1 / 16

Perché salgono i prezzi del petrolio?

Perché salgono i prezzi del petrolio?. offerta. domanda. €. Perché salgono i prezzi del petrolio?. offerta. domanda. €. Il picco di produzione del petrolio. Osservate la curva di produzione del petrolio negli USA: raggiunge un massimo nel 1970

paniz
Télécharger la présentation

Perché salgono i prezzi del petrolio?

An Image/Link below is provided (as is) to download presentation Download Policy: Content on the Website is provided to you AS IS for your information and personal use and may not be sold / licensed / shared on other websites without getting consent from its author. Content is provided to you AS IS for your information and personal use only. Download presentation by click this link. While downloading, if for some reason you are not able to download a presentation, the publisher may have deleted the file from their server. During download, if you can't get a presentation, the file might be deleted by the publisher.

E N D

Presentation Transcript


  1. Perché salgono i prezzi del petrolio? offerta domanda €

  2. Perché salgono i prezzi del petrolio? offerta domanda €

  3. Il picco di produzione del petrolio Osservate la curva di produzione del petrolio negli USA: raggiunge un massimo nel 1970 e poi declina. Il 1970 è l’anno di picco di produzione del petrolio per gli USA. Fino al 1970, la produzione segue la domanda, cioè, si estrae tanto petrolio quanto se ne riesce a vendere. Dopo il picco, si vende tanto petrolio quanto se ne riesce a estrarre.

  4. riduzione prezzi aumento domanda aumento prezzi aumento offerta Il ciclo della domanda e della produzione prima del picco produzione prezzo

  5. riduzione prezzi riduzione offerta aumento domanda aumento prezzi aumento offerta Il picco picco ?

  6. riduzione domanda riduzione prezzi riduzione offerta riduzione offerta aumento prezzi Dopo il picco prezzo produzione

  7. Il ciclo completo prezzo produzione

  8. Quando sarà il picco? Poco attendibile, studio fatto su commissione dei governi americani. Semplicistico su futuri miglioramenti tecnologici, troppo ottimista sulle future scoperte di giacimenti. USGS 2036 È il massimo esperto mondiale della questione. Campbell 2006 PFC Energy 2015-2025 Validissimo studio, forse un po’ troppo ottimista sulle riserve OPEC Su www.inventati.org/ consumocritico/crisienergetica Il nostro studio 2006-2025

  9. C’è un nesso tra l’attuale crisi dei prezzi e il picco? Può darsi. Della crisi attuale sappiamo che è causata da uno scollamento tra la crescita della domanda e della produzione. Tuttavia la produzione sta aumentando, ed è solo il fatto che non riesca ad aumentare velocemente come in passato che fa pensare al picco di produzione globale. Il forte incremento dei prezzi cui stiamo assistendo, è visto da alcuni come una conferma delle previsioni più pessimistiche sul picco (2006-2010).

  10. Perché è così difficile prevedere l’anno del picco? Perché tale stima è influenzata in modo fondamentale da eventi il cui esito è assolutamente imprevedibile. Due esempi tra i più rilevanti sono l’esito della guerra in Iraq e la produzione nel giacimento di Ghawar in Arabia Saudita. Se gli americani riuscissero a pacificare l’Iraq, il picco potrebbe essere rimandato anche di dieci anni, viceversa se il paese precipitasse in una guerra civile e gli americani si ritirassero, la produzione irachena rimarrebbe probabilmente ininfluente. Se il giacimento di Ghawar dovesse entrare in declino, immediatamente avremmo il picco globale, dato che Ghawar produce da solo circa il 6% della produzione mondiale.

