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La Federazione Italiana Pallacanestro Settore Giovanile - Mini Arbitri

La Federazione Italiana Pallacanestro Settore Giovanile - Mini Arbitri. Vi presenta:. Il Mini Arbitro ieri, oggi e domani. e Vi da il Benvenuto.

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La Federazione Italiana Pallacanestro Settore Giovanile - Mini Arbitri

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Presentation Transcript


  1. La Federazione Italiana Pallacanestro Settore Giovanile - Mini Arbitri

  2. Vi presenta: Il Mini Arbitro ieri, oggi e domani...

  3. e Vi da il Benvenuto

  4. L’attuale processo di rinnovamento, del Settore Giovanile – Mini Arbitri del C.I.A. con il Suo Presidente Giovanni Garibotti, comporta delle considerazioni prioritarie nella vita del settore, gli obiettivi “dei risultati”, della “programmazione” e razionalizzazione delle proprie attività. Rispondere a queste esigenze attraverso lo sviluppo di capacità e l’offerta d’opportunità di crescita professionale costituiscono la missione degli Istruttori Regionali, e degli Istruttori Provinciali, nonché dei nuovi Istruttori che andremo a formare. L’offerta formativa per gli Istruttori è rivolta hai nostri tesserati motivati ad intraprendere un percorso di crescita professionale, attraverso la valorizzazione del Settore Giovanile – Mini Arbitri. Il percorso formativo offerto, è stato progettato con ottimi risultati, nella convinzione che l’interazione tra i patrimoni di conoscenza presenti nel Settore Mini Arbitri e Arbitri, possa essere in grado di offrire ai partecipanti le competenze necessarie per la creazione di nuovi Mini Arbitri. Nei corsi i partecipanti, troveranno un ambiente stimolante, ricco di collegamenti d’esperienze anche a livello nazionale e gare di tornei internazionali, e saranno seguiti individualmente nel percorso formativo. Il metodo didattico che si adotterà prevede una forte interazione tra istruttori ed i partecipanti, ed un ampio ricorso all’analisi di casi reali di particolare interesse per lo sviluppo delle tecniche orientate all’Arbitraggio.

  5. La Struttura Presidente Nazionale C.I.A. Giovanni Garibotti Vice - Presidente Nazionale C.I.A. Stefano Cazzaro Commissione Nazionale Settore Giovanile - Mini Arbitri Pres.te Giovanni Attard Commissioni Regionali C.I.A. Commissioni Provinciali C.I.A.

  6. La Struttura Tecnica Istruttore Nazionale Arbitri Aldo Albanesi Istruttore Nazionale Arbitri Alessandro Teofili Presidenti Commissioni Regionali C.I.A. Istruttori Regionali C.I.A. Istruttori Regionali Mini Arbitri Abruzzo: Mauro Sirolini, Basilicata: Michele Saracino, Molise: Tony Di PAsquale, Calabria: Stefania Pisani, Campania: Giovanni Grande, Emilia Romagna: Paolo Flammini, Friuli V. Giulia: Bruno Bel, Lazio: Renato Giovanrosa, Liguria: Vincenzo Volpe, Lombardia: Andrea Chersicla, Marche: Filippo Tosi, Piemonte: Denis Quarta, Puglia: Francesco Iaia, Sardegna: Aldo Limbardi, Sicilia: Katia Nicoletti Toscana: Edoarda Ciano, Riccardo Giovanelli, Trentino: Roberto Frattarelli, Alto Adige: Stefano Muraro, Umbria: Claudio Di Toro, VAlle D'Aosta: Alessandro Pesavento, Veneto: Rossano Chinchio. Presidenti Commissioni Provinciali C.I.A. Istruttori Provinciali Mini Arbitri

