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La sicurezza nei luoghi di lavoro e sistema sanzionatorio

La sicurezza nei luoghi di lavoro e sistema sanzionatorio. DIREZIONE TERRITORIALE DEL LAVORO DI LATINA viale Nervi 180.

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La sicurezza nei luoghi di lavoro e sistema sanzionatorio

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Presentation Transcript


  1. La sicurezza nei luoghi di lavoro e sistema sanzionatorio

  2. DIREZIONE TERRITORIALE DEL LAVORODI LATINAviale Nervi 180

  3. Oltre alla vigilanza in materia di rapporti di lavoro e legislazione sociale ed applicazione dei CCNL la DTL ha anche compiti di vigilanza in materia di sicurezza del lavoro

  4. Nel settore edile e di genio civileIn materia di radioprotezioneuso di apparecchi e sostanze emittenti radiazioni ionizzantiesposizioni al radon

  5. Lavori con cassoni in aria compressa Lavori subacqueiLavori ferroviariVerifiche sugli ascensori e montacarichi in az. Industriali ed agricoleDirettiva macchineApparecchiature elettriche

  6. D Lgs 81/08Riassetto e riforma delle disposizioni vigenti in materia di salute e sicurezza dei lavoratori nei luoghi di lavorodetto comunemente testo unico delle norme in materia di sicurezza sul lavoro

  7. Permangono comunque in vigorealtre norme specifiche non espressamente abrogate e non in contrasto con il presente decreto

  8. RadioprotezioneDirettiva macchineLavori ferroviariecc.

  9. Principio di specialità delle norme contenuto nel TUSe uno stesso fatto è previsto come reato da più norme prevale il principio di specialità della norma(titolo I norme generali – altri titoli norme speciali)

  10. Campo di applicazione esoggetti tutelati

  11. Tutti i settori di attività privati e pubblicietutte le tipologie di rischio

  12. Tutti i lavoratorisubordinati ed equiparati

  13. Compartecipanti in partecipazione lavorativa

  14. I lavoratori con contratto di somministrazione

  15. I lavoratori in regime di distacco

  16. I lavoratori con contratto di collaborazione a progetto e non

  17. I lavoratori che effettuano prestazioni occasionali di tipo accessorio

  18. Lavoratori a domicilio

  19. Telelavoro

  20. Soci lavoratori di società anche di fatto

  21. Allievi di istituti di istruzione o beneficiari di tirocini formativi

  22. Collaboratori familiari(art. 230 bis Codice Civile)

  23. I lavoratori autonomi

  24. PericoloRischioValutazione del rischio

  25. Il pericolo è la potenzialità che ha un’entità di causare un danno(fonte di possibili lesioni)

  26. Il rischio è la probabilità che il danno venga raggiunto ed è correlato con la gravità dello stesso

  27. la valutazione del rischio comporta una correlazione tra il pericolo, la probabilità che venga arrecato un danno e la gravità dello stesso

  28. Documento diValutazione deiRischi

  29. Il DVR deve tenere contoDelle attività svolte Delle attrezzature utilizzate Delle persone addette con riferimento al genere, all’età, alla provenienza, alla struttura fisica, ecc

  30. Metodologia di elaborazione del DVR

  31. Osservazione degli ambienti di lavoro (vie di accesso e transito, illuminazione, microclima, ecc.)

  32. Attrezzature utilizzate e loro disposizione

  33. modalità di esecuzione del lavoro

  34. Il DVR deve contenereRelazione sulla valutazione dei rischiIndicazione delle misure di protezione da adottare

  35. Il Datore di Lavoro Elabora il DVR con il Responsabile del Servizio di Prevenzione e Protezione e con il Medico Competente previa consultazione del Rappresentante dei Lavoratori per la Sicurezza

  36. Il DVR è rielaborato ogni volta che avvengono modifiche al ciclo produttivo o all’organizzazione del lavoro in maniera significativa

  37. Deve tenere conto delle norme nazionali e comunitarie, delle linee guida, delle norme di buona tecnica

  38. Norme tecnicheSpecifiche tecniche emanate da organismi nazionali ed internazionalila cui osservanza non è obbligatoria (ma spesso acquistano efficacia con richiami dalle leggi)

  39. Norme UNI CEI ICRP

  40. Linee guidaAtti di indirizzo e coordinamento emanati da Enti interessati alla materia (regioni – inail – ispesl– Icrp - ecc)

  41. Le apparecchiature elettriche devono essere collegate elettricamente a terra L’impianto deve essere denunciato alla AUSL

  42. L’impianto deve essere verificato ogni 5 anniOgni 2 anni nei locali ad uso medico, nei cantieri e attività a rischio incendio

  43. Delega delle funzioniIl «TU» detta finalmente le condizioni di validità delle deleghe di finzioni in materia di sicurezza ed igiene del lavoro

  44. E’ obbligatoria la forma scritta deve essere dettagliata deve avere data certadeve essere accettata dal delegato

  45. La persona delegata deve essere in possesso di tutti i requisiti di professionalità ed esperienza oggetto della delega

  46. La delega deve attribuire alla persona delegata tutti i poteri di organizzazione, gestione e controllo finalizzati all’espletamento delle funzioni delegateNonché l’autonomia di spesa necessaria

  47. Permane in capo al datore di lavoro la responsabilità relativa all’obbligo di vigilanza sul corretto espletamento delle deleghe

  48. Funzioni non delegabiliai sensi del TUValutazione dei rischi ed elaborazione del Documento di Valutazione dei RischiDesignazione del Responsabile del Servizio di Prevenzione e Protezione

  49. Il RSPP ha sostanzialmente solo una funzione di consulenza tecnica

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