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LE NUOVE NORME PER IL GOVERNO DEL TERRITORIO Legge regionale n. 11 del 23 aprile 2004

LE NUOVE NORME PER IL GOVERNO DEL TERRITORIO Legge regionale n. 11 del 23 aprile 2004. La disciplina delle zone produttive. a cura di Roberto Travaglini e Angelo Frigo Associazione Industriali Vicenza. Vicenza, 27 maggio 2005. Le zone produttive nel PTRC.

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LE NUOVE NORME PER IL GOVERNO DEL TERRITORIO Legge regionale n. 11 del 23 aprile 2004

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Presentation Transcript


  1. LE NUOVE NORME PER IL GOVERNO DEL TERRITORIOLegge regionale n. 11 del 23 aprile 2004 La disciplina delle zone produttive a cura di Roberto Travaglini e Angelo Frigo Associazione Industriali Vicenza Vicenza, 27 maggio 2005

  2. Le zone produttive nel PTRC Articolo 24 – Contenuti del piano territoriale regionale di coordinamento (PTRC) 1. Il piano territoriale regionale di coordinamento (PTRC), in coerenza con il programma regionale di sviluppo (PRS) di cui alla legge regionale 29 novembre 2001, n. 35 “Nuove norme sulla programmazione”, indica gli obiettivi e le linee principali di organizzazione e di assetto del territorio regionale, nonché le strategie e le azioni volte alla loro realizzazione. In particolare: omissis g) formula i criteri per la individuazione delle aree per insediamenti industriali e artigianali, delle grandi strutture di vendita e degli insediamenti turistico – ricettivi; omissis

  3. Le zone produttive nel PTCP (a) Articolo 22 – Contenuti del piano territoriale di coordinamento provinciale (PTCP) 1. Il piano territoriale regionale di coordinamento (PTCP) è lo strumento di pianificazione che delinea gli obiettivi e gli elementi fondamentali dell’assetto del territorio provinciale in coerenza con gli indirizzi per lo sviluppo socio – economico provinciale, […], ed in particolare: omissis l) formula i criteri per la valorizzazione dei distretti produttivi di cui alla legge regionale 4 aprile 2003, n. 8 “Disciplina dei distretti produttivi ed interventi di politica industriale locale”; m) individua, sulla base dei criteri di cui all’articolo 24, comma 1, lettera g), gli ambiti per la pianificazione dei nuovi insediamenti industriali, artigianali, turistico – ricettivi e delle grandi strutture di vendita; omissis

  4. Le zone produttive nel PTCP (b) • DGR n. 3178/2004 – Atti di indirizzo per dare attuazione alle nuove norme per il governo del territorio – allegato e) – Criteri per l’elaborazione del PTCP • omissis • Il PTCP riconosce i distretti produttivi costituiti ai sensi della L.R. 4 aprile 2003, n. 8 e individua gli ambiti territoriali ed i parametri necessari per il corretto insediamento territoriale dei medesimi, al fine di precostituire gli elementi di valutazione per il parere che la Provincia è tenuta a dare ai sensi dell’art. 7 della suddetta legge. • Il PTCP coordina tali parametri oltre che con i criteri e i contenuti del PTRC, con i seguenti principi finalizzati a: • omissis • rispettare i principi posti per le aree produttive, di cui alla successiva lettera m) • omissis

  5. Le zone produttive nel PTCP (c) DGR n. 3178/2004 – Atti di indirizzo per dare attuazione alle nuove norme per il governo del territorio – allegato e) – Criteri per l’elaborazione del PTCP omissis m) omissis Il PTCP provvede ad individuare le zone industriali, artigianali, turistico – ricettive e delle grandi strutture di vendita distinguendo tra quelle esistenti e le nuove; per le zone esistenti di interesse provinciale, provvede a distinguere tra zone che non ammettono ulteriori ampliamenti (es. zone produttive a ridosso di zone di tutela o di zone residenziali….) e zone che possono essere ampliate entro limti determinati sulla base delle analisi fatte dal PTCP.

  6. Le zone produttive nel PTCP (d) • (continua DGR n. 3178/2004 – Atti di indirizzo per dare attuazione alle nuove norme per il governo del territorio – allegato e) – Criteri per l’elaborazione del PTCP) • Per le nuove zone industriali […] l’individuazione deve avvenire nel rispetto dei seguenti criteri: • utilizzo di nuove risorse territoriali solo qualora non esistano alternative alla riorganizzazione e riqualificazione del tessuto insediativo esistente (art. 2, comma 1, lett. d); • localizzazione “intercomunale” al fine di soddisfare le esigenze di più comuni, limitare il “consumo del territorio” e razionalizzare i servizi. Nel rispetto dei principi di concertazione e partecipazione previsti dalla L.R. n. 11/04, la Provincia acquisisce un’ “intesa” con le amministrazioni territoriali e prevede anche l’equa ripartizione delle risorse finanziare provenienti dalle imposte comunali sugli immobili relativi a fabbricati situati in tali zone. […]

  7. Le zone produttive nel PTCP (e) • (continua) • dimensionamento dell’intervento in relazione al fabbisogno dimostrato; • localizzazione in aree dotate di adeguate infrastrutture e collegate alla rete infrastrutturale regionale esistente e programmata e in aree che siano preferibilmente contigue ad aree già destinate a zone produttive; • previsione di interventi di mitigazione ambientale; • previsione della realizzazione di servizi intercomunali; • previsioni della percentuale massima di impermeabilizzazione; • promozione di concorsi di progettazione per la progettazione delle zone produttive di interesse provinciale.

