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La fine del mondo antico

La fine del mondo antico. Il Sud Europa e l’Asia minore. Ravenna e Costantinopoli (Bisanzio) nei secoli V-VI Ravenna Costantinopoli. Popoli migranti in Europa (SECOLI V-VI). Burgundi: muovono dal centro della Germania e si stanziano in parte della Gallia (Francia) meridionale.

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La fine del mondo antico

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Presentation Transcript


  1. La fine del mondo antico • Il Sud Europa e l’Asia minore. Ravenna e Costantinopoli (Bisanzio) nei secoli V-VI • Ravenna • Costantinopoli

  2. Popoli migranti in Europa (SECOLI V-VI) • Burgundi: muovono dal centro della Germania e si stanziano in parte della Gallia (Francia) meridionale • Visigoti: dal medio Danubio si spingono in Italia (Roma, Cosenza), risalgono verso la Gallia, si fermano prima a Toulouse (Linguadoca), poi a Toledo (attuale Spagna). Formano il regno dei Visigoti nella Penisola iberica e in Linguadoca (parte della Francia meridionale) • Franchi: si stanziano nella parte centrale dell’attuale Francia. Capostipiti: Meroveo e Clodoveo (re dal 481 al 511)

  3. Il ‘regno’ dei Goti in Italia • 476: a Ravenna è deposto da Odoacre l’ultimo imperatore romano d’Occidente, Romolo Augustolo • Odoacre († 493)

  4. 553: fine del Regno dei Goti • 553/554: L’Italia torna sotto il governo di Bisanzio

  5. Palinsesto de León frammento della Lex Romana Visigothorum • Le leggi dei romani in Europa: • La ‘legge delle citazioni’ • Il fondamentale Codex di Teodosio e Valentiano (438), comunemente noto come ‘Codice di Teodosio’ • Le leggi dei popoli ‘barbari’ in Europa: • Lex romana Visigothorum(Alarico, 506). Illustrarne il contenuto • Lex Romana Burgundionum(forse Gundobado, nel 516) • Lex Romana rethica-curiensis

  6. La scienza del diritto in Oriente e in Occidente(secoli V-VI) • In Oriente vi sono alcune città dotte: Bisanzio (Costantinopoli), Berito (Beirut), Alessandria d’Egitto, Cesarea

  7. Costantinopoli Santa Sofia Costantinopoli Resti delle mura • Tutte conservano scuole attive e splendide biblioteche

  8. In Occidente le città dotte sono poche e modeste: Roma, Ravenna, Toledo, Siviglia

  9. Isidoro da Siviglia Ms. parisiensis annum 800ca Etymologiae Ms. Cesena Malatestiana • Isidoro da Siviglia (S. Isidoro) († 636) e l’importanza delle sue Etymologiae, corpo e specchio della cultura dell’epoca “rethorica est ratio dicendi iurisperitorum, scientia quam oratores sequuntur”; “lex erit omne... quod ratione constiterit, dumtaxat quod religioni congruat, quod disciplinae conveniat, quod saluti proficiat...” “rethorica... procedit in forum...”

  10. Le città sono povere di scuole e di cultura giuridica. Ovunque si va perdendo l’eredità delle leggi e dei giuristi romani • I frammenti più importanti sono raccolti nella Lex Romana Visigotorum. Descrivere il contenuto

  11. Ravenna, Basilica di S. VitaleGiustiniano e la sua corte Giustiniano

  12. Le leggi di Giustiniano • Giustiniano (482-565) e Triboniano • In Oriente, a Bisanzio, vi sono le condizioni per un’operazione imponente di recupero dell’eredità giuridica romana • 529: prima redazione del Codex. • 533: Digesta, o Pandectae. I Digesta raccolgono iura, in 50 libri, divisi in titoli • 534: Institutiones. Manuale elementare, sul modello di Gaio. Viene promulgato come legge dell’impero

