1 / 72

MilleGPG Uso integrato dei moduli per la gestione delle malattie croniche e del rischio clinico

MILLEGPG uno strumento per migliorare e migliorarsi. MilleGPG Uso integrato dei moduli per la gestione delle malattie croniche e del rischio clinico. L’audit clinico …. L’audit clinico è un processo di miglioramento continuo della qualità assistenziale che per un problema: Analizza le cause

Télécharger la présentation

MilleGPG Uso integrato dei moduli per la gestione delle malattie croniche e del rischio clinico

An Image/Link below is provided (as is) to download presentation Download Policy: Content on the Website is provided to you AS IS for your information and personal use and may not be sold / licensed / shared on other websites without getting consent from its author. Content is provided to you AS IS for your information and personal use only. Download presentation by click this link. While downloading, if for some reason you are not able to download a presentation, the publisher may have deleted the file from their server. During download, if you can't get a presentation, the file might be deleted by the publisher.

E N D

Presentation Transcript


  1. MILLEGPG uno strumento per migliorare e migliorarsi MilleGPG Uso integrato dei moduli per la gestione delle malattie croniche e del rischio clinico

  2. L’audit clinico … • L’audit clinico è un processo di miglioramento continuo della qualità assistenziale che per un problema: • Analizza le cause • Definisce l’obiettivo di miglioramento • Stabilisce gli interventi correttivi • Misura gli esiti degli interventi • Permette di ridurre la variabilità (inappropriata) dei comportamenti gestionali e prescrittivi

  3. Come iniziare? Partiamo dal selfaudit

  4. Osservare la pratica clinica Il cruscotto, gli indicatori, il confronto Confronto con il benchmark: dati della medicina generale Health Search

  5. Le performance di qualità e le criticitàIl confronto con lo standard (LAP) Confronto con lo standard: il Livello Accettabile di Performance

  6. Quante e quali sono le criticità? • Analizzare gli indicatori per definire il piano e l’obiettivo del miglioramento • Identificare una specifica area clinica • Analizzare indicatori di processo ed esito • Identificare le criticità gestionali • Valutare le possibili cause • Valutare percorsi di miglioramento (gestionali/formativi)

  7. Approfondire il significato degli indicatori

  8. Analizziamo un problema critico… la fibrillazione atriale

  9. La scheda del problema, gli indicatori, le bandierine colorate Le bandierine verdi: performance di buona qualità (valore dell’indicatore personale > Ideale) LIVELLO OTTIMALE Le bandierine gialle: performance di qualità accettabile (valore dell’indicatore personale > LAP< Ideale) ACCETTABILE MA MIGLIORABILE Le bandierine rosse: performance di bassa qualità (valore dell’indicatore personale < LAP) CRITICITÀ gestionale

  10. Le performance di buona qualità Link «Visualizza» Per approfondire il significato dell’indicatore: tipo, numeratore, denominatore, razionale, metodologia, confronto con gli standard e con se stessi (analisi precedenti)

  11. Metodologia, razionale e criticità dell’indicatore (prevalenza)

  12. Le criticità rilevate nella gestione dei pazienti con Fibrillazione Atriale

  13. I pazienti fibrillanti con elevato rischio trombo-embolico Grave inappropriatezza gestionale: 19 pazienti ad alto rischio TE non sono in TAO, né assumono antiaggreganti!! Possibili cause? Possibili lacune delle conoscenze o competenze?

  14. Definire obiettivi di miglioramento • Ridurre il rischio trombo-embolico (ictus) nei pazienti con FA ad alto rischio (priorità) • Strategie: • Interventi formativi per colmare eventuali lacune • Identificare la macropopolazione con FA ad alto rischio • Identificare i singoli soggetti a rischio • Valutare eventuali comorbilità (rischio clinico globale) • Azioni: • Formazione mirata a colmare difetti di conoscenza e competenza • Richiamo dei pazienti critici • Verifica della registrazione dei dati clinici in cartella • Eventuale counselling su terapia • Impostazione TAO • Valutare l’aderenza al trattamento • Eventuale riorganizzazione della struttura assistenziale

  15. Aggiornamento e formazione: il Modulo Risorse e FaD

  16. Aggiornamento e formazione su argomenti di area cardiovascolare

  17. Aggiornamento e formazione su argomenti di area cardiovascolare

  18. Mettere in atto interventi correttiviChi sono i pazienti con FA ad alto rischio?

  19. Tutti i pazienti critici, stratificati per complessità clinica: il Rischio Clinico

  20. I pazienti fibrillanti con comorbilità Priorità? Interventi urgenti?

  21. E tutti gli altri …?Le criticità per area problematica Il numero totale dei pazienti con diagnosi di fibrillazione atriale codificata

  22. Le criticità assistenziali: le macro-popolazioni di pazienti a rischio

  23. La macro-popolazione dei pazienti fibrillanti ad alto rischio TE Per poter attuare interventi correttivi mirati sul singolo paziente, nell’ambito della macro-popolazione dei soggetti a rischio, è necessario identificarli: Chi sono i pazienti?

