1 / 29

Emissioni dei Porti in Puglia Anno 2007

Emissioni dei Porti in Puglia Anno 2007. Riunione INEMAR Bari, 5-6 ottobre 2010. Classificazione delle attività portuali considerate per la stima. Macrosettore 08 Altre sorgenti mobili Settore 04 Trasporto marittimo Attività 02 Traffico marittimo nazionale

kenley
Télécharger la présentation

Emissioni dei Porti in Puglia Anno 2007

An Image/Link below is provided (as is) to download presentation Download Policy: Content on the Website is provided to you AS IS for your information and personal use and may not be sold / licensed / shared on other websites without getting consent from its author. Content is provided to you AS IS for your information and personal use only. Download presentation by click this link. While downloading, if for some reason you are not able to download a presentation, the publisher may have deleted the file from their server. During download, if you can't get a presentation, the file might be deleted by the publisher.

E N D

Presentation Transcript


  1. Emissioni dei Porti in Puglia Anno 2007 Riunione INEMAR Bari, 5-6 ottobre 2010

  2. Classificazione delle attività portuali considerate per la stima Macrosettore 08 Altre sorgenti mobili Settore 04 Trasporto marittimo Attività 02 Traffico marittimo nazionale 04Traffico marittimo internazionale SNAP

  3. Le fasi operative considerate Le emissioni stimate, originate dai porti, riguardano le attività di: • manovra stazionamento La stima delle emissioni è stata effettuata sulla base della metodologia internazionale • “Methodology for Estimate air pollutant Emission from Transport” (EEA-MEET)

  4. I porti pugliesi considerati I porti pugliesi considerati per la stima delle emissioni: Bari, Barletta, Bisceglie, Brindisi, Gallipoli, Giovinazzo, Manfredonia, Molfetta, Taranto e Trani. Tra questi, i più importanti per volumi di traffico merci/passeggeri sono da considerare i porti di Bari, Brindisi e Taranto (V. ISPRA, Rapporto 95/2009).

  5. I sub-sistemi territoriali portuali pugliesi (Fonte: Piano Attuativo regionale 2009-2013)

  6. Metodologia Il modulo porti di INEMAR stima nel livello di massimo dettaglio l'emissione Eijklmn secondo l’algoritmo: Ei = SOMMAjklmn * Eijklmn (1) dove:  • Ei = emissione totale dell'inquinante i  [kg, t, o Kt, unità di misura dipendente dall'inquinante] • i = inquinante • j = carburante • k = tipo di imbarcazione • l= tipo di motore • m = fase operativa   • n = numero di imbarcazioni • Eijklmn = emissione totale dell'inquinante i dall'uso del carburante j sulle n imbarcazione di tipo k con motore l nella fase m

  7. Metodologia L'emissione totale Eijklmn è calcolata: Eijklmn = Sjkm * tjklm * Fijlm * Njklm* 10-6 (2) dove: Sjkm = consumo giornaliero [t/giorno] di carburante j, nell'imbarcazione k, nella fase m (calcolato come indicato in seguito in funzione della stazza lorda,  chiamata GT nella metodologia MEET) Sjkm = Cjk * pkm  C jk= ajk+ bjk*GT + cjk*GT2 + djk*GT3 + ejk*GT4 tjklm = giorni medi di navigazione dell'imbarcazione k con motore l (e specifica stazza lorda) e usando carburante j nella fase m Fijlm = fattore di emissione medio dell'inquinante i, per il carburante j e motore l nella fase m [mg, g, kg/t], a seconda del tipo di inquinanti, Njklm = numero imbarcazioni k, con motore l e carburante j (e specifica stazza lorda).

  8. Consumi, FE, fasi operative e tipologia di navi considerate nella stima

  9. Fasi del lavoro Fase 1 - Analisi e presa visione della tematica sulla stima delle emissioni dai porti • Fase 2 - Analisi dei dati necessari per la stima delle emissioni e relativa raccolta • Fase 3 - Predisposizione delle tabelle (excel/access) per INEMAR • Fase 4 - Lancio procedura INEMAR per la stima delle emissioni del modulo Porti • Fase 5 - Elaborazione dei risultati

  10. Fonte dati

  11. Questionario predispostoCapitanerie di porto e Autorità portuali

  12. INEMAR - modulo porti Per poter utilizzare il modulo Porti in INEMAR è stato necessario preliminarmente predisporre e popolare le specifiche tabelle, con i dati relativi all’indicatore utilizzato (consumo di combustibile) sviluppati secondo la metodologia MEET e i relativi FE.

