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Corso di formazione Fism 2013

Corso di formazione Fism 2013. La fatica di un ruolo di contenimento, di conduzione, di supervisione di figure professionali che operano in un contesto socio-educativo complesso. Funzioni della coordinatrice.

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Corso di formazione Fism 2013

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Presentation Transcript


  1. Corso di formazione Fism 2013 La fatica di un ruolo di contenimento, di conduzione, di supervisione di figure professionali che operano in un contesto socio-educativo complesso dott.ssa Buson Bertilla

  2. Funzioni della coordinatrice • provvede collegialmente alla compilazione, all'aggiornamento e alla realizzazione del Piano dell'Offerta Formativa, ai sensi  della normativa vigente (D.P.R. 275/99); • cura direttamente la tenuta:del registro delle iscrizioni degli alunni; registri dei verbali degli organi collegiali; vigila affinché le insegnanti compilino accuratamente:i registri delle sezioni;i fascicoli personali degli alunni (C.M. 339/92); • convoca e presiede: il collegio dei docenti,  il consiglio di intersezione,   l'assemblea generale dei genitori, quando si trattano problematiche inerenti gli aspetti educativi e pedagogico-didattici dott.ssa Buson Bertilla

  3. Funzioni coordinatrice • coordina le attività di progettazione didattica e le iniziative finalizzate all'ampliamento dell'offerta formativa; • promuove iniziative atte a favorire la partecipazione dei genitori alla vita della scuola • offre consulenza ai genitori e agli organismi gestionali della scuola dott.ssa Buson Bertilla

  4. Dalle Indicazioni al curricolo pag. 12 • Il curricolo d’istituto è espressione della libertà d’insegnamento e dell’autonomia scolastica e, al tempo stesso, esplicita le scelte della comunità scolastica e l’identità dell’istituto… • Ogni scuola predispone il curricolo all’interno del Piano dell’offerta formativa con riferimento al profilo dello studente al termine del primo ciclo di istruzione, ai traguardi per lo sviluppo delle competenze, agli obiettivi di apprendimento specifici per ogni disciplina. dott.ssa Buson Bertilla

  5. Dalle Indicazioni al curricolo pag. 12 • A partire dal curricolo di istituto i docenti individuano le esperienze di apprendimento più efficaci, le scelte didattiche più significative, le strategie più idonee, con attenzione all’integrazione fra le discipline e alla loro possibile aggregazione in aree, così come indicato dal Regolamento dell’autonomia scolastica .. dott.ssa Buson Bertilla

  6. Il concetto di Curricolo è decisamente contrapposto a quello di programma! • Nelle indicazioni infatti l’attenzione è principalmente centrata sulla “Ecologia dell’apprendimento“ e non già su una sequenza di contenuti disciplinari standardizzati . dott.ssa Buson Bertilla

  7. Azione didattica • L’azione didattica dovrebbe impegnare l’insegnante a creare ed organizzare condizioni, a gestire a mediare interazioni che devono produrre elaborazione di idee e prodotti dott.ssa Buson Bertilla

  8. Accompagnamento • L’accompagnamento esclude la preventiva e più o meno rigida progettazione di un percorso programmatico centrato su contenuti ed apprendimento e sviluppo di abilità riproduttive e standardizzate. L’accompagnamento è un modo di essere, di agire, di organizzare, di relazionarsi che determina le condizioni per un incontro docente-allievo durante il processo insegnamento-apprendimento dott.ssa Buson Bertilla

  9. Aree disciplinari e discipline pag. 12 • Fin dalla scuola dell’infanzia … l’attività didattica è orientata alla qualità dell’apprendimento di ciascun alunno e non ad una sequenza lineare, e necessariamente incompleta, di contenuti disciplinari. • I docenti promuovono attività significative … Ogni persona impara attingendo dalla sua esperienza, dalle conoscenze o dalle discipline, elaborandole con una attività continua e autonoma. • … le stesse fondamenta delle discipline sono caratterizzate da un’intrinseca complessità e da varie aree di connessione che rendono improponibili rigide separazioni dott.ssa Buson Bertilla

  10. Curricolo • Il curricolo dovrebbe creare condizioni strutturali, organizzative e culturali in cui sia possibile attivare e mettere a sistema buone pratiche di insegnamento/apprendimento in coerenza con gli obiettivi complessivi suggeriti dalle indicazioni. dott.ssa Buson Bertilla

  11. L’impostazione del curricolo • ispirata alla elaborazione di proposte che possano incidere significativamente sulla qualità della formazione • tramite l’organizzazione e l’innovazione didattica . dott.ssa Buson Bertilla

