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Centro Regionale di Competenza Analisi e Monitoraggio del Rischio Ambientale RELAZIONE PER LA STAZIONE DI CONTROLLO 2 1

Centro Regionale di Competenza Analisi e Monitoraggio del Rischio Ambientale RELAZIONE PER LA STAZIONE DI CONTROLLO 2 10 MESI. Università degli Studi di Napoli “Federico II”. Regione Campania. Comunità Europea. Enti Partecipanti e Soggetti Attuatori Università di Napoli Federico II

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Centro Regionale di Competenza Analisi e Monitoraggio del Rischio Ambientale RELAZIONE PER LA STAZIONE DI CONTROLLO 2 1

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Presentation Transcript


  1. Centro Regionale di Competenza Analisi e Monitoraggio del Rischio Ambientale RELAZIONE PER LA STAZIONE DI CONTROLLO 2 10 MESI Università degli Studi di Napoli “Federico II” Regione Campania Comunità Europea

  2. Enti Partecipanti e Soggetti Attuatori Università di Napoli Federico II Dipartimento di Analisi e Progettazione Strutturale Dipartimento di Chimica Dipartimento di Ingegneria Chimica Dipartimento di Progettazione Urbana Dipartimento di Scienze Fisiche Dipartimento di Scienze della Terra Consiglio Nazionale delle Ricerche (CNR) Geomare Sud – Istituto per l’Ambiente Marino Costiero Istituto di Ricerche per la Combustione Istituto per il Rilevamento Elettromagnetico dell’Ambiente (IREA) Consorzio Technapoli

  3. Enti Partecipanti e Soggetti Attuatori ENEA Progetto Speciale Clima Globale (CLIM) Istituto Nazionale di Fisica della Materia (INFM) Servizio di Gestione Decentrata Campania (S.G.D. Campania) Istituto Nazionale di Geofisica e Vulcanologia (INGV) Centro di Ingegneria Sismica e Sismologia Applicata (CISSA) Osservatorio Vesuviano Istituto Nazionale di Ottica Applicata (INOA) Unità Dispositivi Fotonici Innovativi Parco Scientifico e Tecnologico di Salerno e delle Aree interne della Campania

  4. Enti Partecipanti e Soggetti Attuatori Seconda Università di Napoli Dipartimento di Ingegneria Civile Dipartimento di Scienze Ambientali Stazione Zoologica Anton Dohrn Università degli Studi del Sannio Dipartimento di Scienze Geologiche e Ambientali Università degli Studi di Napoli Parthenope Istituto di Meteorologia e Oceanografia Università degli Studi di Salerno Dipartimento di Ingegneria Civile

  5. Articolazione del Centro Sezione Rischio ANTROPICO Sezione Rischio SISMICO Sezione Rischio VULCANICO Sezione Rischio IDROGEOLOGICO Sezione vulnerabilità sistema MARINO COSTIERO Sezione TELERILEVAMENTO Sezione SVILUPPO SENSORI Sezione MODELLISTICA Sezione POLITICHE TERRITORIALI E TRASFERIMENTO TECNOLOGICO

  6. OBIETTIVI DEL CRdC – AMRA Proporsi come una struttura capace di affrontare i problemi del rischio ambientale con un approccio multihazard creando una sinergia tra le diverse competenze di alto livello, attualmente disperse tra le diverse strutture operanti in Campania nel campo dell’analisi e della gestione del rischio ambientale. Fornire metodologie avanzate di supporto alle decisioni di agenzie di servizio ed amministrazioni che operano nel settore della protezione civile, della pianificazione e difesa del territorio. Utilizzare le possibilità di finanziamento offerte da programmi europei e nazionali. Promuovere e sviluppare programmi di formazione specializzata per l’introduzione nel mercato del lavoro di risorse intellettuali qualificate in grado di garantire soluzioni metodologiche e tecnologiche per una maggiore competitività in campo ambientale del sistema produttivo campano. Promuovere e sviluppare programmi di formazione al fine di sviluppare una capacità diffusa della gestione e dell’uso in sicurezza del territorio campano da parte degli operatori dei settori pubblici e privati.

