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L’IGNORANZA DELLA LEGGE PENALE

SEMINARIO DI DIRITTO PENALE Cattedre di diritto penale Prof. Dolcini e Prof. Basile A.A. 2010-2011. L’IGNORANZA DELLA LEGGE PENALE. Relatrici: Avv. Verena Pusateri Dott.ssa Elisabetta T iani. Il terreno d’indagine: LA COLPEVOLEZZA.

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L’IGNORANZA DELLA LEGGE PENALE

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Presentation Transcript


  1. SEMINARIO DI DIRITTO PENALE Cattedre di diritto penale Prof. Dolcini e Prof. Basile A.A. 2010-2011 L’IGNORANZA DELLA LEGGE PENALE Relatrici: Avv. VerenaPusateri Dott.ssa Elisabetta Tiani

  2. Il terreno d’indagine: LA COLPEVOLEZZA • La colpevolezza come terzo elemento della sistematica quadripartita del reato • Nozione di colpevolezza 2

  3. I 4 ELEMENTI COSTITUTIVI DELLA COLPEVOLEZZA • Capacità di intendere e di volere • Conoscenza o conoscibilità della norma penale violata • Dolo o colpa • Assenza di scusanti 3

  4. L’art. 27 co. 1 COST. “LA RESPONSABILITÀ PENALE È PERSONALE” LA RESPONSABILITÀ PENALE È LA RESPONSABILITÀ PER UN FATTO PROPRIO E COLPEVOLE Divieto di responsabilità per fatto altrui rimproverabile al soggetto 4

  5. L’ART. 5 C.P. Versione attuale “NESSUNO PUÓ INVOCARE A PROPRIA SCUSA L’IGNORANZA DELLA LEGGE PENALE …SALVO CHE SI TRATTI DI IGNORANZA INEVITABILE” Art. 5 c.p. originario 5

  6. COME SI È GIUNTI A QUESTO RISULTATO? 6

  7. LA SENTENZA DELLA CORTE COSTITUZIONALE24 marzo 1988, n. 364 7

  8. I 2 Traguardi della sentenza n. 364/1988 della Corte Costituzionale 1) IL PRINCIPIO DI COLPEVOLEZZA COME PRINCIPIO COSTITUZIONALE: L’ART. 27 CO. 1 COST. 2)LA DICHIARAZIONE DIPARZIALE ILLEGITTIMITÀ COSTITUZIONALE DELL’ART. 5 C.P. + LA SENTENZA C.COST. N. 1085/1988: LA DICHIARAZIONE DI ILLEGITTIMITÀ COSTITUZIONALE DEL PRINCIPIO ISPIRATORE DELLA RESPONSABILITÀ OGGETTIVA. 8

  9. L’originario art. 5 c.p. contrasta con: • ART. 27 CO. 1 COST.: principio di colpevolezza perché impedisce ogni esame sulla rimproverabilità dell’errore o dell’ignoranza • ART. 27 CO. 3 COST.: funzione rieducativa della penaperché non può avere funzione rieducativa la pena inflitta ad un soggetto che ha commesso un reato senza che abbia potuto conoscere la norma incriminatrice • ART. 3 COST.: principio di uguaglianzaperché tratta in modo uguale situazione differenti • LO SPIRITO STESSO DELL’INTERA COSTITUZIONE ricavabile dagli artt. 2, 3, 73 co. 3, 25 co. 2 COST. 9

  10. La nostra analisi • L’ART. 5 C.P. PRIMA DELLA SENTENZA C.COST. N. 364/1988 • LA DICHIARAZIONE DI PARZIALE ILLEGITTIMITÀ COSTITUZIONALE DELL’ART. 5 C.P. ed IL ‘NUOVO’ ART. 5 C.P. 10

  11. 1)L’ART. 5 C.P. PRIMA DELLA SENTENZA C.COST. N. 364/1988: “NESSUNO PUÓ INVOCARE A PROPRIA SCUSA L’IGNORANZA DELLA LEGGE PENALE” 11

  12. IL PRINCIPIO‘ignorantialegis non excusat’ • L’ART. 5 C.P. NEL CODICE ROCCO • ASSOLUTA IRRILEVANZA DELLA CONOSCENZA O DELL’IGNORANZA DELLA NORMA INCRIMINATRICE • PORTATA GENERALE DEL PRINCIPIO • LA RATIO POLITICO-AUTORITARIA DELL’ART. 5 C.P. IN SENSO SOGGETTIVO IN SENSO OGGETTIVO 12