  7. La Squadra • PRESIDENTE REGIONALE F.I.P. • COMMISSIONE REGIONALE C.I.A. • ISTRUTTORI REGIONALE C.I.A. • ISTRUTTORI REGIONALE MINI - ARBITRI • COMITATI PROVINCIALI F.I.P. • COMMISSIONI PROVINCIALI C.I.A. • ISTRUTTORI PROVINCIALI ARBITRI E MINI - ARBITRI Il buon funzionamento della Squadra è la base del successo sia per il reclutamento che per il mantenimento dei giovani Arbitri. Spesso ancora oggi ogni settore tende a lavorare per conto proprio senza comunicare o farli partecipare alle iniziative da intraprendere o intraprese agli altri componenti della squadra. I nostri istruttori Mini Arbitri collaboreranno fattivamente con i Presidenti provinciali F.I.P., il responsabile provinciale degli allenatori ed in modo particolare con gli istruttori Mini Basket dei centri della provincia. Migliorare la cooperazione e la comunicazione tra i componenti della Squadra deve essere il NOSTRO OBIETTIVO.

  8. Chi sono i Mini - Arbitri Il GIOVANE/MINI – ARBITRO è“Un LEADER”,nel senso più vero della parola, quindi qualcuno potrebbe storcere il naso in quanto per LEADER si intende una persona autoritaria, invece noi distinguiamo tra autorità e autorevole. Per noi autorevole vuol dire “essere competente in…”, è un atteggiamento di servizio, quindi per noi è: “PORTATORE DI UN MESSAGGIO E DI UN COMPORTAMENTO EDUCATIVO” quindi il Mini/Giovane – Arbitro occupa un ruolo liberamente scelto ed esprime in quel ruolo le sue qualità a capacità al servizio del gruppo “COME UNO HA UN RUOLO SPECIFICO NEL GIOCO TRA GLI AMICI”. Non è quindi uno che cerca sfogo alle proprie frustrazioni, ma uno che si assume“PRECISE RESPONSABILITA’ ”nell’ambito del gruppo, e accettando questo ruolo realizza anche se stesso. La domanda può nascere spontanea: perché è importante iniziare ad arbitrare da “ragazzi” e non da adulti, anche se con maggiore esperienza ed autorità? Perché i ragazzi anche se litigano riescono a darsi delle regole e sono autosufficienti ai ruoli assegnati, con i ruoli più svariati e le vocazioni più diversificate.

  9. Se proponiamo il Mini/Giovane – Arbitro non è per un precoce reclutamento di arbitri, categoria di cui effettivamente si ha bisogno, ma per una “MOTIVAZIONE EDUCATIVA” Non ci dispiacerebbe un domani vedere un ex Mini – Arbitro arbitrare la finale di un campionato, ma lo scopo che ci spinge oggi non è questo ma quello più specifico di “AIUTARE CIASCUNO A TROVARE IL PROPRIO RUOLO NEL GRUPPO” Ricerca di un proprio ruolo e non il Mini/Giovane – Arbitro come cestino dei rifiuti per chi è stato deluso o escluso dal Basket, ma come strumento di gratificazione per chi è rimasto. E’ nostro obiettivo nel Progetto di Mini – Basket Educativo; non operare in questi termini sarebbe un’offesa per i ragazzi.

  10. Il Reclutamento LA PROGRAMMAZIONE DEI CORSI Gli Istruttori Mini Arbitri effettueranno la nuova programmazione dei corsi per nuovi Mini Arbitri e Mini U.D.C. a fine stagione sportiva (Giugno - Luglio), coinvolgendo tutta la SQUADRA (F.I.P. – C.I.A. - ISTRUTTORI). Una buona programmazione permette una buona organizzazione dei corsi (Partecipativa – Qualitativa - Logistica). L’inizio e la fine dei corsi deve essere compreso tra Settembre – Ottobre - Novembre Terminare i corsi entro Novembre permette ai nuovi giovani Mini Arbitri e Mini U.D.C. un veloce e immediato utilizzo nei campionati giovanili e Mini Basket.