  7. PROGETTO DIMOSTRATORE Tecnologie innovative e strategie d’intervento per la riduzione del rischio ambientale in Campania Esso si propone di mostrare le capacità innovative del Centro, rispetto alle strutture esistenti, nell’affrontare problemi ambientali rilevanti per il territorio campano e come queste capacità si possano convertire in un volano per l’imprenditorialità in Campania. I Work-package sono dedicati alla progettazione, realizzazione e messa in opera di apparecchiature uniche nel Sud Italia (e in alcuni casi in tutto il territorio nazionale) oppure all’applicazione delle varie competenze messe in sinergia e delle strumentazioni acquisite a problemi ambientali di rilevante interesse per la Campania, scegliendo le aree nelle quali il rischio connesso è particolarmente elevato.

  8. STRATEGIE DEL CENTRO Attività promozionali verso soggetti privati Inserimento del Centro nelle priorità di Ricerca della Comunità Europea Spin-off indiretti attraverso interazioni con Enti Pubblici

  9. ATTIVITA’ PROMOZIONALI VERSO SOGGETTI PRIVATI Protocolli di intesa per creare sinergie utili a rafforzare la presenza sul mercato; Progetti di Ricerca comuni tendenti allo sviluppo di metodologie innovative (attualmente sono stati approvati 6 PON Ricerca); Convenzioni su progetti specifici; Contatti con Associazioni di categoria.

  10. SPIN-OFF INDIRETTI ATTRAVERSO INTERAZIONI CON ENTI PUBBLICI Attuazione della nuova normativa per il costruito in zona sismica; Messa in sicurezza di edifici strategici; Interventi per la mitigazione del Rischio Vulcanico, del Rischio Idrogeologico e del Rischio Industriale; Early Warning; Multihazard: trattazione globale dei rischi ambientali per la pianificazione territoriale e per la gestione delle emergenze. AZIONI Convenzione con Protezione Civile Regionale; Contatti con Protezione Civile Nazionale; Offerta di assistenza giuridico-normativa alla Regione Campania.

  11. INSERIMENTO DEL CENTRO NELLE PRIORITA’ • DI RICERCA DELLA COMUNITA’ EUROPEA • From ERDF Objectives • European research is recognised as among the best in the world. But when it comes to traslating this scientific excellence into concrete innovation, into wealth and jobs, Europe continues to trail its main competitors. • Toward greater co-operation and openness • ... The longer-term objective is therefore to achieve greater co-operation between Member States’ research strategies and a mutual opening up of programmes. • Long Term objectives: • European Network of research centers with innovation and transfer of technology vocation • From FP6 Objectives - Global change and ecosystems - Natural disasters: • There is a need for harmonisation of enviromental risk evaluation • There are a number of benefits harmonising the assessment of hazard, vulnerability and risk. • Harmonisation should be a long term goal, recognising the difficulties that will be involved. ... • As common approaches do not yet exist at a national level, the need for European harmonisation is even stronger. • The production of European hazard maps that can address the specific needs of key stakeholders within each hazard area is urgently needed and this could be a clearly defined first step towards achieving the goals of EU-PROJECTS. The involvement of stakeholders in the process of producing these maps is therefore crucial.

  12. INSERIMENTO DEL CENTRO NELLE PRIORITA’ • DI RICERCA DELLA COMUNITA’ EUROPEA • PUNTO DI FORZA DEL CENTRO • Riunire competenze diversificate che consentono di affrontare in modo unificato le diverse tipologie di Rischio. • OBIETTIVO • Divenire uno dei punti di riferimento nel sistema di Ricerca Europeo. • AZIONI • Contatti con Centri simili in Francia (Pole Environment Aquitain), Spagna (AESMA – Associacion de Empresas del Sector • Medioambietal de Andalucìa), Inghilterra (Centre for Environmental strategy – University of Surrey) per costituire un Neetwork • of Eccelence sul Multirischio – Area ambiente; • Contatti con la Comunità Europea Direttorato Generale Ricerca; • Partecipazioni a manifestazioni di interesse Europeo (PROMA – ENTSORGA); • Partecipazione a progetti di mobilità e formazione (Marie Curie).

