisione descritta nel Framework Paper dello IAIS. • L’IAA si impegna, poi, a supportare lo IAIS anche in futuro su vari temi quali, ad esempio: • La gestione del rischio dell’assicuratore • I modelli interni • Il rischio ALM • Vengono, poi, fatti, punto per punto commenti ai singoli paragrafi del documento dello IAIS

  20. Commenti sulla prima stesura del documento (Agosto 2006): Standard on Disclosure Concerning Technical Risks and performance for Life Insurers Nel documento della IAA si chiarisce allo IAIS che l’IAA preferisce un approccio che fornisca principi generali e criteri in base ai quali un effettivo sistema di “disclosure” deve essere preparato, contrariamente a quanto sembra ispirarsi il documento analizzato. In pratica sembra che lo IAIS suggerisca un significativo insieme di regole specifiche che non possono essere applicate in tutti i casi ai rischi assunti dai riassicuratori e che in certi casi possono essere addirittura sovrabbondanti rispetto alle necessità.

  21. Commento sul documento (Settembre 2006): Revised Guidance Paper on Risk Transfer, Disclosure and Analysis of Finite Reinsurance Trattasi di commenti a un documento già analizzato in varie fasi intermedie e quindi ristretto a pochi cenni di chiarimento. • Commenti su una nuova versione del documento (Gennaio 2007): IAIS Common Structure for the Assessment of Insurer Solvency Nel documento della IAA si integrano alcuni altri commenti ad una versione più recente del documento IAIS.

  22. Un esempio del lavoro fatto è il seguente: Valutazione – La parola “valutazione” è usata 43 volte nel documento. In molti casi, il suo significato è chiaro. Comunque, in altri casi il suo significato non è chiaro e potrebbe avere diverse interpretazioni per i diversi lettori. Per esempio, quando questa parola è usata senza una descrizione aggiuntiva si può supporre (specialmente per i lettori del Nord America) che si faccia riferimento al processo di determinazione del valore attuale dell’obbligazione dell’assicuratore nei confronti degli assicurati. Questa parola può anche avere un significato molto generale di processo di determinazione del valore attuale di una serie di cash flows (cioè attività e passività)

  23. L’IAA indica che: • non è chiaro se gli utilizzi della parola “valutazione” si riferiscano solamente agli accantonamenti tecnici o se facciano anche riferimento ai requisiti di capitale secondo l’approccio Total Balance Sheet; • alcuni utilizzi della parola “valutazione” sono chiaramente fatti con riferimento agli accantonamenti tecnici, ma tali osservazioni potrebbero anche essere estesi ai requisiti di capitale secondo l’approccio Total Balance Sheet È stata, poi, allegata una tabella che mostra le 43 volte in cui la parola “valutazione” compare e l’opinione dell’IAA sui loro possibili significati.

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