1 / 25

Presentazione Il Piano dei corsi - L’attestato unico di frequenza ADA Silvia Giugni

Presentazione Il Piano dei corsi - L’attestato unico di frequenza ADA Silvia Giugni. Piano dei corsi Dante Alighieri Attestato. ADA: Un Progetto Il Piano dei corsi ADA :

imaran
Télécharger la présentation

Presentazione Il Piano dei corsi - L’attestato unico di frequenza ADA Silvia Giugni

An Image/Link below is provided (as is) to download presentation Download Policy: Content on the Website is provided to you AS IS for your information and personal use and may not be sold / licensed / shared on other websites without getting consent from its author. Content is provided to you AS IS for your information and personal use only. Download presentation by click this link. While downloading, if for some reason you are not able to download a presentation, the publisher may have deleted the file from their server. During download, if you can't get a presentation, the file might be deleted by the publisher.

E N D

Presentation Transcript


  1. Presentazione Il Piano dei corsi - L’attestato unico di frequenza ADA Silvia Giugni

  2. Piano dei corsi Dante Alighieri Attestato

  3. ADA: Un Progetto • Il Piano dei corsi ADA: • individuare i descrittori comuni dei contenuti e dei programmi dei corsi per rendere i corsi Dante omogenei, riconoscibili e spendibili in tutto il mondo; • creare un attestato unico di frequenza per i corsi della Dante (ADA) sulla base di un documento condiviso da tutti i Comitati Dante; • fornire ai docenti e ai direttori dei corsi della Società Dante Alighieri uno strumento utile e di indirizzo didattico.

  4. Piano dei Corsi ADA è • uno strumento di programmazione pensato per aiutare il direttore didattico e il docente nella definizione dei: • corsi • livelli di competenza • contenuti • dell’offerta didattica • in realtà e in contesti linguistici e culturali anche molto differenti tra loro.

  5. La struttura del Piano dei Corsi ADA

  6. ADA • Struttura e descrittori • 1 – DESCRIZIONE PER LIVELLO (inventari livello per livello) • 1. Domini, contesti e temi • 2. Obiettivi Comunicativi: • Obiettivi comunicativi generali • Strategie comunicative • Obiettivi comunicativi nelle singole abilità: • Interazione • Produzione orale/parlare • Produzione scritta/scrivere • Comprensione orale /ascoltare • Comprensione scritta/leggere • 3. Obiettivi linguistici: • Fonetica, ortografia e punteggiatura • Morfologia e sintassi • Lessico: campi semantici , espressionicomunicative • Elementi sociolinguistici • 4. Testi

  7. ADA Struttura e descrittori • 2 – COMPETENZE GENERALI (inventari comuni a tutti i livelli) • 1. Competenze non verbali • 2. Contenuti socioculturali • 3. Abilità e strategie di apprendimento • 3 - TABELLE RIASSUNTIVE, LIVELLI A CONFRONTO (comune a tutti i livelli) • 1. Obiettivi comunicativi generali • 2. Strategie comunicative • 3. Obiettivi linguistici • 4. Testi • BIBLIOGRAFIA • (GLOSSARIO)

  8. La costruzione del Piano ADA • Un gruppo di autori con competenze ed esperienze professionali • differenti e complementari • (insegnanti di italiano L2, esperti di glottodidattica, di linguistica • acquisizionale, di testing, autori di materiali didattici, formatori di docenti di • italiano L2/LS) • Silvia Giugni (coordinatrice), • Giammarco Cardillo, Katia D’Angelo, Stefania Ferrari, • Nuria Greco, Angela Lucatorto • Direzione scientifica: Massimo Arcangeli

  9. La costruzione del Piano ADA • OTTO fasi di lavoro: • Fase 1 . Analisi • Fase 2. Definizione del piano • Fase 3. Stesura degli inventari • Fase 4. Revisione degli inventari • Fase 5. Stesura del Piano e delle tabelle riassuntive • Fase 6. Revisione del Piano • Fase 7. Sperimentazione • Fase 8. Stesura finale del Piano ADA