  13. ATTIVITA’ E RELATIVA TEMPISTICA3 MESEINIZIO PROGETTO11.09.2002 FIRMA CONVENZIONE CON ENTI PARTECIPANTI 30.9.2002STIPULA DELLA FIDEJUSSIONE30.9.2002KICK OFF MEETING30.9.2002RIUNIONI DEL CONSIGLIO SCIENTIFICO19.09 - 10. 10 - 4.11 - 28.11.02RIUNIONE DEL CONSIGLIO TECNICO AMMINISTRATIVO22.10.02APPROVAZIONE DEL GANTT DEGLI ACQUISTI22.10.2002APPROVAZIONE DELL’IMPEGNO DELL’ANTICIPO22.10.2002 ATTIVITA’ E RELATIVA TEMPISTICA10 MESE4RIUNIONI DEL CONSIGLIO SCIENTIFICO08.01.02 - 20.02.03 - 16.04.03 - 01.07.035 RIUNIONI DEL CONSIGLIO TECNICO AMMINISTRATIVO09.01.03 - 13.02.03 - 20.02.03 - 20.05.03 - 01.07.03ASSUNZIONE DEL PROJECT MANAGER DR. ROBERTO MUTI16.04.03ASSUNZIONE SEGRETARIA TECNICA E SEGRETARIA AMMINISTRATIVA03.06.03COMPLETAMENTO E ATTIVAZIONE DEL SITO WEB www.amra.unina.it 01.03.03I° RENDICONTAZIONE (25% dell’importo relativo al I°Anno)13.06.03

  14. INCONTRI INFORMATIVI O SCIENTIFICI WP 3 e 7 - Sezioni tematiche Rischio Vulcanico e Modellistica Workshop su “Confronto sui metodi numerici di simulazione del flusso di colate di lava” 16.12.02 WP 1 – Sezione tematica Rischio Antropico Giornata di Studio Unità Operativa Aria 20.12.03 WP 6 – Sezione tematica Politiche Territoriali e Trasferimento Tecnologico Seminario Rischio e Informazione 28.03.03 WP 6 – Sezione tematica Politiche Territoriali e Trasferimento Tecnologico Convegno Internazionale “L’uomo e il vulcano” 04.04.03 WP 7 – Sezione Sezione tematica Modellistica Giornata di Studio 15.04.03 WP 1 – Sezione tematica Rischio Antropico Seminario "Formation mechanism of nanoparticles produced in engine combustion" 30.05.03

  15. PARTECIPAZIONI DEL CRdC - AMRA Convegno Rischio Sismico in Campania promosso da Università di Salerno Dip. Ing. Civ. - Provincia di Salerno – Ordine Ingegneri Prov. Salerno. 21.01.03 - Salerno Convegno Analisi dei rischi, sicurezza industriale e prevenzione nei luoghi di lavoro promosso da Seconda Università di Napoli Dip. di Biochimica e Biofisica, di Medicina Sperimentale e Scienze Ambientali 24.02.03 - Napoli Proma – Technology Transfer Days in the Environmental Sector 13/14.03.03 - Bilbao Tomoves – The internal structure of Mt. Vesuvius. A seismic tomography investigation 20.06.03 - Napoli Incontri bilaterali tra PMI francesi e italianeInnovation Relay Centre IRIDE - Consorzio ARPA in collaborazione con Unione degli Industriali della Provincia di - Napoli8/9.05.03