  13. LA RIGOROSA APPLICAZIONE DELL’ART. 5 C.P.:LA GIURISPRUDENZA DI LEGITTIMITÀ PREVALENTE 13

  14. Alcuni esempi: Il caso n. 1 Il notaio che presenta in ritardo l’elenco dei protesti cambiari • La difesa: “Esistono diversi orientamenti giurisprudenziali sull’interpretazione della norma che indica la tempistica della suddetta presentazione” 14

  15. La sentenza “l’errore sulla legge penale NON PUÓ MAI ESSERE INVOCATO, neanche se sia stato causato da CONTRASTI INTERPRETATIVI GIURISPRUDENZIALI” (Cass., sez. III, 12.3.1957, Butera) 15

  16. Alcuni esempi: Il caso n. 2 LA PROPAGANDA ANARCHICA PER INDURRE I CITTADINI A NON ESERCITARE IL DIRITTO DI VOTO  IL REATO DI ISTIGAZIONE A DISOBBEDIRE ALLE LEGGI (art. 415 c.p.) • La difesa: “ESISTONO SENTENZE PRECEDENTI CHE HANNO ASSOLTO GLI IMPUTATI PER FATTI ANALOGHI” 16

  17. La sentenza “la convinzione della liceità del fatto derivante da PRECEDENTI SENTENZE ASSOLUTORIE per FATTI ANALOGHI è IRRILEVANTE” (Cass., sez. I, 7.11.1967, Di Pasquale) 17

  18. Alcuni esempi: Il caso n. 3 IL GESTORE DI UN LOCALE OVE SI SVOLGE GIOCO D’AZZARDO (art. 718 c.p.) • La difesa: “L’IMPUTATO HA OTTENUTO LA LICENZA DEL SINDACO PER POTER ESERCITARE TALE ATTIVITÀ” 18

  19. La sentenza “l’ERRORE sulla legge penale determinato DA UN PROVVEDIMENTO AMMINISTRATIVO ILLEGITTIMO NON ESCLUDE LA RESPONSABILITÀ PENALE” (Cass., sez. IV, 15.2.1966, Massimino) 19

  20. Alcuni esempi: Il caso n. 4 EVASIONE DELL’IMPOSTA DI FABBRICAZIONE PER LA VENDITA DI MARGARINA • La difesa: “L’IMPUTATO HA INTERPRETATO ERRONEAMENTE LA LEGGE TRIBUTARIA, ANCHE IN CONSIDERAZIONE DELLA TOLLERANZA MANIFESTATA DALL’AUTORITÀ PREPOSTA AL CONTROLLO” 20

  21. La sentenza “l’ignoranza o l’erronea interpretazione della legge penale SONO INESCUSABILI anche quando SIANO STATE FACILITATE dalla tolleranza manifestata dall’AUTORITÀ” (Cass., sez. I, 17.5.1965, D’Amico) 21

  22. CONCLUSIONE: LA PREVALENTE GIURISPRUDENZA DI LEGITTIMITÀ È MOLTO RIGOROSA: L’IGNORANZA E L’ERRORE SULLA LEGGE PENALE SONO SEMPRE INESCUSABILI, INDIPENDENTEMENTE DALLA LORO CAUSA 22

  23. LA GIURISPRUDENZA COSTITUZIONALEPRECEDENTE AL 1988:LA SENTENZA C. COST. 25 MARZO 1975 N. 74 23

  24. L’interpretazione RIGOROSA della Corte Costituzionale: • Rigetta la prima questione di legittimità costituzionale dell’art. 5 c.p. • L’art. 5 c.p. ha fondamento costituzionale nel principio di obbligatorietà della legge penale (art. 73 co. 3 e 25 co. 2 Cost.) 24

  25. L’ORIENTAMENTOMINORITARIO:LA GIURISPRUDENZA SULLA ‘BUONA FEDE’ 25

  26. L’EFFICACIA SCUSANTE della ‘BUONA FEDE’ • COS’È LA ‘BUONA FEDE’ • L’AMBITO DI APPLICAZIONE: LE CONTRAVVENZIONI • QUANDO LA ‘BUONA FEDE’ SCUSA?: QUANDO MANCA LA COLPA QUANDO IL SOGGETTO HA FATTO TUTTO IL POSSIBILE PER OSSERVARE LA LEGGE NELLE IPOTESI DI FORZA MAGGIORE O CASO FORTUITO • IL RISULTATO: ASSOLUZIONE PER MANCANZA DELL’ELEMENTO PSICOLOGICO DEL REATO (3° ELEMENTO SISTEMATICA QUADRIPARTITA DEL REATO) 26