  11. Società Sportive Per organizzare i corsi all’interno delle società sportive è di fondamentale importanza la collaborazione del Presidente Regionale e Provinciale F.I.P. I Presidenti F.I.P. e i loro collaboratori del settore tecnico, ci aiuteranno a coinvolgere le Società a contribuire alla formazione oltre che di giocatori, allenatori, dirigenti, anche degli ARBITRI. Le Società devono comprendere che far partecipare le loro squadre giovanili ai Corsi per Arbitro, oltre che migliorare la formazione sportiva e educativa del giovane è un servizio che rendono a loro stesse e un investimento per tutto il movimento quando successivamente molti ragazzi, “tagliati ed esclusi” dalle Società, possono avere un alternativa per rimanere nel Basket come Arbitri. Spesso le Società ci segnalano nominativi di giocatori da loro esclusi o che intendono escludere; difficilmente questi giovani, una volta contattati per partecipare ai nostri corsi, accettano perché ormai sono delusi dal Basket. Per prevenire i rifiuti dei ragazzi, per migliorare l’immagine che i giovani hanno dell’importanza e del ruolo dell’arbitro, occorre insegnare ai giovani (con l’aiuto degli Istruttori e allenatori delle squadre giovanili) i principi di base dell’arbitraggio fin dai primi passi di giocatore.

  12. Questi insegnamenti possono un domani facilitare e avvicinare i giovani all’arbitraggio; inoltre ciò accrescerebbe la loro formazione sportiva e contribuirebbe a migliorare i rapporti tra gli Arbitri, Giocatori e Società. (SICURAMENTE SAREBBE UN BUON INVESTIMENTO PER TUTTO IL MOVIMENTO CESTISTICO). Così si creeranno i centri addestramento al gioco del Mini Arbitro e delle conoscenze tecniche e di base dell’arbitraggio. Determinante è il fatto che in questa fascia di età i giovani fanno vita di “GRUPPO” e la partecipazione a qualsiasi attività sportiva e culturale è quasi sempre con gli amici.

  13. L’Età dei Mini Arbitri I Mini Arbitri, vanno da una fascia di età che va dai 13 al compimento del 18° anno, e si dividono in: • Mini Arbitri dai 13 ai 17 anni; • Allievo arbitro dai 17 ai 18 anni; I nostri giovani fischietti, in base alla loro fascia d’età vengono utilizzati nei vari campionati come segue: • Mini Basket Mini Arbitri dai 13 ai 14 anni; • U14 – U16 Mini Arbitri dai 14 ai 16 anni; • U18 Allievi Arbitri;

  14. Modalità di tesseramento CHI PUO’ ESSERE TESSERATO? GLI ASPIRANTI AL CORSO DEVONO ESSERE RAGAZZI/E DAI 13 AI 18 ANNI. OGNI PARTECIPANTE DEVE: • Compilare il modulo di domanda di ammissione al corso Mini – Arbitri: • Fare il certificato medico agonistico, (per i ragazzi che giocano è sufficiente una fotocopia chiara e leggibile, in ogni sua parte, del certificato originale firmato dal presidente della società di appartenenza); • Consegnarli al Responsabile Organizzativo; RESPONSABILE ORGANIZZATIVO, CHE: • Compilerà il verbale conclusivo; • Raccoglie i moduli, certificati medici e spedirà tutto al C.I.A. Sezione Mini – Arbitri - Roma. DURANTE IL CORSO L’ALLIEVO RICEVE: • Il fischietto; • Il Regolamento Mini – Basket e tecnico della F.I.P.

  15. AL TERMINE DEL CORSO RICEVE: • La maglia Ufficiale di Mini – Arbitro; IMPIEGO NELLE GARE: I Mini – Arbitri vengono impiegati nei tornei e campionati: • Mini – Basket; • Under 13; • Under 14; • Under 16; • Under 18; SOLO per 17enni, con almeno 2 anni d’esperienza, per prepararsi al passaggio nei ruoli di Arbitro compiuto il 18 anno di età: • Under 20; • Promozione m/f;

  16. La nuova metodologia dell’insegnamento La nuova metodologia dell’insegnamento degli Istruttori Mini Arbitri si prefigge i suoi obbiettivi: • Conoscere meglio le caratteristiche dei Mini Arbitri; • Comunicare nel modo più efficace; • Organizzare meglio l’insegnamento tecnico; • Rendere più efficace la scelta e l’assegnazione degli esercizi; • Migliorare le tecniche di riconoscimento e di correzione degli errori; • Facilitare l’apprendimento motorio dei propri allievi; • Autovalutarsi.