  13. Il testo originale della compilazione di Giustiniano è andato perduto. Di esso ricompaiono frammenti tra il secolo XI e il secolo XII. Quale opera e quali meriti si attribuiscono ad Irnerio (prime decadi del sec. XII) • Nella seconda metà del secolo XIX sono state utilizzate copie dei secoli XI-XII per tentare un ulteriore riavvicinamento al testo originale. Ne è derivata l’edizione che oggi è in uso, curata da T. Mommsen e P. Krüger (Institutiones, Digesta), P. Krüger (Codex), R. Schöll e G. Kroll (Novellae)

  14. Le leggi di Giustiniano e l’Europa occidentale • La compilazione di Giustiniano non può essere estesa all’Occidente. Spiegare per quali ragioni • Giustiniano riconquista l’Italia gotica nel 553

  15. 554: con la Pragmatica Sanctio, su richiesta di papa Vigilio, Giustiniano estende all’Italia le sue leggi • L’Italia è l’unica terra d’Occidente in cui sia stata promulgata la compilazione giustinianea • Fuori d’Italia vi sono ‘regni’ indipendenti: dei Visigoti, dei Burgundi, dei Franchi (parte della Francia centrale), etc. • In nessuno di questi regni possono essere promulgate le leggi di Giustiniano. Nei loro territori sopravvive molto del diritto contenuto nel Codex di Teodosio risalente al 438

  16. Roma è sede di un ducato dipendente da Ravenna

  17. I longobardi in Italia • I longobardi militano come mercenari nell’esercito di Narsete per la distruzione del ‘regno’ degli ostrogoti e la riconquista bizantina dell’Italia 533-553:

  18. Alboino, capo dei longobardi, varca il passo del Friuli, a Cividale, e penetra nell’Italia del nord • Con Alboino giungono in Italia: a) un esercito in armi b) intere famiglie e parentele • Nei primi anni i longobardi occupano solo le campagne. Spiegare con quali conseguenze 568, lunedì di Pasqua

  19. Caratteri generali • I longobardi non occupano territori omogenei. I loro insediamenti sono “a macchia di leopardo”. Spiegare per quali ragioni • Gruppi separati si organizzano sotto il comando di un duca • Principali città organizzate a ducato: Milano, Brescia, Monza, Verona, Genova • Nel centro e nel sud della penisola italiana si formano i ducati di Spoleto e di Benevento

  20. Alboino Il Regnum Langobardorum I primi re • 572: morte di Alboino • 572-574: Clefi, re violento • 574-584: nessun re (interregno) • 584: elezione di Autari

  21. Struttura del Regnum dal tempo di Autari • Re e duchi: natura del rapporto • Curtis regia, retta da un gastaldo. Poteri e compiti del gastaldo • Curtis ducalis, retta dal duca. Poteri e compiti del duca • Il problema delle c.d. arimannìe • L’idea longobarda del regnum e i gasindi

  22. Corona di Teodolinda Croce di Desiderio Il potere dei re • Capitale incerta fra Milano, Monza e Pavia

  23. Editto di Rotari, ms. sec. XI Madrid, Bilioteca Nazionale • Rotari, 643. Rapporti latini e longobardi (exercitales) Gli Editti longobardi • Grimoaldo, 668 • Liutprando, 713-735. Rapporti con la Chiesa romana • Rachi, 745-746 • Astolfo, 750-755

  24. La restaurazione dell’impero d’Occidente:Il “Sacro Romano Impero”

  25. Pipino il Breve, 754-768, re dei franchi • 774: i franchi (carolingi) si sostituiscono ai longobardi nel governo del Regnum langobardorum (che però conserva il suo nome) • Carlo Magno, 768-814, re dei franchi

  26. Incoronazione di Carlo Magno miniatura sec. XIV BNP • Nella notte di Natale dell’800 Carlo Magno è incoronato imperatore, a Roma, da papa Leone III • Carlo Magno e il disegno delle contee

  27. Differenti concezioni del potere imperiale: a) Secondo il papa l’imperium è pubblico, e perciò è inalienabile, indivisibile, non ha valore patrimoniale; b) Secondo Carlo l’imperium è ministerium, e come ogni patrimonium ha un prezzo ed è divisibile fra gli eredi. Nel suo pensiero l’imperium si colloca in una zona grigia, nella quale non è possibile distinguere fra un potere da concepire come res publica e un diritto da concepire come res privata

