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FEDERCANOA CORSO ALLENATORI 2011 ACQUA MOSSA

FEDERCANOA CORSO ALLENATORI 2011 ACQUA MOSSA. TECNICA NELLA PRESTAZIONE SPORTIVA DISCESA LUCA CARDINALI. Cos’è la tecnica in generale?.

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FEDERCANOA CORSO ALLENATORI 2011 ACQUA MOSSA

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Presentation Transcript


  1. FEDERCANOACORSO ALLENATORI 2011 ACQUA MOSSA TECNICA NELLA PRESTAZIONE SPORTIVA DISCESA LUCA CARDINALI

  2. Cos’è la tecnica in generale? • Un’insieme di azioni che garantiscono la soluzione più efficace dei compiti motori determinati dalla specificità di una disciplina sportiva o di un certo tipo di gara; e per azione si intendono posizione e movimenti specializzati caratterizzati da una particolare struttura motoria per la soluzione di un determinato compito tattico

  3. L’atleta • La tecnica di un determinato atleta è caratterizzata dal grado di assimilazione di quell’insieme di movimenti. Ogni azione rappresenta di per se una sua tecnica esecutiva indipendentemente dalla disciplina. • Il livello di preparazione tecnica non è isolato ma componente di un’unità integrata nella quale le soluzioni tecniche sono legate alle capacità fisiche, psichiche, tatticheed ambientali

  4. I movimenti o azioni Primarie o di base Secondarie o complementari • Sono il fondamento tecnico di uno sport o disciplina e sono indispensabili per un’efficace conduzione della gara( nel rispetto dei regolamenti). L’assimilazione è assolutamente necessaria ed è l’inizio della carriera agonistica a determinarle • Sono quelli che rappresentano elementi dei singoli movimenti, tipici di alcuni atleti e determinati dalle loro caratteristiche individuali. Incidono notevolmente sulla formazione della tecnica e dello stile di un atleta. Sono decisivi sul risultato futuro

  5. Preparazione tecnica. I tre livelli • Esistenza di immagini motorie delle azioni e loro tentativi di esecuzione • Formazione dell’abilità motoria caratterizzata da modalità instabili e concentrazione notevole sul singolo gesto • Formazione dell’abitudine motoria con automatizzazione dei movimenti

  6. Tecnica e sue componenti • L’efficacia:determinata dalla corrispondenza ai compiti da svolgere per il raggiungimento di risultati elevati. Conformità con il livello di preparazione fisica, psichica etc. • La stabilità: legata alla capacità di resistere ai fattori di disturbo, indipendenza dalle condizioni di gara ed allo stato dell’atleta • La variabilità: capacità di correggere rapidamente le azioni secondo le condizioni della gara • Economicità: uso razionale dell’energia(minimo dispendio)

  7. Variabilità • L’esperienza dimostra che il tentativo degli atleti di mantenere le caratteristiche dinamiche dei movimenti in qualunque condizione di gara non porta al successo. Negli sport ciclici mantenere movimenti con caratteristiche stabili nella seconda metà della gara porta a diminuire la velocità mentre i cambiamenti compensatori della tecnica, provocati dall’affaticamento progressivo, permettono agli atleti di mantenerla (Platonov).

  8. Mezzi atti al miglioramento La maestria migliora con gli esercizi di gara in allenamento. Il miglioramento è legato alla ricezione e utilizzazione di due tipi di informazione: • La principale, che proviene dai recettori muscolari e legamento-tendinei con info sui cambiamenti della lunghezza dei muscoli, loro tensione, posizione del corpo, analizzatori, propriocettori e recettori cutanei. • La supplementare è diretta alla conoscenza dell’allievo con spiegazioni verbali e dimostrazioni. Forma un’idea chiara sull’eseguito, sugli errori, differenze con il programmato e loro efficacia. Automatizzazione con ripetizione

  9. Azioni adeguate alla situazione • Recezione dell’informazione-capacità di selezionare e differenziare grazie alla percezione e conoscenza • Elaborazione dell’informazione-capacità di rappresentare un confronto con anticipazione, pianificazione e decisione • Registrazione dell’informazione-memorizzare attraverso l’esperienza con aumento della conoscenza

  10. Un fattore esempio da considerare Stato di riposo Carico standard • Diminuzione fc : da 65-75 a 30-50 • Diminuzione freq. Respirat. Da 16-20 a 6-10 minuto • Diminuzione volume resp. Circa il 10-12% • Diminuzione consumo d’O2 di circa il 20% • Diminuzione 1,5-2 volte di consumo diO2 nel miocardio • Fc e freqresp molto bassi • Dimezzo (almeno) del lattato ematico • Inferiore concentrazione di catecolamine

  11. Altro esempio all’opposto se i carichi non sono correttamente pianificati • Il processo di disadattamento porta ad una diminuzione della sintesi delle proteine e la massa dei ventricoli del cuore • Si indebolisce la regolazione nervosa • Diminuisce la trasformazione dell’energia ---------------------------------------------------------------- Successive interruzioni dell’allenamento cambiano la capacità di resistenza: dopo 6-20gg diminuiscono del 20% i capillari delle fibre. Dopo un riposo passivo di 12gg la massima portata cardiaca diminuisce del 12% e il VO2 max del del 7%

  12. Da non dimenticare prima di un lavoro tecnico • Alattac. anaer.-atp, creatinf.-fino a 25”-fino a 10” • Lattac. anaer.-glicolisi-da 25” a 5’-da 30” a 1’30” • Aerobiche-ossidazionecarb e lip-ore-da 2’ a 5’ • Il lavoro dei giorni precedenti

  13. Fattori da considerare • I carichi, i tempi di adattamento, le reazioni • I mezzi con la scelta dei metodi, i loro principi scientifici e la scelta dei principi didattici nella preparazione Le tappe dell’apprendimento • Assimilazione(immagine) • Assimilazione approfondita(formazione delle abilità) • Consolidamento(azione perfetta, abitudine,varianti)

  14. La tattica con la tecnica • Mantenere la velocità ideale nel passaggio tecnico • Mantenere velocità elevate in tratti di percorso e non in altri • Varianti continue che dipendono dalla percezione e dalla previsione • Tutti gli aspetti psicologici(allenamento ideomotorio e sviluppo capacità di reazione, miglioramento di tolleranza allo stress

  15. Analisi delle specifiche • Il percorso • Grado di difficoltà • Lunghezza • I materiali e loro caratteristiche • C1 • C2 • K1

  16. pagaia ed impostazioni • Analisi delle fasi • Gli agganci • La posizione del corpo nella canoa • Gli assetti interni • Valutazioni delle scelte a secco il tutto relazionato al sesso ed all’età • Controindicazioni traumatiche

  17. Valutazioni in acqua • Frequenza dei colpi in rapporto all’avanzamento • Scivolamento della canoa( rollio e beccheggio) e movimenti di correzione • Biomeccanica del colpo in acqua • Le traettorie e le gare a squadre

  18. Discussione e confronto Fine presentazione

  19. Grazie dell’attenzione LUCA CARDINALI

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