  12. La pratica didattica • trasmissiva (indottrinante) funziona con gli allievi che a tale pratica sono predisposti e formati • la scuola non può limitarsi a ricoprire il solo ruolo di trasmettere la cultura o di tirar fuori ciò che l’alunno ha dentro. dott.ssa Buson Bertilla

  13. Calibrare il Curricolo sulla “Persona” considerare le diversità e le particolarità di allievi portatori di • atteggiamenti propri nei confronti della scuola, • valori, • stili cognitivi, • potenzialità, • caratteri, • problematiche comportamentali differenti. • E’ difficile, se non impossibile, riportare tali differenze ad uno standard medio (teorico) su cui riversare il “Programma”. Scaturisce da tali considerazioni la opportunità che il curricolo preveda una differenziazione nella progettazione del POF. dott.ssa Buson Bertilla

  14. Progettazione di un percorso continuo. Idee chiave • verticalità, • fare scuola con tutti e per tutti, • gestire la complessità, • introdurre metodologie innovative cooperative (condivisione e gestione di buone pratiche), • incrementare l’operatività anche attraverso l’utilizzo di strumenti e tecniche stimolanti, • creare le condizioni per un ambiente dialogico-cooperativo, • sviluppare l’attività di ricerca partecipativa di conoscenze, osservazioni e scoperte (ambiente di apprendimento ecologico). dott.ssa Buson Bertilla

  15. E ancora • ricerca di spazi organizzativi per disporre di ambienti idonei all’apprendimento . • Nella scuola attuale funziona il modello tradizionale trasmissivo perché è coerente con l’organizzazione che è limitata da spazi organizzativi. • Prevale di conseguenza la didattica dei contenuti, dell’ascoltare, dell’imparare e del ripetere. Si deve ovviamente trovare il giusto equilibrio tra contenuti, strumenti o dispositivi didattici e metodologie per imbroccare la modalità migliore per facilitare l’incontro insegnante/alunno . dott.ssa Buson Bertilla

  16. E le discipline/campi di esperienza? • scuola con tutti e per tutti: La scelta dei contenuti disciplinari dovrebbe essere funzionale all’apprendimento significativo. • cercare i vincoli conoscitivi attorno ai quali costruire le relazioni, le integrazioni e le connessioni. • far emergere il senso ed il significato delle singole discipline e la necessità di una loro efficace integrazione concettuale ed operativa nei percorsi di costruzione della conoscenza. dott.ssa Buson Bertilla

  17. Competenze del docente • relazionali-comunicative • per curare l’ambiente di lavoro, • per vivere con consapevolezza il rapporto con gli allievi, • per capire cosa sta avvenendo nell’incontro docente/allievo • cosa sta accadendo nel percorso insegnamento/apprendimento . dott.ssa Buson Bertilla

  18. Struttura del curricolo • Orizzonte di senso: quale bambino/a; quale scuola; Quale rapporto tra curricolo ed indicazioni nazionali? • Profilo dei saperi: Che cosa si intende per campo d’esperienza? Come generare un apprendimento significativo? Come strutturare un curricolo per competenze? Come dare voce alla componente affettivo-relazionale dell’apprendimento? Come coniugare sapere ed esperienze? dott.ssa Buson Bertilla

  19. Scelte strategiche: Quale modello organizzativo? Come promuovere e sostenere processi di ricerca-azione? Come rispondere alle istanze di cambiamento? Come innestare circoli virtuosi tra progettazione e valutazione? Come perseguire logiche integrate tra valutazione alunni e valutazione d’istituto? • Contesto spazio/temporale: Quale modello del tempo scolastico? Quali scelte di ampliamento/arricchimento del piano dell’Offerta Formativa? Quale idea di Laboratorio? • Risorse: Come promuovere, documentare e valorizzare le buone pratiche? Come sostenere e garantire la formazione dei docenti? Come ottimizzare il rapporto tra necessità e mezzi? dott.ssa Buson Bertilla

  20. Bibliografia • Ajello A.M., Pontecorvo C. (2001), Il curricolo, Firenze, La Nuova Italia. • Altieri Biagi M.L. (1994), La programmazione verticale, Firenze, La Nuova Italia.. • Bruner J. ( 1977), La cultura dell’educazione, Milano, Feltrinelli. • Bruner J. ( 1970), Dopo Dewey, Roma, Armando. • Cambi F. ( a c. di) ( 2002), La progettazione curricolare nella scuola contemporanea, Roma, Carocci. • Cerini G., Frabboni F. (2001), Il curricolo di base, Napoli, Tecnodid. • Dewey J. (1949), Esperienza e educazione, Firenze, La Nuova Italia.. • Frey F. (1977), Teorie del curricolo, Milano, Feltrinelli. • Pontecorvo C. (a c.di ) (1989), Un curricolo per la continuità educativa dai quattro agli otto anni, Firenze, La Nuova Italia. dott.ssa Buson Bertilla