  13. RISULTATIGenerali Descrizione delle emissioni da porti a livello regionale, provinciale e per singoli porti con particolare riferimento ai seguenti inquinanti SO2 NOx NMCOV CO2 PTS

  14. RISULTATI Traffico nazionale e internazionale

  15. RISULTATIEmissioni per fasi operative

  16. RISULTATIEmissioni totali provinciali

  17. RISULTATIAnalisi per inquinanti SO2

  18. RISULTATIAnalisi per inquinanti NOx

  19. RISULTATIAnalisi per inquinanti NMCOV

  20. RISULTATIAnalisi per inquinanti CO2

  21. RISULTATIAnalisi per inquinanti PTS

  22. RISULTATIEmissioni dei singoli porti

  23. RISULTATI Relazione tra movimentazioni e emissioni nei porti considerati

  24. Conclusioni Alla luce di quanto rilevato si può concludere che: • La principale fonte emissiva nei porti è data dalla fase di stazionamento delle navi • Il traffico nazionale e quello internazionale si equivalgono in termini di emissioni • Le attività di pesca e diportistica contribuiscono in misura minore alle emissioni totali • I dati emissivi riscontrati riflettonole capacità di movimentazione e trasporto merci/persone dei tre principali porti pugliesi e lo sviluppo avuto negli ultimi anni

  25. Sviluppi e perfezionamenti della stima • Verificare la possibilità di considerare le emissioni di tutte quelle attività portuali “a terra”: movimentazione merci e container, materiali • Verificare la possibilità di stimare le em. dei veicoli (sbarco/imbarco, trasferimenti nell’area portuale, ecc..) • Considerare la stima di emissioni della fase di crociera delle navi (definendone rotte, ambiti territoriali, ecc.)?

  26. Sviluppi e perfezionamenti della stima • Considerare la possibilità di focalizzare l’attenzione sui dati reali di consumo di carburante, sulla tipologia di carburante e motori delle imbarcazioni • (come recuperare dette info?) • FE (v. recente Corinairguidebook) da aggiornare di conseguenza

  27. Sviluppi e perfezionamenti della stima Da: Pinat Tommaso [pinatt@arpa.fvg.it] Oggetto: criticità porti • I dati vanno richiesti alle capitanerie che spesso non li hanno in formato informatico • Il dettaglio dei dati è farraginoso perché mentre il numero di movimenti è presente, molto spesso non viene registrato (o tenuto memoria) il tipo di motore dell’imbarcazione e, molto peggio, il tipo di combustibile utilizzato. Il modulo è pensato per sopperire alla mancanza di dati inserendo il codice 99 che significa “non definito” che da risultati che però potrebbero non essere realistici in quanto peggiorativi • Non tutti i tipi di movimenti (fasi operative) sono fornite. Nel nostro caso solo stazionamento e manovra. Non abbiamo il rifornimento e i sistemi ausiliari. Invece la fase di crociera può essere abbastanza ignorato perché non abbiamo, salvo per il porto più piccolo, lunghe percorrenze all’interno del porto stesso

  28. Sviluppi e perfezionamenti della stima Da: Laura Susannetti Oggetto: criticità porti I punti critici: • stante così il modulo (ovvero se non va modificato con le nuove linee guida CORINAIR), è importante ottenere una classificazione movimento per movimento (spesso migliaia) del tipo nave. Questa cosa è di competenza di Capitaneria o Autorità Portuale. • Riscontro, in termini dei consumi che escono dal modulo ed eventuali statistiche sui carburanti usati dalle navi che dovessero essere disponibili ad es. c/o ISPRA magari dal Bilancio Energetico Nazionale (?).

  29. GRAZIE PER L’ATTENZIONE

More Related