  28. Il problema delle contee • Dopo Carlo Magno († 814) e Ludovico il Pio († 840) l’impero entra in crisi • Lotario I, imperatore dall’843 all’855 • Nell’855, col Trattato di Verdun, l’impero è diviso tra i fratelli, Lotario, Carlo il Calvo e Ludovico il Germanico ·L’unità dell’Impero è ricostituita da Carlo III il Grosso, 881- 888

  29. Il “Sacro Romano Impero”Uno schema per la comprensione dei tempi nuovi

  30. Il progetto costituzionale dei carolingi • Dividere l’impero in distretti territoriali locali • Affidarne il governo a persone di fiducia del sovrano • Una parte dei distretti locali sono organizzati in contee e sono affidati a ‘conti’ che rappresentano il sovrano • Una parte è costituita in feudo ed è affidata a signori di fiducia del sovrano

  31. Codex guelf. 254 Helmst. der Herzog August Bibliothek Wolfenb Le nuove leggi dell’impero e del Regno d’Italia (detto Regnum Langobardorum).I capitolari franchi

  32. Le leggi sono divise in ‘capitoli’, e perciò sono dette capitularia • I capitularia sono leggi orali • La parola del re (verbum regis) deve essere corroborata dalla volontà popolare (voluntas populi) • Come intendere la partecipazione della volontà popolare Carlo Magno promulga capitolare, miniatura sec. X ?

  33. La scrittura non serve per la validità delle leggi (non è ad substantiam). Serve solo per dare la prova del verbum regis (serve adprobationem) • I capitularia si dividono in • Capitularia per se scribenda • Capitularia ad leges addenda • Capitularia missorum Esempio di carolina

  34. Le leggi e la dottrina nell’ultima fase dell’Italia carolingia • Il Liber papiensis • La Lombarda • Le Formulae ad Librum papiensem • La Expositio ad Librum papiensem nell’area lombarda (Pavia) • Significato dell’opera: antiqui e moderni, giustificazioni delle due differenti metodologie e relative ragioni storiche • Le Exceptiones Petri in varie aree europee: • Toscana (Arezzo, Firenze), Piemonte (Ivrea), Provenza (Valence in Francia), Germania (Tübingen), Austria (Graz, Admont) • Significato dell’opera e ragioni storiche della sua diffusione in vari territori europei

  35. Speculum Virginum La campagna • Secoli VI-XI: la campagna prevale sulla città • Il problema del dominium e dell’imperium • Potere centrale e poteri locali. La campagna (come la città) è una variabile indipendente rispetto ai progetti costituzionali del regno e dell’impero carolingio • Maiores e minores: la nuova collocazione degli sculdasci e dei decani • Si forma un sistema di relazioni che nell’insieme il ‘sistema curtense’

  36. Il sistema curtense • La curtis, sede del signore, è al centro della terra dominica (detta anche sundrio) • Attorno vi è la terra tributaria o massaricium, costituita da mansi utilizzati da massarii • Il problema dei fundi, o casalia

  37. Le signorie di campagna • Signorie fondiarie, territoriali, feudali • Signori titolari di feudum e signori titolari di bannum La signoria feudale • Il potere si dispiega in forma piramidale • I feudi in capite. I capitanei • Feudum a fidelitate • Il vassallo deve al signore fedeltà, obbedienza, aiuto militare • Il signore deve al vassallo aiuto e protezione

  38. La cerimonia dell’infeudazione (investitura) • Al vertice vi è un signore (il re o altro senior) e in posizione subordinata vi è un vassallo (vassus) • Nel rapporto fra il signore e il vassallo: • il signore concede una terra (beneficium) al vassallo • il vassallo ha il potere di escludere l’ingerenza del signore nella terra ricevuta in beneficium (immunitas) • il vassallo ha la giurisdizione sugli abitanti della terra (iurisdictio)

  39. Vassalli, valvassori e valvassini

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