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Rete Ecologica Regionale

Milano, 24 febbraio 2009 La Rete ecologica regionale lombarda: estensione alle Alpi e Prealpi Giuseppe Bogliani. Fondazione Lombardia per l’Ambiente. Rete Ecologica Regionale. Il territorio della Convenzione delle Alpi EU Italia Francia Monaco Svizzera Liechtenstein

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Presentation Transcript


  1. Milano, 24 febbraio 2009 La Rete ecologica regionale lombarda: estensione alle Alpi e Prealpi Giuseppe Bogliani Fondazione Lombardia per l’Ambiente Rete Ecologica Regionale

  2. Il territorio della Convenzione delle Alpi • EU • Italia Francia Monaco Svizzera • Liechtenstein • Germania • Austria • Slovenia 191.000 km² 14 milioni di abitanti 8 Paesi 6100 comuni 4 lingue ufficiali

  3. Obiettivi della Rete ecologica regionale • Alpi e Prealpi lombarde • individuare le “Aree prioritarie per la biodiversità nelle Alpi e Prealpi lombarde” partendo dal lavoro pregresso realizzato da WWF Italia nell’ambito del progetto “Aree prioritarie per la conservazione nelle Alpi”, classificabili come Elementi primari nell’ambito della RER; • identificare eventuali lacune nelle mappatura o nei confini delle Aree prioritarie (il lavoro pregresso svolto dal WWF è stato svolto su una scala molto vasta, 1:500.000, comprendente l’intero arco alpino); • identificare i principali elementi di connessione ecologica (Corridoi primari); • identificare i principali varchi critici di connessione; • individuare gli Elementi di secondo livello della RER.

  4. Modalità • organizzazione di seminari con esperti di biodiversità e connessione ecologica nelle Alpi e Prealpi lombarde • incontri con la Provincia di Sondrio • individuazione delle “Aree prioritarie per la biodiversità nelle Alpi e Prealpi lombarde”, con ruolo di aree sorgente, attraverso il riesame a scala 1:25.000 del lavoro realizzato da WWF • individuazione degli Elementi di primo livello della RER nel settore Alpi e Prealpi • individuazione degli Elementi di secondo livello della RER • restituzione cartografica di Aree prioritarie, Corridoi primari, Elementi di primo livello, Elementi di secondo livello, Varchi critici di connessione; • elaborazione di cartografia 1:25.000, • suddivisione della RER – Settore Alpi e Prealpi in settori • stesura di un rapporto tecnico finale e sua successiva eventuale pubblicazione sotto forma di volume

  5. WWF European Alpine Programme Consortium Nello spirito della Convenzione delle Alpi Italia Francia Svizzera Austria Germania Bruxelles ISCAR

  6. Metodo • Per ogni taxon vengono selezionate specie focali • Gli esperti decidono insieme quali sono le aree più importanti per i vari taxa a scala pan-alpina • L’analisi avviene a scala grossolana (1:500.000) • Considerazione di attuale e potenziale

  7. Criteri adottati per i diversi taxa (specie o habitat focali)

  8. Criteri adottati per i diversi taxa o i tipi di habitat

  9. Mammiferi

  10. Flora Insetti Anfibi & Rettili Uccelli Mammiferi Acqua dolce Risultati

  11. Sovrapposizione delle aree importanti per i vari taxa, i tipi di habitat o i processi ecologici • Verde più scuro = maggior sovrapposizione di taxa • Minimo 4 taxa (core areas) • 2, 3 taxa inclusi quando vicini a core areas • Inclusi anche: pianure alluvionali, aree remote, gradiente verticale, requisiti spaziali di specie, • Potenziale e reale • Scala 1:500.000 (più dettagli in seguito)

  12. Aree non frammentate (remote o wilderness) • Senza infrastrutture • 831 aree • Media: 32 km² (0,04-1387 km²) • 69 > 100 km² • Indice indiretto per processi ecologici ed evolutivi Fonte: Thomas Kaissl 2002

  13. Le 24 perle delle Alpi Circa 44.450 km² (24% delle Alpi) Media 1.852 km² Min 226 km² (J) Max 7.268 km²(B)

  14. Sottoceneri- Colline Comasche -Alto Lario (CH/I)

  15. Alpi Orobie–Grigne (I)

  16. Engadina–Stelvio (CH/I/A)

  17. Brenta–Adamello–Baldo–Alto Garda (I)

  18. Grazie per l’attenzione

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