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Missione in Sudafrica comparto casalinghi 26 nov. – 1 dic. 2012 Presentazione Opportunità

Missione in Sudafrica comparto casalinghi 26 nov. – 1 dic. 2012 Presentazione Opportunità con la collaborazione di. Southern African Development Community - SADC. 14 Paesi 2010: Unione doganale 2015: Mercato Comune. Focus sul SADC.

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Missione in Sudafrica comparto casalinghi 26 nov. – 1 dic. 2012 Presentazione Opportunità

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Presentation Transcript


  1. Missione in Sudafricacomparto casalinghi 26 nov. – 1 dic. 2012Presentazione Opportunità con la collaborazione di

  2. Southern African Development Community - SADC • 14 Paesi • 2010: Unione doganale • 2015: Mercato Comune

  3. Focus sul SADC • Molte delle sfide dell’Africa Subsahariana (prospettive di sviluppo, cambiamenti sociali, economici e commerciali) rendono significativa una valutazione del Sudafrica in un’ottica regionale • La SADC (Comunità di Sviluppo dell’Africa Subsahariana) può essere considerata un’area geografica di riferimento con interessi complementari e con legami di business di crescente intensità. • SADC oggi conta 250 milioni di abitanti. • Molti paesi SADC offrono condizioni vantaggiose per gli operatori internazionali: • Crescita socio-economica • Crescita dei consumi privati • Forti investimenti pubblici • Dinamismo dell’imprenditoria locale • Risorse naturali • Il SA é la porta di ingresso per i paesi limitrofi ed è la base di molti gruppi commerciali e GDO presenti anche nei paesi vicini (headquarter in SA).

  4. Focus sul SADC • Nei prossimi 5 anni (2012-2017) l’Africa sub sahariana sarà la seconda macro-regione al mondo per crescita (4,78% annuo, dati Economist). • Nel solo 2011, circa 90 milioni di famiglie africane sono entrate a fare parte della nuova classe media (individui con più di 5000 dollari a parità di potere d’acquisto). • La stabilità economica e politica e la crescita costante, la grande disponibilità di materie prime e di terreni coltivabili, il sempre maggiore interesse dei governi per le energie rinnovabili, la presenza di grandi progetti di opere pubbliche, il boom del settore immobiliare, la formazione di una classe media con crescente potere d’acquisto, sono fattori che contribuiscono a rendere alcuni paesi dell’Africa Sub-sahariana delle mete ambite per gli operatori internazionali.  • La presenza delle imprese italiane è altamente sottodimensionata, nonostante gli operatori locali siano favorevoli alla creazione di partnership con aziende italiane, conosciute per la qualità del Made in Italy e per il limitato dimensionamento aziendale che permette di sviluppare una logica di collaborazione paritetica.

  5. Sudafrica

  6. Info generali Sudafrica • Il PIL del Sudafrica è: • 0,715% del PIL mondiale • 33% del PIL Africano • Grazie alla forte crescita degli ultimi 2 anni il Sudafrica è entrato nei BRICS • La Provincia del Gauteng produce da sola il 33% del PIL nazionale • Johannesburg è il centro del business con circa 4.0000.000 di abitanti • Pretoria è la capitale e sede del Governo ed ha circa 2.300.000 abitanti • Cape Town è sede del Parlamento, città portuale di circa 2.500.000 abitanti. • La moneta è il Rand (cambio di 1 Euro = 11 RAND). • Il Sudafrica rappresenta più del 40% della produzione manifatturiera africana • Sistema con incentivi e sostegno soprattutto allo sviluppo di PMI • Unica obbligazione: Black Economic Empowerment (BEE) 6

  7. Info generali paese SA • Il principale partner commerciale del Paese è la Cina • L’Italia è il 9° Paese nel mondo ed 3° in Europa per valore delle esportazioni in Sudafrica (nel 2011 export di 1,9 miliardi di euro) • Una grossa fetta della popolazione è esclusa dal novero dei potenziali acquirenti, date le condizioni di estrema povertà. • Ogni anno centinaia di migliaia di persone escono dalla fascia di povertà per entrare a far parte della ‘classe media’, diventando di fatto potenziali nuovi acquirenti. • Forte apprezzamento per le produzioni italiane, sia presso le nuovi classi medie, in cerca di prodotti affidabili e robusti, sia presso le classi ricche, in cerca di prodotti innovativi, dal design impeccabile