  27. Alcuni esempi: Il caso n. 1 L’IMPRENDITORE EDILE CHE HA COMMESSO UN ABUSO EDILIZIO IN ATTUAZIONE DI UNA LICENZA EDILIZIA ILLEGITTIMA RILASCIATA DALLA P.A. 27

  28. La sentenza “la BUONA FEDE SCUSA QUANDO: • il soggetto è convinto della liceità del fatto commesso, costituente REATO CONTRAVVENZIONALE • tale convinzione deriva da un PROVVEDIMENTO DELLA P.A. • il soggetto non è in grado di rilevare l’illegittimità del provvedimento” (Cass., sez. III, 25.11.1981, Ferrari). 28

  29. Alcuni esempi: Il caso n. 2 IL SOGGETTO CHE COMMETTE UNA CONTRAVVENZIONE NELLA CONVINZIONE DELLA LICEITÀ DELLA CONDOTTA DERIVANTE DA UNA PRECEDENTE SENTENZA CHE HA ASSOLTO L’IMPUTATO PER UN IDENTICO FATTO 29

  30. La sentenza “la BUONA FEDE SCUSA QUANDO: • il soggetto è convinto della liceità del fatto commesso, costituente REATO CONTRAVVENZIONALE • tale convinzione deriva da una PRECEDENTE SENTENZA DI ASSOLUZIONE PER UN IDENTICO REATO • il soggetto ha fatto tutto il possibile per osservare la legge” (Cass., sez. VI, 29.10.1973, Di Febo) 30

  31. Alcuni esempi: Il caso n. 3 IL SOGGETTO CHE COMPIE UNA CONTRAVVENZIONE NELLA CONVINZIONE DELLA LICEITÀ DELLA CONDOTTA DERIVANTE DA UN ATTEGGIAMENTO DI TOLLERANZA DELLA P.A. 31

  32. La sentenza “la BUONA FEDE SCUSA QUANDO: • il soggetto è convinto della liceità del fatto commesso, costituente REATO CONTRAVVENZIONALE • tale convinzione deriva dall’ATTEGGIAMENTO DI TOLLERANZA DELLA P.A. PREPOSTA AL CONTROLLO • il soggetto ha fatto tutto il possibile per osservare la legge” (Cass., sez. VI, 29.10.1973, Di Febo) 32

  33. LE CAUSE DELL’EROSIONE DEL PRINCIPIO ‘IGNORANTIA LEGIS NON EXCUSAT’ • L’AVVENTO DELLA COSTITUZIONE • LA DOTTRINA NON è CONTENTA DELL’ECCESSIVA REPRESSIVITÀ DELLA NORMA • L’AMMINISTRATIVIZZAZIONE DEL DIRITTO PENALE • L’EVOLUZIONE DELLA DISCIPLINA DELL’IGNORANZA NEL CONTESTO EUROPEO 33

  34. 2) LA DICHIARAZIONE DI PARZIALE ILLEGITTIMITÀ COSTITUZIONALE DELL’ART. 5 C.P. LA SENTENZA C. COST. N. 364/1988: “ILLEGITTIMITÀ COSTITUZIONALE DELL’ART. 5 C.P. NELLA PARTE IN CUI NON ESCLUDE DALL’INESCUSABILITÀ DELL’IGNORANZA DELLA LEGGE PENALE L’IGNORANZA INEVITABILE”…in altre parole…L’IGNORANZA DELLA LEGGE PENALE NON SCUSA TRANNE CHE SI TRATTI DI IGNORANZA INEVITABILE 34

  35. L’AMBITO DI APPLICAZIONE DELLA DISCIPLINA DELL’ERRORE INEVITABILE • I reati artificiali: il naturale terreno di applicazione del nuovo art. 5 c.p. • ESEMPI di reati ‘artificiali’: • Abusi edilizi per mancanza delle prescritte autorizzazioni/concessioni • Reati previsti in materia di inquinamento e di raccolta dei rifiuti • Reati omissivi ‘propri’ concernenti, ad esempio, omesse denunce, omesse annotazioni contabili, omesso adempimento di alcuni ordini emanati dalla P.A., etc.. per lo più contravvenzioni o delitti di ‘mera creazione legislativa’ 35