  16. SCUOLA DI ALTA FORMAZIONE IN RISCHIO AMBIENTALE A SANT’ANGELO DEI LOMBARDI PRESENTAZIONE Conferenza Stampa di Presentazione – Sant’Angelo dei Lombardi 23 Giugno 2003. OBIETTIVO Formazione di personale altamente qualificato nei vari aspetti del Rischio Ambientale in ottemperanza a quanto previsto dalle misure 3.13 e 3.16 del FIRS. ATTIVITA’ Corsi di formazione della durata di 3-4 settimane; Workshops indetti dalle sezioni tematiche del CRdC-AMRA; Congressi Internazionali annuali. SEDI DELLA SCUOLA Le attività didattiche e i Workshops si terranno al Castello di Sant’Angelo dei Lombardi. La Direzione, la Segreteria e i laboratori saranno ubicati in locali messi a disposizione della Regione Campania. Docenti e Ricercatori potranno essere alloggiati nella Foresteria messa a disposizione dal Comune di Sant’Angelo dei Lombardi. CORPO DOCENTE I Docenti delle Università Campane e degli Enti di Ricerca che partecipano al CRdC – AMRA, integrati da Esperti provenienti da altre Università e dalle Industrie.

  17. STATO ACQUISTI ATTREZZATURE

  18. STATO ACQUISTI ATTREZZATURE

  19. STATO ACQUISTI ATTREZZATURE

  20. STATO ACQUISTI ATTREZZATURE

  21. STATO ACQUISTI ATTREZZATURE

  22. STATO ACQUISTI ATTREZZATURE

  23. OBIETTIVI RAGGIUNTI La rendicontazione al 30 aprile 2003 riporta un saldo di 2.926 K€ che è pari al 25,31% dell’importo di progetto relativo al primo anno. Attrezzature acquistate e consegnate al 30 giugno 2003 1.443 K€ Attrezzature ordinate entro il 30 giugno 2003 1.475 K€ 2.918 K€ Detto importo è pari all’88% del valore previsto nel primo anno (pari a 3.314 K€).

  24. PROTOCOLLI DI INTESA E ACCORDI DI PROGRAMMA Protocollo d’intesa con GESEN – Gestioni Energetiche s.p.a. e Regione Campania 14.11.02 Protocollo d’intesa con il Comune di Sant’Angelo dei Lombardi (AV) 18.12.02 Protocollo d’intesa con Regione Campania – Bagnoli Futura s.p.a. – A.R.P.A.C. 27.02.03 Protocollo di intesa con SAM Approvato CONVENZIONI IN ELABORAZIONE Convezione Quadro con Regione Campania e Protezione civile Convenzione Regione Campania – Bagnoli Futura s.p.a. – A.R.P.A.C.

  25. RAPPORTI CON INDUSTRIE ATTRAVERSO 6 PON DI RICERCA

  26. DEFINIZIONE DEI MILESTONES AL 10° MESE LEGENDA: Grado di raggiungimento degli obiettivi > 90% < 50% 50%-90%

  27. WP1 – S. T. RISCHIO ANTROPICOTECNOLOGIE INNOVATIVE PER IL MONITORAGGIO E LA GESTIONE DI RISCHI AMBIENTALI DERIVANTI DA ATTIVITA’ ANTROPICHERESP. PROF. ANTONIO D’ALESSIODEFINIZIONE DEI MILESTONES AL 10° MESE • Definizione dei Capitolati di Appalto: 7/9; • Espletamento delle Gare di Appalto: 5/9; • Acquisizione di: • Spettrofotometro a prisma per tubo a nebbia; • Analizzatore di mobilità differenziale; • Sorgente laser a Ti: Sa; • Sorgente laser Nd: YAP; • Nanoparticelle: sist. vuoto.

  28. WP1 – S. T. RISCHIO ANTROPICOTECNOLOGIE INNOVATIVE PER IL MONITORAGGIO E LA GESTIONE DI RISCHI AMBIENTALI DERIVANTI DA ATTIVITA’ ANTROPICHE

  29. WP2 – S. T. RISCHIO SISMICOEFFETTI SISMICI SULLE INFRASTRUTTURE UBICATE NELL’APPENINO CAMPANO – LUCANORESP. PROF. EDOARDO COSENZA DEFINIZIONE DEI MILESTONES AL 10° MESE • Espletamento delle gare per 30 data logger per la rete sismica multicomponente; • Espletamento delle gare per 30 moduli equipaggiamento stazioni sismiche; • Espletamento delle gare per l’acquisizione e messa in funzione delle celle per carichi ciclici (3 TXJ e 2 RCTS); • Acquisizione in funzione di centraline dinamiche di acquisizione e accelerometri per prove su strutture; • Espletamento delle attività di adeguamento delle infrastrutture per l’installazione delle attrezzature “complesse”; • Acquisizione e messa in funzione tavola sismica didattica per la formazione e l’addestramento del personale tecnico.