  17. Le Frasi dei ragazzi In occasione di un torneo internazionale di Mini – Basket è stato chiesto ai ragazzi chi è il Mini – Arbitro. Hanno risposto: • Un amico dei giocatori; • Un direttore giusto; • La figura del Basket futuro; • Il tutore dell’ordine in campo; • Il cervello del Mini – Basket; • Colui che aiuta i giocatori; • Una persona che deve gestire le partite, indispensabile nel Basket; • Che fa divertire di più; • Un giudice ed un amico dei giocatori; • UNA PERSONA CHE HA VOGLIA DI MIGLIORARE PER RAGGIUNGERE METE SEMPRE PIU’ ALTE…

  18. Il profilo Pedagogico dell’Istruttore Mini Arbitri Le competenze pedagogiche dell’Istruttore Mini Arbitri Dal punto di vista della metodologia dell’insegnamento, l’Istruttore dovrebbe essere consapevole del fatto che il suo ruolo implica sempre la funzione d’insegnante. Per eccellere nello svolgimento di questa funzione, egli dovrà possedere una serie di caratteristiche che definiscono in generale l’area delle sua competenza specificamente PEDAGOGICA. Tali caratteristiche possono essere riassunte come segue: • Sapere entrare in relazione con i Mini Arbitri e comunicare efficacemente con essi, fornendo le istruzioni e le indicazioni più idonee; • Sapere motivare efficacemente i Mini Arbitri a proseguire l’allenamento e ad impegnarsi costantemente per apprendere. • Sapere analizzare e interpretare i bisogni del Mini Arbitro e saperli osservare in modo pertinente agli obbiettivi del programma; • Sapere selezionare gli obbiettivi di apprendimento e costruire situazioni di allenamento che facilitano l’apprendimento; • Sapere verificare e valutare l’efficacia dell’insegnamento; • Sapere produrre una documentazione sintetica dell’attività svolta che riassuma le proprie scelte, le modificazioni rispetto alle ipotesi iniziali e i risultati ottenuti.

  19. L’Atmosfera L’ATMOSFERA che l’Istruttore Mini Arbitri deve ricreare nel contesto didattico deve essere tale da: • Incoraggiare ad essere attivi; • Favorire la natura personale dell’apprendimento; • Ammettere l’idea che essere differenti è cosa accettabile; • Riconoscere e tollerare l’errore; • Incoraggiare la fiducia in se; • Dare la sicurezza di essere rispettati e accettati; • Facilitare la scoperta e l’elaborazione individuale; • Porre l’accento sull’autovalutazione.

  20. Programma Corsi per i Mini - Arbitri Per effettuare un corso Mini – Arbitri occorre possibilmente: • Una palestra per almeno 60 minuti; • Primo momento conoscere il gruppo: il primo momento è la conoscenza del GRUPPO che si ha di fronte, è una norma che sia l’Istruttore a presentarsi per primo, instaurando una forma di dialogo cordiale e aperto con gli allievi; • Secondo momento è: delineare gli obbiettivi: buon metodo per lavorare in maniera proficua; • L’Istruttore limita al minimo la teoria e da giusto rilievo alla fase ludica; L’Istruttore deve essere in grado di trasmettere e insegnare: • MOTIVAZIONE, AUTODISCIPLINA ai propri allievi e deve avere la pazienza di rincominciare; • EDUCARE al rispetto delle regola di vita del gruppo; • Deve INTERVENIRE con precisione sia nella gestualità che nel linguaggio; • L’Istruttore INSEGNAle regole con semplicità e gradualità; • INSEGNA comunque ad essere tolleranti e comunque a prevenire; • PROPONE vari esercizi di arbitraggio, di coordinazione sulla gestualità; L’essere a contatto con i ragazzi e pensare alla nostra fanciullezza deve spingerci a essere più responsabili e professionali nel lavoro in palestra, cerchiamo quindi di offrire ai ragazzi tutti gli strumenti di linguaggio alternativi per poter giocare e comunicare con loro con gioia e serenità.