  21. Cos’è una competenza? • Dal Quadro europeo delle Qualifiche e dei Titoli [1]: • “Competenze” indicano la comprovata capacità di usare conoscenze, abilità e capacità personali, sociali e/o metodologiche, in situazioni di lavoro o di studio e nello sviluppo professionale e/o personale; le competenze sono descritte in termini di responsabilità e autonomia. • [1] Raccomandazione del Parlamento europeo e del Consiglio del 7 settembre 2006. dott.ssa Buson Bertilla

  22. Lavorare per competenze • significa favorire la maturazione negli studenti della consapevolezza dei propri talenti, di un rapporto positivo con la realtà sostenuto da curiosità e volontà, in grado di riconoscere le criticità e le opportunità che gli si presentano, capaci di assumere responsabilità autonome nella prospettiva del servizio inteso come contributo al bene comune e consapevoli di partecipare ad un processo comune di crescita interculturale. dott.ssa Buson Bertilla

  23. Progettare le competenze Competenzasaper applicare Una conoscenza In un determinato contesto Adottando comportamenti funzionali Per ottenere un risultato. dott.ssa Buson Bertilla

  24. Chiariamo i termini. • conoscenze sono le «informazioni e/o procedure apprese attraverso il processo di insegnamento/apprendimento»: • teoriche (dichiarative o know what): oggetti della conoscenza specifici di ogni disciplina; • pratiche (procedurali o know-how): procedure applicative dott.ssa Buson Bertilla

  25. Le abilità • capacità di applicare le conoscenze apprese per svolgere compiti o risolvere problemi • cognitive usare metodi e procedure • pratiche : sapere come si fa dott.ssa Buson Bertilla

  26. Le attitudini • secondo la terminologia europea condivisa, non devono essere intese nel senso comune di “inclinazione”, “predisposizione” (“Paolo mostra una spiccata attitudine per la musica”), • ma come gli atteggiamenti che si adottano sia a livello personale sia nei rapporti con gli altri, e che derivano da un habitus mentale appreso durante il percorso formativo dott.ssa Buson Bertilla

  27. Non esistono competenze senza conoscenze • Interdisciplinarietà delle competenze • Progettare per competenze significa quindi individuare alcune competenze su cui centrare l’azione didattica (eventualmente sottosegmentate) e su di esse concentrare l’attenzione attraverso i diversi campi d’esperienza. dott.ssa Buson Bertilla

  28. Processo di acquisizione delle competenze • 1.Competenze europee • 2. Assi culturali (Competenze culturali ossia i saperi) • 3. Discipline (nuclei fondanti) dott.ssa Buson Bertilla

  29. Competenze europee • 1. comunicazione nella madrelingua • 2. comunicazione nelle lingue straniere • 3. competenza matematica e competenze di base in scienza e tecnologia • 4. competenza digitale • 5. imparare a imparare • 6. competenze interpersonali, interculturali e sociali e competenza civica • 7. imprenditorialità • 8. espressione culturale. dott.ssa Buson Bertilla

  30. Alcune linee guida • Centralità della persona che apprende • Nuova cittadinanza • Linea formativa verticale: imparare a imparare per tutta la vita • Linea formativa orizzontale: collaborazione con l’extrascuola • Imparare nella relazione con gli altri dott.ssa Buson Bertilla

  31. Lavorare con le competenze permette di coinvolgere in ogni attività più campi di esperienza dott.ssa Buson Bertilla

  32. Ed ora … tocca a noi. Pronti si parte dott.ssa Buson Bertilla

  33. Ipotesi procedurale • Scegliere una competenza europea • Individuare nel “profilo” in uscita se e come viene declinata • Individuare nei campi d’esperienza le abilità, le conoscenze da far acquisire ai bambini • Scegliere la metodologia operativa (metodologia attiva) più idonea a permettere ai bambini l’acquisizione della/e competenze • Osservare, verificare e valutare i “comportamenti” che indicano il livello di acquisizione della competenza dott.ssa Buson Bertilla

