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Cognizione e metacognizione

Cognizione e metacognizione. Cognizione e Metacognizione.

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Cognizione e metacognizione

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Presentation Transcript


  1. Cognizione e metacognizione

  2. Cognizione e Metacognizione • In seno alla psicologia cognitiva dell’educazione si sviluppa un ambito di studio che procedendo oltre l’analisi dei processi cognitivi umani, volge alla ricerca dei modi con i quali gli individui acquistano consapevolezza delle proprie azioni cognitive e conseguentemente divengono capaci di monitorarle e controllarle. • Questo ambito di indagine rappresenta le fondamenta dell’approccio metacognitivo.

  3. Cognizione e Metacognizione La cognizione è tutto ciò che riguarda il pensiero e dunque contenuti, processi. La meta-cognizione è tutto ciò che riguarda la riflessione attorno alla cognizione. La metacognizione chiama in causa due aspetti connessi ai processi cognitivi: • la conoscenza metacognitiva ovvero la consapevolezza dei propri processi cognitivi e • il controllo metacognitivo ovvero l’auto-regolazione degli stessi.

  4. Modello di conoscenza metacognitiva, Wellman* Un modello che spiega la conoscenza metacognitiva sviluppata attorno a cinque livelli: • percezione dell’esistenza dei processi cognitivi, • conoscenza e discriminazione dei diversi processi cognitivi, • consapevolezza dell’esistenza di fattori più strettamente legati al tipo di compito, alle strategie adottate, e alle caratteristiche personali che influenzano la qualità dei processi stessi; • consapevolezza dell’interazione tra i processi • conoscenza, valutazione e capacità di distinguere i differenti atti mentali. *H. M. Wellman, Metamemory Revisited, in M. T. Chi (ed.), Trends in Memory Development Research,1983, Karger, Basel, pp. 31-52.

  5. Modello di sviluppo metacognitivo, Brown * Modello entrato sull’autoregolazione cognitiva. Fattori che condizionano il controllo metacognitivo: • Consapevolezza della necessità di cambiare le azioni abituali per affrontare una situazione. • Capacità di predire l’esito delle proprie azioni in relazione alle proprie risorse • Capacità di pianificare le azioni cognitive e comportamentali in relazione al compito • Capacità di monitorare e riadattare l’intero processo di azioni svolte. Questo ultimo aspetto è molto importante poiché consente di: sintonizzarsi con i feedback ambientali; verificare che le azioni proseguano nella giusta direzione verso il traguardo. *A. L. Brown, Metacognition, Executive Control, Self-Regulation and Other More Mysterious Mechanism, in F. E. Weinert, R. H. Kluwe (eds.), Metacognition, Motivation and Understanding, 1987, Springer, New York.

  6. variabili emotivo/motivazionali Modello di sviluppo metacognitivo, Borkowski credenze su di sè stili attributivi autostima autoefficacia Motore dell'apprendimento

  7. Conoscenza strategica specifica conoscenza di strategie e capacità di utilizzarle in modo adeguato. Conoscenza strategica generale basata sul sistema di credenze e sul valore attribuito all’impegno. Modello di sviluppo metacognitivo, Borkowski Quando un individuo svolge un compito entrano in gioco due peculiari tipi di conoscenza, Queste conoscenze sostengono tutto il processo di motivazione alla base del quale c’è l’impegno inteso come “sforzo personale” che orienta ad apprendere e stimola un uso corretto delle strategie conosciute.

  8. Caratteristiche cognitive, motivazionali e personali del “Buon elaboratore di informazioni” Chi è motivato intrinsecamente è un “buon elaboratore di informazioni”: • conosce e padroneggia molti argomenti che ricorda con facilità; • crede che le capacità mentali possano crescere ed è interessato a tutto ciò che può accrescere le sue conoscenze; • crede nella necessità di impegnarsi seriamente; • conosce diverse strategie di apprendimento; • sa quando, dove e perché è importante conoscere tali strategie; • sceglie ed applica opportunamente le strategie ed è riflessivo e capace di pianificare il suo comportamento e l’apprendimento; • ha motivazioni intrinseche orientate al raggiungimento dei suoi obiettivi; • non ha paura dell’insuccesso, anzi è convinto che gli errori servano a costruire il successo; perciò non è ansioso di fronte ad una prova, ma la considera una opportunità di apprendimento; • ha molteplici e concrete ideazioni di sé (speranze e timori) relativamente al suo futuro, sia prossimo che remoto;

  9. Conoscenza di sé • Senso di valore personale • Possibili sé • Obiettivi di apprendimento Conoscenze di tipo specifico nell’ambito dell’apprendimento • Conoscenza specifica delle strategie • Ripetizione • Organizzazione • Elaborazione verbale • altro Processi di controllo Compito Uso delle strategie Prestazione Feedback • Stati personali e motivazionali • Convinzioni attribuzionali • (impegno e abilità) • Motivazione • Motivazione intrinseca • altro J. G. Borkowski e N. Muthukrishna, Moving metacognition into the classroom: Working models and effective strategy teaching, in M. Pressley, K.R. Guthrie (Eds.), Promoting academic literacy: Cognitive research and instructional innovation, 1992, pp. 477-501, Orlando, FL., Academic Press.