  24. L’elenco dei pazienti critici: Opportunità e strategie • Strumenti • Stampa elenco • Esporta elenco • Cerca paziente • Avvisi per MW • Registri di MW • Revisione della cartella • Organizzazione • Studio • Collaboratore • Infermiere • Assegnazione di compiti • Richiamo dei pazienti • Visite brevi (infermiere) • Consultazione medica • Impostazione TAO • Invio a centro TAO

  25. Organizzazione e Gestione dei pazienti Azioni e Assegnazione di compiti • Medico • Stampa lista pazienti • Esporta lista pazienti • Revisione delle cartelle • Stabilisce priorità (i più critici?) • Genera avvisi in MW (opportunità) • Crea registro di patologia in MW • Collaboratore (call center) • Telefona ai pazienti • Scrive lettera di convocazione a visita • Gestisce gli appuntamenti • ….. • Medico • Visita il paziente • Controlla esito INR • Gestisce TAO • Valuta comorbilità • Valuta eventuali resistenze al trattamento • Valuta aderenza al trattamento • Ripete analisi e confronto • Valuta risultati degli interventi • Infermiere (case/care manager) • Riceve il paziente • Controllo BMI,PA,FC • Valuta comorbilità • Valuta opportunità accertamenti • Prepara richieste • Fissa nuovo appuntamento

  26. Supporto al counselling

  27. I pazienti complessi: comorbilità e rischio clinico Molte criticità in più aree problematiche!! Possibili cause?

  28. Low attender o deceduto/revocato?Il modulo supporti professionali La scheda Ripulitura Archivi permette di stratificare i pazienti in ordine di probabilità decrescente di essere revocati o deceduti, e quindi non più assistiti in carico, e permette di identificare i pazienti in carico che frequentano poco lo studio: i low attenders; pazienti sani o malati o con fattori di rischio senza contatti, che non fanno terapia o non eseguono un corretto followup e non fanno alcuna prevenzione.

  29. La scheda Ripulitura archivi: discreta probabilità di revoca/decesso

  30. Il paziente è in carico, complesso, con pluripatologia, non trattato: rischio molto alto Ha pluripatologia Non ha contatti da almeno un anno Diabetico senza statina e con LDL >100 mg/dl

  31. Il paziente è fibrillante ed ha già avuto ictus/tia – altre criticità! Il paziente ha numerose criticità, come molti altri della lista. Potrebbe essere un mio problema? Come tratto i pazienti con eventi ischemici cerebrovascolari?

  32. Il Problema ictus e la sua prevenzione

  33. Performance di qualità e criticità: le bandierine!!

  34. Rischio CV elevato e Colesterolo LDL Basso numero di pazienti con Ictus/TIA a RCV elevato con LDL registrato: 6 su 34. 1 solo paziente con LDL registrato a target su 6 dei 34 con ictus/tia. Qualità assistenziale scadente (processo ed esito intermedio)

  35. Quanti e chi sono i pazienti con ictus/tia senza richiesta di LDL e con LDL non a target?

  36. Gli indicatori del problema ed i pazienti critici I pazienti senza registrazione di colesterolo LDL. Ci sono priorità? Il criterio «età» e l’opportunità di intervenire

  37. LDL non a target – motivi? • Perché i pazienti estratti non raggiungono il target LDL? • Scarsa compliance • Scarsa aderenza • Deficit comunicazione • Inosservanza delle raccomandazioni EB • Lacune nelle conoscenze e competenze • Necessità di interventi correttivi?

  38. Valutare l’aderenza alla terapia ipolipemizzanteIl modulo Appropriatezza Prescrittiva

  39. I pazienti a rischio con eventi sono in terapia ed assumono correttamente la statina? Chi sono i pazienti in trattamento? Sono aderenti al trattamento? Chi sono quelli non trattati (inappropriatezza da mancata prescrizione)?

  40. Rivalutare il paziente - assume il farmaco prescritto?

  41. LDL non a target – motivi? • Perché i pazienti estratti non raggiungono il target LDL? • Scarsa compliance • Scarsa aderenza • Deficit comunicazione • Inosservanza di raccomandazioni EB • Lacune nelle conoscenze e competenze • Necessità di interventi correttivi?

  42. Aderenza media, LDL non a target

  43. Quali le statine prescritte?Il modulo economia sanitaria

  44. La scheda farmaci equivalenti

  45. Le statine prescritte, i pazienti, la spesa, le politerapie

  46. I grafici riassuntivi

  47. E se prescrivessi solo generici?

  48. E la prevenzione dell’ictus? • Le condizioni di rischio • Diabete • Ipertensione • Dislipidemie • Fibrillazione atriale • Fumo • ….. • Gestire i sani precorrendo gli eventi (prev. primaria) • Perseguire i target di cura nei soggetti con patologia (prev. secondaria) • Individuare i soggetti a rischio per • Prevenire le patologie e curare comorbilità • Diagnosi precoce e prevenzione delle complicanze • Individuare i pazienti con patologie note non aderenti e/o non trattati (inappropriatezza)

  49. La prevenzione con MilleGPGIl modulo rischio clinico

  50. Prevenzione primaria: il fumo!! Quanti e chi sono i pazienti fumatori? A quanti ripeto la richiesta di informazioni sulla abitudine tabagica (linee guida GOLD)? Quanti vorrebbero smettere? Quanti sono pronti a smettere? Posso aiutarli a smettere? Posso attivare procedure per migliorare la qualità assistenziale?

More Related