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il linguaggio è un sistema di segni che servono per comunicare

il linguaggio è un sistema di segni che servono per comunicare il linguaggio è verbale se i segni di cui si serve sono parole le lingue sono sistemi grammaticali e lessicali che consentono la comunicazione tra i membri delle rispettive società.

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il linguaggio è un sistema di segni che servono per comunicare

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Presentation Transcript


  1. il linguaggio è un sistema di segni che servono per comunicare il linguaggio è verbale se i segni di cui si serve sono parole le lingue sono sistemi grammaticali e lessicali che consentono la comunicazione tra i membri delle rispettive società

  2. Una distinzione ormai antica, ma ancora interessante è quella introdotta nel suo Corso di linguistica generale (1916) da Ferdinand de Saussurre

  3. Il modello di Jakobson (1958)descrive il linguaggio come un insieme di funzioni riferite ai vari fattori costitutivi della comunicazione contesto messaggio mittente →→→→→ destinatario contatto/canale codice

  4. Lausberg, Rethorik und Dichtung, 1967 Verbrauchsrede discorso di consumo ≠ Wiedergebrauchsrede discorso di riuso

  5. ‘requisiti minimi’ del discorso letterario

  6. La classificazione delle figure retoriche secondo il Gruppo μ • figure morfologiche • figure sintattiche • figure semantiche • figure logiche

  7. Figure morfologiche riguardano la parola e le sue unità interne (lettere, sillabe etc.), comprese quelle che possono modificare il numero delle sillabe per adattarle alla misura del verso (aferesi, epentesi, dieresi etc…; ma anche consonanza, anagramma…) ES. epentesi -> umilemente dieresi -> vïaggio anagramma -> Silvia / salivi

  8. Figure sintattiche si riferiscono al rapporto fra le parole e i mutamenti del loro ordine all’interno delle frasi (iperbato asindeto e polisindeto, ellissi, zeugma, chiasmo etc.) ES. chiasmo Dimmi, o luna: a che vale al pastorla sua vita la vostra vita a voi? (Leopardi)

  9. Figure semantiche intervengono sui contenuti dell’espressione, modificandone il significato (cfr. ‘tropi’, o traslati come la metafora, la metonimia, la sineddoche) ES: metafora Allor fu la paura un poco queta che nellago del cor m’era durata (Dante)

  10. Figure logiche modificano il senso dell’enunciato, andando al di là del suo significato letterale (allegoria, antifrasi, preterizione, eufemismo, litote, allusione, iperbole etc.) ES. litote (quasi sempre con effetto di eufemismo) Don Abbondio (il lettore se n’è già avveduto) non era nato con un cuor di leone(Manzoni)

  11. anafora, asindeto, ellissi, metonimia, aforisma Al diavolo il tempo che ho perso inutilmente. Al diavolo le feste comandate i regali azzeccati i tocchi di classe i colpi da maestro. Al diavolo le eterne non invecchiate. Al diavolo i comuni mortali a fare su e giù per le vie del centro. Al diavolo le conference call i social network gli arrampicatori sociali. Al diavolo l’arte concettuale i vernissage pieni di umani intenti a sorseggiare cocktail annacquati. Al diavolo l’acid jazz la lounge music il sushi del venerdì e il brunch della domenica. Il futuro appartiene a chi ha il coraggio di essere differente.

  12. allitterazione, isocolia, consonanza Fiesta ti tenta tre volte tanto

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