  11. 100 85 80 82 50 30 79 Proviamo lo stesso a fare una previsione? Mb/d $ 2005 - stagnazione economica ed estrattiva. In primavera i prezzi cominciano a scendere. Nel frattempo Kuwait, Emirati Arabi e Russia si attrezzano per produrre ed esportare più petrolio; i Sauditi non riescono a incrementare la produzione e l’Iraq è ancora ingovernabile. 2006 - la riduzione dei consumi della mini-recessione 2005-2006 ha corrisposto più o meno al declino di USA, UK e Norvegia. Inverno 2004-2005 - l’aumento della domanda per il riscaldamento invernale (2 Mb/d) non può essere soddisfatto dalla produzione. Il prezzo vola a 80$/b o anche più. 2007 - parte la ripresa economica, foraggiata dai nuovi pozzi nel Golfo e in Russia. 2009 - aumento della domanda oltre i record del 2004. A 85 Mb/d non c’è più spazio per aumenti di produzione in Russia o nel Golfo. Ma il declino USA e del mare del Nord continua come sempre. 2010 - definitivo declino della produzione e innalzamento dei prezzi. 2004 2005 2006 2007 2008 2009 2010

  12. Il problema del gas in America - il problema dell’approvvigionamento di petrolio è globale. L’approvvigionamento di gas è invece regionale, perché, a differenza del petrolio, il gas è molto costoso da trasportare via mare; - il gas americano è in via d’esaurimento. Data la natura gassosa di questo combustibile, un grosso giacimento può esaurirsi nel giro di pochissimo tempo, senza dare preavvisi; - in ogni momento può verificarsi un crollo della produzione americana, che causerebbe black-out sparsi per il paese e una crisi energetica gravissima. Gli USA si stanno attrezzando per importare gas via mare, ma i costi elevatissimi che dovranno pagare saranno un altro colpo per la loro economia, e quindi per la loro egemonia globale;

  13. L’energia è il principale tema della competizione geostrategica globale - gli Stati Uniti sono più vulnerabili dei loro competitori globali alla imminente crisi energetica; - i paesi in forte crescita economica (India e Cina) possono sopportare prezzi dei combustibili sufficienti a mandare in recessione gli USA; - l’Europa e la Russia sono alleati naturali grazie alle gigantesche riserve di combustibili fossili (specialmente gas) che sono disponibili per l’Europa a un prezzo inferiore di quello che dovrebbero pagare gli USA; - l’unica contromossa possibile è il controllo delle riserve del Golfo, le più importanti del mondo sia per il petrolio che per il gas;

  14. aumento costi energia perdita posti lavoro Picco di produzione instabilità geopolitica recessione inflazione instabilità sociale aumento costi cibo riduzione alimenti riduzione profitti chiusura aziende Un’ipotesi sullo sviluppo della crisi

  15. Conclusioni La fine dei combustibili fossili a basso prezzo, nell’arco di massimo venti anni, segna la fine della civiltà occidentale, così come alcuni la concepiscono. Il futuro è quanto mai nebbioso: un conflitto tra potenze gelose delle ultime gocce di petrolio potrebbe sprofondarci in qualcosa di simile a un nuovo medioevo, mentre da capacità di mediazione e senso di responsabilità potrebbe nascere una nuova era certo più povera, ma forse più giusta e vivibile e, io credo, più felice. Come individui, abbiamo la responsabilità di cercare nella nostra vita quotidiana la strada per affrancarci dai combustibili fossili e dai loro derivati. Come soggetti politici, il nostro ruolo può essere quello di forgiare un nuovo senso comune, quello della limitatezza delle risorse e del rispetto dell’ambiente. Il bivio tra un nuovo medioevo e un futuro di pace e dignità è ora di fronte a noi.

  16. Per seguire la questione energetica ASPO - Association for the Study of Peak Oil & Gas www.peakoil.net La crisi che verrà www.inventati.org/consumocritico/crisienergetica Per praticare l’alternativa RIVE - Rete Italiana Villaggi Ecologici www.sostenibile.org/rive affiliata a: GEN - Global Ecovillage Network www.ecovillage.org e GAIA Trust www.Gaia.org

More Related