  36. I reati naturali • Tesi di parte della dottrina: ANCHE per alcuni REATI NATURALI, QUANDO NON SONO OVUNQUE PREVISTI COME REATI. ESEMPIO: INCESTO (art. 564 c.p.), per lo straniero che, da poco giunto nel nostro Paese, non conosce l’ambito di estensione della fattispecie italiana di incesto, in quanto nel suo Paese di origine sono permessi rapporti sessuali con gli affini in linea retta • ORIENTAMENTO GIURISPRUDENZIALE PREVALENTE:ESCLUSIONE DELLA RILEVANZA SCUSANTE DELL’ERRORE PER I REATI NATURALI. ESEMPI: • RIDUZIONE IN SCHIAVITÙ • BIGAMIA • MALTRATTAMENTI IN FAMIGLIA, SEQUESTRO DI PERSONA, VIOLENZA SESSUALE IN DANNO DELLA MOGLIE • VIOLENZA SESSUALE IN DANNO DI MINORI DI 14 ANNI 36

  37. IL RAGIONAMENTO DELLA CORTE COSTITUZIONALE: • I DOVERI RECIPROCI DELLO STATO E DEL SINGOLO • IL GIUDIZIO DI INEVITABILITÀ DELLA CORTE ED IL DOVERE DI CONOSCENZA DEL PRIVATO • I PARAMETRI DEL GIUDIZIO DI INEVITABILITÀ 37

  38. IL DOVERE DELLO STATO:IL PRINCIPIO DI RICONOSCIBILITÀ DEI CONTENUTI DELLE LEGGI PENALI • il principio di legalità • diritto penale come extremaratio • norme chiare e precise • ART. 25 co. 2 COST.: “Nessuno può essere punito se non in forza di una legge che sia entrata in vigore prima del fatto commesso” • ART. 73 co. 3 COST.: “Le leggi sono pubblicate subito dopo la promulgazione ed entrano in vigore il quindicesimo giorno successivo alla loro pubblicazione [..]” 38

  39. COSA SUCCEDE SE LO STATO NON RISPETTA IL PRINCIPIO DI RICONOSCIBILITÀ?La legge penale è viziata ab origine di illegittimità costituzionale per violazione del principio di legalità (art. 25 co. 2 Cost.) 39

  40. IL DOVERE DEL PRIVATO:IL DOVERE DI INFORMAZIONE E DI CONOSCENZA • dovere di conoscenza diretta • dovere di conoscenza attraverso la mediazione di esperti • ART. 2 COST.: “La Repubblica [..] richiede l’adempimento dei doveri inderogabili di solidarietà politica, economica e sociale” 40

  41. COSA SUCCEDE SE IL PRIVATO VIOLA IL DOVERE DI INFORMAZIONE E DI CONOSCENZA?L’ignoranza e l’errore di chi deliberatamente o per trascuratezza non adempie al dovere di informazione sono inescusabili 41

  42. IL GIUDIZIO DI INEVITABILITÀ ED IL DOVERE DI CONOSCENZA DEL PRIVATO • GIUDIZIO DI INEVITABILITÀ AL MOMENTO DELLA VIOLAZIONE DELLA LEGGE PENALE • LA DILIGENZA NEL DOVERE DI INFORMAZIONE PER IL COMUNE CITTADINO: livello di diligenza ordinaria PER IL PROFESSIONISTA: livello di diligenza superiore • IL CRITERIO DELL’HOMO EIUSDEM CONDICIONIS ET PROFESSIONIS 42

  43. IL DOVERE DI CONOSCENZA DEL PROFESSIONISTA • PRIMO ORIENTAMENTO: l’ignoranza del professionista sulle leggi penali disciplinanti il suo campo di attività è sempre rimproverabile Esempi: • il titolare di un’impresa di panificazione che ignora e viola le norme relative all’impiego di additivi chimici (Cass., sez. vi, 25.11.1989, Mambelli) • la guardia giurata che ignora i limiti delle proprie funzioni concernenti l’uso delle armi (Cass., sez. i, 28.01.1991, Caporaso) 43

  44. SECONDO ORIENTAMENTO (oggi prevalente): • a differenza del cittadino comune, il professionista risponde dell’ignoranza anche per culpa levis(Cass., s.u., 10.06.1994, Calzetta) • Esclusione della colpevolezza solo in casi eccezionali quando l’errore è stato causato da: • - comportamenti o provvedimenti della p.a. • - pacifico orientamento giurisprudenziale • il caso:errore dell’imprenditore edile che ha commesso un abuso edilizio sulla base di una concessione edilizia illegittima, facendo affidamento anche sul pacifico orientamento della giurisprudenza amministrativa 44