  10. RIFERIMENTI SCIENTIFICI E SCELTE METODOLOGICHE • Il QCER • in particolare: • Quadro Comune Europeo di Riferimento per le lingue del Consiglio d’Europa (QCER, 2002) • e alla sua applicazione alle strutture linguistiche dell’italiano • Profilo della lingua italiana (2010) di Barbara Spinelli e Francesca Parizzi • e • pubblicazioni relative al QCER per altre lingue straniere, es. Profilo tedesco (Profile Deutsch, Langenscheidt 2005) , Profilo francese (Référentiel de l’AF. Niveaux A1, A2, B1, B2, C1, C2, Cle International 2008), ecc. • principali manuali per l’insegnamento dell’italiano L2/LS.

  11. RIFERIMENTI SCIENTIFICI E SCELTE METODOLOGICHE • il QCER: • l’impostazione del Consiglio d’Europa e del QCER sintetizza e rispecchia i progressi della ricerca e della buona pratica degli ultimi decenni nella glottodidattica e nella pratica della didattica delle lingue; • il QCER fa parte del percorso di formazione di un insegnante di italiano L2/LS . La metodologia e la terminologia scaturite dal QCER sono patrimonio comune dei docenti a livello internazionale; • la Società Dante Alighieri caratterizzata per politica di sostegno e di promozione della lingua italiana in linea e in accordo il Consiglio d’Europa e dell’Unione Europea • altri piani curricolari in Europa (British Council, Goethe Institut, Cervantes) costruiti a partire da QCER e rispettivi Profili

  12. Riferimenti scientifici e scelte metodologiche • Il piano ADA: una sfida. I nodi: • 1. • Eterogeneità dei corsi Dante: varia utenza, molteplicità dei destinatari, delle • sedi, delle aree geografiche,dei tipi di corso • un Piano dettagliato, ma non prescrittivo, flessibile e “universale”, di • facile consultazione per essere utilizzato per la programmazione didattica • di corsi per destinatari e contesti anche molto differenti tra loro.

  13. Riferimenti scientifici e scelte • metodologiche • Il piano ADA: una sfida. I nodi: • 2. • Uso del QCER per la definizione di linee guida operative per la • programmazione didattica: la natura generale del documento e i descrittori • QCER sono generici, formulati come can do statements, più adatti all’utilizzo • per la valutazione delle competenze che per la definizione dei contenuti • decisioni delicate degli autori per esplicitare i descrittori • con formulazioni più precise e maggiormente legate ai contesti e ai • possibili contenuti dei corsi Dante: integrazione e riformulazione (in • mancanza di letteratura di riferimento!).

  14. Riferimenti scientifici e scelte • metodologiche • Il piano ADA: una sfida. I nodi: • 3. • Descrizione dei livelli avanzati (C1 e C2): mancanza di altre pubblicazioni esaustive e perciò di un confronto con modelli validati e affidabili. La lacuna è stata parzialmente colmata attraverso l’analisi delle pratiche didattiche e il confronto con i più diffusi manuali per l’insegnamento. • gli inventari dei descrittori relativi a C1 e a C2 nel Piano ADA sono a oggi • il primo tentativo di descrivere in modo dettagliato, completo e • didatticamente propositivo questa fascia di competenza, almeno per • quanto riguarda la lingua italiana.

  15. RIFERIMENTI SCIENTIFICI E SCELTE METODOLOGICHE • Il piano ADA: una sfida. I nodi: • 4. • Una questione impegnativa: la necessità di descriverenon solo i sei macro-livelli (A1, A2, B1, B2, C1 e C2), ma di definirne le ulteriori divisioni in sottolivelli. Due esigenze antitetiche: definire i sottolivelli ufficiali dei corsi Dante (attestato) – offrire una definizione scientificamente valida di ulteriori sottolivelli all’interno dei sei livelli previsti dal QCER • si è optato per una soluzione flessibile e non prescrittiva • proponendo una serie di linee guida che mettessero in grado i direttori dei • corsi e i docenti dei Comitati, situazione per situazione,di individuare in modo coerente i sottolivelli relativi ai corsi offerti nelle singole sedi.

