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Una comunità in cammino verso la

Una comunità in cammino verso la. Sila Campo Langher 12-19 agosto 2012. SPERANZA. Saluto iniziale.

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Una comunità in cammino verso la

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Presentation Transcript


  1. Una comunità in cammino verso la Sila Campo Langher 12-19 agosto 2012 SPERANZA

  2. Saluto iniziale Siamo una piccola chiesa che vuole essere centrata sull’essenzialità del messaggio cristiano, sulla funzione che la spiritualità ha per l’uomo e di conseguenza, sui ruoli necessari per assicurare il benessere di tutti. Una comunità che, avendo fede nell’uomo, vuole svolgere una funzione maieutica e non dottrinale.

  3. Siamo parte di un fiorire di piccole comunità che si riconoscono come “chiesa”, come sorelle e fratelli, dove ognuno di noi è una piccola chiesa e diventa tempio corporeo. Dove possa esserci più democrazia, che non venga concessa dall’“alto” ma che diventi prassi..

  4. Siamo piccole comunità che si riconoscono come comunità sorelle, che si lasciano stupire dal ripristino di una visone profetica, dove c’è maggiore consapevolezza rispetto alle “trasformazioni” dell’uomo e maggiore apertura alla pluralità. Una comunità che vuole praticare la virtù dell’accoglienza verso gli esclusi, gli emarginati, i violentati con uno stile di dialogo e di ascolto. Che faccia una rivoluzione atta a stravolgere lo status quo culturale con abbattimento delle gerarchie. Una chiesa meno gerarchica, non più ancorata al potere temporale, al Vaticano, ad una chiesa istituzionale, un ufficio rilascio certificati…...

  5. Una comunità che tenta di vivere la chiesa di Cristo, un riavvicinamento e un ritorno al dettato del vangelo, un luogo di accoglienza, una chiesa povera che pensi agli ultimi, lottando e stando dalla parte degli immigrati, gli irregolari, i respinti, i gay, i divorziati. Dove non si è costretti ad emigrare e non ci sia più droga, non ci sia più mafia ma opere buone, ordine, pulizia, lavoro, perché sono molti i giovani che non hanno lavoro e…non solo i giovani.

  6. Una comunità che faccia sentire protagonisti gli esclusi e dove si metta in pratica realmente e concretamente l’amore di Cristo… uguale per tutti….. una chiesa che sia più rispondente alle scelte del vangelo sposando “Madonna povertà” e non capitali depositati, banche, e la legge finanziaria

  7. Signore pietà Sogniamo di vivere una vita senza stress, di essere liberi da condizionamenti e pregiudizi e di avere serenità e maggiore capacità di fare scelte. Sogniamo di accettare i nostri limiti in modo da essere veri e da saper donare con cuore ed intelligenza comprendendo gli altri indipendentemente dal condividerne le idee. Signore pietà. Fa’ che tutta la nostra Speranza divenga, presto, FEDE

  8. Sogniamo di avere pace con noi stessi, una pace interiore che ci permetta di camminare sulla strada della vita e di non fare più gli equilibristi su una fune tesa tra due alberi. Ti chiediamo di essere sempre strumenti di pace Signore pietà. Fa’ che tutta la nostra Speranza divenga, presto, FEDE

  9. Sogniamo di ritornare bambini con la capacità di meravigliarci, di ringraziare Dio per il creato e di vedere nell’altro il bambino che è stato. Aiutaci a non diventare mai vecchi “dentro”per realizzare il divino che c’è in noi. Signore pietà. Fa’ che tutta la nostra Speranza divenga, presto, FEDE

  10. Sogniamo una vita fatta di amore condiviso con tutte le persone che, per i motivi più diversi, vengono in contatto con noi (coniugi, figli, genitori, compagni di lavoro, amici..). Ti chiediamo che le persone con cui abbiamo scelto di vivere si prendano cura di noi e ci dimostrino il loro amore per completare con dignità il nostro ciclo vitale, senza malattia, sofferenza e senza dar fastidio agli altri. Signore pietà. Fa’ che tutta la nostra Speranza divenga, presto, FEDE

  11. Sogniamo di vivere pienamente con quello che abbiamo. Vogliamo cambiare noi stessi accettando i nostri limiti e debolezze anzi trasformandoli in punti di forza. Signore vorremmo insegnare ai nostri figli a fare altrettanto. Signore pietà. Fa’ che tutta la nostra Speranza divenga, presto, FEDE

  12. Sogniamo un mondo migliore in cui le capacità vengano riconosciute senza raccomandazioni né ricorso ai tribunali. E che contribuiamo a traghettare una nuova generazione nel lavoro, nella politica, nel sociale. Signore pietà. Fa’ che tutta la nostra Speranza divenga, presto, FEDE

  13. Sogniamo un piccolo orto con una piccola casa da contadini e la capacità di badarvi, con spazi di silenzio per ascoltare, contemplare la bellezza della natura, incontrare ed amare. Signore pietà. Fa’ che tutta la nostra Speranza divenga, presto, FEDE

  14. Lettera alle nostre famiglie Carissimi, con Gesù in mezzo a noi, speriamo che ognuno possa realizzare se stesso, ma sempre nel rispetto dell'altro e che ciascuno di voi sia felice fedele collaboratore del sogno di Dio. E possa realizzare l’unità della famiglia con armonia, con raggiungimento di una consapevolezza talmente grande da consentire un vivere sereno e, infine, con maggiore capacità di saper ascoltare e accettare le diversità di ognuno. Questo certamente porterà più condivisione dei problemi quotidiani, molta pazienza, maggiore tempo nei rapporti familiari e, soprattutto, unita nell’affrontare le difficoltà.