  45. CRITERI SOGGETTIVI ‘PURI’ DI VALUTAZIONE LA VALUTAZIONE DELLE SPECIFICHE CONDIZIONI SOGGETTIVE DELL’AGENTE: • IL LIVELLO DI SOCIALIZZAZIONE • IL LIVELLO DI CULTURA E LE PARTICOLARI CONOSCENZE • LE PERSONALI CONDIZIONI DI INFERIORITÀ 45

  46. IL CASO: LO STRANIERO • Non è sufficiente il mero status di straniero per rendere scusabile l’ignoranza Esempi: a)la non colpevole carenza di socializzazione dello straniero 1. lo straniero analfabeta ed emarginato che detiene abusivamente armi ad aria compressasi scusa (Trib. minori Firenze, 27.9.1989, Maghobi) 2. Una giovane donna rumena che all’ottava settimana di gravidanza prende farmaci contro il cancro per abortire si scusa (Trib. Milano, 12.1.2010, n. 5) 3. lo straniero che violenta sessualmente la moglie no scusa (Cass., sez. vi, 26.11.2009, f.a.) 46

  47. b)l’assenza di disvalore sociale del fatto • lo straniero che vende accendini senza il bollo di stato si scusa (Pret. Pescia, 21.11-1988, Seck) c)la breve permanenza in italia • lo straniero che non ottempera all’ordine di presentazione in questura redatto solamente il lingua italiana si scusa (Cass., sez. I, 20.3.1992, Faicel Ben Kraien) d)la diversa regolamentazione nello stato di origine: • lo straniero che commette violenza carnale in danno di minori di anni 14 no scusa(Cass., sez. iii, 7.12.1993, Tabib) • lo straniero che detiene abusivamente armi ad aria compressasi scusa (Trib. Genova, 30.4.1989, Khedhiri) 47

  48. CRITERI OGGETTIVI ‘PURI’ DI VALUTAZIONE OGGETTIVA IRRICONOSCIBILITÀ DELLA NORMA PENALE I CASI: • ASSOLUTA OSCURITÀ DEL TESTO LEGISLATIVO • La violazione della normativa sullo smaltimento dei rifiuti tossicioscurità ed equivocità normatival’errore scusa (Pret. Milano, 29.03.198, Bertacin) • GRAVEMENTE CAOTICO ATTEGGIAMENTO INTERPRETATIVO DELLA GIURISPRUDENZA • La vendita di videocassette a contenuto oscenocontrastanti orientamenti giurisprudenziali sulla nozione di ‘comune sentimento del pudore’l’errore scusa(Pret. Reggio Emilia, 26.10.1989, Petrocelli) 48

  49. CRITERI OGGETTIVI ‘MISTI’ DI VALUTAZIONE TENGONO CONTO SIA DELLE CIRCOSTANZE OGGETTIVESIA DELLE CIRCOSTANZE SOGGETTIVE I CASI • RASSICURAZIONI DELLA P.A. COMPETENTE OTTENUTE A SEGUITO DI RICHIESTE INFORMATIVE - L’apertura di un circolo ricreativo senza la necessaria autorizzazione prevista dal tulps Affidamento posto in una circolare ministerialisiscusa(Cass., sez. I, 01.07.1993, Lelli) - Il datore di lavoro che chiede informazioni sulle norme antinfortunistiche ad organi della p.a. non competentinoscusa(Cass., sez. IV, 3.7.1990, Rebattini) • PROVVEDIMENTO AUTORIZZATIVO DELLA P.A. -L’imprenditore edile che fa affidamento su una autorizzazione edilizia illegittimasiscusa (Cass., s.u., 10.06.1994, Calzetta) 49

  50. INERZIA/TOLLERANZA DELLA P.A. - Scommesse su eventi sportivi svolte in un’agenzia sita in un locale aperto al pubblico e con insegna, la cui pubblicità compare anche su giornali locali e nazionali e la cui apertura sia stata comunicata all’Autorità di p.s.si scusa (Trib. Isernia, 9.03.1999, Friello) - Costruzioni di manufatti senza concessione edilizia in presenza sul fondo – da anni - di altri manufatti dello stesso generesi scusa (Pret. Lucca, sez. Pietrasanta, 18.3.1991, Quadrelli) - Gestione di un esercizio pubblico senza la prescritta autorizzazione sanitariatolleranza della p.a. no scusa(Cass., 19.3.1990, Borboglini) 50

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