  16. ADA • Divisione in sottolivelli(esempio per A1) • UN LIVELLO ADA, UN CORSO: • Attestato Dante Alighieri ****** • Corso “Contatto” (Livello A1 QCER) • UN LIVELLO ADA, 2 CORSI: • Attestato Dante Alighieri *** Attestato Dante Alighieri ****** • Corso “Contatto” (Livello A1 QCER) Corso “Contatto” (Livello A1 QCER) • UN LIVELLO ADA, 3 CORSI: • Attestato Dante Alighieri ** Attestato Dante Alighieri **** • Corso “Contatto” (Livello A1 QCER) Corso “Contatto” (Livello A1 QCER) • Attestato Dante Alighieri ****** • Corso “Contatto” (Livello A1 QCER)

  17. ADA • Struttura • 1 – DESCRIZIONE PER LIVELLO (inventari livello per livello) • 1. Domini, contesti e temi • 2. Obiettivi Comunicativi: • Obiettivi comunicativi generali • Strategie comunicative • Obiettivi comunicativi nelle singole abilità: • Interazione • Produzione orale/parlare • Produzione scritta/scrivere • Comprensione orale /ascoltare • Comprensione scritta/leggere • 3. Obiettivi linguistici: • Fonetica, ortografia e punteggiatura • Morfologia e sintassi • Lessico: campi semantici , espressionicomunicative • Elementi sociolinguistici • 4. Testi

  18. ADA • Struttura e descrittori • 2 – COMPETENZE GENERALI (inventari comuni a tutti i livelli) • 1. Competenze non verbali • 2. Contenuti socioculturali • 3. Abilità e strategie di apprendimento • 3 - TABELLE RIASSUNTIVE, LIVELLI A CONFRONTO (comune a tutti i livelli) • 1. Obiettivi comunicativi generali • 2. Strategie comunicative • 3. Obiettivi linguistici • 4. Testi • BIBLIOGRAFIA • (GLOSSARIO)

  19. ADA è facile da consultare Ogni livello un colore diverso

  20. ADA è facile da consultare Sempre specchietti esplicativi di ogni descrittore

  21. ADA è facile da consultare Tabelle riassuntive finali con livelli a confronto

  22. ADA è facile da consultare Elenchi corredati da esempi

  23. Come si utilizza ADA? • Il Piano ADA è stato pensato per essere utilizzato e consultato con differentimodalità e finalità da parte di insegnanti e direttori didattici di corsi di italiano L2/LS: • definire i contenuti generali dei corsi e delle relative programmazioni didattiche contenuti nell’offerta formativa di un Comitato Dante o di qualsiasi altra istituzione che offre corsi di italiano L2/LS (direttori didattici e insegnanti); • verificare la corrispondenza tra corsi proposti da un Comitato Dante (o altra istituzione) e i livelli e i sottolivelli previsti, individuando così il livello di attestato ADA da consegnare agli allievi alla fine del corso • definire i contenuti di un corso o di una programmazione didattica (insegnante); • continua>>>

  24. Come si utilizza ADA? • verificare l’adeguatezza degli obiettivi comunicativi, degli obiettivi linguistici e/o dei testi selezionati per un corso specifico rispetto al livello del corso (direttore, insegnante); • definire i contenuti di una lezione, di un’unità didattica o di un percorso didattico (insegnante); • verificarecome si distribuiscono gli obiettivi e le tipologie testuali sui sei livelli A1, A2, B1, B2, C1 e C2.

  25. per informazioni: PLIDA www.plida.it s.giugni@ladante.it

More Related