  30. WP2 – S. T. RISCHIO SISMICOEFFETTI SISMICI SULLE INFRASTRUTTURE UBICATE NELL’APPENINO CAMPANO – LUCANO

  31. WP3 – S. T. RISCHIO VULCANICOTECNOLOGIE INNOVATIVE PER IL MONITORAGGIO DEL RISCHIO VULCANICORESP. PROF. GIOVANNI MACEDONIODEFINIZIONE DEI MILESTONES AL 10° MESE • WP3.1Sviluppo di una rete di dilatometri da pozzo nell’area Vesuvio-Campi Flegrei • Responsabile: Prof. Giovanni Macedonio Istituto Nazionale di Geofisica e Vulcanologia – Osservatorio Vesuviano • Progettazione del sistema di monitoraggio; • Gare per l’acquisizione dei materiali e dei pozzi.

  32. WP3 – S. T. RISCHIO VULCANICOTECNOLOGIE INNOVATIVE PER IL MONITORAGGIO DEL RISCHIO VULCANICO UNITA’ OPERATIVA 3.1 DILATOMETRI DA POZZO RESP. PROF. R. SCARPA

  33. WP3 – S. T. RISCHIO VULCANICOTECNOLOGIE INNOVATIVE PER IL MONITORAGGIO DEL RISCHIO VULCANICORESP. PROF. GIOVANNI MACEDONIODEFINIZIONE DEI MILESTONES AL 10° MESE • WP3.3Sismica attiva • Responsabile: Prof. Pierpaolo Bruno • Istituto Nazionale di Geofisica e Vulcanologia – Osservatorio Vesuviano • Acquisizione e collaudo del vibratore sismico; • Acquisizione e collaudo del sismografo modulare a 48 canali; • Acquisizione e collaudo dei geofoni verticali ed orizzontali a 10 Hz e verticali a 40 Hz.; • Definizione delle modalità operative di gestione della strumentazione; • Acquisizione e training del personale addetto all’utilizzo e manutenzione della strumentazione.

  34. WP3 – S. T. RISCHIO VULCANICOTECNOLOGIE INNOVATIVE PER IL MONITORAGGIO DEL RISCHIO VULCANICO UNITA’ OPERATIVA 3.3 SISMICA ATTIVA RESP. PROF. P. BRUNO

  35. WP5 – S. T. VULNERABILITA’ DEL SISTEMA MARINO COSTIEROINDIRIZZI PER INTERVENTI IN AREE MARINE COSTIERE CON ELEVATO IMPATTO ANTROPICO: LE AREE CRITICHE DEL GOLFO DI NAPOLIRESP. PROF. MAURIZIO RIBERA D’ALCALA’DEFINIZIONE DEI MILESTONES AL 10° MESE • Individuazione dei componenti delle camere condizionate e progetto; • Acquisto del Codar; • Individuazione, progetto ed acquisto dei componenti del veicolo autonomo; • Operativita’ del modello di avvezione-diffusione per il Golfo di Napoli; • Elenco dei biomarkers e degli organismi target per la caratterizzazione dello stato ambientale del sito di studio.

  36. WP5 – S. T. VULNERABILITA’ DEL SISTEMA MARINO COSTIEROINDIRIZZI PER INTERVENTI IN AREE MARINE COSTIERE CON ELEVATO IMPATTO ANTROPICO: LE AREE CRITICHE DEL GOLFO DI NAPOLI

  37. WP6 – S. T. POLITICHE TERRITORIALI E TRASFERIMENTO TECNOLOGICOINCUBAZIONE, COMUNICAZIONE E ANALISI DELLE TRASFORMAZIONI TERRITORIALI, CON PARTICOLARE RIFERIMENTO ALL’AREA ORIENTALE DI NAPOLIRESP. PROF. UGO LEONEDEFINIZIONE DEI MILESTONES AL 10° MESE • Individuazione dei primi soggetti interessati allo sviluppo di competenze GIS nei piccoli comuni; • Elaborazione di strategie insieme con i soggetti amministrativi locali allo scopo di promuovere attività di trasferimento tecnologico; • Definizione dei primi moduli di formazione alta e diffusa; • Organizzazione di una manifestazione pubblica finalizzata alla presentazione delle attività della sezione e degli obiettivi dei progetti dimostratori; • Elaborazione e messa a punto di modalità e strumenti di verifica e diffusione dell’offerta di innovazione del Centro.