  10. Il Buon elaboratore di informazioni Errore = opportunità di apprendimento È flessibile e con buone capacità di adattamento. È motivato ad apprendere E questo vuol dire + conoscenze + successo + esecuzione strategica + autoefficacia

  11. Conoscenza dei processi cognitivi e controllo dei processi cognitivi devono camminare di pari passo La conoscenza del proprio funzionamento non garantisce di per sé la possibilità di intervenire concretamente su esso La consapevolezza che una situazione non possa essere risolta tramite le strategie abituali necessita della capacità di pianificazione e controllo per l’individuazione e la messa in atto di strategie alternative.

  12. Approccio metacognitivo L’approccio metodologico incentrato sulla cognizione e metacognizione si pone l’obiettivo di rendere il soggetto consapevole: dei modi con il quale si esplicano i processi cognitivi, dei modi con il quale procedono i propri specifici processi cognitivi, per arrivare all’acquisizione dei modi con il quale questi possono essere regolati in funzione di un migliore benessere psico-sociale.

  13. Pensieri disfunzionali

  14. Variabili del coping Risorse sono in relazione alle caratteristiche individuali (autostima, percezione di controllo, abilità di problem solving e di regolazione emotiva) Stili preferenze tipiche e abituali di approccio al problema Strategie azioni cognitive e comportamentali attivate in situazioni stressanti

  15. In quanti modi si può risolvere….. Coping attivo strategie focalizzate sul controllo emotivo (pensiero positivo) e sul problema (assumere una decisione e intraprendere un’azione diretta) Coping di fuga sforzi cognitivi per sopprimere i pensieri sulla situazione stressante. Si correla ad un basso livello di autostima e ad alti livelli di ansia.

  16. esigenza di supporto sociale sia dei coetanei sia degli adulti significativi del contesto (genitori, insegnanti) Coping della richiesta di aiuto Coping di distrazione si avvale di strategie alternative (ascoltare la musica, svolgere attività fisiche) che riducono momentaneamente lo stress

  17. Catastrofizzazioni (non tollero, non sopporto) Pretese eccessive Su se stessi Su altri Distorsioni cognitive Svalutazione Di se stesso Degli altri Generalizzazioni (tutti, nessuno, mai, sempre) Problem solving Risposta emotiva Attenzione selettiva verso stimoli ostili Distress emozionale Deficit di assunzione di prospettiva Iper-regolazione emotiva ipo-regolazione emotiva Attivazione di schemi consolidati di risposte disadattive Disturbi psicosomatici Risposta adirata comportamenti disadattivi

  18. Approccio metacognitivo Prevede che si lavori sul funzionamento cognitivo ed emotivo generale, per esempio sui processi di attribuzione di causa, sulle strategie di coping, sulle convinzioni circa le capacità personali, sul controllo degli eventi, sui processi di regolazione delle emozioni, sul problem-solving. Intervenire sulla modificazione dei pensieri disfunzionali, cioè insegnare agli studenti ad usare e/o cambiare le convinzioni personali per controllare il comportamento.

  19. Approccio metacognitivo La capacità di cogliere, elaborare ed interpretare bene le informazioni contestuali determina un buon problem-solving privo da contaminazioni ideative disfunzionali ed emotive negative. Stimola la convinzione che le situazioni possono essere modificate grazie all’ausilio di strategie adeguate, di maggiore impegno, di controllo delle azioni.

  20. Approccio metacognitivo Il compito dell’insegnante è quello di spingere l’alunno alla scoperta dei propri processi cognitivi, dei propri stili di pensiero per poi stimolarlo a sviluppare strategie di autoregolazione. Le strategie utili all’autoregolazione sono l’autoistruzione e l’automonitoraggio. L’autoistruzione consiste nell’autofornirsi istruzioni verbali per il conseguimento dell’obiettivo. L’automonitoraggio consiste nella capacità di controllare lo svolgersi delle azioni in vista della meta che si vuole raggiungere degli esiti delle singole azioni, dei feedback ambientali.

  21. Schema metodologico per l’utilizzo delle strategie metacognitive, Cottini* Quattro fasi di evoluzione e progressiva acquisizione delle capacità metacognitive di autoistruzione e automonitoraggio A partire da un percorso di controllo e aiuto esterno fino ad arrivare alla vera e propria autonomia. Lo studioso sottolinea che con i soggetti con disturbi specifici è utile partire da attività che richiedano pochi e semplici comandi di auto-istruzione e che necessitino il controllo e la valutazione di poche azioni, per poi via via generalizzare a compiti più complessi. *L. Cottini, Le strategie cognitivo-comportamentali per l’insegnamento di abilità funzionali all’avviamento lavorativo dei soggetti con ritardo mentale, “American Journal of Mental Ritardation” (ed. Italiana), 2003, 1, pp. 83-89, in L. Cottini, Didattica Speciale e integrazione scolastica, Roma, Carocci Editore, 2006, pag. 226.

  22. Programma di autoistruzione e automonitoraggio Filippello, Fiorentino

  23. Laboratorio Sulla base del modello di Cottini di costruzione di programmi per la progressiva acquisizione della capacità metacognitiva di autoistruzione: Sviluppare una scheda di programmazione di attività per soggetti con alte competenze e basse competenze cognitive.

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