  8. Settore dei casalinghi • Crescita della grande distribuzione in SA • La GDO rappresenta il 2% dei 70mila punti vendita, copre da solo il 55% del fatturato complessivo della distribuzione. • Il ruolo principale è recitato dalle catene di grandi magazzini all’ingrosso come Metro Cash & Carry South Africa, Game, Shoprite, Pick n’ Pay. • Scarsa competitività del comparto produttivo sudafricano nel settore che non è in grado di soddisfare il fabbisogno domestico • Il Paese è un importatore netto di tutti i prodotti analizzati • L’Italia è il 1° Paese europeo per esportazioni di scope e spazzole in Sudafrica, e la Toscana è una regione che contribuisce notevolmente a questo primato • La Provincia di Pistoia genera la quasi totalità delle esportazioni regionali in Sudafrica dei prodotti interessati.

  9. Risultati dell’analisi • Risultati dello studio realizzato da Leonardo BC: • Mercato particolarmente interessante per il settore casalinghi • Significativa propensione alla ricerca della qualità piuttosto che al prezzo come avvenuto fino ad ora. • Attualmente il mercato è dominato da produttori locali e da prodotti importati prevalentemente dalla Cina, ma la tendenza sta cambiando. • Il mercato è suddiviso in tre fasce principali (low, middle e high), quella di maggiore interesse punta a prodotti di qualità eccellente ma prezzi più elevati

  10. Missione • La Leonardo Business Consulting, per conto di Toscana Promozione, si é occupata dell'organizzazione della missione nel mercato target (26 nov – 2 dic 2012) • La delegazione italiana: • Ferruccio Covino e Lorenzo Pinochi per Confindustria Pistoia • Marcello Rafanelli e Marco Zari per CNA Pistoia • Alessandro Neri e Massimo Desideri per Confartigianato Pistoia • Sono stati realizzati complessivamente 12 incontri con produttori e distributori GDO • Sono stati visitati i principali centri commerciali di Johannesburg e Cape Town • Gli operatori locali sono stati informati sulla natura della missione ed è stata loro consegnata la documentazione relativa al comparto casalinghi toscano

  11. Punti di forza La missione ha permesso di evidenziare i seguenti punti di forza: • Fattore logistico (presenza in stretto raggio di tutte le aziende del comparto) é ritenuto un grande vantaggio al fine di poter combinare le produzioni di aziende diverse in un unico container rispetto ai fornitori cinesi che richiedono container completi di un solo articolo. • Vantaggio dazi doganali: Accordo UE- Sud Africa per abbattere il dazio di importazione al 5% (dazi dalla Cina sono 25-30%). • Prodotti locali: Tendenza dei distributori locali a voler diminuire il potere di oligopolio dei produttori sudafricani. • Offerta Toscana: completezza della gamma degli articoli e la facilità di realizzarne di nuovi, qualità della produzione, affidabilità degli operatori.

  12. I produttori incontrati

  13. ACADEMY BRUSHWARE

  14. Werner Group

  15. USABCO

  16. I principali player della distribuzione

  17. VERIMARK

  18. SHOPRITE

  19. MAKRO

  20. Conclusioni • Grande interesse degli operatori sudafricani per il Made in Tuscany. • Sfruttare i punti di forza identificati che mettono le aziende toscane in una posizione di vantaggio rispetto ad altri competitor locali ed internazionali. • Per future missioni e/o azioni commerciali opportunità di presentare il comparto come un pool di aziende non in competizione le une con le altre ma che "collaborano unite" per fornire prodotti e servizi efficienti e di qualità. • Importante attivare subito il follow up per non perdere il momento favorevole, approfittando magari di eventi internazionali di interesse comune (Fiera “Ambiente” di Francoforte – febbraio 2013).

  21. La delegazione Italiana

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