  8. Le zone produttive nel PAT (a) Articolo 13 – Contenuti del Piano di assetto del territorio (PAT) 1. Il piano di assetto del territorio (PAT), redatto sulla base di previsioni decennali, fissa gli obiettivi e le condizioni di sostenibilità degli interventi e delle trasformazioni ammissibili ed in particolare: omissis k) determina, per ambiti territoriali omogenei (ATO), i parametri teorici di dimensionamento, i limiti quantitativi e fisici per lo sviluppo degli insediamenti residenziali, industriali, commerciali, direzionali, turistico – ricettivi ed i parametri per i cambi di destinazione d’uso, perseguendo l’integrazione delle funzioni compatibili; omissis

  9. Le zone produttive nel PAT (b) (continua) Articolo 13 – Contenuti del Piano di assetto del territorio (PAT) n) detta i criteri per gli interventi di miglioramento, di ampliamento o per la dismissione delle attività produttive in zona impropria*, nonché i criteri per l’applicazione della procedura dello sportello unico per le attività produttive, di cui al decreto del Presidente della Repubblica 20 ottobre 1998, n. 447 […]; omissis *Articolo 36 – Riqualificazione ambientale e credito edilizio 1. Il comune nell’ambito del piano di assetto del territorio (PAT) individua le eventuali opere incongrue, gli elementi di degrado, gli interventi di miglioramento della qualità urbana e di riordino della zona agricola definendo gli obiettivi di ripristino e di riqualificazione urbanistica, paesaggistica, architettonica e ambientale del territorio che si intendono realizzare e gli indirizzi e le direttive relativi agli interventi da attuare. 2. Il comune con il piano degli interventi (PI) disciplina gli interventi di trasformazione da realizzare per conseguire gli obiettivi di cui al comma 1. omissis

  10. Le zone produttive nel PI (a) Articolo 17 – Contenuti del Piano degli interventi (PI) omissis 2. Il PI in coerenza e in attuazione del piano di assetto del territorio (PAT) sulla base del quadro conoscitivo aggiornato provvede a: omissis i) individuare e disciplinare le attività produttive da confermare in zona impropria e gli eventuali ampliamenti, nonché quelle da trasferire a seguito di apposito convenzionamento anche mediante l’eventuale riconoscimento di crediti edilizi* di cui all’articolo 36 e l’utilizzo di eventuali compensazioni* di cui all’articolo 37; omissis * segue

  11. Le zone produttive nel PI (b) Art. 36 – Riqualificazione ambientale e credito edilizio. omissis 3. La demolizione delle opere incongrue, l’eliminazione degli elementi di degrado, o la realizzazione degli interventi di miglioramento della qualità urbana, paesaggistica, architettonica e ambientale di cui al comma 1, determinano un credito edilizio. 4. Per credito edilizio si intende una quantità volumetrica riconosciuta a seguito della realizzazione degli interventi di cui al comma 3 ovvero a seguito delle compensazioni di cui all’articolo 37. I crediti edilizi sono annotati nel registro di cui all’articolo 17, comma 5, lett. e) e sono liberamente commerciabili. Il PI individua e disciplina gli ambiti in cui è consentito l’utilizzo dei crediti edilizi, prevedendo l’attribuzione di indici di edificabilità differenziati in funzione degli obiettivi di cui al comma 1 ovvero delle compensazioni di cui all’articolo 37. omissis

  12. Le zone produttive nel PI (c) Art. 37 – Compensazione urbanistica. 1.Con le procedure di cui agli articolo 7, 20, e 21* sono consentite compensazioni che permettano ai proprietari di aree ed edifici oggetto di vincolo preordinato all’esproprio di recuperare adeguata capacità edificatoria, anche nella forma del credito edilizio di cui all'articolo 36, su altre aree e/o edifici, anche di proprietà pubblica, previa cessione all’amministrazione dell’area oggetto di vincolo. *Articolo 7: accordo di programma Articolo 20: piano urbanistico attuativo Articolo 21: comparto urbanistico

  13. Le zone produttive nel PUA Articolo 19 – Piani urbanistici attuativi (PUA) 1. Il piano urbanistico attuativo può essere d’iniziativa pubblica o privata o, congiuntamente, di iniziativa pubblica e privata. Esso definisce l’organizzazione urbanistica, infrastrutturale ed architettonica di un insediamento ed assume, in considerazione degli interventi previsti, i contenuti e l’efficacia:: omissis c) del piano delle aree da destinare ad insediamenti produttivi di cui all’articolo 27 della legge 22 ottobre 1971, n. 865 […]; omissis

  14. Lo sportello unico per le attività produttive Articolo 48 – Disposizione transitorie omissis 1 bis. In deroga a l divieto previsto dal comma 1, e comunque fino all’approvazione del primo PAT […] continua ad applicarsi l’articolo 1, commi da 2 a 6, della legge regionale 27 dicembre 2002, n. 35 e successive modificazioni. omissis L.R. n. 35/2002 – Articolo 1, comma 6 omissis 6. Le disposizioni di cui ai commi da 2 a 5 si applicano anche alle ipotesi previste dal decreto del Presidente della Repubblica 20 ottobre 1998, n. 447 e successive modificazioni. Sono fatti salvi i procedimenti di cui all’articolo 5 del decreto del Presidente della Repubblica 20 ottobre 1998, n. 447 per i quali, entro il 27 dicembre 2002, sia già stata convocata la conferenza di servizio ai sensi del medesimo articolo 5. omissis

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