  21. Cosa fare ad un Corso Mini - Arbitri PROGRAMMA BASE PER CORSO MINI - ARBITRI  Tutte le lezioni dovranno essere svolte nell’ambiente che si riconosce come luogo di gioco della Pallacanestro:la Palestra. Lezioni, se di breve durata, possono essere tenute in aula, purché sostenute da strumenti moderni (video, presentazioni dinamiche, diapositive, etc.) che possano tenere alta l’attenzione degli allievi. La durata del Corso non dovrebbe superare le 7 lezioni, in frequenza bisettimanale, per consentire agli allievi di assimilare quanto appreso e senza rischiare con lungaggini di diventare:la Scuola. Una buona soluzione potrebbe essere l’effettuazione di Corsi intensivi (fine settimana – mattino e pomeriggio) oppure in occasione di Campus estivi. In questo caso è consigliata una preventiva azione di monitoraggio sugli elementi partecipanti per rendersi conto della loro conoscenza tecnica e capacità ricettiva. Ogni lezione, della durata di 2 ore, deve prevedere fasi di didattica e fasi di pratica, durante le quali il giocare ed arbitrare a turno renderà meno pesante il lavoro di apprendimento.

  22. 1° Modulo : Apertura del Corso • -          Presentazione dei partecipanti – Istruttori Esperienze - Interessi • -          Obiettivi del Corso Motivazioni • -          Distribuzione del materiale didattico • -          Scheda quiz di entrata Indicativa del grado di preparazione degli allievi • -          Proposizione del Regolamento Tecnico Come strumento fondamentale di insegnamento per tutti del come si gioca a Pallacanestro • -          Il Campo – Il Gioco – Le Squadre – Gli Arbitri – Il Referto – Gli U.d.C. 2° Modulo : Come si gioca la palla - Violazioni • -          Fondamentali di meccanica e sua importanza • -          Arbitro guida e Arbitro Coda • -          Amministrazione salto a due iniziale e nel corso della gara • -     Doppio palleggio – Presa difettosa • -          Ritorno della palla nella zona di difesa • -          Fuori campo – Rimesse in gioco • -          Regole a tempo: 3”- 5”- 8”- 24” Segnalazioni arbitralicorrelate agli argomenti – Uso del fischio

  23. 3° Modulo : Come si gioca in campo e Contatti -          Interferenza con la palla e con l’attrezzo -          Passi (piede perno, partenza in palleggio, arresto, arresto e tiro) -          Diritti e doveri di un giocatore sui contatti -          Posizione legale di difesa -          Principio di verticalità -          Marcamento di un avversario con la palla -          Marcamento di un avversario senza palla -          Uso delle mani, delle braccia Segnalazioni arbitralicorrelate agli argomenti – Uso del fischio 4° Modulo : Come si gioca in campo – Contatti -          Uno contro uno -          Blocchi – Raddoppi di marcamento -          Gioco del post -          Giocatore in atto di tiro -          Movimento continuo -          Sfondamento -          Fallo antisportivo, fallo squalificante -          Sanzioni e principi di casistica -          Amministrazione dei tiri liberi Segnalazioni arbitralicorrelate agli argomenti – Uso del fischio

  24. 5° Modulo : Comportamento in campo -          Regole di corretto comportamento durante la gara -          Falli tecnici, squalificanti -          Falli tecnici durante gli intervalli -          Rissa -          Autocanestro -          Falli di squadra, limite di falli -          Attrezzature – Irregolarità ed interventi regolamentari -          Sostituzioni - Sospensioni Segnalazioni arbitralicorrelate agli argomenti – Uso del fischio 6° Modulo : Amministrazione della gara -          Arrivo nell’impianto di gioco -          Ritardato arrivo squadre – giocatori – arbitri -          Riconoscimento giocatori – allenatori – dirigenti -          Impraticabilità del campo di gioco – Casistica -          Inizio della gara – Termine della gara -          Controllo del referto di gara – Chiusura -          Compilazione e spedizione del rapporto arbitrale -          Scheda quiz di uscita Indicativa del livello d’apprendimento ottenuto dagli allievi