  38. WP6 – S. T. POLITICHE TERRITORIALI E TRASFERIMENTO TECNOLOGICOINCUBAZIONE, COMUNICAZIONE E ANALISI DELLE TRASFORMAZIONI TERRITORIALI, CON PARTICOLARE RIFERIMENTO ALL’AREA ORIENTALE DI NAPOLI

  39. WP7 – S. T. MODELLISTICACOMPLESSITA’ E DINAMICA IN PROBLEMI RILEVANTI PER IL RISCHIO AMBIENTALERESP. PROF. SSA LUCILLA DE ARCANGELISDEFINIZIONE DEI MILESTONES AL 10°MESE • Espletamento della gara europea e stipula del contratto per il Cluster Beowulf.

  40. WP7 – S. T. MODELLISTICACOMPLESSITA’ E DINAMICA IN PROBLEMI RILEVANTI PER IL RISCHIO AMBIENTALE

  41. WP8 – S. T. SVILUPPO SENSORINUOVI SENSORI PER LA CARATTERIZZAZIONE DI PARAMETRI AMBIENTALIRESP. PROF. PAOLO DE NATALEDEFINIZIONE DEI MILESTONES AL 10°MESE • Sensori Ottico-Quantistici • Definizione requisiti d’utente e progettuali per la strumentazione, progettazione della strumentazione, acquisizione ed adattamento della componentistica, acquisizione del sistema portatile di analisi dei gas (gascromatografo + spettrometro di massa). • Antenne Sismiche • Verifica dei funzionamento dei sensori, verifica del funzionamento degli acquisitori accoppiati ai sensori acquistati, test operativo di funzionamento (sul campo). • Sistema di Acquisizione Dati • Verifica dei funzionamento dei sensori, verifica del funzionamento degli acquisitori accoppiati ai sensori acquistati, test operativo di funzionamento (in laboratorio). • Accelerometro e Sistema Ottico Interferometrico • Verifica della progettazione meccanica ed elettronica, verifica dello stato e della procedura di assemblaggio.

  42. WP8 – S. T. SVILUPPO SENSORINUOVI SENSORI PER LA CARATTERIZZAZIONE DI PARAMETRI AMBIENTALI

  43. WP9 – S. T. TELERILEVAMENTONUOVE TECNOLOGIE DI TELERILEVAMENTO AEREO E SATELLITARE PER APPLICAZIONI DI MONITORAGGIO DEL RISCHIO AMBIENTALERESP. PROF. GIANFRANCO FORNARODEFINIZIONE DEI MILESTONES AL 10° MESE • Ordine dei primi 6 nodi del cluster (37A). • Ordine dello spettrometro (38A). • Realizzazione del passo di focalizzazione dei dati ERS su una risorsa di calcolo già disponibile e temporaneamente dedicata allo sviluppo del prototipo.

  44. WP9 – S. T. TELERILEVAMENTONUOVE TECNOLOGIE DI TELERILEVAMENTO AEREO E SATELLITARE PER APPLICAZIONI DI MONITORAGGIO DEL RISCHIO AMBIENTALE