  34. Esempio • Un “lettore competente” deve compiere una serie di operazioni per giungere alla piena decodifica di un testo: • comprendere le informazioni esplicite, • fare delle inferenze (cogliere il non detto), • comprendere il significato generale e lo scopo del testo, • saper dare giudizi motivati sulla forma e il contenuto del testo. Dunque le nostre osservazioni dovranno indagare queste diverse dimensioni della lettura, che tutte insieme contribuiscono alla piena comprensione del testo. dott.ssa Buson Bertilla

  35. Esempio concreto • Lettura ……………………………. dott.ssa Buson Bertilla

  36. Diversi livelli di lettura • lettura dei singoli elementi che compongono l’immagine utilizzando un lessico appropriato: lupo bianco grande; neve distesa immensa; lupo guarda avanti … • Lettura degli elementi e combinazione degli stessi in frasi: c’è un grande lupo bianco; è fermo e guarda avanti; si trova in mezzo alla neve dott.ssa Buson Bertilla

  37. Lettura d’immagini e costruzione di una storia • C’era una volta un grande lupo bianco che viveva in montagna con sua moglie e i suoi bambini. Un giorno d’inverno che faceva tanto freddo e non c’era da mangiare e i suoi bambini piangevano per la fame decise di andare a cercare il cibo. …. dott.ssa Buson Bertilla

  38. dott.ssa Buson Bertilla

  39. Procedura sintetica • Competenze europee • Profilo del bambino • Campi d’esperienza dott.ssa Buson Bertilla

  40. Proviamo noi dott.ssa Buson Bertilla

  41. COMPETENZA NELLA MADRELINGUA (da Indicazioni pag 11) • Esprimere e interpretare concetti, pensieri, sentimenti, fatti e opinioni in forma sia orale sia scritta (comprensione orale, espressione orale, comprensione scritta ed espressione scritta) • e ad interagire adeguatamente e in modo creativo sul piano linguistico in un’intera gamma di contesti culturali e sociali quali istruzione e formazione, lavoro, vita domestica e tempo libero. dott.ssa Buson Bertilla

  42. Dalla scuola dell’infanzia alla scuola primaria (Indicazioni pag.23) • Sa raccontare, narrare, descrivere situazioni ed esperienze vissute, comunica e si esprime con una pluralità di linguaggi, utilizza con sempre maggior proprietà la lingua italiana • Riconosce ed esprime le proprie emozioni, è consapevole di desideri e paure, avverte gli stati d’animo propri e altrui dott.ssa Buson Bertilla

  43. I discorsi e le parole (Indicazioni pag 21) • Il bambino usa la lingua italiana, arricchisce e precisa il proprio lessico,comprende parole e discorsi,fa ipotesi sui significati • Sa esprimere e comunicare agli altri emozioni, sentimenti, argomentazioni attraverso il linguaggio verbale che utilizza in differenti situazioni comunicative • Ascolta e comprendenarrazioni,racconta e inventastorie, chiede e offre spiegazioni, usa illinguaggio per progettare attività e definirne le regole • Sperimentarime, filastrocche, drammatizzazioni; inventa nuove parole, cercasomiglianze e analogie, fra i suoni e i significati dott.ssa Buson Bertilla

  44. Comunicazione nelle lingue straniere (Indicazioni pag. 11) • Condivide essenzialmente le principali abilità richieste per la comunicazione nella madre lingua dott.ssa Buson Bertilla

  45. Dalla scuola dell’infanzia alla scuola primaria (Indicazioni pag.23) • Si esprime in modo personale, con creatività e partecipazione, è sensibile alla pluralità di culture, lingue ed esperienze dott.ssa Buson Bertilla

  46. I discorsi e le parole (Indicazioni pag 21) • Ragiona sulla lingua, scopre la presenza di lingue diverse, riconosce e sperimenta la pluralità dei linguaggi, si misura con la creatività e la fantasia dott.ssa Buson Bertilla

  47. Come coniugare competenze europee, “profilo” e traguardi per le competenze? dott.ssa Buson Bertilla

  48. Proviamo competenza in madrelingua • Esprimere e interpretare concetti, pensieri, sentimenti, fatti e opinioni • interagire adeguatamente e in modo creativo sul piano linguistico in un’intera gamma di contesti culturali e sociali dott.ssa Buson Bertilla

  49. Profilo • Sa raccontare, narrare, descrivere situazioni ed esperienze vissute, dott.ssa Buson Bertilla

  50. Cosa dovrebbe saper fare un bambino alla fine del percorso formativo? Ovvero come tradurre una competenza adulta in una competenza adatta a un bambino alla fine del percorso formativo della scuola dell’infanzia? • quali sono le abilità e le conoscenze che potrebbero aiutare il bambino a raggiungere quella competenza? dott.ssa Buson Bertilla

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