  25. 7° Modulo : Chiusura del Corso -          Quiz Scritti -          Colloquio individuale -          Consegna divisa arbitrale – Chiusura MATERIALE DIDATTICO AD INIZIO CORSO -          Regolamento Tecnico -          Manuale della Meccanica -          Disposizioni Organizzative Campionati -          Blocco Fogli Basket per Appunti -          Fischietto Il Corso, proposto in moduli, può essere strutturato su un numero di lezioni maggiore di 6, purché venga mantenuta la consequenzialità degli argomenti affinché ne risulti inalterata l’impostazione tecnica. E’, tra l’altro, fondamentale nei moduli 3° e 4° il coinvolgimento di un Allenatore che coadiuvi l’Istruttore nella presentazione degli argomenti di tecnica di gioco.

  26. La comunicazione verbale Lo scambio comunicativo si sviluppa nelle seguenti fasi: • La comunicazione inizia quando si decide di inviare un messaggio a qualcuno per informarlo su qualcosa di specifico; • Si traduce in pensieri e sentimenti da comunicare in uno specifico messaggio; • Il messaggio viene trasmesso attraverso vari canali comunicativi (verbale e non – verbale); • Il ricevente decodifica il messaggio: ascolta e capisce; • Il ricevente riflette sul messaggio e sviluppa pensieri e sentimenti; • Il ricevente decide di rispondere e lo scambio riparte dal punto 2. La credibilità dell’Istruttore Mini Arbitri, come qualsiasi figura che svolga un ruolo di leadership un gruppo, si basa sull’abilità ad inviare messaggi che stimolano autonomia e collaborazione.

  27. Motivazioni per Mini Arbitri e Istruttori Oggi motiviamo i Mini Arbitri grazie alla collaborazione delle società e degli Istruttori, designandoli nei tornei: • Castelnuovo Garfagnana • Viva Keita Pesaro • Fossombrone • San Remo Jamboree • Roseto Ministars • Bussolengo Gardaland • Pesaro Trofeo delle Regioni Femminile • Treviso 3x3 • S.G. Valdarno • Palestrina • Terranuova • Matera • Mesagne Differenziato è il lavoro con la Federazione in modo particolare con il Settore Mini Basket, con i vari tornei provinciali ed i tornei di Sanremo e Gardaland, dove l’occasione di acquisire nuove competenze e nuove esperienze permette ai Mini Arbitri e agli Istruttori designati di acquisire nuovi bagagli di curiosità, padronanza, sfide, giudizio e criteri.

  28. Un modo differente di stimolare il Mini Arbitro Nome e cognome……………………………………………………….. Queste affermazioni ti aiuteranno sulla tua storia sportiva e a conoscere meglio i tuoi pensieri, i tuoi sentimenti, le tue reazioni prima di una gara. • Pensa alla tua migliore prestazione e rispondi alle seguenti domande tenendola sempre presente: Come ti sei sentito nei momenti che precedevano l’inizio di quella gara? • Non attivato (mentalmente e fisicamente scarico) • Molto attivato (mentalmente e fisicamente caricato) • Concentrato • Estremamente preoccupato e spaventato 0 1 2 3 4 5 6 7 8 9 10 • Cosa ti sei detto o hai pensato prima dell’inizio della gara? ……………………………………………………………………………………………………………. • Come eri concentrato durante la gara (i.e., di che cosa eri cosciente o a che cosa prestavi attenzione durante la prestazione)?............................................................................................. • Ora pensa alla tua peggiore prestazione e rispondi alle seguenti domande tenendola sempre presente:

  29. Come ti sei sentito nei momenti che precedevano l’inizio della gara? • Non attivato (mentalmente e fisicamente scarico) • Molto attivato (mentalmente e fisicamente caricato) • Concentrato e sicuro • Estremamente preoccupato e spaventato 0 1 2 3 4 5 6 7 8 9 10 • Cosa ti sei detto o hai pensato prima dell’inizio della gara? …………………………………………………………………………………………………………………. • Come eri concentrato durante la gara (i.e., di che cosa eri consapevole e a che cosa prestavi attenzione durante la prestazione)?.................................................................................................. • Quali sono state le differenze principali fra i tuoi pensieri e sentimenti prima di queste due prestazioni?................................................................................... • Come ti piace sentirti prima di una gara importante? • Non attivato (mentalmente e fisicamente scarico) • Molto attivato (mentalmente e fisicamente caricato) 0 1 2 3 4 5 6 7 8 9 10 • Su cosa vuoi dirigere la tua attenzione durante una gara importante? …………………………………………………………………………………………………………………. • C’è qualcosa che ti piacerebbe cambiare nel tuo modo di vivere la competizione e l’allenamento?.............................................................................................. • C’è qualcosa che ti piacerebbe cambiare nel modo in cui l’Istruttore si comporta con te durante l’allenamento e la gara?.........................................................................................................................

  30. In tali tornei: • Far sapere ai Mini Arbitri ciò che fanno, evidenziare le loro abilità e i punti da migliorare; • Spiegare le ragioni di tecnica e strategie: saranno così ricordate meglio; • Non far promesse, personalmente o indirettamente, che si potrebbe non riuscire a mantenere; • Rispondere alle domande con competenza, sincerità e sensibilità; • Evitare di pronunciare frasi che potrebbero ledere la stima del Mini Arbitro. • Organizzare situazioni mirate di apprendimento; • Descrivere con procedure scelte l’attività condotta; • Verificare tutte le strategie, le esperienze, le occasioni di apprendimento da mettere a disposizione dei Mini Arbitri, affinchè raggiungeranno gli OBBIETTIVI selezionati.

  31. Cause dell’errore • Insufficiente livello della preparazione condizionale e coordinativa; • Limitatezza di esperienze; • Insufficiente livello della preparazione tecnica (es.; errata rappresentazione motoria, sensazioni imprecise, transfert di altre esperienze, apprendimento di una tecnica errata, ecc..); • Condizione psicologica inadeguata (es.: timore degli addetti ai lavori, incertezza, tensione emotiva); • Condizione ambientali esterne o particolarità degli addetti ai lavori; • Combinazione di più.

  32. Ribadiamo che: L’ISTRUTTORE MINI – ARBITRI DEVE AVERE: • PREPARAZIONE; • ENTUSIASMO; • PROFESSIONALITA’; • ESPERIENZA; • CONOSCENZA TECNICA; • CONOSCENZA DEL GRUPPO; MA SOPRATTUTTO DEVE ESSERE MOTIVATO LA QUALIFICA DI ISTRUTTORE: Si ottiene tramite corsi specifici organizzati dagli Istruttori Nazionale dove si fa teoria e pratica con i ragazzi. I partecipanti sono selezionati e segnalati dai Comitati Regionali C.I.A.. Periodicamente si effettuano corsi di aggiornamento tecnico - didattico.

  33. Il Vostro entusiasmo Prendendo spunto dai Vostri lavori e dalle Vostre esperienze, dalla Vostra passione, è la cura di noi stessi che passa attraverso un aumento della consapevolezza del nostro potere reale di prendere delle decisioni, di modificare e correggere i nostri piani, di variare i nostri atteggiamenti alla luce di osservazioni meno indicate dalle opinioni e dall’abitudine e più vicine ai fatti e alle indicazioni scientifiche. Razionalità e conoscenza, entusiasmo e fiducia, passione per lo sport e piacere di stare con i Mini Arbitri, guideranno gli Istruttori verso i risultati sperati.

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