  45. % OBIETTIVI WP % COMPLESSIVA OBIETTIVI

  46. DEFINIZIONE DEI MILESTONES AL 18° MESE Generali 1.1 Visibilità del CRdC - AMRA Upgrading del sito web del Centro Organizzazione di Convegni annuali e Workshop Partecipazioni a manifestazioni europee 1.2 Interazioni con il mondo industriale e con enti pubblici Attivazione dell’Industrial Board Verifica delle esigenze del mercato Incontri tematici con esponenti del mondo industriale Attuazione dei Protocolli d’intesa siglati con soggetti terzi 1.3 Attività di Alta Formazione Attuazione del Progetto di Alta Formazione che sarà finanziato sulla Misura 3.13 Messa a regime della Scuola di Alta Formazione in Rischio Ambientale a Sant’Angelo dei Lombardi (AV) Attivazione delle procedure per finanziamenti europei 1.4 Definizione del Business Plan Societario Finanziario Tematico

  47. WP1 – S. T. RISCHIO ANTROPICOTECNOLOGIE INNOVATIVE PER IL MONITORAGGIO E LA GESTIONE DI RISCHI AMBIENTALI DERIVANTI DA ATTIVITA’ ANTROPICHERESP. PROF. ANTONIO D’ALESSIODEFINIZIONE DEI MILESTONES AL 18° MESE 1.1 Laboratorio per lo sviluppo di sistemi di rivelazione e caratterizzazione di polveri sospese. completamento del prototipo di strumentazione di analisi del particolato 1.2 Tecniche di valutazione quantitativa del rischio connesso alla gestione dei rifiuti e sviluppo di tecnologie per la sua riduzione acquisizione della strumentazione per la caratterizzazione chimico-fisica 1.3 Tecniche di valutazione quantitativa del rischio derivante da incidenti nelle attività produttive implementazione del modello per l’evoluzione spazio-temporale dei fenomeni catastrofici e per l’analisi del rischio d’area

  48. WP2 – S. T. RISCHIO SISMICOEFFETTI SISMICI SULLE INFRASTRUTTURE UBICATE NELL’APPENINO CAMPANO – LUCANORESP. PROF. EDOARDO COSENZADEFINIZIONE DEI MILESTONES 18° MESE • WP 2.1 Moto del suolo atteso in siti campione • Progettazione rete sismica multicomponente • ·        Definizione della configurazione della rete complessiva • ·        Identificazione e caratterizzazione dei siti di misura • ·        Progettazione delle infrastrutture necessarie per l’installazione dei sistemi di acquisizione sismici e trasmissione dati • Definizione specifiche componenti per siti di misura e loro acquisto • ·        Definizione delle specifiche dei componenti per siti di misura (sensori, acquisitori, sistemi di trasmissione) • Sviluppo e test del software di gestione rete sismica • ·         Sviluppo e test software di gestione delle stazioni sismiche e di comunicazione con un centro di controllo • ·         Sviluppo e test software di gestione dati (pre-analisi, archiviazione, distribuzione, creazione data-base) • Installazione apparecchiature nei siti di misura • Installazione e messa in operazione di una versione prototipale della rete accelerometrica. Acquisizione, archiviazione ed elaborazione preliminare di segnali sismici in area irpina. • Progettazione, installazione e messa in operazione della rete sismica a dimensioni ridotte del progetto dimostratore • Sviluppo e test del software per l’acquisizione, controllo remoto, recupero, pre-elaborazione dati dalla rete.

  49. WP2 – S. T. RISCHIO SISMICOEFFETTI SISMICI SULLE INFRASTRUTTURE UBICATE NELL’APPENINO CAMPANO – LUCANORESP. PROF. EDOARDO COSENZADEFINIZIONE DEI MILESTONES 18° MESE WP 2.2 Caratterizzazione della risposta sismica dei terreni superficiali in siti campione Scelta dei siti campione sui quali concentrare l’attività di tutto il work package Acquisizione e messa a punto della strumentazione geotecnica di laboratorio WP 2.3 Vulnerabilità sismica di strutture e infrastrutture strategiche Individuazione delle tipologie oggetto dello studio scelte tra quelle presenti in Campania WP 2.4 Tecniche innovative non distruttive per l’individuazione di vuoti e cavità in strutture Realizzazione del prototipo di tomografo da laboratorio . Messa a punto degli algoritmi di generazione diretta dei dati. Validazione delle misure sperimentali, ottenute tramite il prototipo di tomografo su oggetti "campione" in condizioni controllate, attraverso il confronto con dati generati sinteticamente.

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