  15. Auspichiamo che, nonostante i problemi, come famiglie possiamo rappresentare per gli altri un posto accogliente in cui ci si può riposare e incontrarsi. Che possiamo sempre sceglierci per poter godere della presenza dell’altro e non per dovere. Che ci rispettiamo, comprendiamo, amiamo nella diversità di pensieri, visioni del mondo, comportamenti. Che ci si possa sentire fratelli nello spirito se pur in ruoli diversi.

  16. Carissimi figli, noi viviamo per la vostra felicità, speriamo per voi armonia e realizzazione secondo quello che il vostro cuore desidera. Vi auguriamo che vi sentiate realizzati più per ciò che siete che per ciò che fate. Siate generosi con gli altri poiché questo dà senso alla vostra vita. Speriamo, con tutto il cuore, che il Signore vi tenga sempre liberi dalla corruzione del peccato, che abbiate la possibilità di vivere, crescere e moltiplicarvi per amore e con amore e che i vostri figli, nostri nipoti, abbiano anch’essi un buon avvenire, un mondo migliore con più equità e meno bisogni, con la possibilità di ottenere giustizia, più lavoro senza schiavitù e senza sottomissione all'alta finanza ed ai mercati.

  17. Esortiamo noi e voi ad essere sempre famiglie allargate cogliendo l'occasione di essere aperti e la possibilità di accogliere e percepire eventuali nuove chiamate. Vi esortiamo a perseguire l'unità e a condividere le cose insieme, naturalmente facendo attenzione alle esigenze degli altri e che possiate sempre fino all'ultimo istante fare l'amore. Le vostre siano scelte comuni e condivise, di resistenza al mercato, e che abbiate capacità di ascolto e di analisi del contesto socio-economico, realizzando la vostra vita con serenità, pace e forza per affrontare il futuro perché il “nemico” sta sempre dietro l’angolo.

  18. Preghiera d’intercessione Quanta bella gente c’è! Pronta, ma che non si decide a spiccare il volo e ad agire per il risveglio della nostra città. Pronta a rivalutare le nostre ricchezze umane ed ambientali, con maggiore senso civico, acquisizione del senso di appartenenza. Smettendola di piangersi addosso abbandonando l'atteggiamento atavico dei vinti e svegliandosi da una sonnolenza che si sta trasformando in morte. Rit. Signore, aiutaci a spiccare il volo

  19. Che possiamo aiutarli ad essere cittadini che sentano la propria città come “casa comune” con una buona amministrazione e attenzione ai bisogni di tutti. Cittadini che vedano le criticità come occasioni di operatività. Che le diversità siano viste come ricchezza. Donne e uomini nuovi che mettano le loro forze-risorse al servizio di una città che sia più vivibile e sicura, mettendo da parte la loro voglia di “ESIBIRSI”. Che possa realizzarsi una rivoluzione dal basso, una rivoluzione vera. Una ripresa di fiducia delle cittadine e dei cittadini che diventi proposta politica e capacità di controllo. Con azioni mirate alla diffusione di una cultura sociale e di partecipazione attiva.Rit. Signore, aiutaci a spiccare il volo

  20. Sogniamo la nostra città immersa in un giardino in cui ognuno si prenda cura di una pianta, impegnandosi affinché fiorisca e che ciascun cittadino occupi lo spazio dove vive migliorandolo. Sogniamo che la nostra città venga ridisegnata, come potrebbe fare un pittore, a misura d’uomo e che i servizi funzionino con attenzione ai bisogni del territorio: dissesti, cementificazioni, viabilità, erosione costa, centri commerciali… Rit. Signore, aiutaci a spiccare il volo

  21. Speriamo che si possa realizzare uno sviluppo sostenibile delle potenzialità produttive e occupazionali della nostra città, sottraendosi alla drammatica conseguenza di un disastro ormai annunciato e atteso. Speriamo che possa riappropriarsi di un ruolo preciso e naturale nello scacchiere del mediterraneo (porti, ferrovia, ricettività, accoglienza). Che sia solidale con tutti i suoi cittadini, anche quelli extracomunitari condividendone il benessere mentale e fisico. Rit. Signore, aiutaci a spiccare il volo

  22. Preghiera eucaristica Signore, mandaci pastori speciali perché portino frutti abbondanti di opere buone. Mandaci uomini nuovi che scuotano la chiesa dal suo torpore millenario, che applichino la parola di Dio all’interno della chiesa, che la guidino ma senza ricatti e coercizioni.

  23. Signore, mandaci tanti sacerdoti a predicare il vero Vangelo di Cristo, guide che ci insegnino ad essere critici, a distinguere il bene dal male ma che non impongano il bene. E ci aiutino a trasformarci nell’essere divino che siamo senza attentare alla nostra libertà.

  24. Signore, mandaci sacerdoti più veri e santi che testimonino, finalmente, il Vangelo con una maggiore accoglienza e modernizzazione e una maggiore apertura verso l'uomo, di qualsiasi fede dichiarata e non, affinché ci sia una riunificazione di tutti i cristiani

  25. Signore, Infondi nella nostra associazione uno stile assembleare e sinodale, con più partecipazione, motivazione e voglia di mettersi in gioco che accolga tutti anche con idee differenti che non si trasformi in “circolo culturale”, ma che si apra alla città, sappia accogliere gli esterni, i fratelli bisognosi e quelli che soffrono perchè tutto ciò che siamo bravi a portar fuori a parole, venga messo in pratica. Che ciascuno di noi possa divenire più fattivo.

  26. Che Maria, madre di Gesù e madre nostra ci difenda dalle insidie del maligno in vita e particolarmente in punto di morte.

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