1 / 32

Corso per “Esperti in dinamiche e politiche giovanili”

Corso per “Esperti in dinamiche e politiche giovanili”. Trento 21-22 marzo 2013 Riccardo Grassi info@riccardograssi.it. Facciamo il tagliando: cosa abbiamo capito fino ad ora?. Quale idea ci siamo fatti di cosa siano le politiche giovanili?.

nike
Télécharger la présentation

Corso per “Esperti in dinamiche e politiche giovanili”

An Image/Link below is provided (as is) to download presentation Download Policy: Content on the Website is provided to you AS IS for your information and personal use and may not be sold / licensed / shared on other websites without getting consent from its author. Content is provided to you AS IS for your information and personal use only. Download presentation by click this link. While downloading, if for some reason you are not able to download a presentation, the publisher may have deleted the file from their server. During download, if you can't get a presentation, the file might be deleted by the publisher.

E N D

Presentation Transcript


  1. Corso per “Esperti in dinamiche e politiche giovanili” Trento 21-22 marzo 2013 Riccardo Grassi info@riccardograssi.it

  2. Facciamo il tagliando:cosa abbiamo capito fino ad ora? Quale idea ci siamo fatti di cosa siano le politiche giovanili?

  3. Aggregarsi liberamente in gruppi di circa 10 persone (costituire 6 gruppi). Ogni gruppo sul proprio cartellone sintetizzi (anche problematizzando) le seguenti questioni: • Quale è l’oggetto delle politiche giovanili • Quali sono i target di destinatari degli interventi di politica giovanile • Chi sono i soggetti che promuovono e realizzano le politiche giovanili sui territori • Quali sono le metodologie specifiche delle politiche giovanili Riscaldamento a gruppi

  4. Le politiche giovanili alla ricerca del proprio oggetto Tutto ciò che riguarda i giovani è politica giovanile Essere giovani non è una questione anagrafica, ma di mentalità Tutto è politica giovanile… è una questione di mentalità

  5. Lavoro, istruzione, sport, partecipazione, spazi, prevenzione…

  6. Sono politiche giovanili : • azioni e programmi rivolti prioritariamente ad un target definito (11-29 anni? 13-24 anni? 15-42 anni?); • interventi che hanno come risultato atteso aprire opportunità di accesso (competenze, esperienze, contatti); • interventi che prevedano la partecipazione attiva dei destinatari nel processo di ideazione/produzione/valutazione Dare delle coordinate di contenuto

  7. Fattori chiave caratterizzanti: • il grado di intenzionalità sociale del proponente (quanto chi propone l'azione sta portando avanti prioritariamente un interesse personale o collettivo); • il grado effettivo di produzione di bene comune(ovvero la capacità di valutazione dei risultati) La rilevanza pubblica

  8. Una somma di interventi sporadici • Il mantenimento di ciò che abbiamo sempre fatto • Il finanziamento ad idee di “bravi ragazzi” • … Le politiche giovanili non sono:

  9. I soggetti delle politiche giovanili Attori e destinatari

  10. Le politiche giovanili sono politiche comunitarie, i cui obiettivi sono definiti da una pluralità di attori: • Amministrazioni locali • Governo nazionale • Unione Europea • Ma anche: • ASL • Fondazioni bancarie e comunitarie • Enti religioni • Cooperative sociali • Associazioni • Imprese Chi decide le politiche giovanili?

  11. Alla frammentarietà dei decisori corrisponde una ancora maggiore frammentarietà di esecutori, ognuno dei quali interpreta a suo modo gli obiettivi assegnati Il rischio di politiche giovanili anarchiche

  12. Posizione rispetto al mercato del lavoro e al sistema formativo Fase del ciclo di vita Situazione familiare e co-abitativa Capacità di controllo psicologico Centralità/ marginalità relazionale Caratteristiche ascritte individuali e del contesto sociale Possibilità di consumo Accesso alle risorse/ opportunità Competenze culturali Background culturale e classe sociale familiare Luogo di residenza Genere ed età Nazionalità Si fa presto a dire giovani

  13. In un quadro così frammentato il rischioè di produrre interventi caotici, con un’offerta sbilanciata su alcuni target e carente per altri, senza produrre significativi effetti di sistema I rischi della mancanza di una Politica

  14. “Ho imparato che il problema degli altri è uguale al mio. Sortirne insieme è la politica, sortirne da soli è avarizia” (don Milani)

  15. Le sfide da affrontare Per delle politiche giovanili che sanno di Politica

  16. La sfida dei processi

  17. Il processo di costruzione di un POG Al di là della compilazione dei formulari, verso una politica di comunità

  18. Chi partecipa alla definizione del piano? Quali interessi porta con sé? • Chi non partecipa alla definizione del piano? Per quali motivi? Cosa comporta la sua defezione? • Come si collega il PGZ agli altri dispositivi presenti sul territorio? • Complessivamente che copertura c’è dei diversi target giovanili presenti sul territorio? • Questo piano che beneficio porta al territorio? Quali sono la sua sostenibilità e i suoi effetti nel tempo? Alcune questioni relative al processo di definizione del POG

  19. Ogni luogo ha una sua storia ed esprime una narrazione di sé, dei propri valori e dei propri significati

  20. Impatta in maniera cognitiva sui destinatari Impatta in maniera evocativa sui destinatari Quali narrazioni?

  21. Quale è il posto che hanno i giovani dentro la narrazione che una comunità fa di sé?

  22. Inclusione ed esclusione

  23. Quale ruolo hanno i POG dentro le politiche di comunità?

  24. POG, RTO, tavoli alla ricerca di un senso

  25. I giovani dentro la nuova narrazione del territorio

  26. Esprimere una vision politica Avere una meta

  27. Coinvolgere attivamente i giovani che ci stanno Saper attivare

  28. Valutare i risultati Dare un seguito

  29. Leggere gli effetti di lungo periodo e inattesi I rischi

  30. Produrre cambiamenti all’interno della comunità Raccogliere i frutti

  31. Esperienze di piano Cosa sappiamo e cosa ci immaginiamo delle modalità di funzionamento di un Piano Operativo Giovani e degli strumenti ad esso connessi

  32. Aggregarsi liberamente in gruppi di circa 10 persone (costituire 6 gruppi). Ogni gruppo sul proprio cartellone sintetizzi (anche problematizzando) le seguenti questioni: • Chi e come definisce i contenuti dei POG? Chi definisce la struttura dei bisogni del territorio ed individua gli obiettivi specifici del piano? • Chi e come gestisce i progetti dei POG? • Chi e come garantisce l’interconnessione tra i progetti dei POG? • Chi e come restituisce alla comunità i risultati dei progetti dei POG? Lavoro a gruppi

More Related